domenica 31 ottobre 2010

Scheda – dati occupazione e emigrazione

La Basilicata assiste ancora oggi ad un vasto fenomeno di emigrazione, soprattutto giovanile. Il processo coinvolge in particolar modo i giovani di età compresa fra i 19 e 25 anni. Gli ultimi dati Istat disponibili parlano infatti di circa 2mila cittadini che ogni anno abbandonano il territorio, una “fuga” che incrociando gli scarsi indici di natalità determinano lo spopolamento della regione.
Alla fine del 2006 la popolazione della Basilicata era pari a 594.476 persone, con un calo di 165 unità rispetto al 2005. Negli ultimi 10 anni secondo l’Istat la popolazione della Basilicata è diminuita di 8.789 unità. Tra vent’anni, ricalcando l’attuale trend, il territorio lucano sarà abitato da 482.531 cittadini. Nel frattempo la popolazione invecchia: oggi gli anziani lucani sono circa 117mila, vale a dire il 19,83 per cento dei residenti. Sono soprattutto i ragazzi con un buon livello di istruzione a cercar fortuna altrove. Anche per quanto riguarda la partecipazione agli studi universitari, particolarmente elevata nelle scelte dei ragazzi lucani, le preferenza ricadono su corsi accademici spesso fuori sede.

Fonte Basilicatanet

Firmato protocollo di intesa tra il Miur e l’Aquarius





POLICORO – Il lavoro viene dal mare. La città jonica si conferma capofila anche nel settore delle attività marine con l’implementazione di attività e servizi alla persona. Così lunedì 18 ottobre presso il circolo nautico Aquarius è stato presentato il protocollo di intesa sottoscritto tra l’ufficio scolastico provinciale di Matera e la struttura nautica che sorge nel territorio di Policoro in località “Torremozza”. Presenti all’incontro Mario Trafiletti, in rappresentanza della parte pubblica: “Il binomio scuola-sport è per noi fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi. E siccome in passato questo tipo di sperimentazione ha generato buoni risultati ci siamo avvalsi di questa struttura all’avanguardia per gli studenti delle scuole della provincia che vorranno, nella loro autonomia, venire qui durante l’anno scolastico in quelli che si chiamano campi scuola. Questo protocollo di intesa ha valenza per tutte le scuole del materano. La vela è uno sport non semplice da praticare e necessita di professionalità adeguate, e qui a Policoro ce ne sono di alta qualità: l’Aquarius è uno di questi”. A nome del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Giulio Sarli ha sostenuto come l’educazione all’ambiente sia più semplice da spiegare agli studenti praticando discipline sportive e di come il progetto Providune della Provincia di Matera serve come mappatura e monitoraggio strutturale dell’habitat naturale su cui il Cnr è impegnato. Vincenzo Montesano, sempre del Cnr, ha illustrato le attività scientifiche del centro “E. Pantanelli” di Policoro. il responsabile tecnico dell’Aquarius, Mimmo Calbi, nell’accogliere con favore il protocollo di intesa, ha osservato: “come la destagionalizzazione turistica viene fatta a Policoro anche da altre strutture come la nostra che danno lavoro ad una trentina di persone formando nuove professionalità nel settore. Da marzo ad ottobre del 2010 abbiamo ospitato qui 3000 ragazzi provenienti da più parti d’Italia e anche d’Europa nel progetto Vela e nelle crociere verso la Grecia”. La sua collega, Moira Cusimano, con delle diapositive ha illustrato le attività sportive-ludiche e ambientali del circolo nautico e di come si sviluppa la giornata tipo dei ragazzi che scelgono i campi scuola o soggiorni residenziali. Alla presentazione c’era anche il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha sostenuto i grandi passi in avanti fatti nel settore del turismo e degli sport acquatici durante questi anni formando personale qualificato con sbocchi occupazionali. Inoltre ha puntando l’indice contro la politica dei trasporti ancora arretrata rispetto allo sviluppo turistico di Policoro, grazie al quale però la Capitaneria di porto di Taranto ha trovato già dalla scorsa estate un valido supporto per le attività di controllo del territorio. Antonio Montemurro, assessore provinciale allo Sport, ha affermato come grazie a tutte queste attività legate al mare nel giro di due anni Policoro potrebbe avere un istituto nautico, la cui richiesta del Comune ha trovato parere positivo anche da parte della Provincia di Matera e il cui iter verso il Miur è stato attivato. Sono intervenuti anche gli assessori comunali: Luisa Lasaponara e Tommaso Siepe.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 30 ottobre 2010

Lopatriello favorevole al comitato pro-ospedale

La nascita del comitato pro-ospedale di Policoro all’indomani della pubblica adunanza di venerdì 15 ottobre trova d’accordo anche il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello: “Per la veste istituzionale che ricopro e i poteri di massima espressione sanitaria cittadina che la legge mi attribuisce, non posso essere parte attiva di questo comitato. Però lo sostengo dall’esterno condividendo lo spirito bipartisan monitorando tutti i possibili cambiamenti che ci saranno in base alla legge di riforma sanitaria delle Asl del 2008. Credo che il presidio “Giovanni Paolo II” sia un ospedale per numero di prestazioni sanitarie non secondo a nessuno in Lucania, ma anche oltre regione. E le fibrillazioni registrate da Trebisacce fino a Rocca Imperiale di Comuni calabresi che chiedono addirittura l’annessione alla Basilicata perché trascurati dalla Calabria, vedono nella fascia jonica il giusto approdo non solo in materia di sanità. Già oggi il nosocomio di Policoro accoglie degenti della nostra regione confinante proprio perché terzo polo sanitario di Basilicata, dove oltretutto l’estate con l’arrivo di turisti su tutta la fascia jonica non si fa altro che aumentare le prestazioni. Alla luce di tutto ciò, è giusto non abbassare la guardia e monitorare bene possibili ingerenze esterne che la recente riforma regionale potrebbe mettere in campo contro il nostro ospedale nel ridisegnare il pianeta sanità lucano. Tuttavia avendo rapporti istituzionali frequenti con l’assessore regionale Attilio Martorano e il Direttore sanitario Vito Gaudiano dell’Asm, non credo che l’ospedale di Policoro corra rischi di ridimensionamento poiché è l’unico riferimento del Metapontino e dell’entroterra dal Basso Sinni. E’ giusto comunque stare in guardia e tenersi aggiornati costantemente su tutte le novità che spero ci siano e vadano invece nella direzione di un potenziamento della nostra struttura locale. In caso contrario non esiteremo a difendere il territorio come abbiamo fatto in altre circostanze”.

Corsi gratuiti di inglese ed informativa presso l’associazione “Culturalmente libero”



POLICORO – La cultura non ha prezzo, pertanto può essere servita anche gratuitamente. Fedele al motto cristiano: primo fra tutti, servo di tutti, Nicola Di Matteo ha illustrato venerdì pomeriggio 15 ottobre presso i locali delle scuola elementare “Giovanni Paolo II” di corso Pandosia l’attività di culturalmente libero, neonata associazione che dal marzo scorso nella città jonica organizza corsi di formazione agli iscritti, nel momento in cui scriviamo 43, gratuitamente. Quelli messi in cantiere e già sperimentati in questi mesi con successo sono: informatica di base con Paride Rinaldi e lingue, tra cui lo spagnolo grazie alla Prof.ssa Silvia Dammarco e inglese con Angela Manolio, docente anche di giapponese: “In un anno –spiega Di Matteo- organizziamo all’incirca una decina di corsi low cost con costi zero, praticamente, per i nostri soci i quali si devono solo tesserare per usufruire dei nostri servizi. Nello stesso tempo possiamo anche approfondire gli stessi quasi gratuitamente e con una spesa veramente irrisoria di poche decine di euro, per chi volesse approfondire l’inglese e l’informatica con i linguaggi del Windows 7 e Linux ad esempio. La nostra mission è quella di portare la conoscenza in tutte le case dei cittadini rendendola libera e accessibile a tutti senza barriere di ingresso dei costi. Io personalmente ho avuto già altre esperienze nel settore con enti pubblici, e questa esperienza la voglio traslare anche nel “privato”. Oggi non tutti si possono permettere il lusso di aggiornarsi o semplicemente di conoscere due materie così importanti e attuali come l’uso del Pc e l’inglese; ecco perché ravvisate queste criticità vogliamo modestamente colmare le lacune di alcuni cittadini che si sentono impreparati ad affrontare non solo il mondo del lavoro ma anche la più semplice interazione umana. Se poi ci saranno proposte particolari possiamo tranquillamente organizzare corsi di arabo, russo, giapponese, sempre alle stesse condizioni e sottoforma di volontariato pagando solamente le spese di organizzazione degli stessi che ammontano a poche decine di euro. Le ore di lezione saranno tutte serali: 50 ore per tre mesi complessivi sia per l’informatica che per l’inglese approfondito; mentre per i corsi base la durata è mensile”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 29 ottobre 2010

Quarta farmacia. L’Asm non concede l’autorizzazione. Lopatriello: “Disattesa la sentenza del Consiglio di Stato”

POLICORO - In una nota inviata all’Amministrazione comunale da parte dell’Asm, si rinvia ancora l’apertura della quarta farmacia comunale nel centro jonico dopo il ricorso vinto dal Comune di Policoro in appello al Consiglio di Stato nei mesi scorsi proprio contro la mancata autorizzazione della Regione. L’Azienda sanitaria materana sostiene che “nel diritto farmaceutico l’istituito dell’assegnazione con riserva” non esiste. In pratica la Regione dopo la sentenza di appello della giustizia amministrativa a nome della Dott.ssa Maria Trotta aveva assegnato al Comune la quarta farmacia con la formula “con riserva”. Ora la stessa Regione, tramite una sua articolazione, l’Asm, a nome del Dott. Eduardo Giordano, fa retromarcia per evitare possibili contenziosi dagli “esiti difficili da prevedere”, si legge nella nota. Il sindaco di Policoro si dice indignato di questa decisione: “che allunga ancora di più le tappe, mettendo addirittura a rischio l’ apertura di questo importante servizio pubblico su cui abbiamo già individuato la società che deve gestire la quarta farmacia e i locali, nella zona Lido, del lungomare centrale. Ho anche avvisato il Dirigente del Dipartimento sanità, Pietro Quinto, di rivedere tale posizione dell’Ente sub-regionale e procedere speditamente nella direzione della sentenza, anche se non nel merito, di un tribunale italiano. E’ un nostro diritto avere subito il servizio in un’area dove abitano tantissime persone, una seconda città, dove l’estate i numeri aumentano a dismisura. Questa è una vicenda che nasce dieci anni fa e se la prima richiesta è stata dichiarata decaduta, dopo il nostro insediamento (2008), dalla Regione Basilicata, la stessa è stata rieterata nel 2010. Quindi non vedo i motivi della decadenza del diritto di prelazione ad aprire immediatamente la farmacia pubblica. Oltretutto non capisco le ragioni che dovrebbero portare ad un contenzioso tra Enti pubblici quando c’è una sentenza in ultimo grado di giudizio che ci dà ragione. Questo è un conflitto istituzionale tra Asm e Regione che penalizza Policoro. Il Consiglio di Stato ha annullato la sospensiva del Tar. Se non provvedono a rilasciarci l’autorizzazione procederemo alla presentazione di un esposto-querela per omissione alla procura della Repubblica”.

