martedì 31 maggio 2011

Maxi truffa ai danni dell’Inps

POLICORO - Ci sono voluti due anni di indagini serrate e controlli incrociati, per consentire alla Guardia di finanza di Matera di smascherare un grosso giro di evasione fiscale su indennità previdenziali versate per manodopera non reale in ambito agricolo. Il Comando provinciale di Matera, infatti, nell'ambito dei controlli in materia di erogazioni nel settore del lavoro agricolo, ha accertato l'esistenza di una grossa truffa ai danni dell'Inps, in particolare finalizzata all'indebita percezione di indennità di disoccupazione. L'indagine è scattata nel mese di marzo del 2009, a seguito della segnalazione, da parte dell'Inps, di alcuni indici di anomalia rilevati nei confronti di alcune aziende agricole ispezionate dall'Ente previdenziale. A conclusione degli accertamenti, nel corso dei quali sono stati esaminate migliaia di istanze e di documenti ad esse allegati, è emerso che i datori di lavoro presso i quali i falsi braccianti avevano indebitamente ottenuto, anche per vari
anni consecutivi, le varie indennità, a fronte di un elevato numero di dipendenti dichiarati all'Ente previdenziale, non presentavano caratteristiche strutturali (disponibilità di terreni, dotazione di macchine ed attrezzature agricole, acquisti di materie prime, concime etc..) adeguate ai volumi di manodopera impiegata. I finanzieri della Tenenza di Policoro, hanno appurato che la truffa ai danni dell'Inps è stata portata avanti mediante la presentazione di documentazione fittizia, tra cui falsi contratti di affitto dei terreni, sottoscritti anche a totale insaputa dei proprietari, al fine di giustificare così l'elevato impiego di manodopera, concretizzatosi nell'attestazione di 367 rapporti di lavoro, rivelatisi poi fittizi, che hanno interessato un totale
di 177 braccianti agricoli. Le giornate di lavoro dichiarate, e mai effettuate dai dipendenti delle aziende coinvolte, sarebbero oltre 26.000, a fronte delle quali l'Inps ha dovuto corrispondere indennità previdenziali di varia natura (disoccupazione, maternità, malattia ed assegni familiari agricoli) per un valore di oltre 750.000 euro. I dipendenti, oltre a fruire indebitamente di tali indennità, vedevano maturare contributi ai fini pensionistici per i quali non veniva effettuato il corrispondente versamento nelle casse erariali da parte del datore di lavoro, quantificati in circa 280.000 euro. A conclusione delle indagini, sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata ai danni del bilancio pubblico nazionale, nove persone ritenute organizzatori della truffa e 177 falsi braccianti, o presunti tali, per concorso in truffa. Si tratta di una truffa piuttosto comune nel sud Italia, tanto che la Sicilia indossa la maglia nera. L’operazione di maggiore entità in questo primo scorcio del 2011 è stata messa a segno nel Catanese, dove sono scattate 5 ordinanze di custodia cautelare e un sequestro preventivo di beni per 1,5 milioni di euro nei confronti di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’Inps per indennità di disoccupazione agricola illecitamente percepita. L’operazione, su delega della Procura della Repubblica etnea, ha coinvolto i Comuni di Bronte, Maniace, Randazzo e Maletto. Più di 20 le perquisizioni domiciliari eseguite. Coinvolte, a vario titolo, 40 persone tra dipendenti dell’Inps di Catania, patronati, consulenti del lavoro ed imprenditori agricoli. Sono stati, inoltre, scoperti 1.000 falsi braccianti agricoli.

FONTE
Il Quotidiano della Basilicata

Prolungata via Siris





POLICORO - Nella mattinata odierna (26 maggio) sono iniziati i lavori pubblici del prolungamento di via Siris, una delle arterie più importanti della città. Presenti, oltre agli operai della Icos di Giuseppe Ferrara che ha vinto la gara d’appalto, anche gli amministratori della città di Policoro, a partire dal primo cittadino, Nicola Lopatriello: “Questa è una giornata storica per la città poiché dopo anni allunghiamo una strada, il primo stralcio, fondamentale per il futuro di questa città. Quando saranno completati tutti i lavori, compreso il II e III lotto, via Siris arriverà a collegare via D’Aquino, attraverso la quale si raggiunge il centro commerciale Heraclea. Questi lavori però consentono di rendere via Siris a scorrimento veloce, essendo un rettilineo, a andrà sfociare in contrada Porcilotto. Nel 2005 recuperai un finanziamento per la riqualificazione di tutta l’area e oggi iniziano questi lavori che rientrano nel più complesso piano particolareggiato che è il Contratto di Quartiere II (CQII): un investimento pubblico-privato di oltre 50 milioni di euro che andrà a stravolgere tutto l’ingresso Policoro Sud con due torri, parco pubblico, due scuole, alloggi per giovani coppie, attività commerciali e uffici. Oggi un ringraziamento particolare va dato all’ex assessore Cosimo Ierone, (presente anch’egli ndr), che ha reso esecutivi tutti i lavori del CQII appaltandone le opere”. Erano presenti anche l’attuale assessore ai Lavori pubblici, Nicola Trupo, e il direttore dei lavori, l’Ing. Nicolino Tarsia. L’importo complessivo ammonta a 700 mila euro con termine ultimo 5 mesi.

lunedì 30 maggio 2011

Prosciolto Salvatore Scarcia. Condannato soltanto il pentito

POTENZA - Alla fine l’unico che è stato condannato è il pentito che ha dato il “la” all’inchiesta. Al termine di una breve camera di consiglio il gip del Tribunale di Potenza ha assolto tutti gli altri imputati nel processo soprannominato “San Basilio”, su una presunta associazione a delinquere di stampo mafioso che sarebbe stata operante nel Metapontino tra il 1990 e il 2008. I tarantini Francesco Scarci, Emanuele Ricci, Nicola Gagliandro, Giuseppe Gagliandro ,Domenico Nisi, Salvatore Viviano e Salvatore Todaro erano accusati di essere gli eredi della storica cellula originale del cosiddetto clan “Scarcia”.Con loro l’altra mattina sono stati prosciolti anche i lucani, Salvatore Scarcia e Vincenzo Caldararo, difesi dall’avvocato Nicola Cataldo e Antonello Bonfantino, mentre Amedeo Cataldo ha assistito Giuseppe Gagliandro. Mentre i primi hanno optato per il rito abbreviato e sono stati assolti nel merito «perchè il fatto non sussiste» (quanto all’accusa di associazione mafiosa) e «per non aver commesso il fatto» (quanto alle accuse per armi ed estorsione), i secondi si sono accontentati di un proscioglimento. Il pm aveva chiesto per i primi condanne tra sette anni e 11 anni di reclusione, e il rinvio a giudizio dei secondi. Il gup del Tribunale di Potenza ha invece condannato con il rito abbreviato a sei anni di reclusione Carlo Lombardi, pregiudicato di Taranto diventato collaboratore di giustizia, che era accusato di associazione mafiosa e detenzione di armi ed esplosivo. L’inchiesta fu avviata nel 2006, quando Lombardi consentì il ritrovamento di armi ed esplosivo, attribuendo la responsabilità agli ex sodali.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Seminario Unpli a Policoro




Sabato 12 febbraio e successivamente il 25/26 maggio la città di Policoro ha ospitato il seminario dell’Unpli (Unione nazionale delle Pro Loco italiane), presso l’hotel “Heraclea” di via Lido, di Basilicata per la formazione dei volontari del servizio civile impegnati nelle Pro Loco. Al seminario ha partecipato anche l’assessore al Turismo del Comune di Policoro Mary Padula con la relazione “I beni culturali e la valorizzazione della Nazione”. “L’iniziativa di formare 24 giovani laureati e diplomati della provincia di Matera nel servizio civile, attraverso le Pro Loco, è senz’altro lodevole perché si dà la possibilità ai ragazzi della nostra regione di conoscere l’inestimabile tesoro delle nostre ricchezze storiche, artistiche e archeologiche. Io stessa, che sono archeologa, in tanti convegni sulla storia della Lucania mi sono resa conto di come c’è molto da fare nel promuovere la nostra genesi al di là dei confini regionali. Tuttavia invito i giovani ad intraprendere percorsi di questo tipo poiché li ritengo educativi, per chi decide di svolgere il servizio civile in una Pro Loco, a piantare radici forti in un terreno fertile qual è quello della cultura nella nostra regione, con l’auspicio che dopo questa esperienza i giovani coinvolti possano presentare progetti e proposte di fruibilità turistica delle nostre risorse culturali. Per quel che concerne la città di Policoro, ci sono già associazioni di archeologi che operano nel settore guidando i turisti alla scoperta della Magna Grecia e della storia più recente di Policoro e del comprensorio. E comunque sia tra le mie priorità c’è anche quella di rilanciare l’attività della Pro Loco cittadina. Oltre al servizio civile, questa esperienza deve servire a creare una coscienza civica di attaccamento al proprio territorio, mettendo sotto la lente di ingrandimento gli aspetti negativi e nello stesso tempo proponendosi in azioni di volontariato a 360° per risolverli. Soprattutto da queste esperienze nasce il desiderio di mettersi a disposizione del prossimo”.

Tasse comunali invariate per il 2011

POLICORO - L’Amministrazione comunale di Policoro per l’anno 2011 mantiene invariate le imposte della Tarsu (Tassa per la raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani), Imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni e sui servizi a domanda individuale. Per questi ultimi conferma le seguenti tariffe del 2010: 2,20 euro buono pasto per la refezione scolastica; 5,20 euro mensile per il trasporto scolastico; 31,00 euro per manifestazione di diritto uso impianti sportivi. “Come da programma elettorale –sostiene il primo cittadino Nicola Lopatriello- non aumentiamo le tasse ai contribuenti di Policoro poiché abbiamo i conti in ordine e il Comune ha, nonostante il taglio ai trasferimenti statali, le risorse per poter pianificare iniziative e progetti per la crescita di questa città. Riteniamo ingiusto usare la leva fiscale, come hanno fatto altri Comuni, sia per soddisfare i bisogni residenti, collettivi e individuali, e sia per rimpinguare le casse comunali. Fortunatamente siamo un Comune in controtendenza rispetto a tanti altri della Lucania e non, poiché la città di Policoro è un attrattore di investimenti, pubblici e privati, dai quali riesce a trovare le fonti di finanziamento necessarie per garantire standard di qualità dei suoi servizi. Inoltre in questo momento di difficoltà economica in cui versano molte famiglie per una crisi internazionale che ancora non è, purtroppo, alle spalle, moralmente non sarebbe stato giusto chiedere uno sforzo aggiuntivo ai cittadini che in passato hanno sostenuto enormi sacrifici”.

domenica 29 maggio 2011

Ampliato il Pronto Soccorso di Policoro

“L’apertura del nuovo pronto soccorso dell’Ospedale di Policoro dice con fatti, in maniera più efficace di come possano fare fiumi di parole, che in Basilicata la razionalizzazione della spesa non è un eufemismo per celare i tagli, e che l’ospedale di Policoro rappresenta un punto strategico della rete lucana della Sanità”. Con queste parole il presidente della Regione Vito De Filippo ha sottolineato l’inaugurazione dei nuovi locali del pronto soccorso all’ospedale di Policoro. “I presidi sanitari in quest’area – ha spiegato – sono pensati non solo per la popolazione residente, ma anche per fornire un adeguato sevizio a quanti, specie in estate, frequentano le strutture turistiche nella zona, configurando un doveroso fattore di sicurezza ma anche un elemento di competitività dell’area”. Per il miglioramento della funzionalità di quell’ospedale individuato come presidio strategico per l’area Jonica, la Regione Basilicata ha impiegato oltre 9 milioni e mezzo di euro. L’intervento ha riguardato sia l’adeguamento delle strutture che l’acquisto di strumentazione per consegnare all’area sud del Materano un Pronto Soccorso Attivo pienamente efficiente e all’avanguardia, che ben si integri nella rete dell’emergenza disegnata a livello regionale. “Le nuove strutture poste a servizio del Pronto Soccorso di Policoro - ha spiegato l’assessore alla Salute Attilio Martorano – rappresentano innanzitutto il superamento di una delle maggiori criticità strutturali del sistema regionale. Questo importante investimento si inserisce in un quadro più generale di risistemazione dell'ospedale di Policoro, che dovrà sempre più garantire servizi adeguati per tutta l'area del Metapontino, in una logica di piena e funzionale integrazione nella rete ospedaliera regionale. Tutto questo contribuisce , ove mai necessario, a ribadire ancora una volta la centralità del nosocomio di Policoro, la cui funzione non è mai stata messa in discussione."

