POLICORO - I Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile del Comando Compagnia di
Policoro, nel corso di un mirato servizio di pattuglia automontato finalizzato
al controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di lesioni
personali aggravate il cittadino rumeno P. v. e. (classe
1977), incensurato.
Il 10 maggio 2013, alle ore 22.00 circa in Policoro,
un equipaggio del Pronto Intervento 112 interveniva
presso la locale villa comunale a seguito della segnalazione di una lite animata
tra stranieri in corso presso quel luogo pubblico. I militari giunti sul posto constatavano
che a seguito di una lite scaturita per futili motivi tra cittadini rumeni, tutti residenti e/o
domiciliati nel Comune di Policoro, un uomo era rimasto gravemente ferito ed
era stato soccorso da personale del 118. Immediatamente si avviavano le attività di
indagine volte a ricostruire l’intera vicenda e ad assicurare gli autori del
delitto. Pertanto, con non poche difficoltà connesse alla comprensione della
lingua italiana, si raccoglievano le
testimonianze di tutti i presenti ai fatti. Così, si accertava che a seguito di
un litigio verbale sorto tra due rumeni poiché uno dei due aveva avanzato degli
apprezzamenti all’indirizzo della fidanzata dell’altro, il padre e lo zio
dell’ammiratore, avevano aggredito fisicamente il fidanzato della ragazza. A quel
punto P. v. e. (classe 1977), chiamato in causa da alcuni degli originari
contendenti per prendere le difese di uno di essi, piuttosto che dirimere
in modo pacifico la controversia,
colpiva la sua vittima con inaudita violenza non calibrando la sua notevole
forza fisica (trattasi di individuo assai muscoloso) con un pugno sferrato in
testa da tergo, continuando ad infierire quando l’uomo era ormai privo di sensi
per terra. In conseguenza dell’attacco subito, la vittima riportava lesioni
giudicate inizialmente guaribili in gg. 40 s.c. dai sanitari dell’Ospedale
Civile di Policoro e successivamente
veniva ricoverata al San Carlo di Potenza in prognosi riservata. In forza di
quanto accertato P. v. e. (classe 1977) veniva tratto in arresto nella
flagranza del reato. Le operazione si concludevano alle prime ore del 11.05.2013
con la traduzione dell’arrestato presso la propria abitazione in regime di
arresti domiciliari su disposizione
del Sostituto Procuratore della
Repubblica di Matera, Dr.ssa
Annunziata Cazzetta, che
successivamente avanzava richiesta di convalida dell’arresto al Tribunale di
Matera. Il 13.05.2013 il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di
Matera, Dr.ssa Angela Rosa Nettis, valutata la gravità dei fatti e la
pericolosità del reo, convalidava l’arresto e confermava a P. v. e.
(classe 1977) l’applicazione
della misura cautelare degli arresti domiciliari.
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