Oltre la disabilità. La Novass a convegno




POLICORO – La cooperativa sociale Novass del centro jonico dopo il felice esperimento del “Turismo speciale”, il cui marchio è stato anche registrato, nei confronti delle persone abilmente diverse, ha tenuto un convegno sabato 16 ottobre presso l’Oro hotel: “Il viaggio oltre la disabilità”. L’assessore provinciale al Lavoro, Salvatore Auletta, ha spiegato come le politiche di integrazione degli abilmente diversi hanno avviato al lavoro 75 cittadini e altri 20 in fase di assunzione, aggiungendo come ci sia bisogno di fare ancora molto per stare al passo di altre province mettendo in campo nuove misure formative. Carmen Olivieri, presidentessa della Novass, invece, ha sottolineato come non tutte le strutture turistiche del Sud si siano messe in regola per l’accessibilità di queste persone meno fortunate e che il loro problema non è soltanto l’abbattimento della barriera architettonica, e di come in Italia siano 3 milioni i cittadini con bisogni speciali e 35 milioni in Europa di cui il 30% sceglie il Sud Italia. Pino Bruno, presidente della Federsolidarietà di Basilicata, ha rimarcato il grande lavoro di sussidiarietà delle cooperative sociali lucane che fanno impresa e creano opportunità di lavoro in un sistema di welfare da rendere universale e accessibile a tutti. Andrea Festa dell’Apt di Basilicata, ha sostenuto come siano ancora tanti i siti turistici non a norma e di come il marchio di qualità agli alberghi viene concesso solo se accessibili a persone abilmente diverse. Tra i numeri citati dal rappresentante dell’azienda di promozione turistica ci sono: 157 alberghi con totale accessibilità e 159 parzialmente accessibili. Tra i relatori anche il vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, Mons. Francesco Nolè, il quale ha osservato come il volontariato sia l’inizio di un’opera buona e di come la società abbia fatto dei passi in avanti nella sua evoluzione: prima un diversamente abile era visto come un peso e quasi segregato in casa, ora invece la disabilità da mondo a parte è parte del mondo. Un’esperienza diretta nel mondo sociale è stata portata da Marco Tribuzio della cooperativa Ulixes di Bitonto, in collaborazione con la Novass, il quale ha illustrato il progetto della chiesa italiana denominato “Progetto Policoro”, nato proprio nella città jonica negli anni ’90, all’interno del quale lavorano decine di giovani in autoimpresa tutti impegnati in attività filantropiche con un ritorno occupazione non indifferente in: ambiente, cultura e turismo. Giambattista Parciante ha fatto le veci dell’assessore regionale al Lavoro, Rosa Mastrosimone, spiegando i progetti messi in cantiere dalla Regione Basilicata sull’integrazione e inclusione sociale: progetto Pari, Borse lavoro, tirocini formativi e azioni positive sia pubbliche che private verso i diversamente abili. Antonio Affuso, della cooperativa Archeoart, con diapositive ha illustrato i suoi innumerevoli progetti culturali; mentre il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha chiuso i lavori affermando come il suo assessorato sia molto vicino ai diversamente abili con il progetto “Tutti a mare…” e con un convegno organizzato nel 2009 nell’anno della disabilità al PalaErcole. Ha parlato poi di rivoluzione culturale, nel senso di guardare l’uomo come individuo con rispetto e uguali diritti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 28 ottobre 2010

Nessuno vuole il «Summertime» asta deserta per la seconda volta

POLICORO - Nessuno vuole il complesso ludico- sportivo-discoteca Summertime, inaugurato 8 anni fa lungo la via del Lido. Anche la seconda asta del complesso al cui interno vi è anche il cineteatro Hollywood è andata deserta. Come la prima. Nessuno sembra essere interessato alla struttura che tante aspettative, anche occupazionali, creò nel Metapontino. Così, l'area jonica lucana rimarrà ancora, non si sa per quanto, senza sala cinematografica. Ed all'avvocato Gaetano Mauro Danzi, delegato dal tribunale di Matera alla vendita della struttura, non è rimasto che prendere atto che nemmeno un'offerta gli era pervenuta entro il termine prefissato. Il complesso immobiliare si trova in questa situazione su ordinanza della magistratura materana del 5 novembre scorso, giudice Valentina Ferrara. Cosa accadrà ora? «Farò istanza al magistrato – ha dichiarato l'avv. Danzi - per indire una nuova asta con prezzo di vendita, eventualmente, al ribasso». Troppo alta la cifra di partenza di 3.132.004,00 euro con offerte minime al rialzo, in caso di gara, di 62.641,00, dei primi due tentativi di vendita? «Vede - ha spiegato il nostro interlocutore - quando si debbono vendere immobili di un certo tipo occorre effettuare pubblicità di tipo speciali, mirate ad imprese interessate al settore. Non basta solo l'inserimento sul sito www.astegiudiziarie.it. E quel prezzo non era, oggettivamente, appetibile». Perché allora partire dalla cifra di oltre tre miloni di euro? Perché, più o meno, quello è il valore su cui ha effettuato la sua contribuzione la Regione. Il complesso, cioè, ha goduto per la sua realizzazione di fondi pubblici che, è evidente, non sono andati a buon fine. Risulta, altresì, che nessuna istituzione si è costituita nel procedimento. E qui scatta una sorta di rebus amministrativo - legale: può la Regione rivalersi per tentare di recuperare i contributi erogati? La domanda deriva dal fatto che l'opera è stata completata ed è entrata regolarmente in funzione pur se successivamente è andata male ed ora si trova in stato di vendita all'asta giudiziaria. Per un debito, oltretutto, che è considerato neanche tanto elevato: circa 550 mila euro. Una banca ha fatto pignorare il bene. Tutto quel che si incasserà di più rispetto a questa somma verrà devoluto alla società realizzatrice. E la Regione? Probabilmente, sarà la magistratura ad interessare della vicenda, per molti aspetti intricati, il massimo ente territoriale locale. Che potrebbe, forse, tentare di rientrare del contributo erogato per la realizzazione del Summertime se e quando sarà venduto.

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Legambiente: la madre dell’inciviltà è sempre incinta

POLICORO - Non è certo uno spettacolo piacevole lo stato in cui versa la spiaggia di Policoro nelle ultime settimane, vedi foto allegata. L’estate ci ha lasciato già da un bel pezzo e con sé qualcuno ha dimenticato di pulire l’arenile e di abbandonare rifiuti e cumuli di rifiuti sulla spiaggia, nonostante essa gli abbia regalato quattrini durante la bella stagione. Questo è il riconoscimento a ciò che la natura ci regala gratuitamente? Non è un bel modo di ringraziare, purtroppo, la cultura dell’usa e getta tarda a morire, tradotto in chiare lettere : “d’estate cara spiaggia ti uso e dopo ti getto in un mare di rifiuti”. Nonostante le campagne di sensibilizzazione svolte questa estate dai volontari del circolo locale sulla salvaguardia e il rispetto delle dune si continua a far finta di nulla. Probabilmente qualcuno aspetta i volontari che a maggio, con l’operazione “spiagge pulite”, ripuliscono la spiaggia da questi rifiuti, paradossale! Ma la nostra preoccupazione è che sia il mare con le mareggiate che ci possa pensare risucchiandosi i rifiuti e mettendo a rischio l’ecosistema. Quindi, facciamo notare a chi è di competenza, se non si creano prima le condizioni, non si può approvare un Piano dei lidi se manca la cultura imprenditoriale rispettosa dell’ambiente, distruggere le dune per creare stabilimenti e solo stabilimenti non è un buon ritorno per la natura e per l’economia del paese. La raccolta differenziata ne è un esempio, dai rifiuti si crea economia, differenziandoli e non abbandonandoli ovunque. Perché queste immagini negative regalate ai turisti che vengono a visitare i nostri luoghi non ci fanno onore, ma creano le condizioni del non ritorno in quanto noi siamo stati capaci di offrire loro solo un turismo insostenibile.

mercoledì 27 ottobre 2010

Caso Rosalba Pascucci

«Sono obbligato a reintegrare i medici indagati»

“Io sono tenuto a rispettare le regole contrattuali della pubblica amministrazione; qualcuno ha detto che reintegrando il dottor Manolio (il ginecologo di guardia ndr) ho commesso un errore». Cosi si difende il direttore generale Gaudiano dalle accuse dei legali di Rosalba Pascucci, la donna deceduta dopo il parto all'ospedale dì Policoro, dov' è in corso un'indagine per accertare le responsabilità. «Non sono un giudice, né un avvocato – ha proseguito Gaudiano- per cui allo scadere dei 30 giorni di sospensione, se non ho conferme o una risposta dalla Commissione nazionale che ha fatto il sopralluogo, dovrò procedere al reintegro anche del dottor Capodiferro (il ginecologo che ha operato ndr), perché non uccido le persone e non posso violare le leggi. Poi, se c'era il rischio di inquinamento delle prove, doveva essere il giudice a valutare l'eventualità di mettere agli arresti domiciliari i colleghi. La normativa prevede molto poco in materia, non certo il licenziamento dei colleghi. Qui su Matera si rispettano le regole, per cui il ginecologo che segue le pazienti privatamente o con l'intramoenia, può solo assistere al parto, non esiste che operi. Queste procedure devono essere introdotte anche a Policoro, dove, a onor del vero, ci sono già, solo che normalmente le regole camminano sulle gambe degli uomini”.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

“Basta la parola”. Candidato al Miur il progetto sociale scolastico

POLICORO - L’Amministrazione comunale ha approvato una delibera di Giunta con la quale si candida a finanziamento nazionale un progetto proposto dall’assessorato ai Servizi sociali guidato dal vice sindaco Rocco Leone: “L’anno scolastico 2010/11 –spiega una nota del Comune- è stato dedicato, di concerto con le scuole, alla dislessia e disturbi di letto-scrittura; mentre in passato ci siamo concentrati su progetti mirati al disagio giovanile e minorile. Siccome siamo il Comune capoarea del Basso Sinni nel settore minori, e in virtù dei buoni risultati ottenuti in passato su alcune iniziative volte a prevenire fenomeni di devianza, abbiamo presentato il progetto “Basta la parola: centro per i ritardi e i disturbi nell’apprendimento”. Infatti dopo un’attenta analisi dei bisogni e delle esigenze degli scolari della città di Policoro abbiamo messo a disposizione già un locale della scuola comunale “Giovanni Paolo II” di corso Pandosia per la valutazione, riabilitazione e formazione degli utenti in collaborazione con l’ente di formazione Eureka e la società cooperativa “Imparola” di Matera, con esperienza nel settore della lotta alla dislessia e disturbi nell’apprendimento. Tale progetto lo abbiamo presentato al Miur (Ministero dell’istruzione università e ricerca scientifica) da finanziare con fondi U.N.R.R.A.”.

