giovedì 30 settembre 2010

Consiglio comunale Riconosciuto debito fuori bilancio di 1,1 m euro

La maggioranza di centro-destra che amministra il Comune di Policoro dal 2008 nella seduta della massima assise del 27 settembre ha approvato l’ordine del giorno, con la minoranza astenutasi, del riconoscimento di un debito fuori bilancio di 1,1 mila euro relativo ad una recente sentenza della Corte d’Appello di Potenza che ha dato ragione ai ricorrenti sull’indennizzo di un esproprio risalente agli anni ’80 nella zona E/7 (area ex Allione parallela a via Puglia), con il Comune soccombente. Il sindaco, Nicola Lopatriello, con l’interim al Bilancio, ha affermato che si tratta di una spesa non preventivabile nel previsionale di ogni anno e dunque da iscriverlo alla voce debito fuori bilancio. Tale sentenza è l’ennesima di una serie di contenziosi risalenti al passato e che oggi quei ricorsi vedono la fine con il Comune molto spesso costretto a pagare dato che le sentenze sono esecutive. In questo modo si sottraggono risorse pubbliche importanti per servizi e investimenti sul territorio: “Nonostante –spiega Lopatriello- Policoro sia un Comune con un bilancio di 25 milioni di euro, questo imprevisto ci costringe ad accendere un mutuo per il pagamento del giusto indennizzo con interessi maturati in questi decenni e spese legali. Tramite l’ufficio legale e con il buon senso dei proprietari contiamo di saldare il debito in tre rate da 350 mila euro circa ciascuna”. Per rimanere in tema di contabilità pubblica è stato approvato anche l’ordine del giorno relativo ad una variazione delle dotazioni di competenza dell’esercizio in corso, dovuto anche al debito fuori bilancio di cui sopra, oltre ad uscite/entrate varie di piccolo importo che incidono sull’ordinaria amministrazione dell’Ente, come evidenziato dal consigliere delegato di Città Nuova (Antonio Galante). Tra queste ad esempio: spese per le autovetture comunali, postali, per la pubblicazione dei bandi, per arginare il fenomeno del randagismo; cui fanno da contro altare entrate per maggiore pubblicità, compartecipazione Irpef e un finanziamento regionale per l’acquisto di testi da destinare alla nuova biblioteca comunale “Massimo Rinaldi”. Due interrogazioni del consigliere di minoranza, Franco Labriola, non sono state discusse per l’assenza dell’interrogante.

“Puliamo il mondo”, Legambiente aderisce alla campagna di sensibilizzazione






POLICORO – Il circolo Legambiente del centro jonico aderisce alla campagna di sensibilizzazione ambientale “Puliamo il mondo 2010”. Un reportage fotografico di denunzia sull’inciviltà delle persone immortalato da immagini che portano il tema: “Le foto parlano di più delle parole”. Rifiuti di ogni genere buttati per strada, nella pineta, arenile della spiaggia di Policoro, cui fa da contorno, purtroppo, panchine scarabocchiate di vernice dei soliti “graffitari”, cestini per la raccolta dei rifiuti divelti, vetri di protezione della lampadine dei lampioni andati in frantumi sotto i colpi di pietre. Uno sfregio del patrimonio pubblico diffuso cui non si può rimanere insensibili. Ormai troppo frequentemente si verificano episodi di questo genere in tutte le città: ma gli atti di vandalismo sono ciclici con una noia pervasiva in molti ambienti ad istigarli, tanto da far correre ai ripari molte Amministrazioni. C’è chi ha proposto la video-sorveglianza, chi le ronde, chi la vigilanza privata nei luoghi più sensibili. Fatto sta che alla base di tutto sembra esserci un gap di educazione su cui anche Tv e media più in generale a volte sono cattivi maestri con modelli per le nuove generazioni inculcati giornalmente che viaggiano in rete ad una velocità supersonica tanto da spiazzare famiglie, scuola, associazioni e gli agenti tipici dove si sviluppava una volta la personalità di ciascun essere umano. Da questa spirale non è semplice uscire: i giovani d’oggi hanno mille modi per fare gruppo. Dalla più tipica uscita serale ai messaggi via sms, email, facebook, iPhone, iPad, e altri strumenti che la moderna tecnologia mette loro a disposizione. E imparano ad usarli molto in fretta aguzzando l’ingegno più di quanto facciano sui libri di scuola. Per contrastare questo fenomeno di bullismo/inciviltà bisogna mettersi al passo coi tempi usando al contrario le loro stesse “armi” per difendere la società dalla deriva.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 29 settembre 2010

Pasquale Suriano lascia Città Nuova e aderisce alla Dc

Il consigliere comunale di maggioranza Pasquale Suriano aderisce alla Dc. Con una nota protocollata al Comune di Policoro Suriano lascia, senza rancori, ufficialmente il gruppo politico di originaria appartenenza, “Città Nuova”, per aderire alla Democrazia cristiana. Già nel prossimo Consiglio comunale dovrebbe ufficializzare il suo passaggio al nuovo partito politico. Suriano ringrazia “Città Nuova” per l’opportunità datagli alle elezioni del 2008 e il suo leader Cosimo Ierone “al quale mi lega un’amicizia che và al di là delle appartenenze politiche”, e dopo una breve riflessione e attenta analisi della situazione politica ha maturato questa scelta importante per il suo futuro politico: “Riparto nel mio agire politico – ammette- dai valori cristiani di solidarietà e bene comune per costruire un futuro migliore attraverso un partito politico glorioso come la Dc che ha fatto grande l’Italia e Policoro, e che sulle macerie della Prima Repubblica oggi vuole creare una classe dirigente responsabile ed eticamente orientata al valore del bene comune. Lo stesso cardinale Bagnasco oggi esorta i cristiani/cattolici ad entrare nell’agone politico e mettersi al servizio di tutti, dotandosi di spirito di servizio così da mettere in campo politiche tendenti ad offrire pari opportunità di partenza a tutti i cittadini: sono questi gli obiettivi che mi sono prefissato e credo di aver scelto il partito e gli uomini giusti per percorrere un cammino politico unitario verso un futuro prospero, almeno mi auguro, della nostra città. Da quando sono amministratore ho apprezzato il lavoro svolto dal consigliere comunale di Policoro, Cosimo Simone, e dall’assessore all’Agricoltura Saverio Carbone, oggi miei colleghi di partito. Tutti e tre rafforziamo questo legame di ideali che ci appartiene nei valori della Dottrina sociale della chiesa. Il mio impegno continuerà ad andare nella direzione della trasparenza amministrativa, educazione alla legalità e rispetto delle regole di pacifica convivenza rimuovendo gli ostacoli, nelle mie competenze, che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, contrastare sacche di disagio e non esiterò a denunciare politicamente comportamenti che vanno esattamente nella direzione opposta. Infatti per me “la bel¬lezza del bene comune” significa un nuovo “protagonismo costruttivo” per credenti e non-credenti con l’àncora fissata ai valori primi e costitutivi della civiltà: vita, famiglia, libertà religiosa, libertà educativa. La politica deve lavorare per il bene comune e per il biso¬gno dei singoli. I singoli, cia¬scuno nel proprio ruolo, de¬vono lavorare per il bene co¬mune. L’esatto contrario dei personalismi deteriori di alcuni politici. Naturalmente è fuori discussione la mia fedeltà a questa maggioranza e al sindaco Nicola Lopatriello”.

La comunicazione come mezzo per l’integrazione

POLICORO – I colori dell’associazione “Arcobaleno” del centro jonico hanno illuminato la platea della sala consiliare del Palazzo di città lo scorso 22 settembre durante il convegno “Significato ed efficacia della comunicazione interculturale”. Una mano tesa agli stranieri il cui approccio con gli indigeni del posto non è mai semplice. E’ uno dei motivi sta proprio nella difficoltà di dialogo con gli abitanti/residenti che ghettizzano gli stranieri di una comunità con tutte le conseguenze annesse e connesse: prima fra tutte il pregiudizio. Ossia l’equazione: immigrati uguale delinquenti. Già Adam Smith nella sua Teoria dei sentimenti morali poneva la simpatia quale elemento fondamentale per lo sviluppo di una dinamica economica dove le regole statali devono sostenere modelli di solidarietà e integrazione sociale. Una simpatia non può che andare di pari passo con quella responsabilità sociale che va affidata alla fantasia, alla creatività oltre che ai fondamenti morali di ciascuno. Per far crescere una società costruita sulle relazioni, sul confronto e sulla partecipazione. Ma le virtù non possono che essere personali e solo una società capace di mantenere spazi di libertà può offrire a ogni persona un percorso, anche educativo, verso il sentirsi partecipe della vita degli altri. Rosa Scardigno, psicologa dell’università di Bari, ha sottolineato come ciascuno di noi nei rapporti interpersonali con persone provenienti da altre culture dovrebbe applicare la regola di platino come l’ha definita essa stessa: “Fare agli altri quello che gli altri farebbero a se stesso”, parafrasando quella più famosa scritta nel Vangelo ma limitante e adattata in questo caso: “Fate agli altri quello che volete gli altri facciano a voi”. Nella sua discettazione sul tema oggetto dell’incontro la docente di comunicazione e psicologia ha illustrato l’importanza anche della comunicazione non verbale, quella fatta di gesti, modo di vestirsi e come porsi con il prossimo i cui linguaggi variano da Paese a Paese, ognuno con la propria religione, usi, tradizioni e costumi. Mettersi in relazione con gli altri non è semplice, ma chiudersi a riccio o pensare: “l’importante è che non mi dia fastidio”, non è il modo migliore per integrare gli stranieri in una comunità. La quale dev’essere aperta e pronta alla sfida dalla comunicazione fatta di reciprocità e pervasività quando è efficace per mettere in comune qualcosa. Francesca Canterino dell’associazione Tolbà ha invece raccontato una sua esperienza diretta con bambini di diverse nazionalità che alla fine di un progetto interculturale hanno prodotto un volume per le scuole. E sulla stessa scia anche Mirala Basha, mediatrice culturale da anni residente a Policoro, la quale è stata protagonista di alcuni progetti scolastici con studenti extracomunitari privi di diritti di cittadinanza. Tutte iniziative volte alla coesione sociale e all’accoglienza in un pluralismo di idee volte alla crescita sana di una comunità. Il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, in un breve saluto ha parlato dell’importanza della comunicazione interculturale che andrebbe impartita nella scuola. Alla discussione ha portato un contributo anche il consigliere provinciale Serafino Di Sanza.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 28 settembre 2010

Urlo Policoro all’ultimo assalto: decide il guizzo di Schettino

POLICORO - Con il Policoro Eraclea che ha battuto il C. Tanagro per 3-2, gol di Domenico Nuzzi, Pasquale Moliterni e Giuseppe Schettino, è stata una domenica di calcio vero. Mettendo al bando sconfitte a tavolino e ridicolaggini che fanno parte del mondo del calcio, dove di tutto si può sempre discutere, al di fuori delle decisioni arbitrali. Come del resto è accaduto, proprio nella suddetta domenica al Policoro che si è visto negare un calcio di rigore sacrosanto e mettere in forse il risultato, annullando il gol di Luca Ripa (si era ancora sul 2-1) che aveva spedito in rete, arrivando da dietro, il pallone respinto dal portiere. Non poteva esserci né fuorigioco e né carica al portiere, ma il gol è stato annullato. Tutto è bene quel che finisce bene e alla fine il giudizio sulla gara non può non essere positivo, anche perché il Policoro, che ha tenuto quasi sempre in pugno partita e risultato, è stato particolarmente bravo nel superare un momento davvero difficile quando gli ospiti, sullo 0-2, erano riusciti a pareggiare. Se proprio si vuol trovare un neo, il Policoro ha sofferto un po’ più del previsto sui calci piazzati. Il mister Pino Viola era quasi stravolto a fine gara. Come con il Borussia nella scorsa stagione, alla terza partita aveva fermato il Ricigliano, candidato alla vittoria finale, quest’anno gli è riuscito anche con il C. Tanagro, partito tra i favoriti per il salto di categoria. «Ora sono felice - ha detto - e comincio anche a rilassarmi. È stata dura, con una difesa inventata di sana pianta. Ma i ragazzi, nessuno escluso, sono stati davvero bravi ed hanno vinto giocando con carattere e con il cuore». Una gran bella prestazione, arricchita da gol che non si dimenticheranno facilmente, pur in presenza di diverse assenze. Ma nessuno se n’è accorto.
FONTE
Nicola Buccolo
La Gazzetta della Basilicata

Caso Policoro; complimenti del Ministro Fazio alla Regione

Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, incontrando oggi l’assessore regionale Attilio Martorano, si è complimentato con la Regione Basilicata per il modo con cui ha affrontato il tragico caso avvenuto nell’ospedale di Policoro che ha portato alla morte di una donna dopo che aveva dato alla luce due gemelli. L’assessore Martorano, accompagnato all’incontro dal direttore generale del Dipartimento Sanità Piero Quinto, ha a sua volta ringraziato il Ministro per l’attenzione e la tempestività con cui il Ministero ha affiancato la Regione nella sua azione assicurando che sulla vicenda l’attenzione della Basilicata volta ad appurare quanto accaduta resterà sempre altissima. L’esponente dell’esecutivo lucano ha inoltre informato il ministro dell’avvio delle procedure per la formulazione del nuovo piano sanitario ed ha poi annunciato la convocazione degli “stati generali della Salute” per discutere i diversi aspetti della materia con tutte le professionalità del settore. Il ministro nell'esprimere piena condivisione dell'iniziativa ha voluto concordare con l’assessore la sua presenza in Basilicata per il prossimo 2 dicembre così da poter concludere il ciclo di incontri degli “stati generali”.