Cciaa: Assonautica, tappa a Policoro

Toccherà alla Basilicata, con la tappa presso il porto di Marinagri a Policoro, festeggiare nella ricorrenza del 2 giugno il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con una iniziativa che si preannuncia come un evento “unico e solenne’’. L’ Assonautica di Basilicata, di concerto con le Istituzioni, ha definito il programma della “Staffetta Nautica – Italia unita dal mare” che prevede il passaggio di consegne del tricolore tra i comandanti delle imbarcazioni in arrivo da Taranto e in partenza per Cariati ( Cosenza). La cerimonia, avverrà intorno a mezzogiorno, alla presenza del prefetto di Matera, Francesco Monteleone, di autorità locali e della gente. Per l’occasione, infatti, la struttura ricettiva e portuale di Marinagri sarà aperta al pubblico e questo faciliterà la presenza dei cittadini e dei turisti, sensibili agli eventi dell’Unità del Paese e ai temi dell’offerta del turismo nautico. L’evento sarà animato da bandiere tricolori e da una banda musicale, che eseguirà anche brani della tradizione patriottica. Nell’occasione Assonautica Basilicata distribuirà una cartolina ricordo dell’avvenimento. La staffetta, che si concluderà a Roma il 26 giugno prevede dopo la tappa di Policoro anche quella di Maratea del 16 giugno. “ E’ un evento solenne–ha detto il presidente di Assonautica, Angelo Tortorelli- che ha un forte valore storico, politico e di promozione territoriale. Istituzioni e privati sono insieme per celebrare in Basilicata, nella ricorrenza del 2 giugno, la festa della Repubblica e i 150 anni dell’Unità del Paese. La tappa di Policoro e la disponibilità dell’imprenditore Vincenzo Vitale, che per l’occasione apre al pubblico Marinagri presentando i servizi e la struttura, è un evento importante per la comunità e per l’imprenditoria locale. Assonautica e Camere di commercio stanno lavorando per accrescere la competitività di questo settore, che porterà concreti ritorni all’industria delle vacanze e all’economia del territorio’’.

sabato 28 maggio 2011

Riaperto il cinema “Hollywood”

POLICORO – Lunedì si è alzato il sipario sul cinema “Hollywood” del centro jonico. Dopo quasi due anni di chiusura è ripresa la proiezione di pellicole e spettacoli cinematografici. A darne comunicazione è l’imprenditore Sergio De Santis, socio della Mediterranea Srl proprietaria della sala di 325 posti ubicata nella zona Lido: “Dopo mesi di trattative con un istituto di credito siamo riusciti a trovare una soluzione nell’interesse di tutti, imprenditori, banca e utenti, questi ultimi ci chiedevano la riapertura del cinema cittadino. Alla fine è prevalso il buon senso e così riapriamo i battenti dopo un periodo di fermo. Ci tengo a precisare che la mia volontà, come più volte manifestata, è quella di dare in gestione il cinema o vederlo non perché non genera utili ma perché io sono impegnato su altri fronti (edilizia ndr) e dunque non ho il tempo materiale per garantire la qualità del servizio. Pertanto lancio un appello ai giovani di Policoro e dei Comuni limitrofi a farsi avanti per la gestione o l’acquisto della sala; mentre se c’è qualcuno che vuole tutto il complesso “Summer Time”, comprendente anche Disco Pub e Bowling, ancora meglio. Nel frattempo riapro i battenti fino a luglio, poi nel mese di agosto chiudo per la fisiologica pausa estiva per riaprire in autunno nella speranza di trovare in questo periodo degli acquirenti/gestori. Ricordo che l’intera struttura è nuova essendo stata inaugurata nel 2002 e dunque a mio avviso ci sono margini affinché si possa creare qualche seria opportunità di lavoro, oltre a servire un’utenza comprensoriale che ora si reca a Francavilla sul Sinni, Montescaglioso, Matera, Trebisacce, Ferrandina, Taranto tutte località distanti da Policoro oltre i 50 chilometri”. Il blocco totale delle proiezioni aveva creato un certo malessere in città, con oltre 16 mila residenti, tanto da sollecitare alcuni cittadini a chiedere l’intervento dell’Amministrazione comunale nel mediare tra le parti per salvare il servizio culturale di cui si sentiva il necessario bisogno, dopo la chiusura negli anni ’80 del cinema “Graziella” di via Siris. Da allora non sono mancate prese di posizione generalizzate, traslate poi anche in politica nelle varie campagne elettorali, dove si chiedeva a più riprese un secondo punto di riferimento e più in generale un Polo per il tempo libero. Finalmente nel 2002 un gruppo di imprenditori locali realizzava un sogno durato poco meno di venti anni, il “Summer Time”, e svanito poi nel 2009 ma dal 23 maggio di nuovo realtà. Si spera per sempre. La stessa proprietà del centro commerciale “Heraclea” si era fatta avanti nel 2005, anno di inaugurazione, per ospitare nella mega struttura commerciale del Bosco Sottano una seconda sala: l’idea poi non fu concretizzata proprio per non creare due contenitori uguali che entrassero in concorrenza.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Giuseppe Suriano scende dalle 33sima alla 26 posizione nel campionato di Supermoto



POLICORO - Nel circuito internazionale di Viterbo, domenica 15 maggio è andato di scena la terza prova degli Internazionali d’Italia di Supermoto, Campionato Italiano e Coppa Italia cui ha preso parte in una gara caratterizzata dal maltempo Giuseppe Suriano, il centauro jonico. La pista laziale per il pilota di Policoro era quella preferita alla vigilia e aspettava questo appuntamento per poter salire in classifica generale. Purtroppo l’infortunio alla mano destra di Latina, gara precedente, si è rivelato più serio del previsto tanto da condizionare la sua performance anche domenica 15. Infatti gli approfonditi esami hanno evidenziato uno schiacciamento delle vertebre cervico-dorsali tanto da sottoporlo nelle settimane scorse a fisioterapia e un periodo di riposo per poter essere in condizioni dignitose per questo appuntamento. Tanto che venerdì 13 nelle prove libere Suriano ha cercato di vedere se tutto funzionava bene senza spingere troppo, ma purtroppo il dolore alla schiena con perdita di sensibilità delle mani gli hanno causato delle cadute. Così sabato nelle prove ufficiali ha stretto i denti riuscendo a sistemare la moto per la gara. Domenica mattina nelle qualifiche con grande sforzo si classificava nel gruppo “A” partendo dalle retrovie, ma nel risalire le posizioni affronta un salto molto lungo e nell’atterraggio si sente di nuovo il colpo alla schiena, con sofferenza riesce a completare i giri utili per prendere punti in campionato. Nella pausa si fa visitare dal dottore della Clinica Mobile, il quale gli vieta di effettuare la seconda gara in quanto molto preoccupato per le condizioni della colonna vertebrale. Così a fine gara Giuseppe ha dichiarato: “oggi non ero nelle condizioni di poter correre, ma ho voluto tentare lo stesso per non perdere posizioni in classifica generale. Ci ho messo il cuore per conquistare quei pochi punti, ho perso solo poche posizioni dalla 26sima sono sceso alla 33sima e li dedico ai miei sponsor, alla mia famiglia e al team. Appena rientro dovrò effettuare la risonanza magnetica per vedere bene come stanno le cose. Mi dispiace ma gli infortuni fanno parte dello sport anche se sono stato sfortunato. Spero di rifarmi a Busca il 19 giugno”.

Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della Basilicata

Svincolo 106 zona artigianale. A chiederlo è il consigliere Ferrara



POLICORO – Da sempre considerata come la città del commercio, all’interno del comprensorio della costa jonica, Policoro può vantarsi, in effetti, di un significativo numero
di attività commerciali ed artigiane presenti al suo interno. Una parte consistente di esse, tra aziende e strutture, è ubicata nella zona cosiddetta “artigianale”, zona D1 e sulle complanari della strada statale 106. E per venire incontro alle esigenze degli operatori
commerciali dell’area e alle necessità di offrire servizi anche in termini infrastrutturali, già 10 anni fa era stato inoltrato all’Anas la richiesta per la realizzazione di un ulteriore svincolo che dalla Ss portasse a tali zone. Progetto del quale al momento non c’è
traccia. E’ solo uno, infatti, in direzione Taranto, quindi per chi viene dalla Calabria, l’ingresso alla città. A tal proposito, il consigliere comunale Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati) che pure applaude a quanti hanno intercettato il finanziamento e a quanti hanno
cantierizzato il progetto per la realizzazione dei lavori di rifacimento manto stradale, marciapiedi, allacciamento acqua e fogna ripresi in questi giorni proprio nella zona artigianale della città, evidenzia una mancanza. “Per l’ennesima volta non è stata mantenuta fede a quanto promesso circa la costruzione di un secondo svincolo d’ingresso dalla statale jonica nonostante il ruolo e la funzione svolto nel periodo in questione dall’allora sottosegretario alle infrastrutture che al territorio avrebbe dovuto tenere più di ogni altro parlamentare. Promesse vane, come molte fatte nel corso di questi anni e che hanno prodotto i risultati visibili con lo scrutinio dei giorni scorsi alle amministrative nei comuni lucani”. “Tramite l’attuale amministrazione comunale – prosegue il consigliere –
mi farò carico di inoltrare nuovamente la richiesta a tutti gli organi competenti. Sicuro di lavorare nell’interesse di tutta la città e soprattutto di quelle attività presenti nelle zone suddette, e oggi penalizzate”, conclude Ferrara.