Calcio, solo un pareggio per il Policoro

POLICORO - Secondo pareggio casalingo per il Policoro Heraclea: al “Rocco Perriello” il match si chiude sull'uno a uno, con gli jonici che si fanno raggiungere dal Pietragalla dopo aver accarezzato la vittoria. Gara a tratti soporifera, con poche emozioni, concentrate soprattutto nel finale. La sfida si apre con il Policoro in avanti: lancio al volo di Porfido, Ciriello è attento e para. Ritmi blandi, soprattutto a centrocampo, e poco da raccontare Al 25' la prima occasione per gli ospiti, con una punizione dalla sinistra di Pietragalla, troppo alta per essere realmente pericolosa. Cinque minuti dopo e sono gli jonici a sfiorare la rete sugli sviluppi di un corner di Porfido: spizzicata di testa di Giannini ma l'estremo difensore biancoazzurro non si lascia sorprendere. Questione di minuti e al 36' arriva la rete del momentaneo vantaggio policorese, grazie a un'intuizione di Cappiello, abile a raccogliere il tiro angolato di Porfido e a beffare Ciriello con un diagonale raso terra. L'ultima azione del primo tempo è ancora per i padroni di casa con un cross di Cipriano, la testa di Pappalardo spazza via. Stessa musica anche nella ripresa: al 50' lancio di Gialdino, Cappiello raccoglie e tira, l'estremo difensore ospite si deve superare per rinviare. Dieci minuti dopo e ancora Porfido lancia Cipriano che però non arriva e spreca. Capovolgimento di fronte e sono gli ospiti ad essere pericolosi, al 66', con Pietragalla, lancio fuori. È questione di minuti e la rete del pareggio arriva al 70' grazie alla testa del neoentrato Piacenza, lanciato a rete da un diagonale di Potenza. Tutto da rifare ma il Policoro sembra non essere in grado di reagire; bisognerà aspettare gli ultimi minuti del match per avere un vero assalto alla porta di Ciriello. All'89' ci prova prima Ripa e poi Schettino con un bolide, parati. Subito dopo contropiede di D'Amico ma la palla è sopra la traversa. Al 91' Policoro in dieci per l'espulsione di Schettino. Al 93' l'ultima occasione della gara con Nuzzi, palla fuori. Il pareggio porta un punto prezioso in casa del Pietragalla, che tuttavia scende al terzo posto, ancora in condominio con il Viggiano, ma scavalcato dall'Angelo Cristofaro. Sempre più complicata la posizione del Policoro, che arriva a quota cinque punti con Vultur e Ferrandina ma si fa raggiungere anche dal Potenza Sc, vittorioso sulla Murese. Quattro squadre per l'ultima posizione e la necessità per i ragazzi di mister Viola di cambiare presto marcia per dare una svolta a questo primo scorcio di stagione.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Eleonora Cesareo

martedì 26 ottobre 2010

ELENCO NOMINE E DESIGNAZIONI

Cod.
Descrizione

01
Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM) – Elezione di 5 componenti, tra cui il presidente

Ercole Trerotola (presidente), Massimo Carcuro, Saverio Ciccimarra, Maico Fortunato, Anna Fulgione

02

Comitato misto paritetico sulla regolamentazione delle servitù militari – Designazione di 7 rappresentanti effettivi e 7 supplenti

EFFETTIVI SUPPLENTI
Giovanni Albano Maddalena Abbondanza
Nicola Acucella Antonio Lucio Capistrano
Giulio Danuzzo Rocco Caruso
Michele Ghersi Antonio Leonardo Iacobellis
Pierluigi Di Fazio Paolo Mestrice
Vincenzo Lauciello Mario Piscinelli
Maria Ruggiero Fulvio Russo

03
ATER Potenza – elezione dell’amministratore unico - (su proposta della Giunta regionale)

Vincenzo Dragonetti

04 ATER Matera – elezione dell’amministratore unico - (su proposta della Giunta regionale)

Innocenzo Loguercio

05 Comitato Provinciale di Indirizzo per l’Edilizia Residenziale Pubblica di Potenza – Designazione di 3 rappresentanti regionali

Gerardo Bellettieri, Armando Corraro, Michele Iummati

06 Comitato Provinciale di Indirizzo per l’Edilizia Residenziale Pubblica di Matera – Designazione di 3 rappresentanti regionali

Nicola Asprello, Nicola Cataldo, Mario Morea

07 Commissione Regionale dei Lucani all’Estero – Elezione del Presidente.

Antonio Di Sanza

08 Commissione Regionale dell’immigrazione in Basilicata – Designazione di 2 componenti

Francesco Schiuma, Domenico Muscillo

09 ARBEA – Comitato di Indirizzo – Nomina di 3 esperti

Giuseppe Ciarfaglia, Antonio Di Stefano, Donato Lomio

10 ARBEA – Nomina Direttore

Andrea Freschi

11 Commissioni provinciali espropri (Nomina esperti: 3 PZ – 3 MT)

PZ MT
Mario Castronuovo Antonio Acito
Antonino Ferramosca Francesco Paolo Lasala
Pasquale Tufaro Giovanni Vena
Rita D’Ottavio
(design. ordine agronomi) Salvatore Gaudio
(design. ordine agronomi)

12 Comitato Scientifico regionale per l’Ambiente – Nomina di 6 esperti

Michele Agostinacchio, Michele Altamura, Mariano Lisi, Filippo Massaro, Giuseppe Mastrodomenico, Giuseppe Ronga

13 Commissione regionale per la tutela del paesaggio – Designazione di 3 esperti.

Cipriano Garofano, Antonio Giancursio Bianchi, Rosangela Garramone

14 ARPAB – Nomina del direttore (su proposta della Giunta regionale)

Raffaele Sebastiano Vita

15 Consigli di aiuto sociale presso i capoluoghi di ciascun circondario dei Tribunali regionali – Designazione di 4 rappresentanti.

Mauro Torciano (Melfi), Marzia Romaniello (Lagonegro), Franco Di Pierro (Matera), Rocco Palese (Potenza)

16 Comitato Consultivo per la programmazione culturale – Elezione di 4 esperti.

Sandra Bianco, Giulio Savino, Cinzia Sorace, Angelo Tataranno


17 Comitato Regionale contro l’inquinamento atmosferico e acustico (Cria) – Designazione di 6 esperti

Luigi Appio, Vito Colucci, Nicola Montesano, Giuseppe Riviello, Antonio Scopa, Michele Vignola

18 Commissione Regionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna – Elezione di 20 donne

Maria Albano, Nunzia Armento, Angela Blasi, Antonietta Botta, Loredana Bruno, Giuseppina D’Alessandro, Chiara Daltorio, Rosetta Di Stasio, Giovanna Galeone, Caterina Giampetruzzi, Rosa Maria Giordano, Teresa Gullà, Giuditta Lamorte, Antonietta Laviola, Giovanna Pepe, Ivana Pipponzi, Annunziata Pizzolla, Anna Maria Russo, Anna Selvaggi, Angela Zifarone

19 Ente Parco Naturale Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane – Nomina Presidente

Rocco Lombardi

20 ARDSU – Comitato Paritetico di Amministrazione – Designazione di 3 rappresentanti regionali, di cui uno con funzioni di Presidente .

Arduino Lospinoso Severini (presidente), Giuseppe Manfreda, Severino Notarfrancesco

21 Comitato di gestione del Fondo Speciale per il Volontariato – Designazione di 1 membro in rappresentanza della Regione

Francesco Gentilesca

22 Comitato di gestione del Fondo Speciale per il Volontariato – Nomina di 4 rappresentanti delle Organizzazioni di Volontariato maggiormente presenti nel territorio regionale

Beniamino Contini, Canio D’Andrea, Antonello Manco, Antonio Papaleo

23 Carta dei Servizi Pubblici Sanitari – Commissione Mista Conciliativa presso la ASP Potenza – Designazione rappresentante regionale

Vincenzo Basile

24 Carta dei Servizi Pubblici Sanitari – Commissione Mista Conciliativa presso la ASM Matera – Designazione rappresentante regionale

Carmine Lisanti

Proroga del servizio di trasporto urbano

Policoro - Il servizio di trasporto pubblico urbano è stato prorogato alla ditta Grassani&Garofalo che in precedenza si era aggiudicata, tramite gara, la gestione del servizio fino al 31 dicembre 2010. Lo si evince da apposita delibera municipale: “Questa è l’ultima proroga in quanto –ammette il sindaco Lopatriello- abbiamo già avviato le procedure per un nuovo avviso pubblico da espletare nei prossimi mesi. Nelle more della preparazione degli atti amministrativi per l’espletamento della gara, la legge ci consente l’istituto della proroga per evitare un disservizio alla comunità che si serve del trasporto pubblico per gli spostamenti in città e nello stesso tempo utile perchè tutela l’ambiente riducendo l’emissione di anidride carbonica nell’aria viaggiando su un mezzo con molti posti a sedere anzichè guidare l’automobile. L’indirizzo politico del bando di prossima pubblicazione sarà quello di far viaggiare i pullman cittadini anche nelle aree periferiche della città dove sono ubicati i nuovi quartieri, oggi tagliati fuori perché non previsti dal bando degli anni passati dove il centro urbano era più concentrato. E lo stesso dicasi per le tante attività commerciali nate e che stanno nascendo nei pressi di tali quartieri”.

lunedì 25 ottobre 2010

Labriola: «Riqualificare l’ex zuccherificio»

POLICORO – «Quella dell’ex zuccherificio è un’area che fa gola a tanti e potrebbe rivelarsi un pugno nello stomaco della città». Lo ha detto al Quotidiano, Franco Labriola, consigliere comunale del Pd al Comune di Policoro. «Troppo tempo è passato inutilmente – ha esordito l’esponente della minoranza - troppe furbizie e complicità hanno permesso che, a distanza di quindici anni, si continui a parlare di amianto, nell’area dell’ex zuccherificio, nel mentre si è assistito ad una vera e propria speculazione edilizia». Labriola entra poi nel vivo della questione. «Vendita del patrimonio immobiliare – ha spiegato - e indifferenza rispetto agli obblighi di dismissione dell’ex impianto, con relativa bonifica dell’amianto presente nell’area, in polverie in lastre. Anni sono passati e della bonifica nemmeno a parlarne, per anni sacconi aperti sono stati abbandonati in loco, con il rischio reale di dispersione nell’ambiente circostante, dove abitano da anni numerose famiglie. Solo l’intervento della Guardia di Finanza ha obbligato qualcuno a rimuovere quei sacchi. Si torna a parlare di futuro di un’area compromessa sia dal punto di vista ambientale che urbanistico, nell’ambito del Piano d’Ambito “Policoro Lido”, dopo quindici anni nei quali le amministrazioni che si sono susseguite hanno, rallentato la definizione del Piano, unico strumento che avrebbe potuto prevedere un recupero urbanistico ed architettonico di un’area che è cerniera fra la città e il mare. Per questo, nelle settimane scorse ho posto l’attenzione sullo strumento di pianificazione (Piano d’ambito, ndr), segnalando il pericolo di destinazione per soli fini speculativi. Su questi temi, però risulterebbe sterile la denuncia se questa non fosse accompagnata da una proposta di merito e a questo impegno non voglio sottrarmi e risparmiarmi. Abbiamo il dovere di trasformare la negatività, rappresentata dall’area industriale dismessa (cimitero industriale), in una positività e per fare questo c’è bisogno di uno studio che sappia leggere e consegnare una proposta che risponda alla necessità di avvicinare il mare alla città, per costruire la città turistica di eccellenza del Metapontino. Dobbiamo per questo –ha suggerito- consegnare ad autorevoli studiosi della materia socio economica, urbanistica ed architettonica alcune linee guida di indirizzo. Partiamo dalla posizione geografica dell’area, a pochi metri dalla 106, su via Lido e a pochi metri dalla stazione ferroviaria. Già questo ci impone un primo obiettivo, quello di una trasformazione urbanistica ed architettonica dell’area che sia cartolina d’immagine turistica per i milioni di viaggiatori che attraversano la 106 durante tutto l’anno e ai tanti viaggiatori su rotaie. Cosa potrebbe determinare un’opera urbanistica ed architettonica di pregio nella mente del viaggiatore? Interesse, curiosità? Certamente queste considerazioni porterebbero un qualsiasi viaggiatore a dire: “Vorrei visitare questa città nel prossimo futuro.” Tanti sono gli esempi da seguire che in Italia e all’estero hanno trasformato e valorizzato cimiteri Industriali; Bagnoli, Genova, Lingotto, Siviglia, Barcellona, ecc. Continuando nell’analisi superficiale – ha concluso - dovremmo porci come obiettivo quello di consegnare alla città un contenitore che risponda all’obiettivo di destagionalizzare la stagione turistica. Aspetto di poter discutere di queste cose nella sede deputata che è il consiglio comunale e la commissione consiliare, ma subito perché quindici anni sono tanti».

