POLICORO
– Il circolo cittadino della Fidapa (Federazione italiana donne arte e
professioni) del centro jonico, a conclusione del biennio nazionale 2011-2013,
incentrato sulla partecipazione e solidarietà per uno sviluppo della
cittadinanza attiva e solidale, sabato 25 maggio nel Palazzo di città ha
organizzato un evento dal tema: “Benvenuti al Sud: presente e futuro del lavoro
per le giovani donne in Basilicata”. La presidentessa uscente, Maria Lovito, ha
illustrato il grande lavoro messo in campo dalle socie fidapine a Policoro,
yuong/old, e dintorni sui temi legati alla donna, per sensibilizzare l’opinione
pubblica al rispetto e all’importanza che ha nella società civile il ruolo
della donna come essere umano sdoppiandosi in perno della famiglia e persona
impegnata nel mondo produttivo. Giulia Galantino del distretto Sud-Est ha
parlato della Fidapa come movimento di opinione che con le sue iniziative su
temi di stretta attualità si sta ritagliando uno spazio, nazionale e
internazionale, nel sollecitare le istituzioni a rimuovere gli ostacoli che
impediscono alle donne la piena realizzazione e la parità con gli uomini. E in
questo contesto nei prossimi giorni non mancheranno appuntamenti sulla piaga
sociale dell’alcolismo, e sulla crisi economica che penalizza oltremisura il
sesso femminile. L’assessore comunale alle Politiche sociali, Livia Lauria
(Pdl), si è soffermata sul coraggio di quelle donne che hanno deciso di
rimanere nel Sud rimboccandosi le maniche e investendo sulle loro capacità e
sulle tantissime risorse di cui il Sud è pieno. Fiammetta Perrone, responsabile
Politiche sociali della Fidapa, ha fatto un excursus di come la donna si sia
emancipata dopo tante battaglie civili per vedersi garantiti i diritti sanciti
della Costituzione, passando da uno status di subalternità nei confronti
dell’uomo/marito e di persona dedita solo alla famiglia e alla crescita della
prole, a donna che nel tempo si è vista riconoscere il diritto di voto, a
ricoprire cariche istituzionali nel pubblico e cariche sociali in società e
imprese, diventando in molti casi imprenditrice. Poi nel 1970 la riforma del
diritto di famiglia, nel 1983 l’istituzione della Commissione Pari Opportunità,
la nascita del ministero ad hoc. Un impulso, sempre secondo la Perrone,
decisivo all’accelerazione delle politiche di genere è arrivato anche
dall’Unione europea sia nell’articolo 141 del Trattato di Roma che nella
Direttiva 54 del 2006 con l’uguaglianza in tutte le forme di vita sociale.
Nella vita reale però ci sono ancora da limare alcuni aspetti: combattere la
violenza e il femminicidio e la campagna sull’equal pay day. L’assessore
provinciale Giovanna Vizziello, centro sinistra, ha invece anticipato l’agenda
comunitaria regionale dei prossimi 6 anni (2014/2020) incentrata su quattro
pilastri: competitività, ambiente, mobilità, integrazione; mentre il direttore
del centro Enea di Trisaia, Giuseppe Spagna, attraverso delle slide ha
evidenziato come la presenza di donne all’interno di tutte le sedi dell’Enea
italiane è cresciuta esponenzialmente ed oggi rappresenta il 36%. Una
testimonianza diretta di successo nella vita è arrivata invece dalle
imprenditrici Antonella Santarcangelo e Rossella Brenna.
Gabriele
Elia
Fonte
il Quotidiano della Basilicata
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