venerdì 27 maggio 2011

La morte di Giuseppe Passarelli ancora avvolta nel mistero



POLICORO – La recente manifestazione regionale di “Libera” ha riportato d’attualità le morti sospette lucane. Ma nel centro jonico una di queste è rimasta nel dimenticatoio e lontana dalla luce dei riflettori delle cronache. E a ricordarla indirettamente c’è stato fino a qualche settimana fa il necrologio affisso in città dove i parenti ricordano che nessuno potrà mai restituire loro la giovane vita del figlio, ma la giustizia sì, almeno questa è la loro speranza. Quattordici anni di silenzi accompagna il decesso di Giuseppe Passarelli, la cui morte è ancora avvolta nel mistero proprio come quella dei fidanzatini Luca e Marirosa ancora tutta da decifrare. Passarelli era un giovane animato da sani principi morali che come sogno aveva quello di fare il carabiniere. E c’era riuscito entrando nell’Arma come ausiliario. Dopo il periodo di addestramento era stato spedito per la sua prima esperienza lavorativa a Cassano sullo Jonio (città calabrese tristemente conosciuta a Policoro perché resiede Antonio Francese, sotto inchiesta per la morte di Francesco Mitidieri avvenuta nel 2005 sempre a Policoro). Da pochi giorni arrivato non ha fatto nemmeno in tempo a conoscere l’ambiente che il 24 marzo del 1997 decedeva nell’ospedale di Cosenza, dopo un primo ricovero in quello di Castrovillari. Per ben tre volte la magistratura di Castrovillari ha archiviato l’inchiesta come suicidio. Tesi che non ha convinto del tutto i familiari che gridano giustizia e vogliono la verità su un ragazzo che non avrebbe mai commesso un atto del genere dopo che si era avverato un sogno per lui. E poi ci sono alcuni lati oscuri tutti da chiarire: la pistola non era a contatto con la tempia, come da rilievi del perito della procura, ma stava a diversi centimetri di distanza; gli esami della perizia stub hanno dato esito negativo per Giuseppe, nel senso che non sono state rilevate tracce sulla mano di polvere da sparo; la giacca della divisa si presentava sporca di sangue solo all’interno. E poi ancora l’ordine di servizio ricevuto il giorno prima dal comandante quando aveva già programmato di tornare a Policoro la domenica delle palme per una licenza, avendo già avvisato la madre. Ebbene quel giorno Giovanni venne trattenuto in caserma senza un perché, e oltretutto senza fare nulla forse perché lo volevano punire per qualcosa che aveva visto o sentito? E poi il giorno successivo il maresciallo di turno, che faceva le veci del comandante, gli intima di andare in archivio a prendere un fascicolo. Giuseppe non lo trova e ritorna al piano di sopra. Il maresciallo gli dice di non perdersi d’animo e di guardare meglio tra i faldoni di pregiudicati e cittadini che avevano avuto a che fare con la caserma di Cassano. Lontani da occhi indiscreti mentre Giuseppe rovistava tra gli armadi dello scantinato semibuio, parte un colpo di pistola fatale per il militare. A nulla servono gli aiuti sanitari e quando arriva nel vicino ospedale è troppo tardi. Da allora i familiari a più riprese chiedono la verità. Quella ufficiale non viene giudicata attendibile dai familiari anche per il “conflitto di interessi” esistente tra quella caserma dei Carabinieri e la procura di Castrovillari, competente per territorio, che avrebbe omesso alcuni dettagli fondamentali. E l’archiviazione del caso non è suffragata da validi motivazioni, anzi si presenta lacunosa per i motivi suddetti. E’ possibile supporre che Giuseppe si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato vedendo nella piccola caserma un giro poco pulito che potrebbe avergli decretato una fine insperata.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

I disturbi dell’autismo spiegati scientificamente in un convegno




POLICORO – La società Marketing & Comunicazione in collaborazione con l’associazione no profit “Il Gabbiano” sabato 21 maggio ha organizzato una tavola rotonda full immersion all’Oro Hotel di via Lido dal tema: “I disturbi dello spettro autistico tra bisogni clinici e aspetti sociali”. Tra i relatori c’era anche il Prof. Renato Cerbo, neuropsichiatra infantile di L’Aquila: “L’autismo più che una malattia è un disturbo, una sindrome eterogenea che crea delle difficoltà di integrazione e comunicazione da parte di chi ne è affetto con diversi gradi di diversità; poi ci sono coloro che ne sono affetti ma non ne parlano perché hanno comportamenti che sfumano nella normalità, anzi ci sono tra di loro anche dei grandi talenti. Un italiano su 150 è colpito da autismo, anche se in diversi stadi. Esso è una condizione sociale riconosciuta nel 1943 in Italia. Capire l’autismo non è semplice, così come la sua diagnosi. Ripetere ossessivamente certi comportamenti può essere un primo segnale: c’è chi guarda la lavatrice mentre si lavano i panni, anche gli stessi collezionisti dipendono da certe azioni ripetute molte volte nel tempo pur di arricchire la loro condizione. La terapia non sono i farmaci o risonanze magnetiche, ma trattamenti riabilitativi e microeducativi specifici per dare ai soggetti autistici stimoli fisici diversi. Se vengono effettuati in età precoci, dai 12 ai 24 mesi, si rende il cammino della vita più semplice. Per esempio in Italia ci sono cinque regioni dove sono ubicati centri di eccellenza e in Basilicata si è parlato in passato di costruirne uno. Se ciò si verificasse si aiuterebbero anche le associazioni che operano nel settore a capire meglio l’autismo lavorando per gradi con il livello più alto rappresentato proprio dal centro d’eccellenza: da un lato ci sarebbe l’audit clinico e dall’altro quello civico”. Il convegno si è posto l’obiettivo, con il sostegno degli Enti pubblici preposti, di superare le attuali forme di assistenza ai soggetti affetti da autismo. Il convincimento è che attraverso vari approcci pedagogici, il pieno coinvolgimento della famiglia, la realizzazione di progetti specifici e di strutture organizzate secondo modelli sperimentati con successo, si giunga a realizzare percorsi educativi individualizzati. Il Prof. Marra ha parlato della Fondazione Stella Maris Mediterranea come primo passo verso un miglioramento della qualità di prestazioni sanitarie in regione. La mattina è stata dedicata all’informazione tecnico-scientifica con le relazioni di importanti nomi della psichiatria infantile come il dott. Solari, il dott. Fava, dott.ssa Gambetta; nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda tra operatori, amministratori pubblici e famiglie che possa produrre una risposta concreta sul territorio lucano alle esigenze dei soggetti autistici. Il convegno è stato ideato dal dott. Carlo Calzone direttore U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile ASM di Matera.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Turisti francesi visitano la Lucania




POLICORO – Wilma Rizzo parla discretamente l’italiano ed è l’unica in grado di spiegare la gioia con la quale altri 25 turisti francesi hanno trascorso la vacanza tra Puglia e Basilicata, più Basilicata che Puglia a dire il vero. Hanno soggiornato nell’incantevole location della masseria Relias Macchia/San Pio di Pisticci a pochi metri dal porto degli Argonauti: una struttura immersa nel verde con spiaggia privata, piscina, sala massaggi e tutti i comfort di un vero e proprio villaggio vacanze. Peccato per loro che abbiano solo dormito e cenato. In cambio però la Rizzo, signora di mezz’età ma con lo spirito di una ventenne, come d’altronde tutta la carovana di persone avanti negli anni ma che non difettano certo di cultura, compensa così la sua “amarezza”: “La genuinità della Lucania ha colpito tutti noi…ovunque siamo stati ci siamo trovati bene nell’accoglienza, nell’ospitalità, nella gentilezza della vostra gente…complimenti davvero. Inoltre abbiamo apprezzato molto la vostra cucina, e lo dico da francese, fatta proprio come il carattere dei lucani: genuina. Non nascondo che un pensierino per un ritorno qui l’ho fatto, indipendentemente dalla volontà della comitiva”. Il loro biglietto da visita è stato il tuor operator, Franco Garofalo, ideatore del marchio “Welcome Lucania”, e l’accompagnatore Enzo Gruosso di Bella. E’ stato quest’ultimo a portarli per quasi 10 giorni in giro per la Basilicata alla ricerca del sacro nella cripta materana; della civiltà Ellenica del museo “Siritide” di Policoro e in quello di Metaponto; della letteratura nel Palazzo dei Poeti della città di Albino Pierro (Tursi) e nella Valsinni del parco letterario di Isabella Morra con un pit stop nella dimora di Carlo Levi ad Aliano, e poi l’immancabile itinerario religioso delle tante chiese disseminate sul territorio lucano con un occhio di riguardo al Santuario di Anglona (Tursi). Il giro turistico sembrava interminabile perché ad ogni paese c’è stata una sosta forzata alla ricerca di un’ emozione da conservare per sempre nella loro vita. E’ passato in secondo piano anche il ricordino, il souvenir, che qualcuno di loro ha anche acquistato: ma non c’è stata la caccia al tesoro. Chiedevano solo il paradiso. Che hanno trovato in tutto il tuor: compreso il “fantasma” di Craco e le sue caratteristiche pecore. Peccato se ci fosse stata qualche guida turistica in più, soprattutto nei musei e nelle chiese, in francese forse si sarebbero sentiti più a loro agio. Ma se Cristo si è fermato ad Eboli un motivo ci sarà…anche la scoperta di un mondo nuovo ha il suo prezzo.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 26 maggio 2011

Come cambia Policoro con l’arrivo degli Scarcia raccontato nel libro dal carabiniere Longo




Cinquant’anni di vita amministrativa non sono tanti per un Comune, ma sono viceversa sufficienti per raccontarne la mutazione sociale nel tempo. Ed è quello che ha fatto il Carabiniere/sociologo Francesco Longo nel suo libro: “Basilicata criminale: ascesa e declino del clan Scarcia nel Metapontino”, presentato venerdì 20 maggio nella biblioteca “Massimo Rinaldi”. Policoro è una ridente città in riva allo Jonio che ha sempre vissuto, fino agli anni ’80, di agricoltura e servizi annessi. Fino a quando però in città non arriva una famiglia numerosa di Taranto: gli Scarcia del patriarca Zi Emanuele. Da quel momento in poi in città si respira un’aria diversa: pesante. Ed è quella narrata da Longo, la cui professione lo ha aiutato molto nel ricostruire la mutazione genetica dei suoi residenti una volta entrati a contatto, e in qualche caso anche affiliati, agli Scarcia. La prefazione del testo è stata curata da Paride Leporace, direttore de “il Quotidiano della Basilicata”, moderatore dell’incontro: “Questo è un libro che va al di là della Basilicata e di come un fenomeno criminale può attecchire in una comunità. Longo ricerca i fatti accaduti in città negli anni in cui gli Scarcia avevano radici forti, ma che grazie all’operato dei suoi colleghi il clan è stato sconfitto. Ed è anche per questo se l’istituziione dei Carabinieri oggi è tra quelle più amate dagli italiani. La mafia però, come diceva Falcone, può essere sconfitta come lo è stata in questa città”. Il vice sindaco di Policoro, Mary Padula, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale sottolineando come in Lucania fino agli anni ’70 c’era un certo senso del pudore su questo tema, ma poi gli interessi del post terremoto degli anni ’80, l’arrivo della Fiat a Melfi e un certo sviluppo della costa jonica l’ha attenzionata agli occhi della criminalità, lodando poi il coraggio dell’Arma nel rendere Policoro e tutta la regione tranquilla rispetto alle regioni limitrofe. Poi è stata la volta del capitano Fernando Carbone, comandante della Compagnia del centro jonico, nel mettere in risalto come chi usa la violenza e incute paura se fa proseliti crea quel vincolo associativo tale da rendere un territorio un’enclave mafiosa. Inoltre ha aggiunto come fortunatamente la Lucania è un’area scevra dalla mentalità mafiosa e che gli Scarcia sono rimasti un fenomeno isolato, a differenza di quello che accade in altre zone del Sud. L’avvocato e On. Cataldo, un principe del foro, ha dato alla discussione un altro taglio, esortando le forze dell’ordine a vagliare bene le dichiarazioni dei pentiti e anche le risultanze delle intercettazioni per non condannare a priori nessuno. E in questo suo ragionamento ha citato sentenze della Cassazione che di fatto, per le vicende di Policoro, hanno assolto gli imputati, Scarcia, dalle accuse addebitate loro anche da un familiare pentito, risultato poi inattendibile. Il docente universitario Mariano Longo (nessuna parentela lo accomuna all’autore del libro) ha invitato gli astanti a leggere il libro del suo ex allievo non con l’occhio dello storico o del giurista, ma di colui che ricerca la verità sociologica in una dicotomia Stato-anti Stato il cui bracio di ferro lo si può vincere solo con la pacificazione e un controllo meticoloso del territorio dei tutori dell’ordine pubblico. Francesco Longo, infine, ha spiegato che il pamphlet mira a creare quella coscienza comune di cittadini che mettono al primo posto del loro agire non la forza né tantomeno la furbizia, ma l’etica della pacifica convivenza. Sono interventi anche due ex ufficiali dell’Arma: Infante e Collalti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Sfilata di macchine d’epoca e Ferrari



