venerdì 29 giugno 2012

Di Pierri e Frammartino: “Pronto il salasso Imu”


POLICORO – L’Imu (Imposta municipale che ha sostituito l’Ici introdotta dal Governo Berlusconi nel pacchetto sul Federalismo fiscale) non fa dormire sonni tranquilli ai policoresi. Il 18 giugno è scaduto il termine per il pagamento del primo acconto con le aliquote ministeriali fissate per quei Comuni che non avessero ancora deciso le aliquote minime, tra cui anche Policoro. Però per il saldo di settembre/dicembre Policoro Futura con il consigliere di minoranza Gianni Di Pierri e Policoro è Tua con Ottavio Frammartino mettono le mani avanti sulle scelte che l’Amminisrazione comunale potrebbe fare. In una conferenza stampa di mercoledì 27 in piazza Eraclea il primo ha spiegato che  l’aliquota sarà del 5% sulla prima casa e 0,86% sulle attività produttive, dunque un salasso ancora più alto rispetto a quelle minime del Governo del primo acconto. Secondo Di Pierri: “Non si possono mettere indiscriminatamente le mani in tasca ai cittadini senza prendere in considerazione altri interventi per ripianare il bilancio cittadino. Questo lo possono fare dei tecnici come il Governo Monti, non chi ha promesso addirittura prima delle elezioni di voler abbassare questa tassa. Quello che preoccupa di più è che la Giunta non sia disposta a prendere in considerazione delle controproposte, come quella protocollata da Policoro è Tua e Policoro Futura”. Nei prossimi giorni è stata anche annunciata una campagna di volantinaggio per spiegare ai cittadini cos'è l'Imu e quali contromisure possono essere prese. Sulla stessa lunghezza d’onda Ottavio Frammartino: “Avere una casa non significa essere ricchi; secondo in un momento come questo etica e politica ci dicono che dobbiamo essere vicino alle famiglie colpite duramente da una crisi dalle proporzioni epocali. Facile fare gli amministratori aumentando le tasse: questo lo fa un governo tecnico, ma non un governo politico che aveva promesso su questo punto che non avrebbe messo le mani nelle tasche dei policoresi. Le risorse vanno recuperate da un’ attenta lotta all'evasione delle imposte locali e quella degli oneri sulle concessioni edilizie. Noi calcoliamo che tale evasione superi i quattro milioni di euro: basterebbe il recupero di un quarto di questi oneri per compensare il mancato introito sulla proposta di riduzione ed esenzione presentata in consiglio”.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Nessun commento:

Posta un commento