POLICORO - Ha effettuato ben 7.000 prestazioni
specialistiche nel suo ambulatorio in un centro della fascia jonica, ma ne ha
dichiarate al fisco solo 1.205, sottraendo all’Erario ben 450mila euro di tasse.
Questa volta, nella rete investigativa delle Fiamme Gialle di Policoro, è caduto
un noto professionista, titolare di uno studio medico specialistico. I
finanzieri della Compagnia di Policoro sono arrivati al professionista
esaminando specifici indicatori utilizzati per la selezione di posizioni fiscali
a rischio. Sotto la lente delle Fiamme
Gialle, infatti, sono finite le posizioni fiscali
e patrimoniali di persone esercenti arti o professioni ritenute più
“pericolose”, quelle cioè con un maggior rischio di evasione, individuate a
seguito di una complessa attività investigativa basata su informazioni acquisite
trasversalmente nell'ambito dei molteplici risvolti dell'attività di polizia economico-finanziaria
posta in essere dai reparti del Corpo. E’, così, scattata la verifica fiscale
nei confronti dell'attività esercitata dal professionista, nel corso della
quale, grazie al rinvenimento di una sofisticata e meticolosa contabilità parallela
“in nero”, è stato accertato che il medico, a fronte di oltre 7.000 prestazioni
di fatto rese, aveva emesso solamente 1.205 parcelle, occultando, in tal modo,
il 75% del corrispettivo effettivamente conseguito nelle annualità controllate.
L'attività di verifica ha permesso di proporre per il recupero a tassazione un
reddito imponibile di oltre 450mila euro. L'attività eseguita si inquadra nel
più ampio contesto di intensificazione dei controlli fiscali e relativo incremento
di qualità, disposta dall'Organo di Vertice del Corpo a contrasto dei fenomeni
maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
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