POLICORO- L'Italia aumenta il
numero di spiagge da Bandiera Blu: per il 2013 sono 248 quelle che si possono
fregiare di questo riconoscimento, contro le 246 dell'anno scorso. Il vessillo
è un attestato di qualità ambientale rilasciato dalla Fondazione per
l'educazione ambientale (Fee), una Ong internazionale con sede in Danimarca. In
Lucania l’unica Bandiera Blu sventolerà a Maratea sul Tirreno, ed è una
conferma. Mentre il Mar Jonio, nei 37 chilometri di costa lucana e 6 Comuni,
purtroppo anche per il 2013 non potrà presentare ai turisti questo importante
biglietto da visita. Si spendono sempre fiumi di inchiostro sul turismo come
settore da valorizzare per il rilancio dell’economia del comprensorio però, nei
fatti, la politica preferisce, legittimamente, guardare altrove. Il riferimento
a tutta la classe dirigente territoriale è voluto perché i parametri oggettivi
il Metapontino li ha, mancano quelli soggettivi per certificare il buon lavoro
sul fronte turistico. L’impegno di codeste località in un percorso di piena
sostenibilità turistica non è stato all’altezza secondo la Fee. Vediamo il
perché. Tra i requisiti preliminari ci sono le “acque eccellenti”, poi
subentrano: efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete
fognaria allacciata almeno all'80% su tutto il territorio comunale; raccolta
differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi; vaste aree pedonali,
piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi; spiagge dotate di tutti i
servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti
(abbattimento delle barriere architettoniche); ampio spazio dedicato ai corsi
d'educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole e ai giovani, ai
turisti e residenti; strutture alberghiere, servizi d'utilità pubblica
sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata; certificazione
ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture
turistiche presenti sul territorio comunale; presenza d'attività di pesca ben
inserita nel contesto della località marina. Tali obiettivi non centrati
suonano come una bocciatura per l’immagine di tutta la costa jonica. L’ennesima
negli ultimi anni con l’aggravante di continuare ad essere gli eterni secondi
dopo Maratea.
Gabriele Elia
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