Fonte
Basilicatanet

Estate 2010. E’ guerra di numeri tra la Confesercenti e Confcommercio

POLICORO – E’ guerra di numeri tra le due associazioni di categoria dei commercianti presenti in città. La Confesercenti nei giorni scorsi lamenta il calo del 50% degli introiti dei propri iscritti dopo la fine dell’estate 2010; viceversa la Confcommercio del dimissionario ma facente funzioni in attesa di nuove elezioni, Luigi Lavieri, analizza i dati in un altro modo: “Il turismo per la nostra area sta assumendo sempre maggior peso e gli imprenditori stanno differenziando la propria offerta ed al tempo stesso stanno acquisendo sempre maggior professionalità. Le notizie di stampa riportate da alcuni giornali in questi giorni di una situazione molto preoccupante del settore non trova tutti gli operatori concordi. E' indiscutibile, per quanto riguarda Policoro, che quest’ anno la forzata e momentanea mancata apertura del camping villaggio Heraclea ha senza dubbio portato un calo di turisti nella città d'Ercole. Di contro però c’è stata la compensazione con le tante seconde case che quest'anno hanno avuto consegna ai rispettivi proprietari così da bilanciare la chiusura del camping del lungomare centrale”. Tuttavia Lavieri manifesta il suo stupore per i dati della “concorrenza”: "Policoro e tutto l'arco Jonico lucano in giugno e luglio hanno subito un sensibile calo di lavoro e di presenze di turisti. Però agosto ha registrato una sostanziale impennata e possiamo dire che ha certamente pareggiato il trend negativo dei due mesi precedenti. Questi dati, in nostro possesso, riguardano sia i Comuni limitrofi Policoro che anche Metaponto. Non possiamo cantare vittoria poichè c'è ancora tanto da fare soprattutto per allungare la stagione, ma parlare di una diminuzione del 50% mi sembra fuori qualsiasi logica. Può darsi che qualche attività, probabilmente per una maggiore e più qualificata concorrenza, abbia subito un decremento così consistente, ma questo dato, grave e preoccupante, non può essere portato a metro di valutazione di tutte le attività di Policoro e del Metapontino in generale, ma sicuramente riguarda solo qualche esercizio in contingente difficoltà".

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 27 settembre 2010

«Una risposta approssimativa» Labriola interviene sulla gara d’appalto e replica all’assessore Ierone

POLICORO – Questione gara d’appalto sospesa al Comune di Policoro. Il consigliere di minoranza Franco Labriola (Pd) replica all’assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Cosimo Ierone (Città Nuova). «Non sono abituato a parlare a vanvera – ha detto l’esponente dell’opposizione - e chi mi conosce sa che prima di esprimermi valuto, approfondisco e mi documento. A me pare che la risposta dell'assessore sia approssimativa e fuori luogo, per quel che mi riguarda. Non ho denunciato procedure anomale o tentativi di turbativa d'asta orchestrati dai nostri amministratori, ho invece posto l'attenzione su ciò che le malelingue dicevano da settimane e cioè di una turbativa d'asta in corso. Mi consentirà l'assessore Ierone, il ribasso del 7% non scaturisce dalla semplice media tra il massimo ed il minimo ribasso, ma da un calcolo che esclude le offerte anomale e procede a sommare i ribassi ammessi, dividendoli per il numero di partecipanti, rimasti in gara. La percentuale che ne scaturisce è quella di riferimento, cioè la media mediata. Si aggiudica la gara l'impresa che ha offerto il ribasso percentuale più vicino alla media mediata. Detta così –ha continuato - è molto semplificata, figuriamoci la semplice media tra il massimo ed il minimo ribasso, come dichiarato dall'assessore ai lavori pubblici. Quanto agli argomenti politici ne abbiamo moltissimi e ne parleremo nei prossimi giorni, come non rinunceremo a chiedere chiarezza sulla gara sospesa da voi e non da noi comunisti da strapazzo e mi consenta ancora una volta, caro assessore, voi non potete sospendere nulla. E' il presidente di gara che sospende, nè voi e nemmeno
la magistratura, semmai la magistratura avvia un procedimento penale per irregolarità accertate.Voi non avete capito, ancora, che la gestione la fanno i dirigenti, la vostra funzione è di programmazione, ragion per cui trovo singolare che l'assessore convochi le imprese e poi le inviti alla gara. Quali sono stati i criteri di scelta delle imprese da invitare alla gara? Lo chiedo al dirigente, quelle che hanno aderito all'invito dell'assessore? Quelle che risiedono nel comune di Policoro? Tutte quelle che hanno i requisiti? Quelle in regola con il versamento dei contributi previdenziali? Ci chiarirà tutto l'ingegner Viceconte perché è già partita l'interrogazione scritta, compresa la richiesta di tutte le certificazioni Durc delle imprese che hanno eseguito opere pubbliche del comune di Policoro, che saranno sicuramente in regola, come previsto dalla legge. Un consiglio, prima di usare termini inappropriati – ha concluso Labriola - è meglio contare fino a dieci. Il parlare a vanvera c'è stato, in queste settimane, tanto che la città ne è al corrente, ecco perché avete, scusi ho sbagliato, hanno sospeso la gara».

Fonte
provinciamt@luedi.it

La Capitaneria di porto si sposta a Marinagri

POLICORO - Il comandante del porto di Taranto, Paolo Zumbo, nella mattinata nel 21 settembre, insieme ad altri due militari della Marina, ha incontrato il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il presidente del gruppo Marinagri Resort, Vincenzo Vitale, in un appuntamento programmato già da tempo per tirare le somme della stagione estiva sul fronte della prevenzione sugli 8 chilometri di costa che hanno visto impegnati gli uomini della Guardia costiera. L’ufficiale ha ringraziato l’Amministrazione comunale e Marinagri per la disponibilità dimostrata mettendo a disposizione locali e supporto logistico sostenendo come il bilancio è più che positivo sul fronte dei controlli e del pattugliamento della costa jonica, sponda Policoro, non essendosi verificato nessun incidente di rilievo. Zumbo ha inoltre affermato come: “E’ nostra volontà potenziare la presenza qui a Policoro, area strategica nel Mediterraneo, avendo già una caserma Locamare in città che presto potrebbe diventare Circomare e dunque elevarla con la presenza di un ufficiale. Un presidio di Stato in un porto è sinonimo di legalità e trasparenza, oltre ad essere un servizio per tutti. Ringrazio anche Lopatriello per l’attenzione, la determinazione e la passione dimostrata nella difesa del territorio”. Ora come primo passo c’è il trasferimento proprio a Marinagri degli uffici della Locamare di via Monte Bianco, con i locali del centro urbano che rimarrebbero nella disponibilità dei militari per l’alloggio, ma la sede operativa sarà dentro il porto di Marinagri. “Per noi –esordisce Vitale- è un grande onore ospitare la Capitaneria di porto come presidio statale a garanzia della tranquillità non solo sul mare ma anche della città dato che è nostra intenzione fare sistema tra Policoro e Marinagri, e per noi avere in sede la Capitaneria di porto è un fatto di assoluto prestigio”. Il sindaco della città jonica ha sostenuto come: “per Policoro la presenza costante della Guardia costiera sia il miglior biglietto da visita per i nostri turisti e residenti. Grazie al loro operato abbiamo evitato incidenti come quelli accaduti in altre località d’Italia e di come lo sviluppo turistico abbia creato i presupposti per potenziare la locale caserma, così come in itinere sono l’elevamento della caserma dei Vigili del fuoco, anch’essa altrettanto importante”. Era presente anche il consigliere regionale, Paolo Castelluccio, il quale ha parlato del turismo come l’Eldorado dello sviluppo di tutta la fascia jonica a patto che si faccia sistema tra tutte le realtà imprenditoriali presenti e gli interlocutori istituzionali devono parlare un’unica lingua ponendo al centro della loro agenda politica le infrastrutture. Inoltre nei giorni scorsi ha ripreso l’idea di qualche anno fa di una litoranea jonica che colleghi tutti i Comuni del Metapontino.

domenica 26 settembre 2010

C’è rabbia in corpo e il Policoro prova a rompere il ghiaccio

POLICORO - Comincia oggi da zero punti dopo due partite, il campionato del Policoro Eraclea. Con tanta rabbia in corpo contro il Tanagro. Per quello che è accaduto con le due sconfitte a tavolino (una, quella con il Tolve è già arrivata, comunicato n. 14 del 24 settembre e l’altra con il Borussia di Marconia sarà resa nota nella settimana entrante) per aver schierato un under, Nicola Oriolo, arrivato dal Padre Minozzi con una giornata di squalifica da scontare per somma di ammonizioni nel campionato Allievi. Cose del genere in società organizzate non dovrebbero mai accadere, ma diventano incomprensibili tra due società della stessa città. Invece a Policoro accade anche questo, rendendosi ridicoli, calcisticamente parlando, di fronte a tutta la regione. «Sì - conferma il mister Pino Viola - abbiamo tanta rabbia in corpo, ma dobbiamo dimenticare tutto e affrontare una gara difficilissima con il C. Tanagro (una squadra campana nell’Eccellenza lucana che da qualche anno si è trasformato in un campionato interregionale con squadre pugliesi e campane, ndr), candidato al salto di categoria. Mi aspetto dai ragazzi una partita maschia, mettendo al bando i fronzoli, mirando ad ottenere il massimo. Dall’inizio del campionato conviviamo con le squalifiche ed anche oggi non ci permettono di avere a disposizione tutti gli elementi. E proprio in momenti come questo dobbiamo dimostrare la massima compattezza. Non possiamo assolutamente permetterci passi falsi». Formazione in alto mare, Viola aspetterà l’ultimo momento per decidere gli undici che scenderanno in campo. «Non è questione di pretattica, ma ho bisogno di riflettere».

FONTE
La Gazzetta della Basilicata
Nicola Buccolo

Sportello universitario a Policoro?







