mercoledì 31 agosto 2016

sabato 20 agosto 2016

Inchiesta Led, D’Amato assolto: Contento ma sfiduciato


POLICORO – Nel 2011 la Guardia di finanza condusse un’indagine giudiziaria su un possibile appalto, relativo all’illuminazione Led, che, secondo gli inquirenti, doveva essere pilotato. Tante le persone coinvolte: amministratori comunali dell’epoca, dirigenti, imprenditori, ex amministratori. A sei anni di distanza nelle scorse settimane si è concluso il processo di primo grado che ha visto assolto, articolo 530 secondo comma del codice penale, in buona sostanza perché il fatto non sussiste, Felice D’Amato all’epoca dei fatti dipendente di un’impresa turistica. Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi, a bocce ferme, per capire il suo stato d’animo dopo questo calvario giudiziario.
Come si sente?
Provo sentimento di gioia sotto l’aspetto umano perché in una città dove tutti ci conosciamo e, a maggior ragione, quando si ha moglie e figli uscire puliti da un’inchiesta penale per me è motivo di sollievo. E per questo sento il dovere di ringraziare i miei avvocati: Buccico padre e figlia. Nello stesso tempo però sono rammaricato per i tempi d’attesa. Sei anni, per un primo grado, sono da Paese poco civile.
Lei è stato amministratore della città di Policoro dal 1997 al 2008 in qualità di assessore e dal 2006 al 2008 come consigliere di minoranza. Che io ricordi non è mai finito nelle maglie della giustizia, ci è entrato però da privato. Un paradosso in un momento storico in cui i politici sono spesso nel mirino degli inquirenti?
Per me è il secondo motivo di rammarico. Credo di aver servito lo Stato per nove anni e per alcuni aspetti l’ho fatto anche dopo, non criticando nessuno e aspettando in silenzio che la giustizia facesse il suo corso. Il tempo mi ha dato ragione. Non possono contestarmi nulla: né prima né dopo.
Lei conosce alcuni di coloro i quali sono finiti nell’inchiesta anche sotto il profilo umano. In tutta sincerità li ritiene colpevoli?
Ovviamente mi soffermo su come li conosco personalmente. Come ho servito io lo Stato lo hanno fatto anche altri, e di questo ne sono certo. Così come sono certo che il lavoro svolto in tanti anni non può essere messo in discussione da un’intercettazione. Per esempio ricordo di un alto dirigente che prima di ogni Giunta diceva sempre che le cose si possono fare quando è prevista la discrezionalità politica, ovvero dentro i confini della legge. Negli atti amministrativi vincolanti non si toccano nemmeno le virgole.
L’inchiesta giudiziaria è partita da intercettazioni. Le ritiene utili come strumento di indagine?
In Italia negli ultimi anni sono state utilizzate come una rete a strascico coinvolgendo tutti coloro i quali sono stati tirati in ballo anche indirettamente dagli interlocutori pur di giustificare un teorema. Di conseguenza usate in questo modo sono sbagliate perché si vìola la libertà di pensiero delle persone, diritto inviolabile di ciascuno di noi, nel senso che bisogna misurare le parole col bilancino e questo lo ritengo sbagliato per il semplice motivo che quando si parla anche a quattr’occhi si usano metafore ed espressioni colorite. Invece andando sempre alla ricerca di un capro espiatorio  50 milioni di italiani ogni giorno potrebbero trovarsi le forze dell’ordine in casa alle 04:00 del mattino. L’intercettazione può essere utile per seguire una traccia, analizzandone il contesto già nella fase preliminare per poi decidere se archiviare o rinviare a giudizio. Se poi si è zelanti bisognerebbe andare alla ricerca della prova. Ma questo in Italia è un discorso prematuro; naturalmente il mio è un ragionamento generale. Invece si è scelta la comoda strada del grande circo mediatico dove conviene apparire non capendo che il conflitto tra poteri dello Stato, esecutivo da un lato e giudiziario dall’altro, danneggia tutti generando disamore verso le istituzioni. Oggi non c’è la presunzione di innocenza, ma bisogna dimostrare la non colpevolezza e l’obbligatorietà dell’azione penale vale solo per i reati contro la Pa. E il resto?
Come se ne esce da questo corto circuito?
La politica deve riappropriarsi delle proprie prerogative e non essere subalterna della giustizia. Faccio un esempio. Si parla di riforma della giustizia dal 1994: sono passati 22 anni e siamo ancora all’anno zero. Un politico che finisce sotto inchiesta spesso si dimette e comunque alle elezioni successive viene penalizzato, però poi se viene assolto chi lo riabilita nel ruolo istituzionale precedente? Se invece un magistrato sbaglia, ed è umano, capita che entra in politica e viene anche eletto. Ecco trovare un meccanismo che non renda un magistrato onnipotente, anche più di un presidente del Consiglio, sia una prerogativa della politica.
Tra un anno si rinnova il Consiglio comunale di Policoro. Cosa farà?
Si può fare politica in tanti modi non necessariamente candidandosi. Certo in questa fase della mia vita, e la passata vicenda giudiziaria in questa scelta ha contato poco, conservo la passione per la politica intesa come soluzione dei problemi: la vera essenza di una della materie più belle e difficili al mondo.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)


Presentazione libro

POLICORO - Sabato 20 agosto alle 19:30 la casa editrice “Le Nuvole” presenterà al pubblico il primo lavoro del giovane poeta lucano Cosimo Nucera: “La notte fiuta l’alba”.