POLICORO – Domenica 29 maggio ritorna l’appuntamento con la manifestazione: “Auto d’epoca e Archeologia” organizzato dal Veteran club Policoro Corse di Luigi Lavieri: “Dopo il grande successo –spiega- della manifestazione dello scorso anno nella stupenda cornice dei "Sassi" di Matera, il Club ha deciso di cambiare location per la manifestazione spostando nel Metapontino. Sono previste circa 40 auto e tra queste sarà dato grande risalto a diverse Ferrari d'epoca, tra cui la Dino 246 Testarossa e diversi modelli di 308. Le auto sono di proprietà dei soci e tra queste sono attese anche la Lancia Fulvia Abarth, Alfa Romeo e tante altre. I partecipanti dalle ore 9.00 saranno ricevuti presso la Pasticceria Linea Dolce ove avverrà l'iscrizione e la punzonatura. Dopo si recheranno in visita guidata al locale Museo Archeologico della Siritide e dopo una breve sosta nel centro di Policoro raggiungeranno il litorale per visitare il complesso turistico denominato "Policoro Village". Al termine della visita seguirà il pranzo in Scanzano Jonico presso la Tavernetta del Barone nella piazzetta antistante il  mediovale Palazzo baronale. Nel pomeriggio vedrà gli equipaggi raggiungere il Golf Club di Metaponto ove l'organizzazione turistica Welcome Basilicata Doc, con l'Unione Regionale Cuochi Lucani, proporrà una degustazione di prodotti tipici. La consegna di gadget ricordo chiuderà, con i saluti di rito, la manifestazione”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 25 maggio 2011

L’Asm su data inaugurazione Pronto Soccorso Policoro

“Con riferimento alla nota del comune di Policoro e specificatamente del consigliere comunale delegato alla sanità Pasquale Suriano, relativamente alla data di inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Policoro, coincidente con un incontro tra i sindaci dell’area ed i consiglieri regionali della provincia di Matera sul futuro del nosocomio jonico, la direzione strategica dell’ASM fa presente – mediante un comunicato dell’ufficio stampa - che la data di venerdì 27 maggio era già stata fissata da qualche tempo ed essa è stata stabilita per conciliare i diversi impegni degli autorevoli esponenti istituzionali che interverranno. Ciò dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, che l’ASM intende dare all’evento, alla struttura ospedaliera del metapontino ed al suo futuro, la massima attenzione degli organi istituzionali regionali e provinciali.
L’interpretazione malevole che si è voluta dare, innestando su di essa argomenti, come quello relativo alla riorganizzazione della riabilitazione fisioterapica, che, lo ribadiamo, negli ospedali per acuti, sede di Pronto Soccorso Attivo, è prevista e verrà assicurata come prima nell’Ospedale Giovanni Paolo II di Policoro, mentre le prestazioni per i soggetti che hanno patologie croniche devono essere istituite negli ospedali distrettuali, dimostra un preconcetto che ci auguriamo possa essere definitivamente accantonato. La direzione strategica dell’ASM tranquillizza dunque il consigliere Suriano che la coincidenza delle date, non imputabile ad una maliziosa volontà aziendale, può trasformarsi anzi in un momento chiarificatore per affermare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Policoro rappresenta una delle più importanti strutture sanitarie regionali, il cui ruolo è strategico e non è stato programmato né in modo palese, né in modo occulto, alcun ridimensionamento. D’altra parte non si investono circa 18 miliardi di vecchie lire per ristrutturare un ospedale che si intende ridimensionare. L’auspicio è dunque quello di ritrovare la serenità necessaria da parte di tutti, affinché gli sforzi vengano orientati in una sola costruttiva direzione, perché avere una sanità efficiente ed efficace, senza sprechi o servizi insicuri, avendo invece attenzione unicamente per le esigenze dei pazienti, è interesse e obiettivo da perseguire insieme ad ogni livello istituzionale. La direzione strategica – conclude la nota - si augura che l’equivoco sia chiarito e si ristabilisca un clima di serenità e di dialogo franco”.

Nuovo Pronto Soccorso

POLICORO - Interverranno oltre al direttore generale dell’Asm, dr.Vito Nicola Gaudiano, unitamente alla direzione strategica, il presidente della giunta regionale di Basilicata, dr. Vito De Filippo, l’assessore alla sicurezza e solidarietà sociale dr. Attilio Martorano, il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello, rappresentanti politici locali, provinciali, regionali e nazionali, del mondo sindacale e dell’associazionismo. L’Ospedale Giovanni Paolo II è sede di Pronto Soccorso Attivo ed al fine di consentire i lavori di realizzazione della nuova struttura, fin’ora è stato provvisoriamente ubicato in locali prefabbricati con inevitabili disagi. I lavori di ristrutturazione stanno interessando l’intera struttura ospedaliera per un importo di circa 9 milioni di euro (18 miliardi di vecchie lire). Il nuovo Pronto Soccorso è stato realizzato per rispondere al meglio alle esigenze del servizio per una utenza che cresce ogni anno. Il carico di lavoro è, infatti, notevole, si è passati dagli 8 mila interventi registrati nel 1998 agli oltre 20 mila attuali, con punte massime durante il periodo estivo, in virtù dei flussi turistici che interessano la fascia jonico-lucana. Il nuovo pronto soccorso si compone di una camera calda, dove accede l’autoambulanza e viene accolto il paziente, un’ampia stanza di attesa per i familiari, una stanza per il triage dove verranno attribuiti i codici rosso, verde e bianco, al fine di selezionare le urgenze, i casi a cui viene attribuito il codice rosso hanno ovviamente la precedenza rispetto a tutti gli altri, mentre spesso quelli con il codice bianco non hanno neanche la necessità di far seguire il ricovero all'intervento medico, una stanza per la prima visita, spogliatoi per medici, infermieri ed operatori socio-sanitari, bagni per il personale e per l’utenza, locali per la guardia medica e sei posti letti per l’osservazione dei pazienti, stanze per la telemetria, l’emergency room, l’ ambulatorio multidisciplinare, per l’esame ecografico ed una stanza di isolamento per i casi che lo richiederanno. “Si tratta- ha dichiarato il direttore generale dr. Vito Nicola Guadiano- di una delle migliore strutture a livello regionale che rappresenta la testimonianza dell’attenzione che poniamo al territorio del metapontino ed è la migliore risposta alle voci infondate di un ridimensionamento della struttura ospedaliera jonica.”

Lopatriello, Suriano: “Troppe incertezze su futuro dell’ospedale”

POLICORO - Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il consigliere comunale delegato alla Sanità, Pasquale Suriano, dopo la comunicazione dell’Asm (Azienda sanitaria materana) di inaugurare l’allargamento del Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” del centro jonico il 27 maggio dichiarano: “Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale con un fax invitava, dopo l’incontro tra tutti i sindaci del comprensorio tenutosi il 16 maggio, i consiglieri regionali eletti in provincia di Matera nel Municipio di Policoro per illustrare, sempre ai primi cittadini, le linee guida del nuovo Piano sanitario regionale (Psr) per quel che concerne il presidio jonico il 27 maggio alle 11:00. Ebbene guarda caso l’Asm lo stesso giorno e alla stessa ora fissa l’inaugurazione dell’allargamento del Pronto Soccorso (P.S.) come a voler distogliere i cittadini e i suoi amministratori dalla protesta in atto dal mese di dicembre sul ridimensionamento del nosocomio di Policoro. Inoltre: “a pensar male si fa peccato ma ogni tanto ci si azzecca…” se consideriamo che già il 16 aprile in occasione della protesta del Comitato pro-ospedale l’Asm convocava, sempre lo stesso giorno e alla stessa ora, i sindaci a Matera sul Piano sanitario. Siccome è già la seconda volta che si verifica la coincidenza che a questo punto non è più strana, perché due indizi fanno una prova, dobbiamo pensare che il Direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano, su questa vicenda abbia qualcosa da nascondere avallando il sospetto di chi sostiene che il vero disegno politico impostogli sia quello di depotenziare l’ospedale di Policoro, come è stato fatto con Tinchi, a tutto vantaggio del Madonna delle Grazie di Matera. Non ci spieghiamo altrimenti queste manovre capziose: anziché spiegare ai cittadini il nuovo Psr da un lato si allargano i reparti e dall’altro se ne chiudono altri in una “partita di giro” a perdere per la città di Policoro. A cosa serve allargare il P.S. se poi la fisioterapia cronica viene spostata altrove, la medicalizzata l’abbiamo già persa e i posti letto sono stati drasticamente ridotti? Tutti interrogativi ai quali ci auguriamo che il 27 nella sala consiliare di Policoro possano trovare risposte perché noi l’incontro lo faremo comunque, e lo stesso Gaudiano visto che verrà può anche fermarsi e illustrare ai presenti cosa prevede il Psr senza trovare scuse dato che finora sul territorio non si è mai confrontato. La sua è una scorrettezza istituzionale nei confronti degli amministratori eletti e della partecipazione democratica dei cittadini che vogliono capire se la qualità delle prestazioni sanitarie saranno le stesse o inferiori. Diciamo questo perché il management dell’Asm aveva fissato per il 28 maggio l’inaugurazione, ma appena ha saputo che il giorno prima l’Amministrazione comunale ha convocato le istituzioni nel Palazzo di città ha anticipato di un giorno come se volesse nascondere qualcosa…a questo punto i nostri sospetti trovano conferma che le reali intenzioni sono quelle di una spoliazione alla quale noi ci opporremo in tutti i modi”.