Raffaele Elia e Aniello Zanfino, rispettivamente direttore e coordinatore del polo universitario jonico della città di Taranto, sede decentrata dell’università degli studi di Bari, sono stati ricevuti nella mattinata del 21 settembre nel Palazzo di città dal sindaco, Nicola Lopatriello, e dall’assessore alle Pari Opportunità, Luisa Lasaponara. Oggetto della discussione: l’apertura di uno sportello universitario nella città di Policoro. I due dirigenti amministrativi hanno spiegato che nel polo universitario della città dei due mari studiano circa 200 ragazzi policoresi e molti altri sono lucani della fascia jonica per un totale di 6000 studenti. Data la vicinanza tra le due città, oltre alle affinità storiche e culturali che affondano le radici nell’antica Magna Grecia, ci sarebbero tutte le condizioni per intensificare i rapporti. Da qui l’idea dell’apertura di una segreteria remota nel centro jonico per le iscrizioni, le informazioni e tutto ciò che concerne l’offerta formativa dell’università pugliese. Elia e Zanfino si sono detti ben lieti di poterla aprire a Policoro anche perché l’università di Taranto sta ampliando la propria offerta didattica con indirizzi di studi autonomi rispetto alle sede centrale di Bari, con l’aggiunta di master post-laurea, laboratori di ricerca, oltre ad una nuovissima sede dal primo gennaio 2011. Lopatriello e Lasaponara hanno dato la massima disponibilità per concretizzare questa proposta: “che arriva al momento giusto in quanto i lavori della nuova biblioteca multimediale comunale “Massimo Rinaldi” sono terminati e a breve ci sarà l’inaugurazione. E’ proprio lì il posto giusto per l’ubicazione –spiegano entrambi gli amministratori- dello sportello universitario per i nostri studenti. La città di Taranto ormai si raggiunge in 45 minuti rispetto alle difficoltà logistiche ed infrastrutturali di Potenza, dove ha sede l’università di Basilicata, che per altro non offre i servizi di Taranto anche sotto il profilo accademico dei corsi di laurea”. Era presente anche il consigliere regionale Paolo Castelluccio, il quale ha sottolineato come: “Nel Metapontino l’università di Basilicata doveva aprire una sede staccata di alcune facoltà, tipo agraria o economia del turismo, seguendo le normali vocazioni del territorio e dove per giunta ci sono realtà importanti come l’Agrobios e il centro ricerche in agricoltura “E. Pantanelli”. Però per la solita politica accentratrice voluta da chi governa in regione non sono stati possibili percorsi virtuosi per i nostri ragazzi che sono costretti ad emigrare anche per studiare”.

sabato 25 settembre 2010

In tre mesi sequestrati quattrocento kg di pesce. Il bilancio della Guardia costiera sulle spiagge di Policoro



Bilancio positivo per l’operazione “Mare Sicuro” condotta durante l’estate dalla Capitaneria di porto di Taranto e dall’ufficio Locamare marittimo di Policoro lungo il litorale jonico. La fase di prevenzione è stata condotta di concerto con i Comuni costieri e in particolare con il Comune di Policoro che, a seguito dell’apertura del porto di Marinagri e alla fattiva collaborazione della proprietà, ha consentito l’ormeggio in quel porto di 3 mezzi navali che hanno operato quotidianamente, in sinergia con le pattuglie del Nucleo operativo difesa mare. Trentatre le persone soccorse durante l’estate e sedici le unità di diporto a cui è stata prestata assistenza. Sono stati percorsi 1684 chilometri totali per sopralluoghi di polizia marittima e 278 ore di moto da parte delle unità navali, operati 922 controlli in materia di ordinanza balneare e diporto, redigendo n.4 notizie di reato ed accertando 54 illeciti amministrativi, con relative sanzioni, per un totale di 30476,00. In materia di pesca e difesa dell’ambiente marino dagli inquinamenti sono stati effettuati 334 controlli, elevando sanzioni amministrative per un totale di 10632,00 e sequestrato circa 400 kg di prodotto ittico oltre ad attrezzi utilizzati per la pesca illegale. Inoltre le unità navali sono state impegnate in operazioni di assistenza ai velivoli antincendio della Protezione civile durante le fasi di ammaraggio per il prelievo di acqua per lo spegnimento di incendi. Il bilancio dell’attività è stata illustrata dal comandante della Capitaneria di porto di Taranto, Paolo Zumbo, presso il Palazzo di città nela mattinata del 21 settembre.

Fonte
La Nuova del Sud

venerdì 24 settembre 2010

Approvato Odg della Provincia sul potenziamento della caserma dei VV.FF. Ferrara: “Ora la Regione faccia lo stesso”

POLICORO - L’estate ormai finita è stata anche per questo 2010 densa di operazioni anti-incendio nella fascia jonica da parte del personale del distaccamento dei Vigili del fuoco della città di Policoro. Nonostante l’organico ridotto il loro è stato un lavoro encomiabile sotto il profilo della prevenzione in un’area a forte rischio incendio dove ogni anno bruciano decine e decine di ettari di bosco. Da gennaio il consigliere di maggioranza, Giuseppe Ferrara, ha iniziato la raccolta firme per il potenziamento della locale caserma con la seconda squadra operativa: “dopo una serie di pareri favorevoli trasversali da parte di rappresentanti istituzionali del posto, anche del Governo, eletti in varie assemblee il problema è stato per alcuni mesi accantonato dalle forze politiche, sbagliando. Ora però con la ripresa dell’attività amministrativa mi auguro che ci sia chiarezza. E in questa direzione è andato l’ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Provincia di Matera il 4 agosto proposto da Antonio Stigliano e appoggiato da Serafino Di Sanza, ai quali và il mio ringraziamento per la sensibilità dimostrata così come a tutti i consiglieri presenti che l’hanno votato. E’ un ulteriore passo in avanti cui ora però necessita un’altra iniziativa simile in Regione, e spero che la stessa sensibilità ce l’abbiano altri eletti a Potenza, in modo da raccordare e uniformare i pareri di tutti i livelli istituzionali, prima dell’approdo al Ministero dell’Interno per la decisione finale che io auspico arrivi entro la fine della legislatura. Ringrazio altresì le associazioni di volontariato per il prezioso aiuto e supporto al servizio anti-incendio, e proprio per questo elevamento della caserma da D/1 a D/2 è ancora più necessario per gli interventi tecnico-urgenti dei pompieri anche sul fronte degli incidenti domestici e stradali”.

Confesercenti insoddisfatta della stagione estiva

POLICORO – L’estate appena trascorsa doveva servire per gli oltre 400 commercianti del centro jonico come fondocassa per affrontare i costi dell’inverno dove fisiologicamente c’è un calo di presenze, tranne sotto le festività. E invece Confesercenti, sindacato di categoria, che ha in Tonio Cosa il suo rappresentante in città, chiude il bilancio dei suoi soci in passivo con un calo del 50% degli introiti: “le prospettive che i commercianti –spiega- della Città di Policoro si aspettavano dopo un lungo inverno 2009 di piena crisi economica generale era una stagione turistica 2010 più vivace. Purtroppo però tutti i commercianti si sono trovati dimezzati gli incassi. A mare per esempio si è notato che il maggior numero di turisti non ha dato valore aggiunto in termini economici al territorio: si portavano quasi tutto da casa come accadeva negli anni ’80. Siamo fieri della neo struttura di Marinagri ma non abbiamo notato nessun aumento di turisti provenienti dal nostro porticciolo. Noi commercianti siamo l’anima della città e rappresentiamo quel minimo di tessuto produttivo che c’è in una terra a socialismo reale dove tutto è pubblico, a partire dai posti di lavoro. Noi finora come categoria siamo stati abbandonati dalle istituzioni, da tutte. Non si dà occupazione pensando solo in grande, vedi Centro commerciale, ma anche e soprattutto dando ossigeno alle piccole attività economiche, l’ossatura della nostra società, senza le quali ci sarebbe il buio totale. Le grandi società finora non hanno dato grandi risposte se non aiutare il singolo cittadino per un posto di lavoro illudendone 100. Se noi fossimo messi in condizione di investire favoriremmo la crescita economica del territorio. Tante sono state le lamentele estive riscontrate dai nostri turisti: il programma Siridite estate 2010 era per la maggior parte di eventi organizzati dai commercianti; la spiaggia e il lungomare sporchi; la pulizia dell'erba e alberi a metà di luglio ancora non ultimata; il problema dell'occupazione suolo pubblico in una città turistica dev’essere per tutto l'anno. Cerchiamo di fare una politica di poche chiacchiere e lavorare per il bene di tutti. Noi crediamo in quest'Amministrazione, ma c’è stato un po’ di lassismo negli ultimi tempi da parte di chi non ha mantenuto fede all’impegno assunto all'elezioni comunali non svolgendo bene il proprio lavoro pubblico e ai quali noi chiediamo per il futuro una collaborazione più stringente”.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

giovedì 23 settembre 2010

Scorie nucleari, ecco le aree . Pronta una lista con 52 siti

ROMA - La Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, ha individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, che ha le dimensioni di circa 300 ettari, deve essere in grado di accogliere, oltre ai depositi per le scorie di varia gradazione, anche il parco tecnologico che a regime avrà oltre mille ricercatori. Le zone adatte sono sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie non sarà imposta, e avverrà d'accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici. Il lavoro svolto dalla Sogin e terminato ieri, al quale i ricercatori hanno lavorato un anno, è tuttavia finito in cassaforte in attesa della creazione dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare che doveva già essere pronta prima dell'estate.
Così ha voluto il governo, ricordando alla Sogin (ancora commissariata e in attesa di un «normale» consiglio di amministrazione) di rispettare l'articolo 27 del decreto 31 del febbraio scorso che vincola ogni decisione della società alla vigilanza della nascente authority. Anche questo è un altro tassello che porta il programma nucleare a sforare dai tempi programmati. La prima pietra per il nucleare era stata annunciata per il 2013, ora si parla già del 2014. Almeno un anno di ritardo. «Il rischio drammatico che si corre è quello del gioco dell'oca, dove si torna sempre indietro di una casella». La denuncia ufficiale dei tempi più lunghi per avviare la produzione di energia atomica è arrivata dal direttore per lo sviluppo sostenibile del ministero dell'Ambiente Corrado Clini. Intervenendo a un seminario organizzato dall'ambasciata francese e dallo stesso ministero, Clini ha anche affermato che occorre «riconsiderare tutta l'architettura normativa, senza fermare l'avvio delle procedure». Insomma un pasticcio complicato dall'assenza ormai da 5 mesi del ministro competente. Così alla Sogin non si riesce a nominare il vertice (5 membri) e la società resta commissariata nelle persone di Francesco Mazzuca e del suo vice Giuseppe Nucci. Clini ieri ha avvertito di muoversi con i piedi di piombo. Il rischio è di rovinare tutto scatenando la rivolta delle popolazioni. «Dobbiamo evitare quello che è accaduto con il deposito unico di Scanzano Jonico - ha affermato - non si può decidere che si va lì se prima non si sono verificate le condizioni di fattibilità».
Fonte
Roberto Bagnoli
Corriere della Sera

Lopatriello: “Il ricorso in appello della procura non pregiudica l’investimento di Marinagri”

“Pensavo che dopo la richiesta di archiviazione dei Pubblici ministeri accolta dal Gup Gabriella Reillo la vicenda Marinagri fosse finita una volta per tutte. E invece leggo che un sostituto procuratore della Corte d’Appello di Catanzaro, Eugenio Facciolla, ha proposto ricorso contro l’assoluzione. La magistratura ha condotto le indagini, la stessa ha chiesto il rinvio a giudizio e poi assolto perché i fatti non sussistono, formula piena, tutti gli indagati l’11 dicembre. E’ assurdo che ora si presenti il ricorso, anche se la procedura lo consente. Ora in appello dovremmo difenderci dando mandato ai nostri legali con un ulteriore aggravio per le casse comunali. Il ricorso è uno strumento previsto dal codice di procedura penale, e quindi del tutto legittimo, però non capisco la ratio di tale richiesta dopo che gli stessi colleghi del sostituto procuratore hanno ritenuto giusta la tesi della difesa sulla legittimità degli atti prodotti da tutti gli Enti interessati: Comune, Regione Basilicata, Autorità di Bacino facendo cadere così tutte le insussistenti accuse. Abbiamo perso un anno e mezzo per colpa di un’inchiesta sbagliata e da molti ritenuta politicizzata e ora questa triste pagina della nostra storia giudiziaria ancora non si riesce a chiudere facendo una battaglia di retroguardia. Comunque, fortunatamente, il ricorso non produrrà alcun effetto economico dato che la cittadella sull’acqua, aperta in parte già dall’estate appena conclusasi, entro un paio d’anni dovrebbe entrare a pieno regime. Anzi tra due settimane aprirà la porta di accesso direttamente al mare”, dichiara il primo cittadino Nicola Lopatriello.