martedì 16 agosto 2016

DOPO 7 MESI RIPRENDE L’ATTIVITA’ DEI CRAS PROVINCIALI DI MATERA

Riprende in questi giorni l’attività di accoglienza, cura e riabilitazione della fauna selvatica presso il CRAS Centro di Recupero Animali Selvatici di San Giuliano. Dopo lo stop imposto dalla Provincia di Matera a partire dal 1 gennaio 2016 a seguito della Legge Del Rio sul riordino delle funzioni delle province e della Legge Regionale n. 49/2016 è giunta in questi giorni, ai responsabili dei centri di Matera e Policoro, una nota dell’Ufficio Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata che, interpretando e chiarendo i contenuti delle citate leggi, permette finalmente la ripresa delle attività dei due centri. Nelle prossime settimane Provincia e Regione si incontreranno ad un tavolo tecnico istituzionale per trovare un accordo che garantisca la necessaria continuità gestionale. Nel corso dei primi 7 mesi di quest’anno il CRAS di San Giuliano - spiega in una nota il Cras - non è stato nelle condizioni di poter accettare e curare animali ritrovati in difficoltà con la conseguenza che molti cittadini, associazioni e organi di polizia non hanno avuto un riferimento sul territorio di Matera a cui affidare esemplari feriti, debilitati oppure abbandonati. Vi sono stati non pochi problemi che hanno messo in luce quanto importante sia la presenza nel materano di un presidio di soccorso della fauna selvatica protetta soprattutto se si considera che una delle vittime di questa situazione è stato il Falco grillaio, simbolo ufficiale del Parco Regionale della Murgia Materana e specie carismatica della stessa città di Matera che ospita una della colonie riproduttive urbane più grandi al mondo. “Centinaia di chiamate di soccorso per innumerevoli falchi grillai rinvenuti in difficoltà nel centro urbano e nell’area Parco sono pervenute al CRAS – dichiara Matteo Visceglia responsabile del CRAS - ma a causa della situazione di blocco delle attività non abbiamo potuto ospitarli e curarli, in quanto non autorizzati, ma ne abbiamo consigliato però la consegna presso altri CRAS anche se purtroppo molto distanti come quello di Pignola in provincia di Potenza o quello del Parco di Gallipoli Cognato nel comune di Accettura. In alcuni casi è stato necessario chiedere la collaborazione della LIPU di Gravina-Altamura per il trasporto presso il Centro Recupero della Regione Puglia, in provincia di Bari”. Centinaia di esemplari di diverse specie sono stati dunque vittime della burocrazia e della mancanza di un programma di gestione dei CRAS su base pluriennale. Nel 2015 sono stati affidati al CRAS materano 321 esemplari di cui il 70 % nuovamente restituito alla natura. Nel 2016 ci si deve quindi chiedere quale destino hanno avuto questi animali che mediamente vengono affidati ogni anno al CRAS e sarebbe interessante verificare quanti di essi sono stati realmente salvati e trasportati negli altri centri e quanti invece sono stati abbandonati al loro destino, in netto contrasto con le severe normative che li tutelano in Italia ed in Europa. E’ paradossale che mentre nei vicini comuni di Gravina e Altamura centinaia di animali protetti venivano soccorsi e poi affidati alla LIPU e alla Polizia Locale, a Matera e in altri comuni della Provincia vi è stato un vuoto gestionale che ha determinato spesso disagi e proteste, con situazioni spesso sfociate nella più totale illegalità ed inciviltà come l’abbandono di esemplari in evidente difficoltà o il furto da parte di privati di specie particolarmente protette.
Per anni il CRAS materano ha garantito un servizio alla Città e all’intero territorio provinciale ed ha dovuto sempre fare i conti con la mancanza di risorse sufficienti alle reali necessità, con alcune carenze strutturali e di attrezzature non ancora colmate dalle istituzioni. Ma si sa, la protezione della natura e della fauna pare che sia oggi oggetto di continuo ridimensionamento e depotenziamento, così come succede anche a livello nazionale su più fronti. Molto spesso il livello di civiltà e di cultura di una comunità, in riferimento soprattutto a Matera città designata Capitale Europea della Cultura nel 2019, si misura anche da come si affrontano le problematiche di convivenza con le specie più rare e preziose che hanno scelto le città per convivere con l’Uomo. “Altrove – continua Matteo Visceglia – e soprattutto all’estero alcune specie vengono platealmente e rigorosamente tutelate e valorizzate in mille modi, fornendo occasioni di sviluppo di un turismo naturalistico che, come è giusto che sia, deve essere sempre integrato ed associato al turismo culturale, storico-architettonico, archeologico, enogastronomico. Il CRAS è innanzitutto un presidio della tutela della natura sul territorio che si interfaccia ogni giorno con la comunità ma è anche una struttura in grado di monitorare e valorizzare lo stretto legame tra la fauna protetta e le esigenze di una comunità in quadro di civile e rispettosa convivenza tra Uomo e Natura".


Policoro e Metaponto:Megale Hellas Experience “Il sogno degli Dei"

Dal 15 agosto riprende il "Cammino di Policoro”, la programmazione di valorizzazione del patrimonio culturale dell’antica Heracleia. Una rassegna di eventi - si legge in una nota -  organizzata e voluta dall'Amministrazione comunale di Policoro per ripercorre la storia della città attraverso i suoi luoghi. Ed è all’interno di questo importante e ambizioso progetto che si inserisce "Megale Hellas Experience - il Sogno degli Dei”, che si terrà nel parco archeologico di Policoro (dietro il Museo Nazionale della Siritide) il 15, 21 e 27 agosto, e nel parco archeologico dell’Area Urbana di Metaponto il 18 e 25 agosto e, infine, il 3 settembre. Il progetto - spiegano gli organizzatori -  nasce con l’ambiziosa finalità di legare, per valorizzarle in maniera significativa, le aree archeologiche di due Comuni, Policoro e Bernalda, proprio per consolidare l’idea di Metapontino come area e come fulcro di un’identità culturale, in chiave turistica ma non solo. Il tutto nasce grazie alla significativa collaborazione tra le amministrazioni di Policoro e Bernalda che puntano a fare del Megale Hellas Experience un appuntamento fisso e sempre più ampliato, sia nel tempo che sotto l’aspetto dei contenuti. “Il Sogno degli Dei” è uno spettacolo teatrale itinerante all’interno dei parchi archeologici, ideato e scritto da Giuseppe Ranoia ed Emanuele Asprella che, grazie Ensemble Teatro Instabile, farà rivivere ai fruitori l’esperienza della Magna Grecia, con una vera e propria immersione nella storia attraverso il teatro, raccontando la nostra identità, quella riveniente dalla Grecia Antica, in una chiave tutta nuova e con una nuova fruibilità. Un lavoro intenso, di ricerca e qualità, che nasce con il fine di valorizzare lo splendido territorio lucano in maniera significativa. Un percorso terminato con la massima espressione che la cultura ci ha regalato: il teatro, che ha riportato agli antichi splendori la Megale Hellas (la Magna Grecia). “Il Sogno degli Dei” è un vero e proprio ritorno alle origini, un sogno teatrale itinerante all’interno di un parco archeologico che fa rivivere allo spettatore l’esperienza dell’antichità e delle origini del popolo lucano. Il racconto di un’identità, quella riveniente dai nostri antenati. Per l’assessore al Turismo del comune di Policoro Massimiliano Padula: “il progetto Megale Hellas Experience ha diverse finalità che vanno dalla fruizione del patrimonio culturale alla cooperazione territoriale ed è per questo che le iniziative legate all’area archeologica rappresentano il frutto di una scelta chiara da parte nostra. Unire l’area museale alla città ed all’offerta turistica del metapontino collegando i territori proprio attraverso la cultura”. Infatti, per un unico viaggio in un territorio chiamato Metapontino, la manifestazione si aggiunge e unisce idealmente al già noto e fortunato "Sogno di una notte… a quel Paese”.