Fonte il Quotidiano della Basilicata

Una piazza intitolata a Francesco Mitidieri

POLICORO - La toponomastica della città jonica avrà al suo interno anche il nome di Francesco Mitidieri. Il giovane policorese che l’8 maggio del 2005 scomparve prematuramente dopo una colluttazione con altri coetanei e che intervenne in difesa di un amico. “Questo suo gesto eroico –spiega il primo cittadino Nicola Lopatriello- ha colpito la sensibilità di ciascuno di noi e così vogliamo ricordare il giovane Francesco intitolandogli una piazza lungo via Puglia tra via Agrigento e via Allende in un’area di nuova costruzione affinché tutti ne possano riconoscere l’altruismo e la generosità del suo gesto, e che questi valori possano essere di esempio per giovani e meno giovani dando anche lustro alla nostra comunità. E come me la pensano tanti altri cittadini ed autorevoli esponenti del mondo istituzionale. Infatti l’europarlamentare Gianni Pittella (Pd) ha proposto di attribuire a Francesco Mitidieri la medaglia d’oro alla memoria con queste motivazioni “per il sacrificio da lui compiuto come atto di eroismo in difesa di una persona diversamente abile”. Ci sono state –conclude Lopatriello- tante persone vissute qui a Policoro che si sono distinte in vari settori della società civile, e la nostra Amministrazione ne vuole riconoscere i meriti dedicando loro una via o una piazza cercando in questo modo di dare un’identità a questa nostra città”.

domenica 24 ottobre 2010

Terminato il meeting dell' Anpefss al Cvl


POLICORO – Giorgio Guatelli è un professore di mezza età che otto anni fa è stato fulminato sulla via di Damasco quando ha conosciuto Sigismondo Mangialardi. Il quale gli ha illustrato l’attività del Circolo velico lucano (Cvl): sport, natura, cultura. Ma Guatelli come San Tommaso da otto anni viene qui a Policoro portandosi dietro 200 professori dell’Anpefss (Associazione nazionale professori di educazione fisica). Così anche per il 2010 come da otto anni ormai è terminato il meeting del Cvl di tre giorni (22-23-24 ottobre) dove i professori provenienti da più parti d’Italia hanno ammirato l’organizzazione e il progetto scuola-natura della struttura per ragazzi: “La classica gita –osserva Guatelli presidente Anpefss- di una volta la ritengo superata perché fine a se stessa. I ragazzi imparano la teoria sui banchi, però praticamente non sanno fare nulla. Le attività del Cvl sono una vera e propria scuola pratica per i nostri ragazzi, i quali sono entusiasti delle attività sportive, soprattutto vela, ma anche equitazione, escursioni ed attività varie di questa struttura che per noi è il riferimento principe per le attività marine. Anche gli stessi professori sono contenti dei risultati ottenuti sul campo e ogni anno nei Pof (Piano dell’offerta formativa) di ogni scuola c’è la parentesi del Cvl. Almeno per un buon 80% di professori aderenti all’associazione di cui sono onorato di essere il presidente. Poi c’è un target di professionalità alto e questo è un ulteriore valore aggiunto e certificato di qualità per noi professori e per gli stessi genitori dei nostri discenti. I ragazzi qui vivono un’esperienza bellissima con l’apprendimento sul campo di alcune materie oggetto di studio sui banchi di scuola. L’ambiente spiegato attraverso lo sport è la materia più semplice di questo mondo da apprendere a questa età per gli studenti delle scuole superiori. Che hanno l’età giusta per imparare a rispettare tutto ciò che li circonda in un’esperienza che poi li accompagnerà per tutta la vita. Ma è anche un modo per iniziare a vivere da soli senza sentirsi “sotto tutela” dei genitori. Questa formula la ritengo altamente formativa e i ragazzi in questo modo crescono più in fretta e si responsabilizzano molto di più”. Tra le scuole più longeve c’è l’istituto di istruzione superiore “Sani Salvemini” (Latina) rappresentati al raduno della tre giorni in riva allo Jonio da Antonio Bonetto e Domenico Giordano.
Gabriele Elia
(il Quotidiano della Basilicata)

sabato 23 ottobre 2010

Mario Milione, sesto anniversario della sua morte. "Dalla Procura di Taranto nessuna notizia"






Policoro, 19 ott 2010 – “No, rispetto all’anno scorso non è successo nulla. Niente di niente. Io, come avvocato della famiglia, non ho avuto alcuna notizia dalla Procura di Taranto. Quello di Milione è un omicidio dimenticato. Mario è un morto di serie B”. Sono le amare parole, crude nelle loro realtà, di Gianni Di Pierri, legale della famiglia di un uomo, Mario Milione,
rimasto vittima, sei anni fa, di un efferato delitto ancora senza colpevoli e senza un perché. Nessuno, poi, parla più di questo tragico fatto di cronaca: né le istituzioni, né la magistratura, né la cosiddetta società civile, né le associazioni antimafia di qualunque tipo, né i grandi network televisivi che si buttano a capofitto su siffatti casi di cronaca nera. Già, l’omicidio Milione è stato dimenticato. Solo la famiglia lo ricorda. Con amore e dolore. Mario aveva 37 anni quando il suo corpo fu rinvenuto carbonizzato in un auto data alle fiamme nelle campagne di Ginosa (TA). Aveva moglie, Angela Falcone, e due figli, allora entrambi minorenni. Sul posto intervennero, il 19 ottobre di 6 anni fa, i carabinieri della Compagnia di Castellaneta ed il magistrato della procura della Repubblica di Taranto, Ida Perrone. Su una stradina interpoderale di contrada Pantano fu rinvenuta una Lancia Dedra con i resti di un corpo anneriti dal fuoco, nel portabagagli. Forse l’uomo era vivo quando l’auto fu incendiata. Una morte orribile. Solo a seguito della prova del dna, effettuata sulle ossa e su alcune macchie di sangue rinvenute su un lenzuolo di casa, quei resti furono attribuiti al giovane scomparso da Policoro il giorno 15 di quello stesso mese del 2004. Da allora, però, dei responsabili di quel crudele delitto, di chiara impronta della criminalità organizzata, nessuna traccia. Una morte dimenticata forse perché Milione era un tossicodipendente? Da qui l’omicidio di serie B? Dalle testimonianze raccolte, però, egli non aveva mai avuto condanne per spaccio ed aveva tentato più volte di uscire fuori dal tunnel.

FONTE
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Sub judice la vittoria di Vizziello al campionato italiano motocross “Supersport”

POLICORO – Doveva essere una festa sportiva per tutta la città jonica la vittoria al campionato italiano di motocross del centauro Gianluca Vizziello nel campionato italiano, classe Supersport. E invece come una doccia fredda è arrivata immediatamente dopo, lunedì 18 ottobre, la sospensione del titolo. La Commissione sportiva ha messo sub-judice l’ultima gara disputatasi sul circuito fiorentino del Mugello, dove Vizziello era arrivato secondo, poiché il team Bike Service di Roberto Tamburini, rivale del giovane motociclista lucano, presenta reclamo contro Vizziello “per le pinze freno anteriori della sua CBR non conformi”. Dopo la verifica dei commissari, i giudici accolgono il reclamo e squalificano Vizziello proclamando campione italiano Tamburini. Il quale si era classificato quarto in classifica distanziato di 15 punti: 109 contro i 94. A questo punto la scuderia Velmotor 2000 di Vizziello sporge un contro reclamo, sostenendo che “le pinze in questione erano perfettamente originali, dal momento che la CBR600RR viene venduta in versione standard e versione ABS”. Dunque i commissari di gara avrebbero commesso un errore di valutazione nel considerare le pinze di Vizziello leggermente difformi da quelle normali usate per questo genere di competizioni sportive, ma comunque lo stesso idonee perchè omologate come quelle dei suoi avversari che lo hanno seguito nella classifica sportiva. Ora dopo la fase istruttoria del contro ricorso i giudici della commissione si sono riservati di emettere la sentenza sportiva nei prossimi giorni, dopo che i commissari si sono ravveduti in seguito alle giustificazioni del team Vizziello.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 22 ottobre 2010

Incontro in Municipio tra il sindaco e la società calcistica Policoro-Heraclea sulla gestione del campo sportivo

POLICORO - Lo stadio comunale “Rocco Perriello” potrebbe essere gestito direttamente dalla società di calcio del Policoro-Heraclea. E’ quanto emerso da un incontro tenutosi nel Palazzo di città nei giorni scorsi tra il primo cittadino, Nicola Lopatriello, e i dirigenti del sodalizio sportivo che disputa il campionato di Eccellenza lucana. “Penso che sia giusto –afferma Lopatriello- affidare il campo di calcio all’unico team della città dopo la fusione della scorsa estate tra il Borussia Pleiade e il Policoro 2000 da me salutata con favore. Oltretutto in questo modo il Comune si sgraverebbe dell’onere della manutenzione di cui necessita l’impianto di gioco, compreso il verde del prato di gioco e la rizollatura dello stesso. Inoltre gli stessi dirigenti avrebbero più interesse a far funzionare meglio tutto il campo di calcio gestendo anche qualche servizio interno in modo da portare utili nelle casse della loro società. Aggiungo poi il beneficio per le compagini giovanili presenti in città di potersi allenare all’interno dello stadio insieme alla “prima” squadra, nella speranza di veder crescere un vivaio di calciatori autoctoni da portare la locale squadra e la città nel novero dei campionati professionistici che più si addicono alla nostra storia calcistica e ai numeri, in termini di residenti, di altre realtà che possono contare squadre di calcio anche in serie B”.

I docenti di educazione fisica aderenti all’Anpefss si radunano al Cvl

POLICORO - Nei giorni 22 – 23 – 24 ottobre la sede del Circolo Velico Lucano (Cvl) è stata prescelta quale location naturale del meeting che ogni anno l’Anpefss (Associazione Nazionale Professori di Educazione Fisica) tiene per i propri iscritti. Alla tre giorni interverranno oltre 250 insegnanti di educazione fisica provenienti da ogni parte d’Italia; tra le iniziative previste vi sarà la liberazione dell’ennesimo esemplare di tartaruga giunto presso la struttura per ragazzi del lungomare centrale di via Lido con il carapace sfondato. Il pronto intervento però della biologa, veterinario e personale del Cvl ha permesso il pieno recupero del rettile e la prossima restituzione al suo ambiente. “Questo meeting si tiene da molti anni nel centro jonico ed è finalizzato alla conoscenza del territorio lucano da parte di chi ancora –osserva Sigismondo Mangilardi presidente Akiris Cvl- non ha avuto la fortuna di conoscerlo. Tratteremo temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e dell’habitat ecomarino, oltre alla promozione del territorio e della sua storia antica dalle nobili radici Elleniche, le attività sportive legate al mare e da ultimo la fattoria Magno-greca del recupero antichi mestieri. Non trascureremo nemmeno tematiche sull’educazione e sicurezza alimentare e la salubrità della nostra enogastronomia, e i pacchetti turistici che possiamo offrire alle scolaresche”. L’Anpefss è qualificato come Ente nazionale di cultura e formazione presso il Miur a cui sono associati centinaia di docenti di scuole italiane.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 21 ottobre 2010

Rione Casalini. Presto nuovo bando

POLICORO - I tre locali comunali del rione “Casalini”, cuore pulsante della Policoro post Riforma fondiaria e ristrutturati anni fa con fondi Pit-Metapotino (Progetto integrato territoriale), saranno messi a bando dall’Amministrazione comunale. Uno è stato lasciato libero dall’ultimo assegnatario, mentre gli altri due sono nelle disponibilità del Comune di Policoro. Queste le tipologie: attività di artigianato e commercio. “Quando candidammo a finanziamento –osserva il primo cittadino Nicola Lopatriello- il progetto al Pit nella legislatura 2001-2006 avevamo intenzione di far rivivere quel rione che ospitava negli anni ’50 la civiltà contadina da cui il centro jonico trae le sue origini, e di cui tutti noi andiamo fieri di quelle tradizioni e di quegli insegnamenti. A distanza di qualche anno la nostra è stata una scommessa vinta poiché oggi quasi tutti i locali sono stati assegnati e all’interno del rione troviamo varie attività commerciali e di piccolo artigianato artistico come era nello spirito del Pit e del bando del 2007, che intendeva privilegiare antichi mestieri abbinati al commercio di piccola ristorazione. Tuttavia ci sono alcuni locali rimasti in mano pubblica, mentre un altro si è reso disponibile perché lasciato libero dall’assegnatario per motivi personali. Per incentivare il lavoro autonomo e nello stesso tempo per rafforzare il nostro tessuto commerciale, di per sé già solido con la presenza di oltre 400 attività a Policoro, metteremo a bando anche questi altri tre locali seguendo la procedura e i criteri del passato (2007) nella massima trasparenza ed imparzialità che deve avere una Pubblica amministrazione”.