Marinagri, il pm Facciolla ricorre in Appello

CATANZARO - E’ stata depositata dal sostituto procuratore Eugenio Facciolla, la richiesta di appello contro la sentenza di archiviazione emessa, a dicembre del 2009, dal giudice per l’udienza preliminare di Catanzaro. Sentenza che aveva portato all’assoluzione di Vincenzo Vitale, del figlio Marco, di Felice Viceconte e di Nicolino Lopatriello, sindaco di Policoro, in merito all’inchiesta sul complesso turistico di Marinagri, sequestrato il 16 aprile del 2008 dall’allora sostituto procuratore della Repubblica, Luigi De Magistris. Il giudice per le udienze preliminari, Gabriella Reillo, aveva assolto i titolari del villaggio turistico Marinagri di Policoro, Vincenzo e Marco Vitale; il sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello, e il dirigente del settore urbanistica dello stesso Comune, Felice Viceconte, «perché i fatti non sussistono». I quattro erano accusati di concorso in truffa aggravata e violazioni edilizie nell'ambito della realizzazione del villaggio turistico Maringani. Eugenio Facciolla, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Catanzaro, nella sua richiesta di Appello, ha così motivato la sua impugnazione avverso il procedimento di archiviazione. «Il Giudice dell’udienza preliminare - si legge nella richiesta - nel motivare le assoluzioni» di Vincenzo e Marco Vitale, di Nicolino Lopatriello e di Felice Viceconte «ha violato al legge penale» in ordine a 4 punti. Facciolla ha ravvisato «un vizio di mancanza di motivazione», ovvero, «le argomentazioni addotte dal giudice sono prive di completezza» per quanto riguarda «specifiche questioni» che, invece, costituirebbero «il compendio probatorio». Non solo. Il sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello ha anche ravvisato «una motivazione contraddittoria» che si riscontra tra le premesse e le conclusioni a cui si è giunti nella richiesta di archiviazione. Inoltre ci sarebbe il «vizio di travisamento della prova, decisiva e specifica» ma anche un «vizio di illogicità manifesta» essendo «l’ipotesi ricostruttiva del fatto intrinsecamente incoerente». Facciolla nel suo ricorso ha anche rimarcato «l’emersione di una serie di inquietanti interferenze poste in essere da soggetti istituzionali portatori di interesse privato e favorevoli ai Vitale». Per il sostituto procuratore tutto questo è illuminante visto che questa sorta di lobby di potere «avrebbe deviato dai suoi compiti e dai suoi fini istituzionali» arrivando ad «adottare una serie di atti amministrativi, oggetto di imputazione, destinati a predisporre le carte in regola» in modo tale da permettere «ai Vitale la realizzazione» del mega complesso turistico «grazie a lucrosi investimenti pubblici». Tutti elementi questi che «sarebbero dovuti essere presi in considerazione» dal giudice «in modo da pervenire all’unica soluzione giuridacamente possibile: la sussistenza del reato». Per il giudice per l’udienza preliminare, invece, «non c'è stato alcun abuso, né truffa ai danni dello Stato, perché la società “Marinagri” ha operato nel pieno rispetto dell'iter normativo per il percepimento dei fondi del Contratto di programma. Il Comune di Policoro, nelle persone del sindaco, Nicola Lopatriello, e del dirigente del Terzo settore, Felice Viceconte, ha agito per il solo interesse
pubblico, viste le positive ricadute dell'investimento sul territorio». Lopatriello e Viceconte erano indagati per aver concesso e avallato una serie di atti amministrativi che secondo l'accusa avrebbero prefigurato abusi e irregolarità, in quanto difformi da quanto indicato nel Piano particolareggiato esecutivo “Foce Agri”, con la contestuale variazione di destinazione d'uso di alcuni comparti previsti nell'investimento. Il giudice, invece, ha escluso ogni ipotesi di reato, ricostruendo minuziosamente l'iter e le interlocuzioni tra la società e il Comune di Policoro, ma anche con il ministero e la banca incaricata di erogare il cospicuo finanziamento di oltre venti milioni di euro. Il reato di abuso edilizio, di cui gli indagati erano accusati in concorso tra loro, è stato escludo «dovendosi ritenere -si legge nella sentenza - che l'attività edilizia per la realizzazione del Centro turistico Marinagri è stata posta in essere in presenza di permessi a costruire e Dia (Dichiarazione di impatto ambientale ndr) legittimi ed efficaci». Per quanto riguarda, invece, l'accusa di truffa, che si sarebbe perpetrata attraverso atti amministrativi illegittimi e false attestazioni per indurre in errore il ministero e la banca erogatrice, quindi in danno dello Stato, il giudice è partito dalla richiesta di Vitale al Comune di variare la destinazione di uso di alcuni comparti da “turistico alberghiero” a “ricettivo alberghiero”. «Ma - scrive il giudice - in sostanza la consistenza dell'intervento non mutava». Un’apparente manovra, secondo l'accusa, finalizzata a far ricadere l'intero investimento nel territorio comunale di Policoro, e non in parte in quello di Scanzano, dove era sorta una polemica con l'allora sindaco, Mario Altieri. L'operato di Lopatriello e Viceconte non «era mosso da interessi diversi da quelli dettati dalla volontà politica di perseguire un progetto ritenuto valido per il territorio». La condotta (del sindaco e del dirigente ndr) «sotto il profilo giuridico - si legge nelle motivazioni della sentenza di assoluzione - avrebbe potuto integrare il reato di falso, che però risulterebbe estinto per intervenuta prescrizione, escludendo quello di truffa, perchè l'attestazione non ha prodotto alcuna induzione in errore del Ministero competente e della Banca convenzionata». Insomma i fatti non sussistono. Di diverso parere, invece, Eugenio Facciolla, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Alessia Giammaria

Frammartino (Prc) su decisioni magistratura caso Marinagri


"La decisione del sostituto procuratore di Catanzaro Eugenio Facciolla di richiedere l' appello alla sentenza di assoluzione di Lopatriello ed altri nel procedimento di Marinagri, accoglie in pieno la richiesta da noi avanzata il 9 luglio Scorso". lo afferma in un comunicato Ottavio Frammartino, della segreteria regionale di Rifondazione Comunista.
"Allora - aggiunge - sollecitammo con una missiva alla procura generale di Catanzaro di impugnare quella sentenza che definimmo nel nostro esposto grave ed errata. Evidenziammo che era per noi era incomprensibile come fosse stato possibile da parte del PM Cianfarini in una solo ora arrivare a dare un giudizio di assoluzione in cui atti erano raccolti in 130 faldoni, ed in meno di 60 minuti (così come raccontano le cronache) sconfessare il lavoro di De Magistris e Capomolla e anche il duro giudizio della cassazione. Quelle perplessità trovano oggi conferma nella dura requisitoria del pm Facciolla quando dice che il giudici di quella sentenza hanno violato la legge Penale su quattro punti. Noi ieri come oggi chiediamo che si svolga il processo, unica sede che possa svelare la verità dei fatti".

Fonte
Basilicatanet

mercoledì 22 settembre 2010

Fra gli scaffali pasta scaduta da due anni

POLICORO - Settecento confezioni di prodotti alimentari sono state sequestrate dai militari dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Matera in servizio presso la tenenza di Policoro. Sebbene scaduti da 6 mesi a due anni, i prodotti -fra cui biscotti, formaggini, succhi di frutta, pasta, conserve e bibite- erano stati messi ugualmente in vendita. L'operazione si inserisce nella più ampia attività che la Guardia di finanza offre a tutela e a salvaguardia dei consumatori. La tutela della salute, la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi, nonchè il rispetto delle regole in tema di corretta pubblicità sono capisaldi per la fiamme gialle che in tal senso continueranno ad operare su tutto il territorio della provincia di Matera.

fonte
La Nuova del Sud

La scuola Aldo Moro incrementa le iscrizioni. Da quest’anno parte anche il corso serale

POLICORO – La scuola media è la cinghia di trasmissione tra la primaria e le superiori. Parola di Francesco Dellorusso. Il Dirigente scolastico della scuola “Aldo Moro” da due anni preside dell’istituto che conta 564 alunni con un incremento di 20 discenti rispetto al 2009/2010. Và fiero sia dei numeri che del nuovo incarico: è anche reggente della scuola elementare papa “Giovanni Paolo II”. Un’esperienza formativa e professionale, quest’ultima, che affronta con sacrificio ed entusiasmo. “Da quando –ammette- nel 2000 c’è stata l’autonomia scolastica le cose sono cambiate. Nel senso che il Dirigente è anche un manager del suo istituto alle prese con tagli e bilanci sempre più risicati. Da qui la necessità della creazione, a livello ministeriale, di istituti comprensoriali, salvo alcuni casi. Ecco perché mi ritrovo con un incarico del genere in due scuole e affronto il mio lavoro con gli onori e oneri del caso senza nessun timore”. Per definire la scuola media inferiore di tre anni e collante tra i cinque sia della primaria che delle medie superiori Dellorusso usa una metafora: “ Immagina un po’ un sasso tirato in uno stagno… crea cerchi sempre più grandi. Il primo è la scuola dell’infanzia, il secondo la primaria, il terzo la media e così via”. Eppure tra le forche caudine delle numerose riforme c’era chi la riteneva inutile per il suo breve periodo tanto da volerla abolire: “La mia esperienza mi porta a dire che la scuola media è la scuola dell’autostima, dove si orienta l’alunno/a a scelte importati per la sua formazione umana e scientifica e aiuta ad avere maggiore consapevolezza di sé; oltre ovviamente a rafforzare il bagaglio culturale dei cinque anni passati alla scuola elementare”. Il 14 settembre è suonata la campanella del nuovo anno scolastico, con due giorni di anticipo rispetto al calendario ufficiale dei minimo 200 giorni complessivi. In passato Policoro contava due scuole medie (l’altra la papa Giovanni XXIII di corso Pandosia dove oggi c’è la scuola elementare papa Giovanni Paolo II), poi ci fu l’accorpamento in un unico istituto, quello più grande e nuovo di via Allende alle porte del quartiere Italia, che fa dell’Aldo Moro di Policoro una delle scuole medie della provincia con il più alto numero di iscritti, dato in controtendenza rispetto alle parigrado di altri paesi. Tanto da indurre Dellorusso alla sperimentazione per la prima volta del corso serale per lavoratori finalizzato al conseguimento della licenza media dal lunedì al venerdì a partire dalle 17:00. “Il 20 settembre è iniziato –osserva- ma c’è tempo per iscriversi anche in questi giorni. E’ giusto che chi non ha avuto la fortuna di studiare perché avviato al lavoro subito possa recuperare il tempo perso. Noi diamo loro questa chance”. Otto sono le sezioni, fino alla H, e di queste la prima e seconda F fa il tempo prolungato fino alle 17:30 con pausa ricreazione e mensa a scuola. Nel pomeriggio si approfondiscono soprattutto le ore di matematica, lettura e più in generale è un doposcuola. La E invece è quella prescelta per chi vuole approfondire l’educazione musicale con 24 alunni che in base alle loro propensioni suonano, tre ore alla settimana: clarinetto, pianoforte, tromba o chitarra. I progetti extradidattici messi in cantiere in precedenza e sui quali Dellorusso vorrebbe puntare anche quest’anno, fondi permettando (d’istituto e non), sono: Giochi matematici, Giochi sportivi del Basso Sinni con le scuole di Rotondella e Valsinni; recupero abilità di base (matematica, italiano, inglese e francese); laboratorio di teatro; lotta al tabagismo e all’abbandono/disagio scolastico.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 21 settembre 2010

Aperto a Policoro lo sportello Adiconsum Cisl

Aperto mercoledì scorso a Policoro in via Giustino Fortunato 10, la sportello dell’Adiconsum Cisl che sarà operativo ogni mercoledì dalle ore 17 alle 19. Si potenzia e si completa con tale iniziativa, l’offerta dei servizi già garantiti dalla Cisl. Ricordiamo che nel comune Jonico da anni sono operativi i servizi di patronato e fiscali, nonché tutti i servizi di assistenza contrattuale e vertenziale a tutela dei lavoratori e pensionati. L’Adiconsum in questi anni sta ottenendo grandi risultati riconosciuti da tutti. Si è battuta e si batte con successo riguardo le controversie concernenti i rapporti contrattuali dei consumatori con le società elettriche e telefoniche, con le banche, e sulla garanzia dei prodotti acquistati. “Abbiamo inteso rafforzare – spiega la segretaria provinciale Adiconsum Cisl di Matera, Marina Festa che si recherà settimanalmente nel centro jonico - la nostra presenza capillare sul territorio. Con la sede di Policoro, tutti i consumatori della fascia jonica del comprensorio, potranno così trovare risposte alle tante problematiche che riguardano la tutela dei loro diritti”.