Policoro, Castelluccio: blitz di ferragosto colpisce turismo

“Lo smantellamento, su intervento della Capitaneria di porto, al lungomare di Policoro, di strutture mobili di poche decine di metri quadri, al servizio dei turisti, sia per le modalità con cui è avvenuto (un autentico blitz) che per gli effetti provocati non è solo un duro colpo per operatori che svolgono attività stagionale regolare, a differenza di tanti ambulanti abusivi, tollerati, ma anche per i numerosi turisti”. Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) riferendo che “si è preferito il blitz repressivo rispetto ad altre modalità che si potevano seguire, pur necessarie a garantire la regolarità di attività commerciali e di servizi”. “Il lungomare di Policoro dopo i lavori di adeguamento funzionale ed ammodernamento – prosegue Castelluccio - è tornato ad essere la località d'estate più frequentata e quella più amata dalla movida giovanile. E' stato finalmente possibile dare un'immagine moderna di città turistica proiettata verso target nazionali ed internazionali e verso le giovani generazioni. Ma i servizi all'utenza sempre più numerosa a luglio ed agosto ed esigente – aggiunge - sono essenziali a rafforzarne ruolo e funzioni, altrimenti si ripeterà l'esperienza delle stagioni turistiche passate con presenze serali-notturne limitate”.
Nel ricordare “l'iniziativa svolta in occasione della Legge Finanziaria 2015 della Regione, attraverso un proprio emendamento e una incalzante battaglia istituzionale  per consentire agli stabilimenti balneari di non smantellare le strutture dopo settembre e che ha ottenuto finalmente il successo con provvedimenti europei e governativi”, il vice presidente evidenzia “la contraddizione che si è determinata. Da una parte si punta ad allungare la stagione e le attività degli stabilimenti balneari che potranno continuare l'attività sul lungomare anche dopo il tradizionale periodo di vacanze estive e dall'altra si penalizzano altri operatori che sono complementari ed arricchiscono l'offerta di servizi. Diventa perciò necessario un'iniziativa coordinata Regione-Comune Policoro-Capitaneria di Porto per definire un regolamento che consenta di far funzionare strutture mobili almeno d'estate. E poiché è un problema che non riguarda solo Policoro si pone la necessità – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale - di aggiornare a livello regionale il Piano dei Lidi perché le aree balneari possano diventare tutto l'anno attività permanenti di ristorazione, commercio, vetrine di prodotti agricoli e alimentari di qualità, in grado di rilanciare l'economia locale e l'occupazione”.

Giovanni Viggiani racconta la sua esperienza di solidarietà a bordo della nave “Cavour”


POLICORO – Giovanni Viggiani, autore del libro “Acquerelli” presentato un anno fa nella città jonica nel quale racconta storie e aneddoti della sua vita trascorsa tra scuola e impegno sociopolitico, nei giorni scorsi è stato ospite in qualità di benefattore  a bordo della nave “Cavour”, ammiraglia della Marina Militare italiana, ormeggiata a Taranto per l’ 11° weekend clinic nell’ambito del progetto  “Un mare di sorrisi”, che vede insieme la Marina e i medici volontari della fondazione Operation Smile Italia Onlus. Lo scopo comune è quello di aiutare bambini e adulti, con malformazioni al viso, mission alla quale Viggiani non si è sottratto dato che il ricavato della vendita dei suoi libri è andato proprio in beneficenza. Sulla nave “Cavour” è presente  un ospedale con staff  medico della Marina, che in collaborazione con i volontari della fondazione sottopongono a trattamento chirurgico bambini e adulti nati con delle malformazioni al viso, e ospita pure i loro familiari  per il tempo necessario all’intervento. Nel periodo in cui Viggiani è stato ospite dell’imbarcazione, 8-10 luglio, sono state operate, grazie anche all’assistenza delle volontarie della Croce rossa italiana, cinque pazienti italiani affetti da labiopalatoschisi (labbro leporino). Nella giornata di venerdì 8 sono stati visitati circa quaranta pazienti e in quella di domenica altri dieci sottoposti a visita di controllo, in quanto operati in precedenza. “Durante la permanenza –osserva Viggiani-, ho avuto l’onore di essere stato ricevuto dall’ammiraglio Enrico Mascia, Capo ispettore sanitario nazionale della Marina Militare; dal comandante della nave, capitano di Vascello Alberto Sodomaco; e altro personale della Marina e operatori vari. Con loro ho avuto  il piacere di conoscere alcuni genitori dei bambini sottoposti ad intervento, la cui gioia di risolvere il grave problema dei lori figlioletti traspariva da ogni poro della pelle, ma la loro fronte restava comunque corrugata per l’ansia e la sofferenza. In quella occasione, ho scoperto  la straordinaria  disponibilità della Marina Militare italiana ad aiutare chi ha bisogno e  la meravigliosa ‘Cavalleria’  dei suoi uomini, unitamente a tutte le altre  persone volontarie che donano  scienza e professionalità in  favore di coloro i quali, fino ad allora, non hanno potuto mangiare, bere, parlare normalmente e soprattutto sorridere. Con soddisfazione, ho verificato che un cuore grande come il mare, esiste anche nella nostra Nazione e, questo, ha fatto risorgere in me l’orgoglio di essere italiano”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