martedì 24 maggio 2011

“Quinonsitocca”, terminato progetto sociale contro la pedofilia



POLICORO – Il progetto sociale “Quinonsitocca” del Consiglio d’Europa, Ministero delle Pari Opportunità e sviluppato nel centro jonico dalla Fidapa (Federazione italiana donne arte professioni e affari) si è chiuso, dopo tre incontri, nella sala municipale sabato sera 21 maggio. Il relatore di punta, Antonio Marziale, presidente nazionale dell’osservatorio minori, non è intervenuto poiché trattenuto da impegni imprevisti dell’ultim’ora. Ma le socie hanno lo stesso voluto illustrare i loro obiettivi raggiunti, grazie alla collaborazione con la scuola primaria “Giovanni Paolo II”. Elisa Polistèna, presidentessa di circolo, ha esordito dicendo che: “progetti come questi servono a vincere l’indifferenza e l’insensibilità verso la pedofilia, spesso complici dei bambini”. Luisa Lasaponara, assessore comunale alla Pubblica istruzione, ha evidenziato come scuola, istituzioni e famiglie possono lavorare insieme su temi delicati come la lotta alla pedofilia. La docente della suddetta scuola, Stella Bonavita, ha spiegato che la scuola ha accettato di buon grado questo progetto sviluppato con grande entusiasmo dai ragazzi attraverso disegni, Dvd e spot pubblicitario grazie all’aiuto della maestra di ballo Mariella Pellegrino. Giulia Tarantino, Fidapa di Taranto, nel lodare l’evento ha ricordato che esso chiude il biennio sociale dell’associazione dal tema: “Alla ricerca di un valore perduto…il rispetto”. La collega Maria Antonietta Amoroso, invece, ha illustrato gli obiettivi raggiunti di concerto anche con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri: “Un bambino su 5 è vittima di abusi di persone che conosce, e solo 1 su 10 denuncia il reato. Noi in questo percorso abbiamo incontrato docenti, genitori per invitare loro ad ascoltare i bambini, a farli acquisire quell’autostima e identità che li rende più autonomi e più forti del proprio essere con il supporto delle loro emozioni. La famiglia, la scuola e il gruppo sono fattori di rischio e nello stesso tempo fattori di protezione solo però se riusciamo a riconoscere, riferire, resistere tutti quei comportamenti a rischio che possono caratterizzare la vita di un bambino. La sola prevenzione non è sufficiente a valutare il rischio”. L’avv.ssa Maria Lovito ha affrontato il tema della pedofilia da un punito di vista normativo citando le leggi penali: 66/96, 269/98 e 38/06 che riguardano gli abusi sessuali, lo sfruttamento della prostituzione e la pedopornografia, reati contro la libertà personale che a loro volta prevedono delle sottocategorie, le cui pene variano da 5 a 10 anni. La Dott.ssa Angela Montesano, del reparto di igiene mentale dell’Asm, ha invece spiegato che la pedofilia è sì un disturbo sessuale ma che esso si manifesta anche in persone normalissime: “un bambino deve ricevere i giusti affetti dalla famiglia e non si deve sentire abbandonato, altrimenti il rischio di cadere nella rete della pedofilia è alto”. Il tenente dei Carabinieri di Policoro, Annalisa Pomidoro, è intervenuta sulla prevenzione delle forze dell’ordine in tutti i reati, a maggior ragione quelli di cui sono vittime i minorenni, soffermandosi sulla necessità di una collaborazione tra cittadini e Carabinieri perché alcuni reati sono perseguibili solo a querela di falso; e solo in un secondo momento si passa alla fase repressiva. La psicologa Salvatore ha incentrato la sua relazione sui pericoli di internet, uno spazio infinito in cui il bambino non deve rimanere solo fisicamente; aggiungendo poi l’importanza di instaurare un rapporto di fiducia e non di paura con i bambini. Ercole Trerotola, presidente regionale del Corecom, si è soffermato sul disegno di legge in discussione in Parlamento per l’istituzione del Garante dell’infanzia e adolescenza, definendolo un grande passo in avanti verso i diritti dei più deboli: i bambini. Le conclusioni sono state tirate da Giuseppina Bombaci, past president della Fidapa, la quale ha affermato che non ci poteva essere tema più importante per chiudere il cerchio degli appuntamenti “del rispetto” iniziati due anni fa dalla Fidapa: “verso l’anello più debole della società: i bambini".

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

“Puliamo le spiagge”, iniziativa di Legambiente

POLICORO - Sabato 28 maggio come ogni anno sull’arenile della città di Policoro i volontari di Legambiente hanno organizzato l’iniziativa: “Spiagge pulite di Legambiente” a partire dalle 09:30. L’assessore comunale di Policoro alla Pubblica istruzione, Luisa Lasaponara, invita tutti gli istituti scolastici, associazioni e cittadini a partecipare a questo appuntamento: “Che serve non soltanto a pulire le nostre spiagge in concomitanza con l’inizio della stagione estiva, ma anche a creare quella cultura del rispetto dell’ambiente sin dalla tenera età per sviluppare nei giovani quella coscienza di bene comune a cui tutti dobbiamo guardare con più rispetto. Salvaguardare l’ambiente è necessario a maggior ragione quando è a stretto contatto con il mare come nel caso di Policoro. Infatti la spiaggia del centro jonico è adiacente al Bosco Pantano, e una parte di essa addirittura vicino una riserva protetta. Giornate come quella di sabato sono palestre di vita anche per apprendere sul campo l’importanza del riciclaggio e del risparmio dei rifiuti, oltre che della raccolta differenziata. Pertanto il nostro monito è quello di non usare le spiagge come discariche; evitare gli incendi; non gettare sacchetti di plastica perché la spiaggia è di tutti; limitare e contrastare i rumori; non usare shampoo e bagnoschiuma in spiaggia; osservare sempre i divieti di navigazione a motore; segnalare gli scarichi abusivi alla Capitaneria di porto o al numero verde 800 253608”.

La XXI “Festa dell’Oasi” riscopre la bellezza del Bosco Pantano










POLICORO – Dal 1995 esiste nel centro jonico un’oasi naturalistica del Wwf all’interno dell’immenso Bosco Pantano. Da sedici anni è gestita da una cooperativa di cui Antonio Colucci è tra i fondatori. Nella giornata di domenica 22 maggio, come le altre 129 di tutta la Penisola, è stata aperta al pubblico in occasione della XXI giornata della “Festa dell’oasi”. “Noi –esordisce Colucci- accogliamo i visitatori che si recano qui tutto l’anno con la nostra professionalità qualificata, esperienza nel settore spiegando le peculiarità di questa riserva. Che sono: l’insetto della Rosalia alpina e la Lontra, quest’ultimo animale ormai in via di estinzione in Italia; però grazie a questo contenitore di biodiversità è presente nella nostra oasi. Per quanto riguarda la flora è presente la florescenza dell’Iris palude, che nasce spontaneamente solo qui da noi perché il Bosco Pantano prima di essere bosco era una grande foresta planiziale ubicata in una pianura del Sud che la faceva unica. Poi il bosco è diventato pantano proprio perché durante la stagione piovosa diventava impercorribile per le caratteristiche intrinseche del terreno. Queste sono in breve le peculiarità di questa oasi che la differenzia dalle altre. Poi ognuna è figlia della morfologia del territorio. Ma noi non tralasciamo a latere nemmeno l’aspetto storico e culturale di tutta la nostra area, cercando con la nostra attività di ricerca scientifica di approfondire i perché posti dai nostri utenti: usi, costumi, tradizioni, si intrecciano sia nel mondo ambientale che in quello culturale. Per esempio noi ci interfacciamo anche con le scuole per sviluppare progetti di educazione ambientale in un centro riconosciuto di animali selvatici e tartarughe, quest’ultimo in collaborazione con le università di Bari, Cosenza e Roma, utilizzando come laboratorio proprio questa riserva di 21 ettari in località Idrovora di Policoro che si trova dentro 1200 ettari di Bosco Pantano di cui 500 sono relitti circondati da aree cuscinetto tipo la pineta e terreno agricoli”. La Festa delle Oasi si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Camera dei Deputati e il 2011 è stato dedicato alla Biodiversità e all’anno Internazionale delle Foreste. La giornata Oasi è un evento annuale rivolto a tutti coloro che desiderano scoprire ed immergersi nei più importanti patrimoni naturali perché le Oasi regalano la consapevolezza di quanto la natura sia bella e fragile, ma anche di quanto sia importante proteggerla. Durante la giornata i visitatori hanno avuto la possibilità di visitare, attraverso sentieri, l’area della Riserva e conoscerne le attività svolte dal Wwf Italia ed il lavoro che il Centro di Policoro svolge quotidianamente. Il crono-programma della giornata è stato: ore 9.00 apertura giornata Oasi 2011 presso il Centro Visite WWF, raduno visitatori, cavalieri e ciclisti; 9.30 formazione dei gruppi ed inizio escursione in bici all'interno della Riserva e organizzazione e avvio passeggiata a cavallo lungo i sentieri della foresta incantata; 10.00 proiezioni all'interno dell'area audiovisiva del Centro Visite; 11.00 attività ricreativa per famiglie; 13.00 pausa pranzo; 15.30 inizio giochi a cavallo categoria juniores all'interno del Centro Ippico; 17.00 inizio giochi a cavallo categoria seniores; 18,00 premiazione delle diverse manifestazioni; 19.00 saluti e chiusura giornata Oasi 2011.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 23 maggio 2011

No alle sponsorizzazioni pubbliche, si ai patrocini

POLICORO - Con legge nazionale 122/2010 c’è il divieto assoluto per i Municipi di finanziare, a partire dal 2011, spese per sponsorizzazioni di eventi culturali nel senso lato del termine. L’Amministrazione comunale di Policoro reputa ingiusta questa norma che penalizza manifestazioni di qualunque tipo, e da una ricerca giurisprudenziale è risalita ad un parere della Corte dei Conti della Lombardia che vieta i contratti di sponsorizzazioni ma non i patrocini: “Grazie a questo parere la legge voluta dal ministro Renato Brunetta –osserva il sindaco Nicola Lopatriello-, in un certo qualmodo viene ammorbidita per quelle associazioni private che in via sussidiaria possono presentare all’Amministrazione comunale iniziative finalizzate alla promozione del territorio, raggiungendo così obiettivi di interesse pubblico. Pertanto nel momento in cui ci verranno sottoposte, soprattutto durante l’estate, degli eventi culturali noi li vaglieremo e se in linea con i nostri programmi provvederemo ad elargire loro un contributo o le esenteremo dalle imposte e tariffe varie per l’uso dei beni pubblici. Comunque sia per limitare al massimo la discrezionalità politico-amministrativa ci riserviamo prossimamente di predisporre un apposito regolamento per la concessione di benefici finanziari ad associazioni per le manifestazioni di interesse comunali o comprensoriali”.