Vizziello stacca tutti a Misano e taglia per primo il traguardo

POLICORO - Il pilota policorese di motociclismo Gianluca Vizziello,
portacolori del team “Velmotor 2000” di Firenze, alla guida dell’Honda GBR 600,
ha vinto per distacco ieri pomeriggio la sesta prova del campionato italiano
Supersport, prevista in calendario a Imola, che per lavori in corso (domenica
prossima dovrà ospitare la gara mondiale Supersport), si è svolta invece sul
circuito di Misano, flagellato dalla pioggia, che si è attenuata molto durante
lo svolgimento della gara, interpretata alla perfezione da Vizziello e condotta
in testa dall’inizio alla fine. Partito con l’undicesimo tempo, Vizziello è
riuscito a guadagnare subito la testa della corsa e si è portato avanti a
tutti, creando il vuoto dietro di sè. I secondi di distacco aumentavano giro
dopo giro (gara ridotta a 12 giri per la pioggia) fino a raggiungere quasi nove
secondi, senza mai che ci fosse stato qualcuno ad insidiare la cavalcata
solitaria del campione policorese. Nel finale ha controllato senza alcun
problema la situazione ed ha tagliato il traguardo con oltre cinque secondi su
Alessio Velini. I 25 punti guadagnati, aggiunti ai 64 punti che aveva, hanno
portato Vizziello a scavalcare ad 89 punti il capo classifica Ferruccio
Lamborghini, fermo a 88 punti, che era rimasto intruppato nel gruppo ed a metà
gara è caduto ed è stato costretto al ritiro. Appena giunto sul traguardo, a
chi gli faceva i complimenti per la vittoria e gli diceva «ma lo sai che ora
sei primo anche nella classifica del campionato italiano», gli ha risposto:
«Non lo sapevo, non avevo fatto ancora il conteggio dei punti». Ora punterai a
vincere anche il tricolore? Ha risposto con un grande sorriso: «Ci credevo
prima di questa vittoria, figurarsi ora. Al Mugello (si correrà il 17 ottobre e
sarà l’ul - tima gara del campionato, ndr) sarà una bella lotta e saremo
ancora in cinque a batterci per il titolo italiano. Prima di questa gara ero 5°
in classifica, al Mugello partirò in testa. Il mio team è di Firenze, sarebbe
bello conquistare il titolo di campione italiano proprio al Mugello. Farò di
tutto per arrivarci nella migliore condizione possibile». Ed anche in virtù di
tenerlo allenato, ma soprattutto come premio per la vittoria ottenuta che
impreziosisce il suo campionato, il team Velmotor ha comunicato ieri sera che
Vizziello correrà domenica prossima a Imola la gara in programma per il
campionato mondiale Supersport.

Fonte
Nicola Buccolo
La Gazzetta della Basilicata

lunedì 20 settembre 2010

Policoro-Heraclea corsaro a Marconia (0-2)

Con una punizione di Porfido e un bel gol di Cifarelli sull'asse
Porfido-Manolio, il Policoro-Heraclea di Viola (in tribuna per squalifica)
espugna Marconia e si aggiudica il primo derby jonico stagionale. Gara
decisa nella ripresa, anche se condizionata da un gol annullato a Nuzzi
del Policoro e a una svista del direttore di gara Caprioli, che ha solo
ammonito il portiere di casa, reo di aver preso il pallone con le mani
fuori dall'area. A legittimare la vittoria degli ospiti (che adesso si
godono i sei punti in classifica - frutto anche della vittoria a tavolino
della prima giornata col Tolve, che gli sarà data in settimana), anche il
rigore fallito da Schettini (parato da Rondinone) sull'1-0.

Borussia Pleiade-Policoro Heraclea= 0-2

Fonte il Quotidiano della Basilicata

Incontro sulla zona D/7

POLICORO - Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, insieme ai legali del Comune e al Dirigente di settore competente si è recato a Roma nei giorni scorsi per tentare di dirimere la controversia legata all’investimento nella zona D/7 nei pressi di Torremozza. Ricordiamo che il Commissario prefettizio aveva applicato la clausola risolutiva espressa al contratto di vendita dell’area in quanto l’impresa Itaca Spa non aveva iniziato entro i termini previsti l’investimento come da contratto. Da qui è nato poi un contenzioso giudiziario i cui strascichi non sono ancora finiti. Infatti tale aspetto è stato anche oggetto di un’interrogazione in un Consiglio comunale in quanto la Itaca Spa ha chiesto in giudizio come risarcimento danni ingente, sceso a 70 milioni di euro dopo l’ultima mediazione. Rispetto a questo però, dopo l’ultimo incontro di martedì 14 c’è una novità importante spiegata dallo stesso sindaco: “La società Itaca ha cambiato sede legale e al vecchio socio/amministratore Baiocco è subentrata la famiglia Longarini. Tale passaggio è per noi un punto a favore nella controversia poiché i nuovi imprenditori hanno interessi in vari settori economici: cantieri navali, sono proprietari della Borghesiana a Roma e hanno una catena alberghiera di hotel in tutta Italia. Siccome nella zona D/7 è previsto un investimento turistico, complementare a Marinagri, le nostre intenzioni si intrecciano con quelle loro e da qui nasce il mio ottimismo per il futuro sull’investimento che io spero si farà per creare occupazione e sviluppo”

domenica 19 settembre 2010

Policoro, Lopatriello: “Sdoppiare classe di 35 alunni”

Giovedì 16 settembre una delegazione di mamme della scuola primaria del II circolo cittadino, papa “Giovanni Paolo II”, ha incontrato nel Palazzo di città il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, per renderlo edotto del problema di una prima classe con oltre 30 bambini iscritti. Le mamme hanno manifestato il loro disagio e preoccupazione per il sovraffollamento dell’aula che, a loro dire, impedirebbe il normale andamento delle lezioni e distrarrebbe il discente nel percorso di apprendimento dei concetti base per la crescita psicologica sana del bambino. Sempre secondo i genitori le domande presentate durante l’estate sono state tutte accolte dalla scuola, i cui iscritti complessivi sono all’incirca 550, però ora dopo l’inizio dell’anno scolastico, avvenuto in quella scuola il 13 settembre, il problema non è stato risolto. Nei giorni scorsi lo stesso Dirigente scolastico reggente, Francesco Dellorusso, si era detto preoccupato e avrebbe messo al corrente l’ufficio scolastico provinciale nella persona del Dott. Marino per chiedere lo sdoppiamento della prima classe sulla scia di un precedente avvenuto per lo stesso motivo in un altro istituto. Dopo l’esposizione del problema, il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ha dichiarato: “E’ paradossale che in una regione dove chiudono le scuole e le classi per mancanza di iscritti per via di uno spopolamento generale, grazie a Dio la città di Policoro fa registrare una popolazione studentesca di enormi proporzioni in tutti gli istituti, compreso quello della papa “Giovanni Paolo II”. E proprio in virtù di questo non è possibile tenere in piedi una classe con 32 o peggio ancora 35 iscritti! Visto il precariato diffuso nel pianeta scuola con molti docenti senza cattedra, purtroppo, perché non nominare altri docenti e sdoppiare pertanto la prima A in due classi? Ci sono tutte le condizioni per farlo. Risparmiare anche su questo, sull’educazione e sul futuro di questi bambini non è giusto. Tuttavia mi riservo nei prossimi giorni di mettermi in contatto con l’ufficio scolastico per evidenziare il problema e trovare la soluzione prima che l’anno scolastico entri a regime. Lo stesso discorso vale per la reggenza: sicuramente Dellorusso è un preside navigato ed equilibrato, però due scuole così importanti e ritorno a dire popolose, l’altra è l’”Aldo Moro”, non possono essere gestite contemporaneamente da un solo Dirigente, a anche qui non capisco come mai non si bandiscano i concorsi visto che il numero delle sedi è superiore e quello dei titolati a ricoprire questo delicato ruolo”.

Francesco Dellorusso reggente alla scuola “Giovanni Paolo II”

POLICORO – Ci sono due istituzioni pubbliche nel centro jonico che portano il nome nobile del papa più famoso degli ultimi cento anni. L’ospedale e il secondo circolo didattico. Entrambi dovrebbero garantire due diritti costituzionali. Su quello alla salute soprassediamo, su quello all’istruzione no. Francesco Dellorusso ha alle sue spalle una targa del papa Karol Wojtyla con scritto: “i tuoi diritti”. Ed ha intenzione di applicarli in toto. Appena terminata una riunione operativa con il personale della scuola primaria/infanzia di corso Pandosia pre apertura cancelli, il 13 settembre anticipando quello regionale (16), il preside vista la tarda ora non và a pranzare. E’ molto prudente nel suo lavoro per evitare brutte sorprese che ogni hanno scolastico può riservare sul fronte delle ore di lezione: “Duecento sono quelle di diritto previste, però gli inconvenienti sono sempre dietro l’angolo. Meglio anticipare qualche giorno non si sa mai…Con la mole di lavoro che l’aspetta per il 2010/11 ci sarà veramente da sudare le fatidiche sette camicie. Dalla media “Aldo Moro”, sempre di Policoro, alla papa “Giovanni Paolo II”. Il tragitto è di pochi chilometri, ma le responsabilità sono più lunghe. Due scuole di diverso grado con programmi diversi non sono semplici da gestire. Ma la sua calma serafica lo porta ad essere ottimista: “Il martedì e venerdì dalle 08:00 alle 14:00 starò qui in corso Pandosia a disposizione di tutti; mentre gli altri giorni all’Aldo Moro con gli stessi orari, fermo restando l’interscambiabilità in casi particolari. Nessuna discriminazione dunque. Per me questo è il primo incarico come reggente, siamo 34 in tutta la Lucania. Un domani potrò vantare anche questa “stella” nel mio curriculum. Sono già stato preside di altre scuole elementari, però una reggenza di questo impegno non mi era mai capitata”. Non si scompone più di tanto perché si aspettava una sorpresa del genere. “Con il pensionamento della Fumarola (ex preside del liceo di Policoro ndr) ci sono state una serie di rotazioni di poltrone dirigenziali liberate, pertanto alcuni colleghi hanno fatto domanda di avvicinamento a casa”. Compreso Giuseppe Spataro, il suo predecessore, ritornato nella sua terra di origine, la Calabria, nella città di Cariati. Tra i problemi riscontrati finora: “una classe numerosa di 35 alunni, troppi per chiunque. Speriamo ci concedano lo sdoppiamento. Nei prossimi giorni lo faremo presente all’ufficio scolastico provinciale, precisamente al Dott. Marino. Sinceramente ci sono problemi di gestione. In altre scuole sono stati più magnanimi, confido nella sua bontà”. Il precariato non lo conosce: “almeno qui –continua- tutti sono di ruolo anche se sul sostegno abbiamo bisogno di mezzo posto in più. Attualmente ne abbiamo 5 e mezzo, ma un docente deve seguire 1h senza sosta dopo una sentenza del Tar di Basilicata, e per altri 10 alunni ci vorrebbe il completamento dell’unità a sei totali”. Per il futuro sui progetti ad hoc non si sbilancia: “personalmente –conclude- preferisco non anticipare nulla dato che i fondi non sono tanti, posso solo dire di averne in mente qualcuno interessante. Preferisco prima partire con l’anno scolastico e poi in corso d’opera vediamo di concretizzarne qualcuno se c’è la possibilità. Sinceramente credo molto sia nel patrimonio accumulato nel tempo dai docenti che nell’attenzione dei genitori verso i figli. Tuttavia è giusto partire facendo partecipi tutti su come migliorare la scuola aprendomi a qualunque proposta programmatica extradidattiche e delle associazioni territoriali”. La prudenza non è mai troppa. Stazionario è il numero delle iscrizioni: 578 complessive un anno fa, 555 per il 2010/2011.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 18 settembre 2010