giovedì 11 agosto 2016

Asm: dall'8 agosto ambulanza del 118 sul lido di Policoro

Era stata preannunciata nei giorni scorsi ed è puntualmente arrivata. Dall'8 agosto - fa sapere l'Asm - un'ambulanza del 118 staziona stabilmente sul lungomare di Policoro a disposizione dei numerosissimi bagnanti che affollano i lidi della località ionica. La richiesta  era venuta nelle scorse settimane dal Comune di Policoro. Istanza che immediatamente il Direttore Generale della ASM Pietro Quinto ed il Direttore del 118 Diodoro Colarusso hanno fatto propria e resa operativa per portare nel punto più vicino agli utenti un presidio di fondamentale importanza in caso di emergenza. Il presidio mobile è in costante contatto con la centrale del 118 ed è in collegamento con l'ospedale di Policoro dove, nel caso corra, i sanitari potranno prestare gli interventi del caso. "Rimarrà al lido di Policoro - annuncia il Direttore Sanitario Asm Domenico Adduci- dalle nove del mattino alle sette della sera di ogni giorno. Sino a fine mese, quando la presenza di bagnanti comincerà a ridursi".

Iscrizioni aperte al corso di difesa personale per donne al Cvl


POLICORO - Il Circolo velico lucano, come l’anno scorso, organizza il corso di difesa personale femminile tenute dal Prof. Mario Sapia, esperto in difesa personale “Maestro V Dan” e responsabile del settore “difesa personale” per l’ICO Italia. Il corso in questione si svolge il martedì e giovedì dalle 19:00 alle 20:00 ed è del tutto gratuito in quanto voluto dal presidente del Circolo velico lucano Sigismondo Mangialardi, molto sensibile a questa problematica. 

Callà: “Riprendere Piano del traffico”


POLICORO – Giuseppe Callà ex presidente Consiglio comunale di Policoro nonché Direttore FondazioneFarefuturo di Matera dell’ex viceministro al commercio estero Adolfo Urso e componente del comitato promotore nazionale associazione -Blog La Cosa Blu-Tutti per le libertà-di Lorenzo Castellani, propone all’ amministrazione comunale di Policoro di mettere in agenda politica come priorità il tema del Piano di trasporto pubblico comunale, già cantierizzato dalla passata amministrazione. “Soprattutto in questo periodo estivo cittadini e turisti sentono la necessità di raggiungere i vari punti della città con più facilità. Pertanto dobbiamo riprendere quel percorso intrapreso al fine di istituire corse giornaliere che coprano tutte le aree maggiormente frequentate durante la giornata e fermate precise dei bus, in modo tale da dare al cittadino dei riferimenti temporali precisi di partenza e arrivo: al centro commerciale, cimitero, zona Lido, porto turistico Marinagri, Idrovora con l’allocazione di fermate in cui gli orari di andata e ritorno siano esplicitati in maniera chiara, al fine di garantire fruibilità a chi non intendesse avvalersi della macchina. Strategico in una città a vocazione turistica il collegamento verso  gli stabilimenti balneari, anche con corse serali, fornendo agli utenti di riferimenti chiari. La prima proposta varata fu sottoposta a variazione in termini di chilometri di percorrenza per l’onerosità dell’intervento in quanto la previsione programmatica prevedeva 8 linee di percorrenza degli autobus. Tuttavia riaggiornado quel Piano raggiungeremmo lo scopo di garantire alla città ed ai suoi abitanti che fanno uso dei mezzi pubblici su gomma tutti i collegamenti interni al nuovo perimetro del centro abitato, comprese le nuove zone di espansione degli ultimi anni esterni al perimetro e di collegamento verso la periferia, al mare (da Torremozza all’Idrovora per passare ovviamente alla Duna centrale), con corse aggiuntive l’estate. E non venne trascurata nemmeno la zona Artigianale. Tutta la città dovrebbe essere ben collegata riducendo così la densità del traffico di veicoli a motore, adeguando il trasporto pubblico ai potenziali usufruitori, con la conseguente riduzione di smog nell’aria”.


Mancanza di spazio pubblico. Minacciati 10 licenziamenti in attività commerciale


POLICORO – Il 25 settembre 10 persone della pizzeria/ristorante di piazza Eraclea saranno in mezzo alla strada. E la stessa attività commerciale potrebbe chiudere i battenti dopo l’estate. Il paradosso non è la mancanza di utenza, ma di spazio. Giuseppe Gelonese, titolare della pizzeria rilevata qualche anno fa da Mimmo Tarsia, con un investimento rilevante l’ha rilanciata facendola diventare uno dei motivi principali per i quali si esce in piazza. “Purtroppo però –osserva- sono costretto a fare una scelta drastica poiché il nuovo regolamento comunale sul commercio su area pubblica mi ha ristretto gli spazi sia per l’ubicazione di un gazebo, fuori l’attività, che di tavoli e sedie. Se l’avessi saputo prima avrei evitato di investire così tanto. Però il problema principale è legato alla mancata autorizzazione comunale, l’inverno questa volta, di abbassare le tende sotto il porticato per proteggere i clienti dalle intemperie dalle 19:00 in poi. Mi hanno riferito che impedirebbero il passeggio di persone, ma a quell’ora da fine settembre in poi c’è il coprifuoco. Oltretutto pago il suolo pubblico e non occupo abusivamente lo spazio destinatomi. Facciamo di tutto per rendere la piazza più vivibile, ma se mancano le condizioni basilari per andare avanti è chiaro che bisogna fare i conti con i numeri. Nel frattempo ho fatto già partire le lettere di licenziamento e, ad oggi, mi sono cautelato prendendo in gestione un altro locale (all’interno dell’hotel Hermes ndr), in un’altra zona di Policoro per fare la stessa attività. Dunque se non dovessero mutare le condizioni amministrative per lavorare con decenza, ho intenzione di aprire in piazza solo pochi mesi l’anno, da maggio a settembre, e parallelamente portare avanti l’altra attività commerciale tutto l’anno. Mi dispiace per i dipendenti, però non ho altre scelte. Per portare un po’ di utenza nel ristorante/pizzeria e di conseguenza in piazza cerco di inventarmi di tutto, compresi eventi a mie spese, però senza spazi è chiaro che i clienti vanno via, anche dalla piazza”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