Traffico cittadino. Autovelox mobili al posto dei dossi. E’ la proposta di Giuseppe Ferrara

POLICORO - Il consigliere comunale della “Casa dei moderati”, Giuseppe Ferrara, dopo innumerevoli richieste da parte di abitanti circa la regolamentazione del traffico cittadino con altri dossi per rallentare la velocità delle macchine e motocicli, propone: “Di istituire in città autovelox mobili in dotazione ovviamente alla Polizia municipale in alcune ore della giornata, quelle più trafficate, sulle strade di Policoro non per fare cassa, come avviene sulla 106 jonica e Sinnica, ma per educare gli automobilisti alla prudenza. Lo so che questa mia proposta può essere impopolare, ma è l’unico rimedio per disciplinare meglio il traffico urbano poiché tutti vogliamo la prudenza sotto casa, però quando siamo noi al volante su altre strade spesso non diamo il buon esempio. E’ inutile riempire le nostre arterie di altri rallentatori del traffico con costi per giunta non indifferenti per l’erario, ma ritengo l’autovelox mobile lo strumento più utile che non intralcia la circolazione stradale e nello stesso tempo incute un certo timore nell’automobilista disattento che non rispetta i segnali stradali e i limiti di velocità. Oltretutto a supporto di questa mia tesi c’è anche una sentenza dalla Corte di Cassazione in base alla quale gli autovelox pubblici dei Comuni possono essere collocati su strade di stretta competenza municipale e a discrezione dei Vigili Urbani, senza essere inseriti nel decreto del Prefetto da rendere poi pubblico. Inoltre mi faccio carico presso l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Policoro di proporre una campagna di sensibilizzare nelle scuole policoresi sul tema della sicurezza stradale alla fine della quale rilasciare baby patenti simboliche. E chissà che i nostri ragazzi non ottengano così il buono sconto alla pompa di benzina!”.

mercoledì 20 ottobre 2010

Annullata la gara del rondò in viale Salerno

POLICORO - Con delibera di Giunta municipale, l’esecutivo cittadino ha revocato la gara d’appalto denominata: “opere infrastrutturali per la messa in sicurezza dell’area a massimo rischio di ingresso all’ospedale”. Si tratta in pratica della costruzione del rondò di viale Salerno di ingresso all’ospedale civile “Giovanni Paolo II”. “Dopo alcune segnalazioni anonime –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- delle scorse settimane su una possibile ingerenza nella procedura di assegnazione dell’opera pubblica, che doveva regolamentare meglio il traffico su un’arteria molto trafficata per la presenza del nosocomio cittadino e di molte attività commerciali, oltre ai nuovi quartieri sorti in via Massimo D’Azeglio e vie limitrofe e di collegamento tra Policoro e Tursi, era doveroso per noi bloccare l’assegnazione del lavoro pubblico con procedura negoziata ed avviare un nuovo avviso pubblico aperto ovviamente a tutte le imprese edili che avranno i requisiti previsti dal nuovo bando di prossima pubblicazione. La Pubblica amministrazione si deve distinguere per efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e di rispetto delle leggi in vigore nei vari settori che regolano la vita civile, sociale ed economica di uno Stato liberaldemocratico. Pertanto il prossimo passaggio politico vedrà la pubblicazione del bando con i termini e i requisiti di legge per potersi candidare alla costruzione del rondò”.

Aperto a Policoro lo sportello Adiconsum Cisl

Aperto mercoledì scorso a Policoro in via Giustino Fortunato 10, la sportello dell’Adiconsum Cisl che sarà operativo ogni mercoledì dalle ore 17 alle 19. Si potenzia e si completa con tale iniziativa, l’offerta dei servizi già garantiti dalla Cisl. Ricordiamo che nel comune Jonico da anni sono operativi i servizi di patronato e fiscali, nonché tutti i servizi di assistenza contrattuale e vertenziale a tutela dei lavoratori e pensionati. L’Adiconsum in questi anni sta ottenendo grandi risultati riconosciuti da tutti. Si è battuta e si batte con successo riguardo le controversie concernenti i rapporti contrattuali dei consumatori con le società elettriche e telefoniche, con le banche, e sulla garanzia dei prodotti acquistati. “Abbiamo inteso rafforzare – spiega la segretaria provinciale Adiconsum Cisl di Matera, Marina Festa che si recherà settimanalmente nel centro jonico - la nostra presenza capillare sul territorio. Con la sede di Policoro, tutti i consumatori della fascia jonica del comprensorio, potranno così trovare risposte alle tante problematiche che riguardano la tutela dei loro diritti”.

martedì 19 ottobre 2010

Occhio alle truffe. In città girano faccendieri di utenze di pubblici servizi a tariffe più convenienti

POLICORO – Si presentano giacca e cravatta nelle case delle persone e con tanto di autorità chiedono di controllare i contatori della luce o del gas. Non sono però dipendenti delle società somministratrici di utenze pubbliche, non mostrando nemmeno il badge di riconoscimento, ma persone che parlano a nome e per conto di società “concorrenti” della più classica Enel per fare un esempio. Cosa si nasconde dietro? Nelle scorse settimane l’ennesimo caso nel centro jonico in una via proprio della centralissima piazza Eraclea dove due distinte persone prima con fare elegante e poi in maniera in po’ più brusca dopo il diniego dell’utente alla loro richiesta di aprire il portone per il classico controllo, sono andare vie senza troppi complimenti dileguandosi temendo l’arrivo, forse, delle forze dell’ordine. Almeno questa è la ricostruzione fatta dal cittadino policorese. Ma il caso non è isolato. Poiché ci sarebbero altri episodi del genere, a proposito di utenze pubbliche, nel settore della telefonia ad esempio. E laddove la risposta faccia a faccia è piccata si cambia modo di approcciarsi. Come? Col telefono. Si promettono tariffe più basse con argomentazioni molto convincenti sull’abbattimento dei costi e poi si finisce nella trappola o del cattivo servizio o di tariffe più alte dopo la prima bolletta agevolativa. E molto spesso dall’altro lato della cornetta c’è un pensionato che essendo alle prese con un alto costo della vita davanti ad un’offerta del genere di vedersi la pensione, modesta, aumentata nel suo potere d’acquisto cade nel tranello e accetta telefonicamente la proposta. Ingenuità? No. Ma carpire la buona fede si. Ecco che ciclicamente nella città di Policoro gironzolano faccendieri pronti a tutto per fare cassa usando la poco nobile scorciatoia dei raggiri, facendo leva o sulla povertà finanziaria della gente in questo periodo di congiuntura economica negativa o, invece, promettendo il miraggio di migliorare il proprio tenore di vita con servizi più equi. È capitato in passato con la vendita di computer a domicilio, e molti anni fa addirittura c’era chi dietro una cifra di 3 milioni di lire prometteva un posto come tecnico in imprese parapubbliche.

Sogin: presentate attività 2011-2013 impianto di Trisaia

Si è svolto nei giorni scorsi, nella sala Verrastro della Regione Basilicata, il Tavolo della Trasparenza nel corso del quale Sogin ha illustrato il programma triennale 2011-2013, che – si legge in un comunicato della Società gestione impianti nucleari - in continuità con il precedente mira a sostenere l’accelerazione delle attività di decommissioning dell’impianto Itrec del Centro ricerche Trisaia di Rotondella.
Sono cinque, tra le attività previste, - spiega la Sogin - quelle di maggior rilievo illustrate oggi: rimozione del Deposito Interrato, costruzione dell’impianto di cementazione del “prodotto finito” e deposito manufatti cementati, sistemazione a secco del combustibile Elk-River, completamento delle operazioni di sistemazione e trattamento dei rifiuti solidi pregressi, presentazione dell’istanza di disattivazione.
Per quanto riguarda il Deposito interrato, è stato formalizzato il contratto con le imprese esecutrici delle operazioni ed entro quest’anno è prevista l’apertura del cantiere. Le attività saranno concluse nel 2013.
Si è conclusa la gara per l’impianto di solidificazione del prodotto finito. I lavori partiranno, con la consegna del cantiere, nel dicembre di quest’anno e si concluderanno nel 2014.
Entro il primo semestre 2011, verrà consegnato all’Autorità nazionale di controllo (Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) il rapporto di progetto particolareggiato per lo stoccaggio a secco del combustibile Elk River.
Proseguono le operazioni di trattamento e condizionamento dei rifiuti solidi pregressi; le attività, che sono state ulteriormente estese, verranno completate nel 2013.
E’ infine prevista, per giugno del prossimo anno, la presentazione al Ministero dello Sviluppo Economico dell’istanza di autorizzazione alla disattivazione dell’impianto.
I monitoraggi ambientali, che vengono sistematicamente effettuati in 60 punti di prelievo all’interno e all’esterno del sito, - rassicura la Sogin - non hanno rilevato alcun impatto per la popolazione e l’ambiente.
All’incontro – conclude il comunicato - erano presenti il Management Sogin, il presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo, il vice presidente della Regione e assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi, l’assessore alle Infrastrutture, Rosa Gentile, il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, il rappresentante dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), oltre ai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, dei Comuni di Rotondella, Policoro e Nova Siri, delle associazioni ambientaliste e sindacali del territorio.

Fonte
Basilicatanet

lunedì 18 ottobre 2010

Nato comitato pro-ospedale

POLICORO – Dal cantiere di Policoro, un think tank (pensatoio) trasversale voluto da Ottavio Frammartino, nasce la prima azione politica: il comitato pro-ospedale “Giovanni Paolo II”. Venerdì sera 15 ottobre nell’ affollata sala convegni della chiesa Maria SS. Annunziata di piazza Eraclea si è discusso del possibile ridimensionamento o soppressione del locale nosocomio tra cittadini e associazioni. In apertura lavori Raffaele Palmieri ha fatto un excursus dell’ospedale civile locale che nel tempo (1970) è diventato il terzo polo sanitario della Lucania, nonostante le numerose riforme (1980-1990-2008), sostenendo come professionalità e meritocrazia dovrebbero essere i criteri di gestione del servizio che copre una vasta utenza in un’area tra le più dinamiche della Basilicata. Il medico Giambattista Parciante, da 20 anni operatore del settore in quel di Policoro, ha invece affermato come i dati sugli interventi classificano il presidio ospedaliero di Policoro come quello con più carichi di lavoro e pertanto andrebbe potenziato: un esempio su tutti l’azzeramento delle liste d’attesa con tempi celeri prima di ricevere la prestazione, anche di soli 10 giorni; oltre a 15 mila prestazioni ambulatoriali l’anno. Dati che a suo dire sarebbero sufficienti, senza citarne altri, a rendere normale l’ospedale di Policoro. In caso si ridimensionamento l’alternativa non sarebbe Matera, concorrente di Policoro, ma Taranto con un aumento dell’emigrazione sanitaria. Paolo Consalvo, dell’associazione Stelle d’Argento, ha manifestato il suo disappunto per il mutismo delle istituzioni davanti a 2000 firme raccolte contro la chiusura del reparto di fisioterapia. Erano presenti anche i cittadini del comitato di Tinchi, rappresentanti di Pietro Giannace, il quale ha rimarcato come nessun esponente della Regione Basilicata si sia recato nell’altro ospedale del Metapontino a spiegare le ragioni del ridimensionato ospedale della frazione di Pisticci. L’Avv. Vincenzo Montagna ha chiamato tutti alla mobilitazione, che andava fatta prima a suo parere, dopo alcuni campanelli di allarme di spoliazione del territorio tra cui: il trasferimento del core business dell’ex Banca popolare del materano a Crotone, la chiusura della caserma dell’Esercito di Potenza, della sede della Banca d’Italia e uffici Enel, sottolineando poi come ci sia stato un baratto tra gli amministratori locali e la Regione: accorpamento delle Asl in cambio dell’ubicazione del Distretto sanitario previsto dalla riforma regionale. Ha poi concluso il suo intervento sui dubbi circa il risparmio di soldi pubblici della riforma e di come in caso di ridimensionamento dei servizi alla persona in senso lato e non solo sanitario la Puglia sia il naturale riferimento della costa jonica. Sulla stessa scia Antonio Di Sanza, secondo il quale nel breve periodo l’ospedale non correrebbe rischi di chiusura anche se nel futuro il pericolo c’è. A parere dello stesso sarebbe più logico rivedere la legge regionale in materia facendo leva anche sui Comuni dell’Alto Jonio calabrese che vedono in Policoro l’ospedale più vicino: a patto di mantenere gli standard qualitativi attuali con capacità di utilità riconosciuti da tutti. Tanti sono stati gli interventi durante il dibattito, con la presenza anche dei consiglieri regionali Nicola Benedetto e Vincenzo Santochirico. Il presidente regionale della commissione sanità, Rocco Vita, ha osservato come l’ospedale di Policoro essendo un Psa non ha nulla da temere e di come lo spirito del servizio sanitario regionale è quello di ragionare in un’ottica di macro aree più o meno omogenee tra di loro.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