CON UN FLEX AVEVA APERTO UNA CASSAFORTE IN UNA ABITAZIONE

POLICORO - La Polizia è sulle tracce della “banda dell’aspirapolvere”. Si tratta di un gruppo di “soliti ignoti” che avevano già aperto la cassaforte di un’abitazione quando hanno dovuto fuggire per l’ar rivo di una “Volante” abbandonando quel che avevano con se e la “loro” auto. Così, tra quanto rinvenuto dagli agenti, un aspirapolvere di una nota marca. Il tutto è accaduto a Policoro dopo la segnalazione di un tentativo di furto in un appartamento. La Polstato è stata rapida nell’in - tervenire. Così, pur se i malviventi sono riusciti a fuggire, i poliziotti hanno individuato e sequestrato l’auto usata parcheggiata nei pressi. I “topi” sono stati disturbati dall’ar rivo del padrone che, accortosi della presenza di estranei, ha chiamato il 113. E sono arrivati gli uomini del Commissariato di Scanzano Jonico che hanno ricostruito il tutto. I ladri sono entrati dalla finestra del bagno ed avevano cominciato ad aprire la cassaforte praticandovi un taglio con un flex, abbandonato su un letto con il cavo inserito nella presa elettrica. Invece, la vettura usata, una Renault Laguna rubata in Puglia, è stata trovata aperta con la chiave di accensione del motore inserita. All’interno, c’erano altri strumenti da scasso e oggetti di valore di probabile provenienza furtiva. Tra gli “attre zzi”, anche l’aspirapolvere, con accessori. Un particolare che ha riportato ad un precedente sequestro da parte dei poliziotti di una Bmw 520, rubata, avvenuto nel giugno del 2007, nel le campagne di Scanzano. Nel suo bagagliaio, un aspirapolvere trafugato in Calabria della stessa marca di quello trovato nella Laguna. C’è un collegamento tra i due episodi? Le indagini proseguono per accertare la provenienza degli oggetti di valore e per risalire agli autori del tentato furto.

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Meno tasse sui generi alimentari. Approvata la nuova tabella ministeriale

POLICORO – Generi alimentari di prima necessità con sgravi fiscali. Lunedì 13 settembre il Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) ha reso nota la nuova tabella dei beni rientranti tra quelli con una tassazione più bassa e ritenuti di utilità generale già dall’anno in corso. Ampliata la lista dei prodotti agricoli a tassazione ridotta. Si tratta di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, radici o tuberi, frutta in guscio commestibile, prodotti di panetteria freschi, grappa, malto e birra. La loro manipolazione, trasformazione e conservazione produce reddito agrario e può quindi fruire di un regime fiscale di favore, con tassazione su base catastale. Le novità nel decreto Mef del 5 agosto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 10 settembre. Oltre al debutto dei nuovi beni, l'altra novità riguarda pesce, crostacei e molluschi: alla "conservazione" di questi prodotti ittici, nel nuovo elenco è stata aggiunta la voce "produzione". La denominazione completa è ora "produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento, e produzione di filetti di pesce", con l'effetto di ampliare notevolmente il raggio d'azione dei benefici fiscali. I prodotti del nuovo elenco sono stati individuati sulla base della classificazione delle attività economiche "Ateco 2007", approvata con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 16 novembre 2007 (G.U. n. 296 del 21 dicembre 2007). Il regime agevolato si applica già da subito: la tassazione avverrà su base catastale e non in base agli effettivi ricavi meno i costi sostenuti. Ora con questo provvedimento non dovremmo più sentire dal pescivendolo, panettiera o macellaio: “Paghiamo tante tasse!” di fronte ad un aumento di prodotti alimentari di largo consumo indispensabili per ogni famiglia indipendentemente dalla capacità contributiva di generare reddito. Una mano tesa ai piccoli produttori in un momento delicato della fase economica che a cascata si dovrebbe ripercuotere sulle vendite al minuto del consumatore finale dei beni. Per l’elenco aggiornato consultare la Gazzetta Ufficiale del 10 settembre 2010.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nuova associazione sportiva: A.S.D. Tennistavolo Heraclea




POLICORO – La tennistavolo Heraclea diventa associazione a tutti gli effetti. Dopo l’esperienza con la vecchia A.P. Happy Days di Francesco Corbino, le cui attività sportive vengono contingentate agli indoor in palestra, il neo presidente-giocatore spiega la scelta fatta, senza nessuna polemica, per il bene del ping-pong jonico. Anzi Vincenzo Ferraiuolo ringrazia Corbino per aver messo a disposizione la sua palestra per il campionato scorso e aggiunge: “Ho voluto creare un' associazione sportiva ex novo che si propone sia la promozione del tennistavolo e sia l'aggregazione dei giovani adolescenti che solitamente non hanno nulla da fare che guardare la tv o la play station.
L’A.S.D. TTH (abbr. di Tennistavolo Heraclea) è composta da una decina di appassionati pongisti della fascia Jonica. Oltre al sottoscritto figurano: Scarcia Massimiliano, Di Matteo Antonio, Malvasi Andrea, Delli Veneri Massimo, Vallone Antonio, Rago Enzo di Montalbano, Arpaia Salvatore di Bernalda, Romano Tommaso di Scanzano jonico, ed altri che stiamo contattando per unire tutte le esperienze passate pongistiche. Non nascondo che quest'anno si possa aspirare alla vittoria del campionato regionale, il cui inizio è previsto per il prossimo novembre, e molto probabilmente la squadra disputerà le partite casalinghe al PalaErcole di Policoro, ovviamente se il Comune di Policoro darà il benestare. Dopo due anni di esperienza i tempi erano maturi per camminare con le nostre gambe essendo passati da gruppo a squadra. La scelta del nostro distacco dalla “polisportiva” è puramente simbolica essendo finito il periodo di rodaggio per tutti gli atleti del team. La maturità acquisita in questo biennio ci serve per affrontare con impegno e convinzione il campionato regionale di C2 maschile nonostante la concorrenza agguerrita del capoluogo di provincia con due squadre della città di Matera e la matricola di Miglionico, sempre in provincia di Matera, in pole position”. Ferraiuolo chiama a raccolta i giovani over 15 anni ad avvicinarsi a questa disciplina non propriamente radicata in città, non avendo avuto in passato grossi campioni ma discreti atleti come lo stesso Ferraiuiolo. La sua non è un’ operazione di amarcord o rimpatriata di vecchie glorie del ping-pong, ma semplicemente una possibilità in più per chi vuole fare altro sport a Policoro oltre alle attività già presenti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 17 settembre 2010

Vicenda rondò, l’assessore Ierone risponde a Frammartino: “Siamo stati noi a sospendere la gara. Non accettiamo lezioni di legalità dai comunisti”

L’assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica del Comune di Policoro, Cosimo Ierone, dopo gli articoli apparsi sulla stampa ufficiale nei giorni scorsi relativi ad una gara d’appalto per la costruzione di un rondò in viale Salerno precisa: “Credo che la legalità e la trasparenza siano valori e principi di tutti i partiti e forze politiche. Ho esposto un avviso pubblico agli inizi dell’estate con il quale invitavo tutte le imprese di Policoro a partecipare ad un pubblico incontro sui lavori in città. Alla riunione tenutasi nella sala consiliare le stesse hanno apprezzato la trasparenza dell’avviso e il coinvolgimento di tutti gli attori principali del mondo edile della città. E’ del tutto falso che la gara sia stata rinviata per tre volte in quanto nella prima seduta c’è stata l’istruttoria delle domande pervenute come da prassi, poi lunedì 13 il riaggiornamento e verbalizzazione della commissione e poi mercoledì 15 l’apertura delle buste. Tutta la procedura, fino alle due telefonate anonime, è stata rispettata e lo sciacallaggio fatto in questi giorni è la più triste pagina della storia della città. E a scriverla sono coloro che rappresentano solo se stessi senza nessuna legittimazione politica, portatori di menzogne e bugie da tutti risaputo che usano la solita arma del vecchio armamentario del Pci screditando l’avversario non avendo argomenti per il confronto costruttivo. Dopo le telefonate anonime al Direttore generale siamo stati noi stessi, Amministrazione comunale, a denunciare l’accaduto alla locale compagnia dei Carabinieri (come da atto scritto) e a delegare il dirigente preposto ad annullare la gara qualora avesse ritenuto fondate le telefonate anonime. Questa è per noi legalità ed imparzialità nella gestione della cosa pubblica. Cosa che non è mai accaduta nell’Unione sovietica comunista i cui eredi si fanno oggi portatori di verità su misura senza riscontro alcuno dei fatti, il cui unico obiettivo è quello di sovvertire l’ordine democratico costituitosi nel 2008. Inoltre vorrei ricordare che il ribasso del 7% scaturisce da una semplice media matematica tra il massimo e il minimo ribasso; oltretutto in altri Comuni limitrofi di centro-sinistra, ma anche nella stessa Provincia di Matera, si aggiudicano lavori pubblici con un ribasso addirittura al di sotto di tale soglia. Le gare fino a 500 mila euro si possono assegnare anche a trattativa privata e quella del rondò è di 315 mila; però sempre in ossequio al principio di legalità abbiamo preferito aprirla a tutti, circa 20 imprese, a presentare l’offerta per l’aggiudicazione, cosa avvenuta puntualmente. La prossima volta prima di parlare a vanvera gli interessati accertino come sono andati i fatti e poi facciano le valutazioni legittime del caso, se hanno ovviamente argomenti politici”. Infine conclude: “Noi abbiamo sospeso la gara. A questo punto sarà la magistratura, di cui noi abbiamo fiducia, a decidere se confermare l’iter amministrativo o dare corso a nuova gara”. Anche il sindaco, Nicola Lopatriello, è intervenuto sulla vicenda: “Noi siamo innocentisti e garantisti fino all’ultimo grado di giudizio, loro, i nostri accusatori, giustizialisti e forcaioli. Stiamo parlando di ipotesi di reato tutte da valutare nel merito. Non c’è stata nessuna anomalia per noi. La procedura è legittima, come tutti gli atti del Comune, e lo abbiamo dimostrato anche in altre vicende giudiziarie. Però da oggi in poi, data la pochezza politica dei nostri avversari, di fronte ad accuse palesemente infondate ci difenderemo nelle sedi opportune. E a tal proposito sono già partite due querele”.