Tar Lazio boccia i ricorsi no-triv



Tre a zero per le trivelle. Il Tar del Lazio ha bocciato con tre sentenze tutti i tre ricorsi contro la ricerca di giacimenti nel mar Ionio. Manca l’ultimo passo, il timbro finale dello Sviluppo economico, e la piccola società petrolifera Enel Longanesi — società che l'Enel ha appena venduto alla compagnia statunitense AleAnna — potrà condurre ricerche strumentali per scoprire se sotto il fondale del mar Ionio ci sono giacimenti di petrolio o di metano. Dopo alcune settimane di studi, se individuerà giacimenti dovrà avviare una nuova procedura di autorizzazione e una nuova procedura ambientale per vedere con lo scavo di un pozzo esplorativo se il giacimento ecografato esiste davvero. E se anche il pozzo esplorativo confermerà la presenza di risorse, terzo giro di autorizzazioni e valutazioni ambientali. Sotto i fondali compresi fra Calabria, Basilicata e Puglia gli esperti prospettano riserve rilevanti. Dal punto di vista della geologia, le condizioni sono perfette per scoprire rocce impregnate di idrocarburi come il greggio e il gas. Diverse società avevano presentato richieste per poter ispezionare il sottosuolo con una specie di ecografia colpendo il fondale con bolle di aria compressa per ascoltarne l’eco profondo (è la tecnologia dell’air gun). Il progetto più interessante era quello della Shell. Però i limiti imposti mesi fa dal Governo contro lo sfruttamento di nuovi giacimenti vicini alla costa aveva costretto diverse compagnie alla fuga dall’Italia, Shell compresa. Ma le aree per 750 chilometri quadri chieste dalla Longanesi-AleAnna sono in alto mare, oltre le 12 miglia dalla costa (circa 22 chilometri), e quindi sfuggono ai vincoli. Nella primavera 2013 l’Enel Longanesi aveva chiesto al ministero dell’Ambiente la valutazione d’impatto ambientale (Via) per poter fare l’ecografia alle rocce. Nel dicembre 2013 la commissione di valutazione di impatto ambientale del ministero aveva detto di sì, a patto che la compagnia si attenesse ad alcune prescrizioni affinché l’ecografia non creasse alcun danno all’ambiente. Le Regioni Calabria e Puglia avevano espresso parere contrario. Nel giugno 2015 il ministero dell’Ambiente aveva concesso con un decreto il via libera ambientale finale. E le Regioni subito erano corse a lamentarsi al Tar Lazio per far annullare il decreto finale dell’Ambiente e tutti gli atti che l’avevano preceduto. Il Tar del Lazio risponde in modo abbastanza sobrio al ricorso della Calabria. Più articolata la sentenza di bocciatura contro la Puglia: per esempio nel contestare l’inquinamento di altri Paesi vicini la Regione «fa riferimento al Mare Adriatico — osserva il Tar nella sentenza — quando il progetto in questione è collocato invece nel Mar Ionio». Terrificanti i commenti del Tar nella sentenza sulla Basilicata. Qualche esempio. La Regione contesta il fatto che il via libera ambientale è stato dato «senza tener conto della ferma opposizione manifestata dalle Regioni interessate». Storie. Il ministero dell’Ambiente ha collezionato quasi un centinaio di commenti, contestazioni, osservazioni e suggerimenti da Province, Comuni, associazioni, parrocchie, circoli, giornali, sindacati, associazioni, blog e singoli cittadini, tutti si erano espressi tranne l’unico ente cui era stato espressamente chiesto di esprimersi con lettere e solleciti: la Regione. La «ferma opposizione» della Regione era stata il silenzio totale. Oppure, la Basilicata protesta che è stato violato il Piano delle Coste: ma la Regione non ha mai varato, adottato, approvato questo inesistente Piano delle Coste. Ancora, la Regione paventa «fuoriuscite di gas e/o a fenomeni di blow-out di gas durante la perforazione», dimenticando che il progetto di ecografia del sottosuolo non prevede di piantare non una perforatrice ma nemmeno una cannuccia di chinotto.
Fonte
Il Sole 24 ore

Bike. Francesco Favale primo sul Pollino



POLICORO - La domenica è il giorno portafortuna per l’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport del centro jonico. Infatti il 26 giugno i bikers del sodalizio di Policoro hanno gareggiato sulle montagne di Terranova del Pollino nella “Pollino Marathon”, una delle ultime gare della stagione prima della pausa estiva. Al termine della gara i risultati sono stati molto positivi per il sodalizio policorese in quanto lo junior Francesco Favale vinceva la gara piazzandosi al primo posto assoluto dei 221 classificati ed oltre 250 partenti al percorso medio;  Pasquale Marino si classificava al 2° posto di categoria e 47° assoluto dei 221 classificati, dietro solo al siciliano Di Dio; mentre Antonio Manolio si classificava al 27° posto di categoria e 159° assoluto.

Policoro, bambino smarrito e ritrovato

POLICORO (MATERA), 10 AGO - Un bambino di otto anni, che non era tornato al suo ombrellone dopo una passeggiata con un amico di 13 anni, è stato ritrovato dopo circa un'ora sulla spiaggia di Policoro (Matera), dove le ricerche sono state coordinate dalla Polizia. Sono stati i genitori del bambino a telefonare al 113 quando hanno visto rientrare solo l'amico del figlio. Gli agenti, ottenuta una foto del bambino scomparso, hanno cominciato le ricerche. Circa un'ora dopo, il bambino è stato trovato ad alcune centinaia di metri dal suo ombrellone.

fonte
Ansa

Saltato evento “Mai più fiori sull’asfalto”.