L’imprenditore Longarini vuole investire a Policoro


Il 15 ottobre presso il Palazzo di città il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, ha incontrato l’imprenditore marchigiano Longarini, colui che ha rilevato la società “Itaca” già proprietaria dei terreni della zona D/7 di Policoro in località “Torremozza”. Durante l’appuntamento il primo cittadino del centro jonico sta tentando una mediazione per evitare il contenzioso, iniziato con “Itaca”, e in itinere con il subentro di Longarini, e il Comune di Policoro, instaurato dopo l’applicazione della clausola risolutiva espressa al contratto dal Commissario prefettizio, per il mancato inizio dei lavori sulla costruzione di un grande investimento turistico in Policoro. “Sto cercando di trattare –afferma il sindaco- con la nuova proprietà per salvaguardare l’investimento, su cui io punto molto per creare sviluppo ed occupazione in un’area dove c’è già Marinagri, un grande attrattore turistico. E lo stesso Longarini visitando la struttura è rimasto impressionato dalla sua grandezza e bellezza, convinto ancora di più che il turismo è il volano degli investimenti nella piana del Metapontino. Infatti egli, al di là dell’evoluzione della D/7, vorrebbe mettere radici solide nella nostra zona creando con Marinagri un grande macro attrattore turistico”. Infatti nell’incontro ha dichiarato: “Sono stato ospite di Marinagri e sono rimasto impressionato da questa città sul mare. E’ mia intenzione riprendere il vecchio progetto di Itaca e costruire in loco un complesso turistico d’èlite complementare a Marinagri. Ovviamente non dipende solo da me ma anche dal Comune capire le intenzioni: se decideranno di farmi investire sarò ben lieto di farlo, altrimenti l’iter giudiziario farà il suo corso con il rischio per le casse comunali di pagarmi 50 milioni di euro. Una somma che manderebbe in dissesto le casse municipali. Però io voglio evitare questa seconda ipotesi e da imprenditore voglio creare sviluppo nella zona”. Di par suo anche Lopatriello è d’accordo con Longarini: “Il cronoprogramma che ci siamo dati è: investimento, evitare la sentenza civile su cui potremmo essere soccombenti, trovare una mediazione bonaria con gli occupanti che tuteli loro e il futuro di questa città e comprensorio che và proprio nella direzione di puntare molto sul turismo come volano di crescita. Longarini è un imprenditore serio e nella sua vita professionale oltre ad essere impegnato nella cantieristica navale ed aerea ha investito molto in giro per il mondo. Per noi è un interlocutore di tutto rispetto e sono sicuro che alla fine prevarrà il buon senso tra tutti gli attori di questa vicenda economica, politica e giudiziaria”.

Tra sospensioni e trasferimenti un reparto nell’occhio del ciclone

POLICORO. C'è un reparto sotto stress all'ospedale Giovanni PaoloII. È quello di ostetricia e ginecologia. Un reparto salito agli onori della cronaca l'8 settembre scorso quando morì, alle 9.10, Rosalba Pascucci, 32 anni, di Bernalda, sottoposta attorno alla mezzanotte precedente ad un taglio cesareo in cui diede alla luce due gemellini. E a distanza di un mese la tensione seguita a quel drammatico evento è palpabile. Uno dei due medici già sospesi per 30 giorni dall'Azienda sanitaria di Matera, Carlo Capodiferro, ha ricevuto una nuova sospensione per altri 30 giorni. La struttura, così, è sempre sotto la "lente" di politici, amministratori, sindacati, associazioni. Ma c'è un altro motivo che causa malessere: il sottodimensionamento della pianta organica. E ciò a fronte di un incremento, addirittura, dopo quella tragica vicenda, di ricoveri e parti. Ovvio che quanti lavorano qui siano sotto stress. Risulta che alcuni ginecologi non godono del turno settimanale di riposo da circa 2 mesi. Una realtà che causa un superlavoro che può portare a difficoltà nell'erogazione dei servizi e ad un deficit di sicurezza. Ieri abbiamo avuto modo di verificare la situazione. Tutti occupati i 14 posti letto. Se si manterrà la media di parti in corso si supererà a fine anno la quota di 500 stabilita come idonea dal ministro Ferruccio Fazio. In servizio, vi erano, oltre al primario Michele Strippoli, i dirigenti Giampiero Adornato, Carlo Quinto, Antonella Dragonetti, e Giovanni Manolio, rientrato lunedì dalla sospensione di 30 giorni subita come conseguenza della morte di Rosalba Pascucci. Manolio era di guardia in quella tragica notte. Altri due ginecologi in "capo" al reparto, Giovanni Bianco e Franco Mattatelli, sono distaccati ad attività territoriali. E Capodiferro è sospeso. Negli ultimi mesi, altresì, si sono trasferiti Nicoletta Vurro, Roberto Nicoletti e Giuseppe Andrisani. Ed i due assunti a tempo determinato in loro vece, Giuseppe Corati e Guglielmo Tripodo, hanno concluso i sei mesi di incarico il primo alcuni giorni fa, il secondo proprio ieri. Insomma, qui mancano quattro medici. Il reparto funziona, perciò, sulla fatica di professionisti per i quali il superlavoro può essere un pericolo per loro stessi e per l'utenza. Per quanto tempo potrà durare? Tocca alla Regione, Dipartimento alla salute, intervenire. Quanto meno
si rinnovi l'incarico semestrale ai due medici già inseriti in una graduatoria concorsuale andata ad esaurimento. Bandire due concorsi significherebbe perdere, se tutto va bene, almeno 6-7 mesi. E qui lo stress si può tagliare a fette.

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

domenica 17 ottobre 2010

Meno tasse sui generi alimentari. Approvata la nuova tabella ministeriale

POLICORO – Generi alimentari di prima necessità con sgravi fiscali. Lunedì 13 settembre il Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) ha reso nota la nuova tabella dei beni rientranti tra quelli con una tassazione più bassa e ritenuti di utilità generale già dall’anno in corso. Ampliata la lista dei prodotti agricoli a tassazione ridotta. Si tratta di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, radici o tuberi, frutta in guscio commestibile, prodotti di panetteria freschi, grappa, malto e birra. La loro manipolazione, trasformazione e conservazione produce reddito agrario e può quindi fruire di un regime fiscale di favore, con tassazione su base catastale. Le novità nel decreto Mef del 5 agosto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 10 settembre. Oltre al debutto dei nuovi beni, l'altra novità riguarda pesce, crostacei e molluschi: alla "conservazione" di questi prodotti ittici, nel nuovo elenco è stata aggiunta la voce "produzione". La denominazione completa è ora "produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento, e produzione di filetti di pesce", con l'effetto di ampliare notevolmente il raggio d'azione dei benefici fiscali. I prodotti del nuovo elenco sono stati individuati sulla base della classificazione delle attività economiche "Ateco 2007", approvata con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 16 novembre 2007 (G.U. n. 296 del 21 dicembre 2007). Il regime agevolato si applica già da subito: la tassazione avverrà su base catastale e non in base agli effettivi ricavi meno i costi sostenuti. Ora con questo provvedimento non dovremmo più sentire dal pescivendolo, panettiera o macellaio: “Paghiamo tante tasse!” di fronte ad un aumento di prodotti alimentari di largo consumo indispensabili per ogni famiglia indipendentemente dalla capacità contributiva di generare reddito. Una mano tesa ai piccoli produttori in un momento delicato della fase economica che a cascata si dovrebbe ripercuotere sulle vendite al minuto del consumatore finale dei beni. Per l’elenco aggiornato consultare la Gazzetta Ufficiale del 10 settembre 2010.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 16 ottobre 2010

Adottata proposta di variante al “Piano regionale dei Lidi”

Su iniziativa dell’assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino, la Giunta regionale ha adottato la proposta di Variante al “Piano regionale dei Lidi”. Il provvedimento è finalizzato alla risoluzione del problema della paventata riduzione degli operatori balneari, che si sarebbe determinata in caso di applicazione delle previsioni contenute nel Piano vigente approvato dal Consiglio regionale nel 2005. La Variante, proposta dall’Ufficio Demanio Marittimo della Regione e supportata da uno Studio di incidenza ambientale, è orientata al recupero delle postazioni dei lotti stralciati in sede di prima approvazione e prevede nuove e più compatibili tipologie di strutture balneari che tengono conto delle peculiarità dei siti interessati e delle ultime direttive europee in materia ambientale. “La Variante al Piano regionale dei Lidi – dichiara l’assessore alle Attività Produttive Erminio Restaino- è da considerarsi un primo concreto traguardo perché conclude un iter formativo e procedurale molto lungo. Il Regolamento attuativo – evidenzia Restaino – prevede la possibilità di rilasciare concessioni demaniali fino a venti anni, con l’impegno per gli operatori assegnatari di presentare un Programma di investimento. La Variante propone il giusto equilibrio tra vari interessi, evitando che la supervalutazione di alcuni, potesse ledere e sminuirne altri. Bisogna ricordare – aggiunge Restaino- che le coste lucane sono per la quasi totalità Siti d’Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale. Per questo motivo ogni forma di programmazione e pianificazione deve essere assoggettata a procedimenti di valutazione molto serrati, in ultimo, la Valutazione Ambientale Strategica. Con la variante al Piano regionale dei Lidi si consegue – aggiunge l’assessore Restaino - il duplice obiettivo di disporre di uno strumento amministrativo per l’attuazione degli interventi infrastrutturali e di linee guida chiare per la pianificazione delle azioni di salvaguardia e ricostruzione delle spiagge. In sostanza – osserva Restaino - l’afflusso turistico sulle coste lucane potrà finalmente stabilizzarsi, grazie all’elevamento della qualità dei servizi che il Piano indurrà. Gli operatori potranno quindi pianificare i loro investimenti, sulla base di maggiori certezze. Con il Piano dei lidi – conclude Restaino – il turismo balneare potrà finalmente considerarsi un settore con alte potenzialità di crescita e, partendo da questo dato, si potrà lavorare per rafforzare l’immagine di una regione che punta sulla qualità dell’accoglienza, forte di un’antica esperienza e di una rinnovata attenzione da parte della Regione”. Dopo la pubblicazione, la proposta di Variante seguirà le fasi della consultazione, del parere di Valutazione Ambientale Strategica, della definitiva adozione da parte della Giunta regionale e dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale.

