Ignazio Petrone e Antonio Di Sanza subentrano, in
Consiglio regionale, a Vincenzo Folino, eletto parlamentare nelle scorse
elezioni e a Vincenzo Viti, dimessosi nelle scorse settimane in seguito alla
vicenda dei rimborsi ai consiglieri regionali. Per la surroga di Folino,
Petrone ha ottenuto 13 voti favorevoli e sei astensioni, quelle di Giordano,
Mattia, Napoli e Pagliuca (Pdl), Autilio (Idv) e Rosa (Gm). Per la surroga di
Viti, Di Sanza ha ottenuto l’unanimità dei voti. Successivamente l’Assemblea ha
eletto a maggioranza (con l’astensione di Navazio e 10 schede bianche)
Francesco Mollica (Udc), nuovo vicepresidente del Consiglio regionale in
sostituzione di Nicola Benedetto, attualmente assessore all’agricoltura. Il neo
consigliere Di Sanza, subito dopo la surroga, ha affermato che “a livello
regionale e nazionale serve una nuova dimensione pubblica, accompagnata da una
vera riforma istituzionale che ridisegni gli strumenti, adattandoli al mondo
che viviamo e ai suoi bisogni”. “Non dimissioni – ha sottolineato –ciò che
occorre sono decisioni e, quindi approvare misure economiche e di emergenza per
il lavoro e l’occupazione, definire lo statuto, la nuova legge elettorale e la
riforma degli enti sub regionali, riformare l’apparato burocratico, approvare
il bilancio e i tagli alla spesa pubblica e regionale e dunque, andare al
voto”. Nell’esprimere, poi, delusione per “l’assoluto abbandono politico” dopo
le sue dimissioni da presidente della Commissione regionale dei lucani
all’estero, maturata in seguito “all’inadeguatezza delle leggi vigenti”, Di
Sanza ha dichiarato di aderire al gruppo Pd nella speranza che questo “azzeri i
personalismi e le correnti e ritrovi il noi piuttosto che l’io”.
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