POLICORO – L’estate 2016 non vedrà tra i propri appuntamenti “Mai più fiori sull’asfalto”, organizzato dall’associazione “Gli angeli della strada” fondata da Mario Rubino dopo la prematura scomparsa del figlio dovuta ad un incidente stradale. L’evento serviva per sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto quella giovanile, ad essere prudenti in strada sia alla guida di auto che di moto. Rubino nei giorni scorsi ha contattato il nostro giornale dicendo che l’Amministrazione comunale avrebbe snobbato la manifestazione non inserendola nemmeno nella programmazione degli eventi estivi senza un perché, non volendo contribuire in nessuna maniera per l’edizione del 2016. Così Rubino, visibilmente amareggiato per l’evento “saltato”: “Non mi hanno consentito di scendere in piazza, ma io ho intenzione di portare l’evento a Montalbano mentre a Policoro voglio rimanere fermandomi in piazza Eraclea con un semplice banchetto facendo girare le foto di chi non c’è più. In questo modo seppur ridimensionata, almeno a Policoro, voglio continuare a tenere vivo il ricordo di chi ha perso la vita in strada sensibilizzando tutti a evitare di morire per colpa della velocità. Viceversa a Montalbano cercherò di fare un evento pubblico come lo facevo a Policoro”. L’assessore allo Spettacolo, Massimiliano Padula (Trenta centrodestra), da noi sentito sulla vicenda afferma: “E’ una scelta sua, perchè come ogni anno avrebbe avuto tutto gratis con spese spesso sostenute da me. Mi dispiace che abbia deciso di non farla, perchè il tema della sicurezza stradale merita sempre attenzione che noi non abbiamo mai fatto mancare”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

Licenziamenti in attività commerciale. L’ex assessore Bianco replica sul regolamento


POLICORO – Nei giorni scorsi il titolare del ristorante-pizzeria di piazza Eraclea, Giuseppe Gelonese, ha paventato la chiusura del locale a partire dal 25 settembre e il contestuale licenziamento delle 10 unità lavorative per mancanza di spazio pubblico, in quanto i metri quadrati della propria attività sarebbero pochi per soddisfare la ricettività gastronomica degli utenti. L’ex assessore alle Attività produttive fino a qualche giorno fa in carica, Domenico Bianco (Fi), colui il quale ha seguito da vicino il regolamento comunale sul commercio aree pubbliche approvato di recente in Consiglio comunale, afferma che il titolare dell’attività ha avuto un’autorizzazione paesaggistica per abbassare le tende esterne al 50%, lasciando l’altro 50% alzato poiché il porticato ha una destinazione pubblica di passaggio delle persone. Mentre relativamente al regolamento che delimita il perimetro entro il quale si possono ubicare tavoli e sedie, lo stesso Bianco ricorda che fu la minoranza di centrosinistra a proporre la regolamentazione e la prima bozza prevedeva l’occupazione di area pubblica esterna per un massimo del 50% la superficie interna dei locali. Tanto per fare un esempio: se un locale è grande 100 metri quadrati, si poteva occupare il suolo pubblico al massimo per 50 metri. “Ma –sostiene Bianco- dopo una mediazione portammo la metratura esterna al massimo all’80% di quella interna. Dunque non possiamo derogare ciò che è stato normato, tranne se non si rimette mano al regolamento. L’unica soluzione, a mio avviso, sarebbe quella di intervenire con un regolamento ad hoc per la piazza coinvolgendo però tutti le attività commerciali presenti, in quanto non possiamo creare dei precedenti dando a qualcuno più spazio rispetto ad altri. Immaginiamo se altri commercianti che hanno occupato il suolo pubblico nella centralissima via Siris chiedessero di chiudere con delle tende o in altro modo gli spazi di passaggio della propria attività per allargarsi, creeremmo un obbrobrio urbanistico”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

PATROCINIO FONDAZIONE SINISGALLI A PREMIO HERACLEA


«Girano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all’ombra[...]Lucano si nasce e si resta». È da questo celebre pensiero di Leonardo Sinisgalli, tratto da “Il ritratto di Scipione e altri racconti” che prende ispirazione il Premio Heraclea,  ideato dalla scenografo Mario Garrambone con l’obiettivo di scovare e premiare le eccellenze lucane sparse per il mondo. L’edizione numero cinque del premio prende il via sotto i migliori auspici del poeta delle due Muse, avendo ricevuto il patrocinio della Fondazione Leonardo Sinisgalli. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 13 agosto alle ore 21:30 e come di consueto sarà ospitato nella suggestiva cornice di Piazza Chonia, sul lungomare di Policoro, centro nevralgico della Magna Grecia lucana, di cui il premio intende promuovere e raccontare il territorio.
In una calda sera d’estate, durante la quale si alterneranno spettacolo e musica grazie alla presenza sul palco di artisti come i Tarantolati di Tricarico e Fabrizio Moro, verranno premiati nove talenti lucani che si sono distinti a livello nazionale e internazionale in diversi settori: Antonio Calbi di San Mauro Forte, manager culturale e direttore del Teatro di Roma; Mario De Pizzo di Policoro, giornalista di Rainews 24; Angelo Oliveto di Viggianello, giornalista Rai, conduttore della Domenica Sportiva Estate; Isa Grassano, di San Mauro Forte, giornalista freelance e scrittrice; Vincenzo Russolillo di Lagonegro, produttore televisivo e manager; Rocco Cristiano Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi; Leonardo Luca Dalessandri di Moliterno, filmaker ; Pino Molinari di Tricarico, odontoiatra, titolare di importanti brevetti di impiantologia; Pietro Antonio Tataranni di Matera, manager del gruppo farmaceutico Sanofi.  Come Leonardo Sinisgalli, partito dalla Lucania ed entrato nei circuiti culturali e industriali dei maggiori centri italiani, così  i tanti talenti lucani sparsi per il mondo sono la testimonianza dell’enorme ricchezza umana custodita in questa regione, una ricchezza  che è anche il suo biglietto da visita più prezioso per farsi conoscere ed apprezzare fuori dai propri confini.