Fonte
Basilicatanet

venerdì 15 ottobre 2010

Reintegrato uno dei ginecologi indagati perla morte di Rosalba

POLICORO. Ci sono sviluppi nel caso della morte di Rosalba Pascucci, 32 anni, deceduta nell'ospedale Giovanni Paolo II dopo il taglio cesareo in cui aveva dato alla luce due gemelli. L'Azienda sanitaria di Matera ha reintegrato nelle funzioni uno dei due medici presenti in sala operatoria nella notte tra il 7 e l'8 settembre e sospesi nell'immediatezza dell'evento. Si tratta di Giovanni Manolio, che era di guardia in reparto e che, a suo dire, si era limitato ad assistere all'intervento eseguito dal suo collega Carlo Capodiferro. A quest'ultimo, invece, sono stati comminati altri 30 giorni di sospensione. Manolio avrebbe risposto agli addebiti del direttore generale, Vito Gaudiano. Risposta recepita dalla Asm «anche se - hanno fatto notare i vertici dell'Azienda - la nostra inchiesta interna non è ancora conclusa». Gli stessi vertici hanno evidenziato come, al contrario, nessun riscontro sia loro arrivato agli addebiti mossi a Capodiferro. Quest'ultimo, secondo Gaudiano, non era reperibile e non avrebbe potuto effettuare il taglio cesareo su Rosalba. Il ginecologo, tuttavia, lunedì e martedì scorsi è stato visto in corsia, in camice, partecipare all'attività del reparto. Martedì a mezzogiorno la notifica della nuova sospensione. Gli ultimi sviluppi detta vicenda, intanto, hanno provocato la protesta di Cittadinanzattiva. «È inaccettabile che ad inchieste in corso - ha detto la segretaria regionale dell'associazione, Maria Antonietta Tarsia - si proceda al reintegro dei medici sospesi. Ho chiamato l'assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano, ma non sapeva nulla. Chiediamo che venga fuori la verità prima di ogni reintegro. Almeno occorrerà attendere gli esiti dell'autopsia». Una posizione rigettata dal difensore di Capodiferro, Giuseppe Labriola: «Chiederò il reintegro del mio assistito. Egli non ha inviato deduzioni alla sua prima sospensione per tutto quello che gli era piovuto addosso. Ora spiegheremo che la sua presenza in sala operatoria era consentita da quanto accadeva nel reparto di ostetricia di Policoro. Gaudiano dovrebbe sospendere tutti i ginecologi che vi operano. Non vorrei che Capodiferro diventi un capro espiatorio. Egli ha sempre sostenuto di aver applicato il protocollo del caso. Per quanto riguarda le proteste di Cittadinanzattiva esse sono senza-senso. Non bisogna attendere l'esito dell'autopsia per la riammissione di Capodiferro al lavoro. Bisogna accertare le responsabilità e per farlo occorrerà attendere le conclusioni dell'inchiesta della magistratura». Ricordiamo che sono tre le indagini sulla morte di Rosalba: quella interna della Asm, quella congiunta Regione-Ministero della salute, e quella della Procura di Matera. Nell'ambito di quest'ultima, il pubblico ministero Rosanna De Fraia ha iscritto Manolio e Capodiferro nel registro degli indagati con l'ipotesi reato di omicidio colposo.

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

Grande ippica a Policoro

E' tutto pronto per il weekend di grande ippica presso gli impianti sportivi dell'Asd “Tucci Team” a Policoro, dove si disputerà il concorso nazionale B* di salto ostacoli. Ai nastri di partenza circa 100 binomi provenienti da Calabria, Puglia, Molise, Campania e Basilicata stessa. Quello policorese rappresenta ormai l'unico concorso ippico nazionale che si svolge sul territorio lucano, ma che alla sua VI edizione, è già un evento di notevole spessore. Patron della manifestazione, il presidente del sodalizio jonico, Vincenzo Tucci, che grazie all'aiuto del suo staff,dei numerosi sponsor e del presidente del comitato Giochi in Magna Grecia, Giuseppe Satriano, cercano di dar lustro alla città jonica e ad uno sport in continua ascesa. La pattuglia del Tucci team sarà al gran completo e sfiderà i binomi avversari nelle18 categorie previste. Nelle categorie sperimentali ci saranno le amazzoni Children Elena Ferrara, Lorenza D'Andrea e Carlotta Labriola, con i cavalieri Alessandro Di Pierri e Flavio Francolino. Nella categoria B 80 avremo Mary Vitelli e Nicola Lofrano. Nelle categorieB100 /B110cisaràil pienone con le amazzoni Francesca e Laura Ferrara, Gabriella Lofrano, Francesca Gizzi, Greta Di Pierri, Carmen D'Andrea e i cavalieri Giambattista Carone e Fabrizio Lofrano. Nella categoria C115 si registra l'esordio nazionale per l'amazzone Martina Gizzi, accompagnata da Sara Giuli, Salvatore Palmieri e Gerry Dente; nella C 120 al via Gerry Dente e Salvatore Lofrano e nelle categorie C 130 / C 135 ci sarà il capo-equipè Vincenzo Tucci. Il programma delle gare prevede sabato mattina l'inizio alle ore 9,con le categorie C115, C120eC130; nel pomeriggio le Sperimentali 1 e 2 BP 60, B 80, B100, B110. Domenica mattina l'inizio delle gare è sempre alle 9, con le Sperimentali 1 e 2, BP 60, B 80, B 100, B 110, C 115, C 120 e per concludere Gran Premio C 135. Le categorie più alte saranno dotate di un cospicuo montepremi, per un ammontare complessivo di 3.800 euro, più numerosi premi d'onore.

Fonte
Antonio Corrado
Il quotidiano della Basilicata

giovedì 14 ottobre 2010

Sanità sott’accusa. Nove mesi per una visita urologica

POLICORO – Con il federalismo fiscale le regioni d’Italia dovranno tappare i buchi della sanità aumentando le imposte in particolare l’addizionale Irpef che già in molte Regioni, tra cui la nostra, è alta 0,9% (fonte Corriere della Sera). Ma la Basilicata sarebbe una terra virtuosa dato che altrove, vedi Lazio, l’aliquota è addirittura dell’1,4%: tradotto in soldoni mille euro in più all’anno per ogni abitante dovrebbero pagare i residenti del Lazio se la Governatrice Renata Polverini non taglierà le spese inutili del suo sistema sanitario regionale. Responsabilizzare di più gli amministratori locali. Questa sarebbe la ratio del federalismo. In Lucania però, -forse perché si sta troppo bene!- il sistema sanitario non vuole i soldi degli utenti. Sembra un paradosso ma è così. E come fa? Scoraggiando le visite mediche. Un giovane del centro jonico A.L. dopo essersi recato dal suo medico di famiglia, quest’ultimo gli aveva prescritto con tanto di ricetta una visita urologia presso il Madonna delle Grazie di Matera. Così il professionista si è messo in macchina perdendo una mattinata di lavoro e recatosi al nosocomio del capoluogo provinciale gli è stato detto pressappoco così: il giorno della sua visita è il 6 luglio 2011. Esattamente tra nove mesi! C’era veramente da farsela sotto in seduta stante. Però è riuscito a trattenerla e non si sa fino a quando. Lui vorrebbe evitare di arrivare fino alla fatidica data della prossima stagione con la vescica gonfia e piena di urina, però se le liste d’attesa lucane con meno di 600 anime residenti sono così lunghe non vorremmo immaginare cosa succede in Campania o Sicilia. E siccome la sanità meridionale non gode di buona credibilità difficilmente arrivano residenti di altre regioni in loco. Anzi è il contrario. Si incentiva l’emigrazione. Ed è quello che potrebbe fare A.L.. A questo punto prima che qualcuno sveli l’arcano uscendo allo scoperto non resta da sospettare per dirla alla Andreotti: “A pensar male si fa peccato, però spesso ci si azzecca” che il policorese debba recarsi dal privato per una visita rapida. Che molto spesso è lo stesso medico pubblico. Un conflitto di interessi grande quanto un ospedale o come un modesto ambulatorio. Con i medici che incassano due volte: dal pubblico, alias collettività, e dal privato. E a farne le spese è la tanto bistrattata sanità di Stato tra casi di malasanità, dappertutto, e buchi di bilancio di cui non si intravede mai la fine e per coprirli bisogna chiedere al contribuente le tasse. Ma se solo gli facessero pagare il ticket…
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Piace ai commercianti la nuova via Siris




POLICORO – Qualche giorno per metabolizzare il cambio del senso di marcia nella centralissima via Siris, ora si entra da Policoro Sud prima si usciva, e così sono spariti i vecchi segnali stradali verticali, mentre per la segnaletica orizzontale ci vuole un po’ più di pazienza. Il cambiamento repentino in pochi giorni inizialmente ha scombussolato le abitudini degli automobilisti residenti, ma ora il traffico è più scorrevole e senza, meno male, incidenti. Ma come l’hanno presa i commercianti? Mimmo Tarsia della pizzeria “Ai Portici” dice: “Finalmente dopo 16 anni qualcuno si è ricordato di noi. Quando chiusero la strada nessuno ci tenne in considerazione forse solo per fare un piacere a qualcuno…Oggi con l’inversione del senso di marcia ci si avvicina al centro cittadino e alle sue attività commerciali. Non ne faccio una questione personale, perché io comunque anche in questi tre lustri ho comunque tenuto aperta l’attività e grazie a Dio lavorato. Però il fatto che a qualcuno sia venuta la felice idea di prendere una decisione concertata prima dell’inversione del senso di marcia la ritengo rispettosa di chi la mattina alza la saracinesca. Senza il commercio, l’anima di una comunità, non c’è vita da nessuna parte. In città tutte le strade portano al centro, da noi invece fino all’altro giorno era il contrario”. A pochi metri di distanza Franchino Pontrandolfi, titolare di un negozio di abbigliamento tra i più chic della città, già nota qualche novità: “Una mia collaboratrice in questi giorni ha ricevuto alcuni clienti del circondario, i quali non sapevano nemmeno l’esistenza della mia attività a Policoro…Prima ero tagliato fuori dal flusso di macchine, ora invece ci si passa vicino. La mia non è una considerazione di campanile ma semplicemente la constatazione che in centro i fitti sono più alti però di benefici se ne vedono pochi. Certo non è la panacea di tutti i mali però un segnale di attenzione per chi ha investito per rendere più bello e accogliente il centro della città dopo i sacrifici di una vita. Quando ho acquistato io la licenza ho speso la bellezza di 60 milioni di lire perché prima non esisteva la liberalizzazione di oggi, e la mattina mi alzo alle cinque per programmare il lavoro ed incontrare i fornitori. Ora il prossimo passo è quello di rianimare piazza Eraclea, un vero e proprio cimitero dove sembra che la sera si piange il morto con saracinesche chiuse e isola pedonale da coprifuoco. Se vogliamo renderla più viva pensiamo ad aprirla al traffico come a Nove Siri, almeno fino alla chiusura dei negozi”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 13 ottobre 2010

Calcio Eccellenza: Solo pareggio per il Policoro-Heraclea contro il Ferrandina Frabetti illude il Policoro, Marziliano lo riprende

POLICORO - Un gol per tempo e si conclude con un pareggio il derby materano tra Policoro Heraclea e Ferrandina. Uno a uno il risultato finale di una gara noiosa, con gli ospiti dinamici e attenti su ogni pallone e gli jonici ancora alla ricerca della propria identità. Cinque minuti di gioco e il Policoro va in vantaggio: cross di Ripoli verso sinistra, Frabetti è abile ad agganc iare, dribbling in area e potente tiro centrale, Fraccalvieri si butta ma non può nulla, la palla è dentro. Sembra l'inizio di una goleada eppure non sarà così; gli aragonesi inseguono tutti i palloni, pressano e creano gioco offensivo. Come all'8' quando Andriotti manda di poco a lato. O all'11': assist di Grieco per Marziliano che, sottoporta, alza troppo la sfera e la manda sopra la traversa. Al 17' Grieco se ne va in solitaria sulla fascia sinistra, la palla è troppo angolata e sfila via. Passano tre minuti e gli ospiti reclamano un rigore per un contrasto in area tra Coretti e Andriotti lanciato a rete, l'arbitro lascia correre. A tempo ormai scaduto si riaffaccia il Policoro: Cifarelli tira, il portiere ferrandinese respinge, raccoglie Frabetti che con un diagonale cerca la porta, ma è out. Nella seconda frazione di gioco i padroni di casa vanno nuovamente in avanti con un assist di Frabetti, Cifarelli cattura e cerca il pallonetto ma il tiro è troppo alto e finisce sulla rete. Al 59' ancora gli jonici pericolosi sugli sviluppi di una punizione rinviata da Fraccalvieri; tocca il neo entrato Lucarelli per Cifarelli che però calcia out. Il Ferrandina è attento in difesa senza dimenticarsi di costruire e, al 70', agguanta il meritato pareggio: assist di Grieco al centro dell'area piccola, Marziliano è sottoporta, si gira bene e beffa Coretti. Il ritmo cala: gli ospiti lottano su ogni pallone mentre il Policoro non riesce a finalizzare sottoporta. Gli ultimi sussulti della gara li creano gli jonici, prima con un tiro di Ripoli (87') e poi con Cifarelli che, al 92', riesce a battere Fraccalvieri, ma pochi secondi dopo che l'arbitro aveva fischiato per un fallo.