“Città più vivibile per tutti”. La richiesta arriva dell’Aiomap e Univoc

POLICORO - Maria Martino, in rappresentanza dell’associazione nazionale istruttori, orientamento, mobilità e autonomia personale, insieme al socio Univoc (Unione nazionale italiana volontari pro ciechi) Giuseppe Lanzillo hanno incontrato martedì 17 nel Palazzo di città il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, sottoponendogli delle criticità legate ad alcuni marciapiedi impercorribili; rami degli alberi ad altezza d’uomo; mancanza di sincronismo ai semafori tra il verde delle automobili e quello dei pedoni e le barriere architettoniche che in qualche circostanza non sono state abbattute. Il sindaco dal canto suo ha sostenuto: “Per quanto riguarda i semafori siamo in regime di proroga visto che il bando è scaduto e ci stiamo rivolgendo ad una società specializzata nelle more del procedimento. L’ideale sarebbe porre delle centraline all’altezza degli incroci: vedremo di inserirle tra i requisiti nel bando di prossima pubblicazione. Le barriere architettoniche sono state quasi tutte abbattute non solo negli uffici pubblici ma anche sui passaggi pedonali più frequentati della città. Inoltre è in fase di approvazione anche il nuovo piano di trasporto pubblico locale con il quale contiamo di rendere più vivibile Policoro per tutte le fasce sociali”. Infine ha concluso: “Sull’arredo urbano ho già nei giorni scorsi dato disposizione, assumendo momentaneamente qualche unità lavorativa, di provvedere alla sistemazione e manutenzione generale di verde delle aree pubbliche per migliorare la qualità della vita”.

domenica 22 maggio 2011

Rateizzazioni per i tributi locali

POLICORO – L’Amministrazione comunale con apposita delibera nei giorni scorsi ha autorizzato l’agente della riscossione, “Equitalia Spa”, a riscuotere le imposte comunali iscritte a ruolo dei cittadini di Policoro con il sistema della rateizzazione: “In questa fase negativa in generale dell’economia internazionale, che si ripercuote –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- anche nelle nostre comunità cerchiamo di essere più razionali del solito e non cadere nelle contingenze del momento. E’ chiaro che i debitori devono pagare; però cerchiamo di agevolarli in questo modo dilazionando, per chi lo volesse, il pagamento delle tasse: Ici, Tarsu, Tosap, ecc.. senza l’applicazione, come avviene quando si paga in ritardo o non si paga proprio, di sanzioni nella riscossione da parte della società che per conto dell’Ente incamera gli introiti dei tributi e li versa nelle casse comunali. Infatti nel sistema fiscale pesa nella costruzione della norma un rapporto di disequilibrio (a vantaggio del soggetto pubblico) fra Fisco e contribuente. Un esempio di questa irrazionalità viene dalla pratica quotidiana dei meccanismi applicativi delle sanzioni. L'attuale sistema prevede, infatti, che vada applicata la stessa penalità del 30% di quanto si sarebbe dovuto pagare, sia al contribuente che dimentica o non riesce a pagare una rata sia al contribuente che, invece, salta completamente l'appuntamento con la cassa. Non si tiene conto, dunque, delle differenti motivazioni: da un lato difficoltà momentanee, dall'altro una scelta deliberata che inducono certi comportamenti. In qualche caso è la disattenzione a trattare allo stesso modo scelte che spesso hanno una ragione differente”.

Staffetta Nautica a Policoro il 2 giugno









I cento cinquant’anni di Unità d’Italia non si celebrano solo sulla terraferma ma anche in mare. Così lo scorso 14 maggio da Trieste è partita la flottiglia che circumnavigherà la Penisola per arrivare nella Capitale il 26 giugno con a bordo il Tricolore. E in questo tour denominato: “Staffetta Nautica –Italia unita dal mare” è stata inserita anche la città di Policoro. Infatti nel porto di Marinagri in località “Torremozza” il due giugno alle 12:00 arriveranno le imbarcazioni dell’evento organizzato dall’Assonautica nazionale in collaborazione con quella lucana: “La staffetta –affermano il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello e il vice sindaco Mary Padula in una conferenza stampa appositamente convocata il 19 maggio- consisterà nel passaggio della bandiera “Tricolore’’ lungo le coste dell’Italia fino a raggiungere Roma dove si terrà la manifestazione conclusiva. L’evento ha un forte valore storico e di promozione del territorio legato non solo alla risorsa mare, ma anche ambiente, sport, cultura che Policoro può vantare insieme a tutto il comprensorio. Questo appuntamento risalta anche i paesi dell’entroterra con le loro tipicità enograstronomiche, i borghi, i parchi letterari e rappresenta, inoltre, un’importante vetrina per tutte le nostre comunità cui siamo chiamati a partecipare non soltanto come istituzioni, ma come pubblico, operatori economici e le loro associazioni. La Staffetta nautica –continuano entrambi- entra di diritto nei grandi eventi ospitati in questa città e per l’anno prossimo contiamo di riportare nel centro jonico lo spettacolo dell’Air Show Frecce Tricolori, così come abbiamo già preso contatto per l’apertura di una sede della Società di Salvamento a mare”. Gli organizzatori hanno inserito anche la tappa di Maratea il 16 giugno e la Staffetta vede una seconda flottiglia già partita da Imperia il 22 maggio che sta percorrendo il Tirreno.

Assegnati tre locali ai “Casalini”

POLICORO - L’apposita commissione comunale ha stilato la graduatoria, valevole per tre anni a scorrimento, relativa all’assegnazione dei tre locali commerciali/artigianali dei “Casalini”. Ad aggiudicarsi la gestione sono: Salvatore Trupo (83 punti), Alessandro Cirigliano (78) ed Elisabetta Forestiero (75), i quali hanno risposto, insieme ad altri 7 candidati, al bando denominato: “Concessione in uso di locali per attività artigianali e commerciali realizzati nella zona “Casalini”. “La destinazione d’uso –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- è in linea con quella prevista dal finanziamento Pit (Progetto integrato territoriale) Metapontino per la ristrutturazione di immobili ad uso storico per recuperare le antiche tradizioni contadine e culturali della Riforma agraria da cui Policoro trae le sue giovani origini amministrative, e tramandarle nel tempo”. I tre locali messi a bando sono di 45 metri quadrati ciascuno e destinati ad attività di somministrazione al pubblico e per commercio turistico-culturale. Potevano presentare la domanda singoli cittadini, imprese o consorzi, con i seguenti requisiti: residenza da almeno un anno a Policoro, non essere già destinatari di concessioni di altri locali comunali, non esercitare la stessa tipologia di attività a Policoro. Ora entro quattro mesi dalla sottoscrizione del contratto bisognerà avviare l’attività. Il canone annuo è di 50,00 a metro quadrato per un totale di 2250,00 e la concessione durerà sei anni, rinnovabile alle stesse condizioni attuali. “Abbiamo cercato di privilegiare –conclude Lopatriello- nel bando i giovani attribuendo loro un punteggio più alto in base all’età, l’esperienza nel settore sinonimo di professionalità e ovviamente della residenza nel Comune di Policoro. In questo modo incentiviamo il lavoro autonomo e nello stesso tempo rafforziamo il nostro tessuto commerciale, di per sé già solido con la presenza di oltre 400 attività a Policoro”.

sabato 21 maggio 2011

L’ultima fermata dell’esordiente Sara Calculli

POLICORO - Lev Tolstoy, in una delle sue bellissime Lettere, scriveva: “Lo scopo dell'arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita. Se mi dicessero che posso scrivere un libro in cui mi sarà dato di dimostrare per vero il mio punto di vista su tutti i problemi sociali, non perderei un'ora per un'opera del genere. Ma se mi dicessero che quello che scrivo sarà letto tra vent'anni da quelli che ora sono bambini, e che essi rideranno, piangeranno e s'innamoreranno della vita sulle mie pagine, allora dedicherei a quest'opera tutte le mie forze”. Così Tolstoy andava al cuore del problema della “buona letteratura”. Se l'arte dello scrivere debba farsi di concetti, pensieri, idee. O di fatti, storie, vita. Pur immaginate, ma vere, di carne. Difficile che il pericolo dell'ideologia e dell'astrazione possa corrersi ad appena quattordici anni. Tanti ne aveva la lucana Sara Calculli, ora ventenne universitaria, quando scrisse il romanzo "L'ultima fermata", edito dalla Palomar di Bari, e presentato nella biblioteca “Massimo Rinaldi” di Policoro. E' forse per questo che la lettura risulta fresca, fluida, “nature”. Non ha pretese di insegnamento, non ha morali. Semplicemente, come voleva lo scrittore russo, fa amare una vita. Che scorre, fluttua. E il bello è che questo cambiare non è mai temuto, ma assecondato, amorevolmente compreso. Ne emerge una protagonista inquieta e sfuggente, la piccola Giulia, con cui l'autrice si scopre a guardare drammi, amori, sorprese, stupori di un'età bellissima, spalancata al mondo. O meglio, si scopriva. Perché l'autrice, rileggendo il suo “testo”(mai pubblicato) a distanza di 6 anni, si è ritrovata addosso uno sguardo nuovo. Gli ultimi capitoli sono un nuovo finale riscritto oggi, con cui l'autrice ha voluto concludere l'opera per dare forma e fiato al nuovo sguardo sulle cose. Non un finale aperto - scrive lei – ma "ri-aperto". Lucidità è, forse, la parola che esprime meglio i tratti di questa postilla finale. La “nuova Giulia” si ritrova meno radicale, più galleggiante, più leggera. Nell'ultima (e nuova) parte, ogni possibile colpo di scena accennato appare quasi volutamente frenato, strozzato e ricondotto a una ricercata serenità, una maggiore leggerezza. Una lucidità, appunto. “L'ultima fermata – scrive lei stessa - non può essere un paese o una metropoli, bensì la maturità, la consapevolezza che si può scappare da tutti e tutto, ma non dalla propria coscienza”. Eppure, questa nuova adulta si ri-sorprende di fronte a quello stesso sole che guardava da bambina, e che ancora sorge per lei. Quasi a testimoniarci quel qualcosa di bello, in noi, che non muore. Nonostante il tempo, le corazze, i drammi, quello che chiamiamo realismo da adulti, ma che non vince, vivaddio, quello che l'autrice chiama “rincorrere la felicità”. Il romanzo merita. Porta i segni dell'età di chi l'ha scritto, ma ha in sé anche i segni di una inconsueta maturità, di una rabbia ragionevole, di un'aspettativa
tutta umana che anche nelle cose piccole cerca quelle grandi. E' una giovinezza viva che dovremmo guardare con adorazione, non con superiorità. Soprattutto in questi tempi strani in cui, come ha scritto Alessandro D'Avenia, “tutti parlano dei giovani, ma quasi nessuno parla con i giovani”.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Policoro: sindaci del Metapontino incontrano il direttore Rai Basilicata




Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, insieme al vice sindaco Mary Padula hanno incontrato nel Palazzo di città il direttore Rai di Basilicata Fausto Taverniti. Presenti all’incontro, promosso dal sindaco Lopatriello, i primi cittadini di: Tursi (Giuseppe Labriola), Rotondella (Vincenzo Francomano), Colobraro (Andrea Bernardo), Valsinni (Gennaro Olivieri), Stigliano (Leonardo Digilio). Gli amministratori hanno sottoposto al dirigente Rai alcune criticità relativamente al debole segnale Rai radio e tv, che non permetterebbe in molte aree del Metapontino la visione e l’ascolto dei programmi del palinsesto Rai. Dal canto suo Taverniti ha garantito che si farà carico di queste problematiche dando pari dignità a tutti cercando soprattutto: “di portare la Lucania fuori la Lucania per farla parlare di sé oltre i confini regionali”, aggiungendo poi di voler valorizzare tutte le realtà e le diversità lucane proprio per venire incontro alla domanda di informazione e comunicazione provenienti da tutta la provincia di Matera, esaltandone le tipicità. Per quel che concerne invece la comunicazione istituzionale, Taverniti ha dichiarato che è allo studio la possibilità di stipulare un Protocollo di intesa con la Regione Basilicata e il suo Governatore affinché siano accesi, ancor di più di quanto non lo siano oggi, i riflettori nazionali del servizio pubblico sulla regione Basilicata. Infine sotto l’aspetto tecnico Taverniti ha chiuso i lavori soffermandosi di voler programmare alcuni incontri con Rai Way, gli operatori tecnici della Rai e le scuole in vista del passaggio al digitale terrestre che in Lucania arriverà nel primo semestre 2012, in modo tale da ampliare e garantire la copertura informativa a 360 gradi.