domenica 7 agosto 2016

Fino all'11 agosto si possono presentare domande per scambi culturali attraverso l'associazione Moby Dick

POLICORO - L'associazione Culturale giovanile Moby Dick è alla ricerca di 7 ragazzi, residenti nella Provincia di Materaa  per il progetto “Youth Employment in Social tourism: Y.E.S.”, Scambio giovanile a Policoro che si terrà dal 20 al 30 settembre 2016. Possono partecipare giovani dai 18 ai 30 anni, con una conoscenza base della lingua inglese.
Il progetto avrà l’intento di promuovere e diffondere le opportunità europee destinate ai giovani, attraverso seminari informativi e di studio, con campagne di promozione sociale e con scambi giovanili. Gli interessati a partecipare dovranno inviare esclusivamente via e-mail il modello di domanda compilato e firmato .
La richiesta dovrà essere inviata all’indirizzo e-mail europe@acgmobydick.it entro e non oltre le ore 12.00 del 11/08/2016
L'acg Moby Dick – dicono i rappresentanti dell'Associazione -  si è sempre impegnata con Enti pubblici  che hanno dimostrato apertura verso il mondo dei giovani in particolare in un'ottica europea. Il comune di Policoro nelle persone del sindaco Leone e dell'assessore Padula hanno dimostrato di credere nella crescita dei giovani del territorio per il futuro dello stesso territorio.”
“Inoltre – concludono -  un plauso all'associazione Lucania Culture che ha ci ha coadiuvati nello scoprire le meraviglie di questo territorio e che permetterà quest'esperienza di crescita per i giovani e il territorio. Un primo passo importante per far conoscere le potenzialità turistiche di Policoro all'estero.”

Comitato in difesa dell'ospedale di Policoro

Le dichiarazioni del Presidente della regione Basilicata, Marcello PITTELLA nell’incontro dei giorni scorsi con gli operatori sanitari del Madonna delle Grazie, hanno interessato, anche, il nostro nosocomio, il Giovanni Paolo II di Policoro.
Infatti ha parlato di futuro per Policoro, Tinchi e Tricarico, invitando gli operatori sanitari di Policoro ad una buona gestione e a lavorare in simbiosi con l’ospedale di Matera.
Ora, posto che imparare da chi ne sa di più  è sempre positivo, il presidente Pittella ha dimenticato che la gestione aziendale è unica da tempo e il Bilancio 2015 della ASM in pareggio è frutto dell’intero sistema sanitario materano e non già del Madonna delle Grazie, basta leggere i dati in esso contenuti.
Si aggiunga,anche,  che la maggior parte dei Primari dei reparti del Giovanni Paolo II di Policoro sono di provenienza materana…., ora se non sanno imprimere loro questa sinergia, allora chi? O forse il Presidente vuole prepararci alla nuova dimensione di scolari mediocri che devono attendere la lezione dai prof. eccelsi?
Bhe, se questo è, crediamo che c’è ancora molta strada da fare, i dati vanno letti nella loro interezza e non come conviene a qualcuno. Ci sarebbe piaciuto poterci confrontare con il presidente Pittella ed il suo consigliere in materia, il dottor Bradascio ma non disperiamo perché nelle prossime ore presenteremo un documento con richiesta di essere auditiin quarta commissione regionale e siamo sicuri che il presidente della stessa, il dottor Bradascio vorrà riceverci al piu’ presto.
NOI un Polo di efficienza ospedaliera in provincia di Matera lo vogliamo, come vogliamo che il Madonna delle Grazie cresca sempre di piu’ ma questo non deve in nessun modo presupporre che il Giovanni Paolo II debba, per questo, subire ridimensionamenti;abbiamo proposte da fare perché si possa crescere in SINERGIA vera ma non si facciano fughe in avanti, affrettate ed inopportune.
Lezioni da primi della classe da evitare sempre.

Comitato #ospedalepolicorononsitocca
Portavoce Francesco LABRIOLA

Eugenio Finardi al Blues in Town domenica

POLICORO - Il "40 anni Musica Ribelle Tour" di Eugenio Finardi fa tappa a Policoro, domenica 7 agosto, alle ore 23, per la serata conclusiva del Blues in Town Festival.
Protagonista indiscusso del panorama discografico italiano ed internazionale, negli anni '80 e '90, Finardi festeggia anche in Basilicata quaranta anni di carriera e successi, celebrando tra l'altro il suo amore per il blues, consacrato in un album di inediti in inglese. Una grande firma della musica d'autore chiude il sipario sulla tredicesima edizione della rassegna di musica policorese pensata e portata avanti con passione dall'associazione culturale "La Mela di Odessa".

A precedere il live di Finardi, alle ore 22, grande attesa per l'esibizione dei partecipanti ai seminari musicali pomeridiani, curati da musicisti professionisti e apprezzati in tutta Italia, e appuntamento clou della kermesse che ha registrato anche quest'anno numeri importanti, con oltre 60 iscrizioni. Il concerto sarà dunque magica conclusione di un mini percorso didattico che vedrà piccoli musicisti in erba esibirsi per la prima volta sul grande palco del Blues in Town.

Spazio alla didattica anche con il Workshop "Uno scatto di Blues", il laboratorio affidato alla professionalità di Carlo Terenzi, fotografo tra i più noti e stimati del settore.   Riuscire a catturare attimi speciali di un festival così complesso e strutturato, rubarne particolari ed immagini sarà l'obiettivo degli appassionati dell'arte fotografica.