Fonte
Eleonora Cesareo
Il Quotidiano della Basilicata

martedì 12 ottobre 2010

Droga e alcool, due denunce e due segnalati

POLICORO - Vasti controlli dei carabinieri del centro jonico nell'ultimo
fine settimana. Al terminre di numerosi servizi, svolti sulle principali
arterie stradali e nei pressi dei locali notturni, i militari hanno
denunciato due persone per guida in stato di ebbrezza alcolica e ne hanno
segnalate altre due quali assuntori di stupefacenti. In particolare,
denunciati un 20enne del posto ed un 35enne della provincia di Cosenza,
che, fermati ad un posto di controllo e sottoposti ad accertamenti tecnico
hanno fatto registrare valori di alcool nel sangue superiori a quelli
previsti dalla legge. Per loro, oltre alla denuncia, è scattato il ritiro
dei documenti di guida e il fermo delle autovetture. Mentre, un 30enne e
un 23enne della provincia sono stati segnalati presso la Prefettura quali
assuntori di sostanze stupefacenti. Fermati e controllati, sono stati
sorpresi in posseso di una sigaretta di matijuana e di un flacone di
metadone detenuti per uso personale.

fonte
La Nuova del Sud

“Controlli ambientali nel pozzo Masseria Morano”. Il comitato Bosco Soprano chiama in causa le istituzioni





POLICORO – Il comitato Bosco Soprano sorto spontaneamente nel dicembre del 2009 dopo che nei pressi di via Adua (zona Filici) era stata installata una trivella per le perforazioni del sottosuolo del pozzo Masseria Morano alla ricerca di idrocarburi da parte della Gas Plus, società concessionaria, in una nota inviata al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e all’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi, chiede il: “controllo delle acque dei pozzi ad uso potabile e irriguo nella suddetta località nel mezzo di una zona densamente abitata, ricca di falde acquifere e dove è praticata un'agricoltura biologica e di qualità per la salute dei cittadini”. La loro richiesta nasce dopo le perforazioni con materiali di cui non si conoscerebbe l’origine, anche se precedute da un’ordinanza sindacale con la quale si vietava l’uso di sostanze chimiche. Le preoccupazioni dei cittadini erano poi state fatte proprie dalle istituzioni le quali con una delibera di “Consiglio comunale –continuano i componenti del comitato- ci si opponeva a qualsiasi trivellazione nel proprio territorio e nell'antistante mare Jonio, ravvisando pericoli per la salute pubblica, le acque e l'economia agricola e turistica del territorio comunale. A questa decisione è seguita poi quella del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, la quale ebbe ad affermare che per la ricerca petrolifera sul Pozzo Morano non sarebbero stati usati prodotti chimici per perforare la crosta terrestre, affermazione smentita poi nei fatti avvenuti sul Pozzo Morano e chiaramente documentati nel dossier fotografico realizzato con l'associazione Karakteria e Noscorie Trisaia, nel quale non solo si evidenziano i prodotti chimici ma i tir-cisterna che prelevano i rifiuti pericolosi derivanti dalle trivellazioni a pozzo perforato con esito positivo”. Dopo queste considerazioni chiedono controlli accurati da società private e affidabili da affiancare all’Arpab.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 11 ottobre 2010

Macchine sfregiate in città

POLICORO – Una cinquantina di macchine graffiate o scarabocchiate proprio come i segni dei bambini sui quaderni di scuola elementare o asilo nido. Solo che il gesto vandalico non sarebbe stato compiuto da ragazzi, la cosiddetta “bravata”, ma da un uomo di mezza età. In pochi giorni ha seminato il panico in alcune vie della città. Tra il cinque e il sei ottobre, secondo una dichiarazione di un cittadino, in corso De Gasperi a pochi metri dall’isola pedonale di piazza Eraclea: a farne le spese tutte le macchine parcheggiate negli appositi spazi a spina di pesce e in serata, poichè secondo una testimonianza di un automobilista vittima dell’atto vandalico fino all’imbrunire era tutto tranquillo. Probabilmente intorno alle 24:00 è entrato in azione sfruttando la tranquillità della notte. Di buon mattino questo residente ha trovato la brutta sorpresa del cofano pieno di graffi. All’inizio il professionista pensava ad una vendetta di qualche suo cliente, ma poi vedendo lo stesso “sfregio” anche su tutte le macchine del parcheggio ha pensato alla solita bravata di ragazzi che prima si divertivano con le bombolette a spray ad imbrattare muri, e qualcuno lo ha pescato di persona in flagranza, e poi sono passati a metodi meno urbani per trascorrere il tempo. Stessa sorte è toccato nell’ultimo week-end ad altri automobilisti di piazza Ripoli e vie parallele che alle prime luci dell’alba hanno dovuto imprecare per il danno non di poco conto alla propria autovettura. Così molti di loro non si sono fatti pregare due volte e in pochi giorni sono fioccate le denunce alla locale compagnia dei Carabinieri. Molte delle quattro ruote prese come bersaglio sono macchine nuove, e di conseguenza il gesto assume una valenza ancora più dolosa tanto da mettergli alle calcagna i militari dell’Arma che lunedì 11 ottobre hanno arrestato un uomo di Policoro di mezz’età, il quale avrebbe agito da solo.

Cambio di marcia in via Siris. Primo incidente

Questa mattina all'incrocio tra via Brescia, una perpendicolare di via Siris, e quest'ultima si è verificato un incidente stradale. All'orgine del quale c'è il nuovo senso di marcia ad entrare e non più ad uscire per chi proviene da Nova Siri. Si invitano gli automobilisti alla massima prudenza dato che c'è ancora l'abitudine al vecchio senso unico senza guardare la segnaletica stradale della nuova direzione.

Un libro scritto col cuore: “Senza fare Rumore”






POLICORO – Al cuore non si comanda. In ogni scritto si nasconde qualcosa di interessante e sta nella curiosità nel lettore andare a colmare una sua lacuna attraverso: giornale, libro, fumetto o altre forme di comunicazione. Ma è nella poesia che l’essere umano manifesta tutta la sua creatività, fantasia, senza essere soggetto a regole troppo rigide, tutta la sua coscienza di persona con una ragione e soprattutto un cuore. Esattamente quello che ha guidato gli autori di “Senza fare rumore”, un libro di poesie edito da Adafor presentato sabato sera 2 ottobre presso il castello baronale. Mariantonietta De Michele, Rosa Cammisa, Osvaldo Marano hanno messo nero su bianco le loro emozioni, le loro esperienze, la loro visione della vita ed è venuto fuori un capolavoro artistico unico nel suo genere. I critici letterari sostengono che le poesie sono intime, personali, soggettive e non hanno tutti i torti. Però questo libro scritto a tre mani è riuscito a mettere insieme esperienze diverse, stili di vita e di scrittura che si integrano molto bene l’uno con l’altro in un unicum tanto da aver tenuto incollati sulle sedie una platea curiosa di tanti cittadini interessati al suo contenuto. Ancora più profondo per chi conosce i poeti di quello che si possa pensare. Gli autori di “Senza fare Rumore” scavano a fondo nel proprio io come un’indagine introspettiva nell’essenza ed esistenza umana legata da un formidabile filo conduttore che è l’amore. Grazie al quale si nasce, si vive e conduce all’eternità/infinito, senza il quale l’uomo non ha un’anima e non si differenzia dalle cose e dal mondo animale. Anche nel dolore della vita terrena non bisogna mai abbattersi e pensare positivo facendo leva sulle passioni ed emozioni che trasmette il cuore. Non solo un organo anatomico, ma anche contenitore di sentimenti dal quale si irradia la forza e la gioia di vivere, oscurando la ragione, importante sì nella vita terrena ma sempre e solo quando è guidata dal cuore. In ogni azione quotidiana la stella polare di De Michele-Cammisa-Marano è proprio questa nobiltà d’animo, una mano invisibile che li guida come se fosse presente un’entità materiale. E una dimostrazione tangibile la si è avuta nella stessa serata allorquando il ricavato della vendita del libro è andata in beneficenza bypassando le logiche del mercato e del profitto; anzi rendendolo dal volto e dal cuore umano. Angela Delia dell’associazione “Presidio del libro” ha coordinato i lavori; Antonio Quarta, medico, ha sostituito il Prof. Antonio Leone, assente per motivi di salute, nell’introdurre i capolavori dei poeti; Pasquale Critone, curatore editoriale ha spiegato i motivi del marchio Adafor. Una poesia è stata musicata da Federica Calculli e cantata dal mezzo soprano Giuliana; mentre altre poesie sono state lette da: Giuseppe Digno, Rosanna Venneri e Petrigliano. In copertina c’è una scultura in legno del maestro Antonio Albino: “Veglia del sabato Santo”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 10 ottobre 2010

Cartellonistica stradale istituzionale. L’Anas chiede soldi ai Comuni






L’Anas di Basilicata, la società che gestisce la rete stradale italiana, ha diffidato il Comune di Policoro per la segnaletica stradale indicante luoghi di villeggiatura “istituzionali” tipo musei e frecce direzionali per raggiungere la stessa città jonica disseminate su varie arterie delle Lucania. L’Anas chiede il pagamento per tale servizio mancante, a suo dire, dell’autorizzazione come prescrive il codice della strada. Il primo cittadino della città di Policoro, Nicola Lopatriello, si dice esterrefatto di questa istanza: “Non si tratta di pubblicità e non vedo i motivi per i quali dovremmo accollarci anche l’onere di pagare una sorta di balzello, dato che le frecce indicative oltre ad essere utili per gli automobilisti che non conoscono il territorio servono anche alla promozione dello stesso. Oltretutto non sono stati installati da noi ma dall’Apt (Azienda di promozione turistica) di Basilicata. Non possiamo pensare di attirare turisti nella nostra piccola regione, e per certi aspetti ancora sconosciuta, con politiche vessatorie ed autolesioniste danneggianti la nostra immagine. I Vigili urbani di Policoro, dopo questa diffida, sono arrivati fino al confine tra Matera e Potenza imboccando la Basentana (S.S 407 al chilometro 25+500 e 100+320 entrambi del lato destro), per andare a verificare di persona e fotografare i segnali stradali oggetto della diffida che sono normalissime frecce indicative e non pubblicitarie di attività commerciali ed economiche. Pertanto ho provveduto a rispedire al mittente la missiva invitando l’Anas e scrivere all’Apt e non a noi chiedendo all’Ente subregionale spiegazioni sulla segnaletica in quanto istallata da essa stessa e non da noi”.