Nuova abitazione per Salvatore Lombardo

POLICORO - L’Amministrazione comunale di Policoro ha risolto definitivamente il problema casa di una persona sfortunata, Salvatore Lombardo, residente nel centro jonico. Infatti nei mesi scorsi l’uomo aveva fatto presente il suo stato di disagio nel quale versa e dal canto suo l’Amministrazione si era fatta carico di questa problematica manifestando l’intenzione di tendergli una mano. Così nei giorni scorsi gli è stato trovato un alloggio, il cui contratto di locazione è stato sottoscritto tra Comune e privato locatore da concedere poi al cittadino disagiato. “Avevamo promesso a questa –spiega il sindaco Nicola Lopatriello- persona il massimo aiuto e glielo abbiamo dato. E’ vero che è trascorso un po’ di tempo però non è stato semplice trovargli una collocazione adeguata alle sue necessità. In passato quando ci siamo trovati nelle medesime condizioni, con altri cittadini, l’iter seguito è stato lo stesso: incontro con il disagiato per capirne i problemi e poi attivazione del servizio sociale per la sua risoluzione. E’ chiaro che le difficoltà non sono mancate nel frattempo, però l’obiettivo lo abbiamo raggiunto nell’interesse del cittadino e in quello pubblico di dare risposte alle aspettative della gente”. Anche Lombardo ha voluto ringraziare il sindaco, i servizi sociali e coloro che si sono messi a disposizione. Il nuovo appartamento si trova in viale Salerno ed è grande circa 70 metri quadrati. Già venerdì 17 settembre dopo i lavori di rifinitura gli saranno concesse le chiavi per potersi insediare. In precedenza Lombardo abitava in un'altra casa dove mancava il gas e pertanto scomoda per viverci. Inoltre egli stesso ha presentato la domanda per i nove alloggi di edilizia popolare di via Monviso la cui destinazione è rivolta ad anziani e diversamente abili e in attesa della graduatoria.

giovedì 16 settembre 2010

Gaudiano: «Perché ho sospeso Capodiferro e Manolio»

"Ecco perché nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Policoro si fanno troppi cesarei ed ecco perché ho sospeso i ginecologi Carlo Capodiferro e Giovanni Manolio». Dopo alcuni giorni di black out, ha parlato con la Gazzetta il direttore generale della Azienda sanitaria di Matera (AsM), Vito Gaudiano, su alcuni aspetti legati alla morte di Rosalba Pascucci. Morte avvenuta in questo nosocomio alle 9.10 dell’8 settembre per le complicanze seguite al taglio cesareo in cui la donna diede alla luce due gemellini. Nel ciclone sono finite due «particolarità» di questo presidio: i troppi cesarei ed i ginecologi che assistono al parto delle loro assistite pur se non sono in servizio rientrando in reparto. «Nulla sarà più come prima», ha detto l'assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano. E, pro babilmente, si comincerà proprio da queste «particolarità». Tentando di capire come mai qui si verificano (dati 2009) il 66% circa di cesarei contro il 16% di Matera sul totale dei parti. «Il taglio cesareo – ha detto Gaudiano – deve avvenire dopo che la struttura ha seguito regole e percorsi assistenziali. Regole e percorsi che al Madonna delle Grazie, con la nomina a primario di Silvio Anastasio, sono la norma. Saranno applicati anche qui».
Il direttore generale, poi, quando gli abbiamo chiesto se fosse legittimo che un ginecologo fuori servizio possa rientrare in ospedale per assistere al parto di una sua assistita ha esclamato: «Assolutamente no!». Ma accade all'ospedale di Matera? «Se dovesse accadere qualcuno ne risponderebbe». Per questo ha sospeso il dr. Capodiferro? «Proba bilmente, si». E perchè ha sospeso il dr. Giovanni Manolio, di guardia in quella tragica notte? «Per lo stesso motivo. Egli doveva chiamare il medico reperibile». I due professionisti, che risultato indagati per omicidio colposo nell’inchiesta aperta sul caso dalla Procura di Matera, hanno 15 giorni di tempo dalla data della loro sospensione per presentare deduzioni. Sul rientro in reparto di specialisti fuori servizio per assistere le proprie pazienti si è scagliata anche Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva: «Si tratta di un andazzo da noi denunciato più volte, ma invano. È una cosa gravissima anche se qui è una prassi consolidata». Andazzo che non si verifica neanche al San Carlo di Potenza. «Una situazione del genere non può esistere nelle strutture pubbliche ha sostenuto Sergio Schettini, direttore dell’Unità operatoria di ostetricia e ginecologia di quell’ospeda - le. Sono i medici di guardia che debbono garantire la partoriente. Chi non è di guardia non può accedere in reparto se non previa autorizzazione ad hoc e con particolari motivazioni». Ma il primario può autorizzare deroghe? «Solo per casi con particolari problematiche cliniche può autorizzare un medico esperto ad affiancare uno più giovane».

FONTE
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Frammartino (Prc) su sospensione gara appalto a Policoro

“Quello che si è consumato ieri al comune di Policoro segna una pagina nera nella storia cinquantenaria di questa città. La sospensione della gara di appalto per l'aggiudicazione del Rondò vicino all'ospedale per sospetto turbativa nell'asta per l'aggiudicazione dei lavori è un fatto grave a cui qualcuno deve dare una risposta chiara ponendo al centro del dibattito politico la questione della legalità. Avevamo già denunciato i modi in cui vengono affidate alcuni gare e alcuni lavori per cui quanto accaduto era prevedibile”. Lo afferma in un comunicato Ottavio Frammartino, della segreteria regionale di Rifondazione Comunista.
“Questo fatto – prosegue l’esponente politico - non può passare inosservato nè impunito: noi ci appelliamo alla magistratura e al prefetto affinchè indaghino fino in fondo e diano risposte rapide e limpide. Lo stesso appello rivolgiamo anche all'opposizione consiliare poiché è arrivato il momento di porre la questione morale come tema centrale nella discussione politica in consiglio comunale ed arginare l'arroganza e la presunzione di chi si sente impunito giocando senza pudore sulla pelle e il futuro di questa città. Contemporaneamente diamo atto al segretario comunale di essere stato all'altezza della situazione arginando una situazione pericolosa ed inquietante”.

fonte
Basilicatanet

Trovate cimici nella stanza del sindaco di Policoro




Nell’ufficio del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, sono state trovate delle microspie audio mercoledì 15. Ad accorgersene è stato lo stesso primo cittadino: “Per motivi di salute sono stato fuori due mesi anche se venivo in Comune almeno una volta a settimana per monitorare l’attività amministrativa. Poi agli inizi di settembre sono ritornato in pianta stabile in Municipio e mi sono accorto che c’erano delle interferenze nell’impianto di video-sorveglianza di alcuni punti sensibili come il PalaErcole. Inoltre quando ho inserito la spina del mio Pc portatile nella presa elettrica mi sono reso conto che non funzionava. Così dopo un controllo fatto effettuare dai tecnici c’è stata la sorpresa di una cimice all’interno della presa. A questo punto abbiamo controllato anche la seconda presa della mia stanza al secondo piano del Palazzo di città e anche lì era posizionata una seconda microspia h24. In tutto ne abbiamo trovate cinque, le altre tre sono ancora nelle stanze di alcuni dirigenti. E’ la seconda volta (l’altra nel 2005 ndr) che si verifica un evento del genere di una gravità inaudita: a questo punto devo pensare che chiunque può entrare in un ufficio pubblico e posizionare qualunque oggetto/cosa in un cassetto o su una scrivania. Non ho mai avuto nulla da nascondere però non tutelare i cittadini, indipendentemente dal ruolo, non è da Stato civile e democratico. Sentendo le conversazioni di tanta gente che viene qui chiunque può violare la loro privacy e credo non sia corretto, o, come è stato fatto in passato, montare casi giudiziari bufala. Di questa vicenda ho già avvisato il Prefetto di Matera. Nei prossimi giorni di concerto con l’ufficio legale del Comune decideremo se sporgere denunzia contro ignoti; o se raccogliere queste costose per giunta apparecchiature in una cassetta nella speranza che qualcuno se le venga a riprendere. Escludo la matrice politica, però chiunque vuole dire qualcosa sappia che sono sempre a disposizione. Non ci faremo condizionare nella nostra azione politica e andremo avanti con il nostro programma. Dopo questa vicenda spero in una maggiore regolamentazione delle intercettazioni ambientali, (in Parlamento giace un Ddl proprio sulle intercettazioni ndr) e in qualche interrogazione da parte di parlamentari lucani del Pdl”.

“Meglio le bombe della malavita che avere a che fare con lo Stato”. Fabio Celano inizia oggi lo sciopero della fame

POLICORO – Vuole dare lavoro ma non ci riesce. Strano davvero in un Sud con percentuali alte di inoccupati che stentano a trovare un “buco” anche per tirare a campare. Giovani impossibilitati a metter su famiglia per la precarietà del lavoro, e sono quelli più fortunati, e altri sono costretti ad emigrare. Aveva un sogno da realizzare ma strada facendo si è trasformato in un incubo. Fabio Celano, imprenditore di Policoro, da oggi (giovedì 16 settembre) inizia ufficialmente la sua protesta contro lo Stato. E lo fa alla Pannella con lo sciopero della fame lì da dove parte la sua disavventura. A cavallo tra la fine degli anni ’80 e primi anni ‘90 quando si mette a capo di una società da egli stesso creata, la Flap Fruit il cui acronomio è l’iniziale del nome di ogni suo fratello e tradotto significa: concentrato, di frutta nella fattispecie. Valore: 5 miliardi di lire all’epoca. Riceve anche un finanziamento regionale come ce ne sono stati, e ce ne sono tuttora, come incentivo all’ intrapresa. La sua fu un’idea semplice ma intelligente: trasformare in loco il raccolto del settore primario agricolo lucano di cui il Metapontino è la fiorente pianura. Dopo la costruzione dello stabilimento nel territorio di Scanzano al confine con Policoro, al bivio “Trincea” della vecchia 106 prima del passaggio alla quattro corsie, la Flap Fruit non decolla nella produzione. E il motivo, a suo dire, è la mastodontica burocrazia che lo perseguita fino ai nostri giorni. Da quando cioè l’Anas lo ha espropriato per allargare la strada nel 2001: “pagando una somma irrisoria –dice- rispetto al danno provocato, garantendo un maggiore risarcimento per gli ulteriori danni provocati. Da quella data nessuno si è fatto più vedere o sentire e la mia azienda ha dovuto affrontare un lungo periodo di fermo produttivo con conseguente fallimento della società. Ho intenzione di recarmi presso l’Anas di Roma per far valere i miei diritti davanti alle ingiustizie della Giustizia e delle altre istituzioni dello Stato, che hanno abbandonato una persona che si è sempre prodigata per il lavoro e per la famiglia: meglio le bombe della malavita che avere a che fare con lo Stato”. Celano lamenta l’indifferenza dell’Autorità giudiziaria: “Lo stabilimento viene tuttora detenuto abusivamente dalla società Logowarehouse senza che nessuno muova un dito…”, e si chiede: “Come fa una società a detenere abusivamente da circa 3 anni uno stabilimento sottoposto a procedura fallimentare e gestito dalla curatela e da un tribunale?”. Parole alle quali attende una risposta che spera di averla in prima possibile visto che non c’è riuscito con le buone in quasi dieci anni.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 15 settembre 2010

Eccellenza Vittorie a tavolino di Policoro e Ferrandina

Un bel regalo per il Policoro Eraclea: ha perso 0-1 sul campo con il Real Tolve, ma avrà partita vinta a tavolino per 3-0, con i tre punti per la classifica, che gli saranno assegnati dal Giudice sportivo nella riunione di questa sera (15 mercoledì), in cui esaminerà gli atti della prima giornata del campionato di Eccellenza. Un adempimento d’ufficio, per il quale non occorre fare alcun ricorso. È accaduto che uno dei giocatori schierati dal Real Tolve, Gennaro Cacace, peraltro anche autore del gol dell’1-0, risultava squalificato per somma di ammonizioni, l’ultima delle quali subita proprio sul campo del Policoro, nello scorso campionato, nei playout tra il Banzi e il Pcerno. Cacace giocava allora nel Banzi e con il trasferimento di questa estate al Real Tolve, sarà sfuggita al giocatore ed alla nuova società la squalifica comminata dal Giudice sportivo, che doveva scontarsi nel campionato iniziato domenica scorsa. Analogo beneficio toccherà anche al Ferrandina, che si vedrà assegnare il 3-0 a tavolino, pur avendo perso 2-0 in trasferta con il Potenza, che ha schierato un giocatore squalificato. Errori del genere, più di qualche volta, succedono all’inizio del campionato, soprattutto quando i giocatori che devono scontare le squalifiche, si trasferiscono ad altre società che non sempre sono attente a valutare quello che accade nell’ultima giornata, soprattutto per i giocatori che acquistano da altre società. Il Policoro Eraclea, sempre per somma di ammonizioni, maturate nell’ultima giornata dello scorso campionato, ha dovuto tenere fermi domenica scorsa tre giocatori.