Poi ancora musica, con l’ultimo appuntamento dei seminari alle ore 17 e con il "Vinile Blues", un angolo che riporta indietro nel tempo, alle origini del blues. E qui ciascuno potrà metter su un vinile, ascoltare e condividere ricordi ed emozioni.

venerdì 5 agosto 2016

Il programma estivo sul lungomare di Policoro

 TY 1, Barresi Project, Bundamove, TheRivati, sono solo alcuni degli ospiti della programmazione musicale estiva dello Swami Beach Cocktail Club di Policoro: nuova realtà del Metapontino che quest’anno propone una serie di serate all’insegna della buona musica, live e dj-set, con proiezioni cinematografiche e aperitivi a base di sushi.
Dopo gli appuntamenti di luglio (Balca Bandanica, Felice Del Gaudio, Pantarei) il ricco calendario estivo entra nel vivo con la serata ad alto impatto sociale organizzata dall’associazione culturale “Lezzanzare” (30) e con l’esibizione degli Alea (31 luglio). Ma è ad agosto che la programmazione diventa intensa e imperdibile con: Rumba de Bodas (2), Le Fucine Vulcaniche (4), Silvia’s Jamm (10), Bundamove (11), Keep on groove trio: Joe Pisto/Papadia/Campanale (14), Federico Cimini (16), Cattivo Costume (19) e TheRivati (28).
Menzione a parte merita l’attesa serata del 6 agosto, quando in occasione dell’Absolute Day, ci sarà il concerto dei Barresi Project al Blues in Town festival. A seguire allo Swami ci sarà il dj-set di TY1, turntablist e produttore discografico da venti anni sulla scena e dj ufficiale dei live di Marracash e Clementino. Il 12 agosto, invece, spazio all’anteprima del già noto Premio Heraclea.
Inoltre, i mercoledì sono dedicati a chi ama vedere i film anche d’estate, con la rassegna “Cinema in spiaggia”, e i giovedì a chi apprezza l’Aperisushi: aperitivo con sushi a partire dalle ore 19. “Tutto nasce grazie all’attiva collaborazione con l’Absolute Cafè, che ne cura la direzione artistica e la produzione esecutiva, ma importanti sono anche le partnership instaurante con le realtà locali già affermate, come il Premio Heraclea, e altre di portata nazionale come il Festival Puerto Felix di Isola Capo Rizzuto (KR), l’Arteria e il MenoUnoLab di Bologna” affermano gli organizzatori.

Dal 1° luglio al 28 agosto dj resident sono: Tony R, Dj Navach, Dj Farrapo e Groovepatik. Le serate sono ad ingresso gratuito.

Al via l'edizione 2016 di Blues in Town

Il Blues in Town Festival ha fatto tredici, anni. Il ricco programma musicale e le tante attività previste, saranno presentate  martedì 2 agosto alle 10,30 a Matera, nella mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto. Saranno presenti: Cristian Miccoli, direttore esecutivo di Blues in Town Festival, Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici – Presidenza Giunta Regione Basilicata, Rocco Lopardo, presidente del comitato regionale della Federazione Motociclistica Italiana. L’edizione 2016 della kermesse internazionale di blues si svolgerà anche quest’anno sul lungomare destro a Policoro e animerà il villaggio musicale allestito per l’occasione dal 3 al 7 agosto. Cuore dell’organizzazione è come sempre l’associazione culturale “La Mela di Odessa” che grazie all’impegno e alla passione dei tanti volontari coinvolti, ha costruito un ricco cartellone di attività musicali e culturali per una cinque giorni all’insegna di musica, arte e divertimento, confermandosi attore del settore tra i più radicati e noti del Sud Italia.

Tensioni nella maggioranza, ma niente voto anticipato


POLICORO – Sabato 30 luglio si è riunito il Consiglio comunale in seconda convocazione dopo che il 28 il gruppo consiliare dei Trenta -centrodestra aveva chiesto il rinvio per una verifica di maggioranza. La proposta del gruppo politico passava con i voti della minoranza di centrosinistra e civiche, così il 30 la massima assise cittadina si svolgeva regolarmente senza grossi problemi, almeno per quanto riguarda l’approvazione degli ordini del giorno. Rimane però il dato politico. Infatti la lista Trenta, che conta 4 consiglieri, compreso il presidente del Consiglio comunale Giovanni Lippo, e due assessori si chiede se il partito di Forza Italia sia dentro o fuori la maggioranza in quanto ai Consigli comunali il gruppo non è mai presente nella sua totalità di tre consiglieri. Inoltre il 28 prima del rinvio lo stesso gruppo dei Trenta poneva anche il problema della gestione amministrativa, a loro dire non avverrebbe sempre con criteri oggettivi. Alla fine della seduta Gianluca Marrese (Pd) e Gianni Di Pierri (Policoro futura) parlavano di una città abbandonata e senza più una guida politica. Il 30 la minoranza non ha partecipato al voto abbandonando l’aula in segno di protesta contro il “tira e molla” che dura ormai da mesi tra i partiti della maggioranza. Gianluca Modarelli, capogruppo di Fi, sostiene che il partito non gli ha comunicato nulla circa possibili espulsioni né gli altri due consiglieri hanno protocollato dimissioni dal partito. Pertanto ad oggi, secondo Modarelli, Fi continua a contare tre consiglieri, due assessori e il sindaco. Ha poi aggiunto che le assenze nei precedenti Consigli dei suoi colleghi di partito sono state tutte giustificate da motivi di salute o familiari. Sulla gestione amministrativa, invece, tra i quattro consiglieri e i due assessori dei Trenta sembra che ci sia più di qualche frizione. A questo punto non è nemmeno scontato che in Consiglio il gruppo Trenta voti sempre a favore, facendo emergere una diversità di visioni politiche. Le tensioni all’interno della maggioranza emerse nelle scorse ore sono dovute anche alle divisioni in seno a Fi, nate dopo la fresca nomina di Francesca Rubino come assessora alle Attività produttive, scelta quest’ultima non condivisa dei vertici del partito il cui nome sarebbe gradito solo a Modarelli e pochi altri, stando alle dichiarazioni dei giorni scorsi dei massimi rappresentanti regionali degli Azzurri. Infatti Domenico Bianco, decaduto dopo la sentenza del Tar sul mancato rispetto delle quote rosa in Giunta, garantiva gli equilibri nel partito. Uscito di scena ora il partito sembra navigare a vista. Oltretutto Fi poteva puntare i piedi sulla permanenza dello stesso Bianco nell’esecutivo, con la quota rosa in carico alle altre espressioni della coalizione, Trenta o Impegno comune. Questa la situazione politica, ad oggi, che regna in città. Da escludere le elezioni anticipate poiché manca meno di un anno al voto. Converrebbero a pochissimi.
Gabriele Elia 
(fonte il Quotidiano del Sud)