venerdì 20 maggio 2011

I lavori del Consiglio comunale

POLICORO - Nella mattinata del 19 maggio si è riunito il Consiglio comunale di Policoro sotto la presidenza di Antonio Ripoli. Prima dell’inizio dei lavori la minoranza di centro sinistra ha abbandonato l’aula poiché, secondo il capogruppo del Partito democratico (Pd) Gianluca Marrese alcune richieste avanzate dalla minoranza sono rimaste inevase, relativamente alle vicende politiche e giudiziarie degli ultimi mesi che hanno portato ad un riequilibro politico della maggioranza. Su entrambe le richieste non c’è stato un serio dibattito in Consiglio. Sulla stessa linea il consigliere Antonio Di Sanza, il quale ha chiesto un minimo di discussione sui nuovi assetti politici-amministrativi. Il consigliere Marrese ha poi aggiunto come temi importanti tipo lo schema di convenzione del P.P.E. “Foce Agri” sia stato prima integrato nell’ordine del giorno (Odg) dalla maggioranza e poi stralciato poche ore dopo. Il sindaco Nicola Lopatriello ha replicato che quest’ultimo argomento sarà approvato nel prossimo Consiglio comunale in quanto il Dirigente comunale dell’area tecnica, Felice Viceconte, si è insediato da pochi giorni e dunque impossibilitato a preparare tutta la documentazione per la sua votazione. Poi ha aggiunto che non c’è nessuna crisi politica e che la maggioranza c’è e ci sarà fino al 2013 quando terminerà la legislatura portando a termine il programma elettorale. I lavori sono così proseguiti senza la minoranza. Sono stati approvati i seguenti punti all’Odg: le imposte comunali rimangono invariate con il 7x1000 Ici seconde case; 4,5x1000 terreni agricoli; 7x1000 aree fabbricabili; l’addizionale Irpef rimane dell’8x100 e sono previste esenzioni per redditi inferiori a 8000,00. Il sindaco ha aggiunto che quei terreni rientranti nel Piano regolatore generale (Prg) ma privi dello strumento di attuazione si vedranno abbassati i valori ai fini Ici e Irpef. Per rimanere in tema di imposte il regolamento della Tosap (Tassa occupazione suolo pubblico) è stato rivisto: alle due fasce A e B, rispettivamente di 3,10 e 2,40 euro a mq, è stata aggiunta una terza fascia, inferiore ai 2,40, destinata agli eventi di promozione del territorio svolti dalle associazioni nelle maggiori piazze della città. Altro provvedimento adottato dalla maggioranza l’adesione del Comune di Policoro all’associazione “Comuni federiciani” grazie alla quale, secondo l’assessore e vice sindaco Mary Padula: “Policoro non sarà solo conosciuta per la Magna Grecia, ma entrerà nei circuiti federiciani della Calabria, Puglia e Sicilia, intercettando un flusso turistico diverso poiché nel castello/monastero di Policoro per ben due volte soggiornò Federico II. E a tal proposito ci sono gli scavi archeologici e testimonianze bibliografiche a testimoniarlo”, aggiungendo poi che è possibile attingere da finanziamenti della ex legge 135/01 per la programmazione di eventi, con l’inserimento del Comune di Policoro anche sul sito internet dei Comuni federiciani. L’ottavo punto all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del Piano del trasporto comunale illustrato dall’ing. Briamonte, che consta di sei linee a copertura di tutto il territorio comunale dopo l’espansione degli ultimi dieci anni: aree rurali, divise in quattro sottolinee, zona Lido, compresa Torremozza e Idrovora, centro commerciale-Zona Artigianale-cimitero e ovviamente area urbana tale da renderlo centripeto. Ricordiamo che il primo piano del traffico venne adottato nel 1985 e aggiornato nel 2001. Ora l’Amministrazione comunale dovrà appaltare il servizio di trasporto pubblico ad un’impresa del settore. L’assessore all’Urbanistica, Vincenzo Di Cosola, nel successivo Odg ha spiegato di come c’era la necessità di approvare un emendamento al Regolamento sulle dismissioni per la concessione di relitti stradali non autonomi a frontisti o adiacenti che ne facciano richiesta per riqualificare così anche urbanisticamente alcune aree della città; ha ricevuto il voto favorevole dei presenti anche l’aggiornamento del Regolamento sugli uffici comunali nonostante, secondo l’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Trupo, la carenza di personale e l’impossibilità di rimpiazzare chi è andato in quiescenza per i vincoli del Patto di stabilità nazionale. Altro importante Odg che ha ricevuto il parere favorevole dei consiglieri comunali è stato quello sull’accensione del mutuo per pagare un esproprio della metà degli anni ’80 dopo una sentenza, esecutiva, dei mesi scorsi della Corte d’Appello di Potenza che vede soccombente il Comune per 1,1 mln di euro. Il sindaco Lopatriello ha ribadito che le perplessità della Corte di Conti sono fugate dal parere favorevole sia degli uffici municipali che della stessa Cassa Depositi e Prestiti, ente presso il quale è stato acceso il mutuo: “Non si va a finanziare nessuna spesa corrente”, ha rimarcato. Luisa Lasaponara, invece, ha illustrato l’Odg con il quale il Comune di Policoro oltre ad essere capofila di 17 municipalità dei Pois (Piano dell’offerta integrata dei servizi alla persona), insieme all’Asm e Provincia di Matera, lo è anche dei Copes (contrasto alla povertà ed esclusione sociale) nell’organizzazione e gestione della rete periferica. Via libera della massima assise territoriale anche alla modifica del Regolamento edilizio per quelle attività commerciali oltre i 100 metri quadrati, le quali non dovranno più necessariamente avere un’altezza oltre i 3 metri. Infine Di Cosola, relatore anche del precedente Odg, ha chiesto e ottenuto il si dell’aula sulla modifica del Regolamento di Polizia Mortuaria con il quale per i soli lotti non utilizzati si prevede l’allargamento e la cointestazione anche tra chi non è legato da vincoli di parentela o affinità. Per l’assenza dell’interrogante è stata rinviata un' interrogazione, e lo stesso dicasi per l’elezione del vice presidente del Consiglio comunale per assenza di tutta l’opposizione. Il sindaco ha comunicato anche la nuova Giunta nominata il 21 aprile: Mary Padula vice sindaco con delega al Turismo; Luisa Lasaponara Politiche sociali; Vincenzo Di Cosola Urbanistica; Antonio Mastrosimone Ambiente, Saverio Carbone Agricoltura; Nicola Trupo Lavori pubblici; Tommaso Siepe Attività produttive.

Massimo Ranieri incanta il PalaErcole

POLICORO - Il cantante partenopeo Massimo Ranieri si è esibito in un grande concerto musicale il primo maggio: “Canto perché non so nuotare… da 500 repliche” nella città di Policoro all’interno dell’impianto sportivo “PalaErcole”. Questo il titolo dello spettacolo musicale che Massimo Ranieri porta in scena dal febbraio 2007. Arrivato alle 500 repliche a Policoro, lo show ripercorre i 40 anni di carriera dell'artista svelando aneddoti e teneri ricordi d'infanzia che portano il pubblico a rivivere atmosfere lontane di un’ Italia "povera, ma con le scarpe lucide". Lo spettacolo teatrale è un omaggio alla sfera femminile, un'orchestra e un corpo di ballo di solo donne, ed è nato dalla fusione tra il doppio album "Canto perchè non so nuotare...da 40 anni!", dove Ranieri ripropone una raccolta dei suoi maggiori successi. Davanti a circa 1600 spettatori in quasi tre ore di spettacolo l’artista, cantante e attore, ha tenuto tutti gli occhi puntati su si sé e la sua orchestra a qualche giorno di distanza dal suo 60simo anno (il 3 maggio) festeggiati a Policoro con l’entusiasmo di uno che si sente un ragazzino perché ha la fortuna, ringraziando Dio, di fare un lavoro che gli piace grazie anche agli insegnamenti del padre, alla pulizia sentimentale, intellettuale e morale che gli ha trasmesso e in cui crede fermamente. L’evento è stato organizzato dall’ agente di spettacolo, Christian Merli, il quale ha contattato e trovato poi la disponibilità dell’ Amministrazione comunale nella persona del sindaco Nicola Lopatriello, l’assessore al Turismo della città jonica Mary Padula e il consigliere comunale Cosimo Simone, i quali spiegano: “La cultura è un valore imprescindibile su cui vogliamo puntare molto da quando ci siamo insediati, circa tre anni fa. La presenza qui a Policoro di un’ artista di livello qual è appunto Massimo Ranieri, è il miglior biglietto da visita che la città jonica e tutta la Basilicata possono mostrare a chi ancora non conosce le nostre peculiarità. In perfetta sintonia con quello fatto finora e nella legislatura 2001/2006, l’Amministrazione comunale continua la sua politica di promozione del territorio per aprirlo all’esterno e farlo entrare nei circuiti turistici che contano. E questa è stata una grande occasione per noi aver inserito nel ricco tour di concerti del famoso cantautore anche la città di Policoro. Che per l’occasione ha organizzato un contenitore culturale ancora più ampio ospitando, nella stessa location, sia il musical che tutta l’orchestra. Siamo sicuri che i cittadini hanno apprezzato molto lo spettacolo che apre di fatto la stagione estiva, cercando di destagionalizzarla, e il calendario delle manifestazioni culturali che speriamo sia di altrettanta qualità e sul quale abbiamo già iniziato a lavorare coinvolgendo anche i privati nel cartellone estivo”.