Fonte
Nicola Buccolo
La Gazzetta della Basilicata

Tenta di disfarsi dell’eroina lanciandola dal finestrino

P O L I C O R O. Alla vista dei carabinieri che gli stavano intimando l'alt, aveva gettato tre involucri di cellophane dal finestrino dell'auto su cui viaggiava. Gli esperti uomini dell'Arma, però, si sono accorti della “manovra” fermando la vettura e recuperando, nel contempo, quello di cui l’au - tomobilista si era disfatto. I tre involucri di plastica contenevano, complessivamente, 6,225 grammi di sostanza stupefacente, risultata essere eroina, purissima, pronta per essere tagliata ed immessa sul mercato. Con ogni probabilità era stata acquistata su una piazza di Taranto o della provincia. Il tutto è accaduto nella serata di lunedì mentre i militari del Nucleo radiomobile della locale Compagnia erano impegnati nelle operazioni di soccorso su un incidente stradale, senza feriti, verificatosi, poco prima, lungo la statale 598 della Val d’Ag ri, all'altezza di Caprarico, frazione di Tursi. Una pesante autocisterna era uscita di strada provocando il blocco della circol a z i o n e. In quel momento, i militari hanno notato un’auto che, incurante di quanto stava accadendo, sopraggiungeva, procedendo a velocità sostenuta. Immediatamente, gli uomini dell'Arma, insospettiti, allo scopo di rallentarne la velocità e poterla fermare per un controllo, intimavano l’alt. Da qui il lancio dal finestrino dell'eroina da parte dell'automobilista. Si tratta di un giovane di 27 anni, di Sant'Arcangelo (Potenza). Il giovane è stato arrestato ed accompagnato nella casa circondariale di Matera. Ovviamente, il quantitativo di droga di cui aveva tentato di disfarsi in extremis è stato sequestrato.

FONTE
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Nel solco della tradizione: da Concetta Ferrara a Concetta Fichera.

Nuovo preside alla “L. Milani”

POLICORO – Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non varia. Nel segno della continuità. Da una donna all’altra. Da Concetta Ferrara e Concetta Fichera. La nuova preside è seduta sulla scrivania della scuola “Lorenzo Milani” di via Puglia da qualche giorno. Il suo sorriso è il primo biglietto da visita. E non è poco visto lo sdoppiamento dell’incarico: preside all’istituto comprensivo di Scanzano Jonico e della scuola elementare (o dell’infanzia/primaria come si chiama oggi) di Policoro. “Eredito fortunatamente una buona situazione didattica ed organizzativa. Il circolo è avviato molto bene, e ho trovato le giuste sensibilità e l’assessore Leone dopo una riunione tecnica ci ha dato la massima disponibilità. Anzi ci ha illustrato l’indirizzo del piano di studi comunale: lotta alla dislessia, disagio giovanile e pediculosi”. Ha già garantito la presenza quotidiana nella “Milani”, che la terrà impegnata tutti i giorni facendo la spola tra Scanzano e Policoro. La sua giovane esperienza come preside, tre anni, e il forte temperamento tipico dei calabresi, l’ha caricata di entusiasmo e non è spaventata di questo sdoppiamento di ruolo: dalla sua parte ha il personale della scuola, il suo prezioso alleato a partire da Mario Colangelo, il vice: “I progetti legati alla musica, sport, dispersione scolastica –continua la Fichera- già collaudati sono confermati anche per l’anno scolastico 2010/11”, la cui campanella è suonata in via Puglia il 13 settembre e non il 16 come da calendario regionale. La prima innovazione in programma è: “l’educazione alimentare, materia ministeriale per giunta rientrante nella categoria Cittadinanza e Costituzione, che vorrei introdurre come progetto in questa scuola il cui territorio ha una vocazione agricola di buona qualità, ed è giusto esaltarne la peculiarità. Oltretutto abituare i ragazzi sin dalle tenera età a mangiare il cibo sano e fresco significa abituarli ad una alimentazione corretta e nutrizionale”. La “Milani”, la cui intitolazione al sacerdote non è casuale e voluto dalla Ferrara, è da trent’anni la scuola delle opportunità. E su questa scia la Fichera vuole continuare il suo lavoro come reggente fino alla fine dell’anno e fino a quando non sarà bandito il nuovo concorso per Dirigenti scolastici. Perché il paradosso dell’ingarbugliato pianeta scuola è: precariato diffuso tra i docenti e carenza di presidi. Da qui nasce la reggenza di molte scuole italiane e lucane. Nella sola Policoro c’è anche il secondo circolo didattico papa “Giovanni Paolo II”: due su cinque scuole pubbliche. Rispetto al trend generale regionale, e anche qui nel solco della tradizione, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole il numero delle iscrizioni è addirittura aumentato di 52 unità: 736 in tutto. E se consideriamo la sezione “Primavera”, il fiore all’occhiello del primo circolo cittadino e presente in tutta la provincia di Matera in sole due città, la seconda è Bernalda, bisogna aggiungere altri venti iscritti certi per chi ha 2,5 anni, ma le richieste sono il doppio. A questo punto ci vuole la seconda sezione. Ma questo dipende dall’ufficio scolastico regionale. Nulla è impossibile alla “Milani”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 14 settembre 2010

Frode fiscale e commercio di capi di bestiame

POLICORO - Attraverso ditte individuali ed alcune società appositamente costituite ed intestate a “teste di legno”, un sodalizio criminale, nel giro di circa un quinquennio, ha illecitamente immesso sul mercato nazionale 35.000 suini provenienti dall'estero e realizzato un'evasione fiscale quantificabile in oltre 8 milioni di euro. Quattordici le persone arrestate con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale: quattro (due allevatori di San Giorgio Lucano, un imprenditore di Potenza e uno di Salerno) in carcere, le altre dieci ai domiciliari. L'operazione è stata condotta dai militari della tenenza di Policoro e ha interessato le province di Matera, Potenza, Cosenza, Salerno, Reggio Calabria e Bolzano.

FONTE
Il Quotidiano della Basilicata

Il Pois Metapontino ai nastri di partenza

Nei giorni scorsi la Giunta regionale di Basilicata ha approvato la proposta di Piano di offerta integrata di servizi (Pois) dell’ambito Metapontino – Collina materana, frutto di un lavoro di èquipe e di concertazione che ha visto la programmazione di una serie di interventi da attuare in favore delle popolazioni locali, con un occhio particolare verso i più deboli: “E’ una grande soddisfazione che ci avviamo verso la fase esecutiva delle proposte progettuali – dichiara il vice sindaco di Policoro e assessore alle Politiche sociali Rocco Leone del Comune capofila dell’ambito, (che ha seguito sin dall’inizio la fase programmatica della partnership ndr)- il cui obiettivo principale è quello di alleviare le difficoltà dei cittadini residenti in quest’area della Basilicata. Abbiamo pensato alle fasce di popolazione più a rischio partendo dagli anziani per arrivare ai disabili, senza dimenticare la sicurezza nelle scuole per i bambini, gli spazi aggregativi per i giovani, la giusta attenzione sanitaria verso i malati: tutto questo, sia nei Comuni più grandi che in quelli più piccoli, senza distinzione di sorta perché non esistono lotte di campanile quando si parla di “inclusione sociale”. La progettualità è stata possibile anche grazie al lavoro fatto con i sindaci degli altri Comuni, con la Provincia di Matera, con l’Azienda sanitaria di Matera. Siamo in attesa di essere convocati dalla Presidenza della Giunta regionale per stipulare l’accordo di programma, così da mettere in cantiere le opere che daranno nuova linfa vitale al nostro territorio e ai nostri cittadini”. I numeri del Pois Metapontino-Collina materana sono: investimento totale è di 13,5 milioni di euro per la realizzazione di: 7 case-famiglia per anziani, 2 per disabili, 2 centri diurni intergenerazionali; punti sanitari dislocati in 17 Comuni; riqualificazione di scuole di primo e secondo grado per la creazione di spazi aggregativi, sportivi, culturali per nuove e vecchie generazioni con il cittadino al centro dei progetti in fase di cantierizzazione. Mentre i Comuni interessati alla partnership, oltre alla Provincia di Matera e Asm, dal Programma Operativo Fesr 2007/2013 – Asse VI “Inclusione sociale”, sono: Accettura, Aliano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Gorgoglione, Montalbano, Pisticci, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi, Valsinni.

Calcio Eccellenza lucana

Sconfitto il Policoro-Heraclea

Stecca la prima il Policoro Heraclea: al “Rocco Perriello”, in una gara avara di emozioni, gli jonici si fanno superare 1 a 0 dal Real Tolve di mister Incitti. I giochi si chiudono al 21', grazie ad un'azione solitaria di Cacace, bravo a sfruttare il corridoio lasciato vuoto dalla difesa rossoblù. Padroni di casa costretti ad incassare la prima sconfitta, dopo una serie convincenti prestazioni raccolte tra amichevoli e impegni di coppa Italia regionale. Policoro in campo con il neo acquisto Cappiello, già Borussia Pleiade; formazione del Real Tolve completamente stravolta rispetto alla passata stagione, a riprova del dinamismo mostrato sul mercato dalla società giallorossa. Primo tempo con pochissime azioni da raccontare. La prima occasione del match è per gli jonici, all'11', con un tiro dalla distanza di Moliterni, parata a braccia unite di Gallone. Al 21' l'episodio che decide la partita: Cacace è lasciato solo, se ne va sulla sinistra e con un bolide dalla distanza mette la sfera nell'angolo sinistro alle spalle di Coretti per il definitivo 1 a 0. I padroni di casa abbozzano una reazione ma sono poco convinti e non riescono a impensierire più di tanto la squadra ospite. La seconda frazione di gioco si apre con il Tolve pericoloso grazie ad una giocata raso terra di Lioi, tiro debole facile preda del portiere jonico. Subito dopo è Moliterni a provarci, bloccato dalla difesa avversaria. Al 50' ancora i rossoblù in avanti con un diagonale di Schettino per Cipriano, palla di poco a lato. Al 73' sembra arrivare il gol del pareggio: cross di Oriolo per Schettino che con un lancio laterale dal limite dell'area illude tutti però la palla accarezza il palo e rotola fuori. All'84' l'occasionissima per il raddoppio giallorosso: Cacace, in evidente fuorigioco, se ne va in solitaria, ha davanti solo Coretti eppure al momento del tiro sbaglia clamorosamente e manda la palla di poco fuori. A tempo quasi scaduto è Cifarelli ad essere pericolosissimo, Gallone salva il risultato in scivolata. L'ultima azione del match, al 90', è ancora per il Tolve, che per l'ennesima volta sfiora il raddoppio, in questo caso con Militello, lasciato solo dalla difesa jonica; il suo tiro è però troppo angolato ed è out. Il Real Tolve si avvia ad essere una delle protagoniste di questo campionato, il Policoro deve già correre ai ripari in vista del derby jonico di domenica prossima contro il Borussia Pleiade Marconia.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Eleonora Cesareo