POLICORO – Nei giorni scorsi
presso l’Isis “Pitagora” del centro jonico si è tenuto un interessante convegno
organizzato dalla locale sede dell’A.N.V.S. (Associazione nazionale veterani
dello sport), guidata da Franco Nola, dal tema: “Famiglia, scuola e sport
nell’educazione della persona”. Il primo cittadino Rocco Leone (Pdl),
accompagnato dall’assessore allo Sport Massimiliano Padula (Trenta), ha
raccontato la storia di un bambino di Montescaglioso, il cui padre è stato anni
assassinato. Nonostante la tragedia in famiglia, guidato anche da un coetaneo,
il ragazzo è riuscito a diplomarsi e iscriversi alla facoltà di Agraria. Dunque
alla strada della devianza cui poteva essere destinato, ha scelto la retta via,
quella dello studio, dell’onestà e della sana formazione personale. Questa
vicenda è servita per spiegare ai presenti come scuola e amicizie sono gli altri
agenti di socializzazione dentro i quali si forma la personalità di ogni essere
umano. Leone ha sottolineato anche come in Basilicata sono, purtroppo, ancora
tanti i giovani che tra sale gioco, alcol e droga devono essere recuperati. Il
relatore principale, il docente universitario dell’Uniba Michele Indellicato,
ha focalizzato il suo intervento sull’aspetto educativo e integrativo che
bisogna inculcare ai giovani: scuola, sport e famiglia appunto, all’interno dei
quali non si può prescindere da alcuni valori: pace, libertà, democrazia. “I
valori –commenta- sono incarnati in noi ma devono essere testimoniati mai
assolutizzati, e cercare sempre e comunque una comunione di intenti con il
prossimo; quella condivisione che permette alla società di essere ricca di
esperienze e di pensieri da scambiarsi reciprocamente e mai degenerare in atti
contro la legge e la convivenza civile tra persone”. Sul concetto di persona,
fondamentale secondo il docente di filosofia, Indellicato si è soffermato nella
seconda parte della sua relazione: “La nostra personalità si forma e si
conquista giorno dopo giorno, ed essa non arriva mai ad uno stadio terminale.
Noi siamo spirito e materia ben integrati e inscindibili e pertanto in noi
stessi c’è l’etica che viene prima di tutto nei nostri comportamenti e nel
nostro agire. Sull’etica si fonda la nostra esistenza senza la quale non esiste
l’essere umano, ma un vegetale o animale che si muovono senza un’anima. La
differenza tra noi e loro sta proprio nell’avere innata un’etica, uno Spirito,
che ci deve portare a pensare e donare prima agli altri, i nostri simili più
fragili, deboli. Se facciamo questo creiamo una società solidale e nello stesso
tempo educata all’inclusione, reciprocità, riconoscimento senza l’autoritarismo
e il troppo permissivismo che pervade le nostre società e creano emergenze educative
nei nostri giovani. È nelle nostre mani, laddove manca, amare secondo l’ordine
sociale: Dio, persona, animale, vegetale”. Un fecondo contributo è stato
portato alla discussione dalla Dott.ssa Montesano.
Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della
Basilicata
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