domenica 10 giugno 2012

“Io non dipendo”. Dieci video contro la devianza giovanile



POLICORO – Con la fine dell’anno scolastico si è concluso al liceo “E. Fermi” del centro jonico il progetto: “Io non dipendo” voluto fortemente dalle prof.sse Clara Ripoli e Valeria Moretti  presentato nella serata di giovedì 7 presso l’auditorium di via Puglia. Sono stati coinvolti circa 400 studenti della scuola tra le più popolose dell’intera provincia di Matera divisi in quindici classi: le prime, seconde e terze. “I ragazzi –spiega la Ripoli- si sono interfacciati con medici, psicologi del Sert, forze dell’ordine con entusiasmo e passione verso un fenomeno, la devianza nel senso lato: fumo, alcol, droga, che purtroppo colpisce una fetta consistente di nostri giovani. Il progetto, tutto interno alla nostra scuola o organizzato con fondi d’istituto, è partito nel novembre del 2011 e termina oggi con la chiusura dell’anno scolastico. C’è stata una sana e corretta informazione sulle cause e gli effetti di questi comportamenti negativi per loro e nei confronti di coloro che prendono come modelli di vita tali giovani. Stasera presentiamo 10 video confezionati dai nostri studenti, frutto di un lavoro meticoloso e impegnativo, la dove illustrano il loro punto di vista su tale problema in maniera razionale. Tali lungometraggi sono anche un’ opera di sensibilizzazione e di prevenzione che girerà su You tube su internet”. Nell’ambito dello stesso progetto abbiamo avvicinato Eugenio I., un ragazzo che è stato protagonista del percorso formativo: “Durante il quale abbiamo approfondito con esperti del settore i fattori di rischio. Tra questi le cattive compagnie, problemi sociali all’interno delle famiglie, non soltanto tra quelle meno abbienti ma anche tra le famiglie di buon nome. Infatti il problema è trasversale, il ceto sociale è uguale e la causa comune. Molti pensano che i problemi vadano via prendendo la strada della devianza e invece non capiscono che così i problemi raddoppiano. Frequenti sono i casi di disturbi nell’apprendimento, nell’attività fisica, psicologica con conseguenze neurologiche gravi. Noi crediamo che intorno al ragazzo vada costruito un sistema di relazioni umane diverso basato su valori e il rispetto della vita: la propria e quella degli altri”. Alla presentazione del progetto erano presenti anche il sindaco della città di Policoro, Rocco Leone, e l’assessore alle Politiche sociali, Livia Lauria.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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