I sindaci del comprensorio chiedono un incontro urgente con i consiglieri regionali sul futuro dell’ospedale



POLICORO - Nella mattinata del 16 maggio nella sala consiliare del Palazzo di città si è svolta una conferenza di sindaci del comprensorio indetta dal primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello, sul futuro dell’ospedale jonico “Giovanni Paolo II”, allargata anche al comitato spontaneo sorto nel dicembre 2010. Durante la discussione è emersa la necessità di convocare con una certa urgenza i consiglieri regionali eletti nella provincia di Matera per conoscere il contenuto del Piano sanitario regionale, in fase di discussione nella massima assise regionale, relativamente agli indirizzi di politica sanitaria non solo del nosocomio di Policoro, ma anche di quelli di Tinchi e Stigliano dell’ex Asl 5. Inoltre i sindaci intervenuti si sono fatti portatori delle esigenze delle popolazioni interessate, lamentando le preoccupazioni soprattutto sul possibile ridimensionamento dell’ospedale di Policoro come da documento presentato dal comitato. Dal quale si evince come la diminuzione dei posti letto, la mancanza di personale, una razionalizzazione generalizzata delle risorse senza una seria lotta agli sprechi potrebbe portare ad un drastico ridimensionamento dell’ospedale di Policoro. I presenti hanno sostenuto di essere contrari, se ciò dovesse emergere anche dalla lettura del Piano sanitario regionale che sarà illustrato loro durante l’incontro con i consiglieri regionali da programmare nei prossimi giorni, riservandosi poi di mettere in campo altre iniziative. Hanno poi aggiunto che la normativa nazionale prevede, sempre secondo i presenti, 660 posti letto nella provincia di Matera, uno ogni 3,3 abitanti, dati da inserire nel nuovo Piano regionale. Di questi hanno chiesto che una buona parte sia destinata a Policoro (attualmente ne ha 89) sia perché è un P.S.A. (Pronto soccorso per acuti) e sia perché è un presidio ospedaliero comprensoriale della fascia jonica, calabrese e pugliese, oltre che dell’entroterra di Basilicata.

giovedì 19 maggio 2011

Lunedì riapre il cinema Hollywood

La proprietà del cinema Hollywood, zona Lido, comunica la riapertura della sala cinematografica lunedì 23 maggio.

La Lega Navale Italiana gestisce il museo naturalistico





POLICORO – Il museo naturalistico del Bosco Pantano ha un nuovo gestore: La Lega Navale Italiana (LNI), sezione Policoro, previo avviso pubblico della Provincia di Matera. La presentazione ufficiale c’è stata nella mattinata di sabato 14 maggio nella zona Idrovora durante il convegno: “Ricerca, Studio e Fruizione dell’Ambiente”. Serafino Di Sanza, consigliere provinciale, ha parlato di: “informazione, formazione, educazione all’ambiente e ha tutto il suo habitat naturale rappresentato nella fattispecie dal Bosco Soprano e Sottano, riserva naturalistica come prevede l’apposita legge regionale 28/99. Conoscere serve a farci capire il futuro e ha identificarci meglio con il territorio, oltre ad approcciarci in maniera positiva con il futuro. Come Provincia di Matera abbiamo anche messo in campo, nello stesso settore di salvaguardia e tutela dell’ambiente, il progetto Providune. Da questa sperimentazione/gestione del museo naturalistico ci attendiamo tanto”. Un saluto è stato portato dalla presidentessa locale della LNI, Cosima Suriano, la quale ha esordito osservando come la sua associazione sia già presente da tempo a Policoro con il campus naturalistico del lungomare centrale, che ospita fino a 400 studenti ogni anno e insieme alla fattoria Magno-Greca di Montalbano e al museo della “Siritide” sono tutti divulgatori di promozione ambientale e storica. Il neo responsabile del museo naturalistico, Davide Guida, si è invece soffermato sulle attività previste al suo interno: sala multimediale ed espositiva del Bosco Pantano, biblioteca con monografie a tema, mappatura di aree verdi per percorsi riservati agli abilmente diversi, torretta per avvistamenti di cetacei, e un occhio particolare sarà riservato alla studio e alla cura di specie animali come la lontra e la tartaruga Caretta Caretta. Un saluto è stato portato del primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha sostenuto come Policoro non sia più una reliquia dove ci si recava solo a fare il bagno, ma oggi grazie alla capacità di tanti imprenditori del mare è diventata una città con un’offerta turistica vasta. Il dirigente provinciale dei Parchi, Enrico De Capua, ha affermato come quello del centro jonico non sia l’unico museo, ma un altro simile è presente nell’oasi di San Giuliano (Matera) e un altro sarà allestito nel neo parco dei Calanchi a Montalbano Jonico; rimarcando la necessità di creare una coscienza naturalistica nei cittadini partendo dalla tutela del biotopo. Ma i primi fruitori del museo naturalistico saranno i ragazzi delle scuole, e così non poteva mancare l’Ufficio scolastico di Matera rappresentato di Giuseppe Grilli: “Noi –asserisce- abbiamo stipulato diversi protocolli di intesa con strutture turistiche perché l’ambiente lo si può conosce meglio praticando lo sport. Invito anche gli operatori scolastici a non focalizzare l’attenzione solo sugli aspetti disciplinari delle varie materie, ma bisogna aprirsi al territorio e intraprendere parallelamente nuovi percorsi educativi per i nostri ragazzi”. Ha chiuso i lavori il vice presidente della Provincia, Bonelli: “Con questa nuova gestione raccogliamo le sfide del territorio in un’epoca in cui fondi pubblici ce ne sono sempre meno, però quelli che abbiamo li dobbiamo utilizzare bene e meglio rispetto al passato. Pertanto il Bosco Pantano non dev’essere una realtà avulsa dal contesto circostante, ma si deve integrare e fare sistema con associazioni e realtà dinamiche presenti in quest’area per valorizzarne idee e risorse. E tra queste ci metto anche le scuole”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Trasferimento Sert: la casa famiglia “Peter Pan” si dissocia dal Comitato

POLICORO – La delibera dell’Asm (Azienda sanitaria ospedaliera di Matera) con la quale nelle prossime settimane sarà trasferito il servizio del Sert (di contrasto alle tossicodipendenze) sta facendo clamore in città. A differenza del passato però, almeno finora, su fronti contrapposti non ci sono cittadini e azienda sanitaria, ma cittadini contro cittadini. Nei giorni scorsi il Comitato spontaneo nato in via Federico Fellini di Policoro aveva sollevato dei dubbi sia sulla legittimità dell’atto amministrativo che sull’ opportunità del trasloco dall’ospedale “Giovanni Paolo II” ad altra area della città, in una struttura privata presa in locazione nei pressi della quale c’è la casa di accoglienza per minori “Peter Pan”. E la presidentessa Carla Liuzzi sostiene: “Ritengo che il comitato stia strumentalizzando la Casa Famiglia e la ritengo una vergogna. Per noi questa polemica è inutile dal momento che siamo noi i primi a garantire e ad avere a cuore la tutela ed il benessere dei minori affidatici, e condividiamo quanto esposto precedentemente dalle Asm. Tuttavia visto che il fantomatico Comitato di via Fellini, a noi sconosciuto, persegue i propri scopi avendoci tirato in ballo mi sento obbligata a rispondere sottolineando che la cooperativa Genesis (che gestisce la casa famiglia ndr) si dissocia da quanto sta attuando il suddetto Comitato, disapprova l’utilizzo che si sta facendo della Casa Famiglia per il raggiungimento di obiettivi assolutamente da noi non condivisi in quanto fortemente discriminatori. Il Comitato di via Fellini, nella persona del presidente Vicari, così come l'avv.ssa Bellizzi, non ha mai interpellato nè coinvolto la casa famiglia nelle decisioni prese, e noi non conosciamo la sede e dove avvengono gli incontri, nè gli aderenti a tale Comitato. Si ritiene che prima di procedere con la diffamazione di chi da anni e con devozione lavora con i minori, bisognerebbe informarsi bene e non iniziare una “battaglia”, così come il comitato la definisce, priva di fondamenta. Riteniamo inoltre che la valutazione delle situazioni di disagio dei pazienti sia di competenza di operatori esperti nel settore, né del Comitato né tanto meno dell’avvocato Bellizzi o comunque di chi, non essendo mai entrato in contatto con tali realtà, fa uso solo di luoghi comuni per sostenere le proprie tesi. Noi ci siamo informati in merito alla collocazione del Sert il cui l'accesso sarà tra l'altro non in via Fellini bensì in via Puglia. Pertanto il Comitato avrebbe fatto bene a valutare gli eventuali fattori di rischio prima di parlare, accertandosi che nei luoghi destinati ai minori rimarranno invariate le condizioni di sicurezza e riservatezza proprie di una struttura protetta come la nostra. Dal nostro punto di vista Il Comitato di via Fellini sta attuando una forte discriminazione nei confronti di persone, e vogliamo ribadire persone che stanno effettuando un percorso riabilitativo e che pertanto vanno sostenute e non emarginate. Temere e relegare ai margini un servizio volto alla cittadinanza è dal nostro punto di vista un insulto alla dignità umana e alla cultura della solidarietà che noi come cooperativa portiamo avanti. Gli utenti del Sert hanno tutto il diritto di essere rispettati poiché la loro dignità personale è superiore al loro disagio. La paura e il pregiudizio emarginano; il dialogo, la conoscenza, la partecipazione e la solidarietà sono ciò che rendono una società civile”.


Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Progetto “Children”: scambi culturali tra il Comune di Policoro e Banesti





POLICORO - Il Comune di Policoro e la città romena di Banesti hanno sottoscritto il protocollo di intesa “Children” con il quale ragazzi del vicino Paese dell’Est europeo verranno ospitati nel centro jonico e giovani policoresi andranno a Banesti. L’accordo è stato siglato nella mattinata del 15 maggio nella biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” all’interno del convegno: “Itinerari storico-religiosi nel territorio di Policoro”, rientrante nei festeggiamenti in omaggio alla protettrice di Policoro: Maria SS del Ponte. Erano presenti il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha esordito: “Il gemellaggio tra queste due comunità nato nel 2008 nel segno dell’archeologo Dinu Adamesteanu si consolida sempre di più e incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico, naturalistico e del mare. Il progetto “Children” mira ad intensificare gli scambi culturali tra le due città ai quali mi auguro che presto possiamo aggiungere un investimento comune attingendo da appositi fondi comunitari”. Il parigrado Petre Costache ha ricostruito brevemente la storia che ha portato le due città a gemellarsi tra loro: “Il collante è stato Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente della Basilicata, e noi siamo orgogliosi che l’ambasciata di Romania a Roma abbia scelto il mio Comune per ricordare nel migliore dei modi un grande uomo di cultura. Con questo protocollo di intesa tramandiamo ai nostri giovani il suo ricordo”. Durante l’incontro l’archeologa Marta Golin dell’università di Innsbruck ha sostenuto come dai suoi studi nulla si riscontra di feste popolari nella storia delle colonie greche da cui trae origine l’odierna Policoro, anche se ci sono degli accostamenti: “Con i banchetti nei tempi di Demetra ad esempio si mangiava e si beveva nei santuari in particolari ricorrenze, e si facevano offerte di: grano, dolci, cibo e denaro. Nell’antichità gli Dei erano venerati alla stessa maniera in cui oggi si venerano i Santi, la cui devozione è più sentita al Sud che non al Nord. Gi scavi archeologici ci dicono ad esempio che la città di Herakleia si espandeva su 140 ettari all’interno del cui perimetro sorgevano ben cinque santuari, il più importante era appunto quello di Demetra: la Dea dell’agricoltura e della fertilità. Nel V secolo dopo Cristo però la religione si impersonifica nella figura di Maria, la Madonna per antonomasia”. L’assessore comunale Mary Padula ha portato i suoi saluti, affermando nella sua telegrafica relazione che il patrimonio storico di tutta la Magna Grecia jonica debba essere messo in rete per renderlo fruibile ed intercettare quel flusso di turismo religioso che ogni anno fattura 4 miliari di euro, con incremento del 12% di presenze straniere. Infine si è soffermata, da archeologa, sul culto paleo-cristiano del terzo secolo avanti Cristo in Lucania e in particolare nell’area di Venosa.