Erano attesi entrambi a Policoro,
il vicino pugliese e l’ospite lucano, ma alla fine dei due non si è presentato nessuno.
Hanno declinato l’invito Nichi Vendola e Vito De Filippo attesi ieri mattina al
Resort Marinagri per il convegno organizzato dall’Associazione nazionale
energia del vento per la decima Giornata mondiale del vento, col patrocinio dei
Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e l’adesione del Presidente
della Repubblica sul tema “fonti rinnovabili: gli obiettivi comunitari al
2020”. L’associazione che riunisce oltre 2.500 protagonisti del comparto energetico
eolico nazionale, tra cui produttori e tecnici di settore operanti sia in
Italia che all’estero, quest’anno ha scelto la Basilicata per una cinque giorni
di incontri, eventi mondani e attività ricreative rinfrescati dalla brezza
dello Ionio. Aveva già annunciato l’intervento dei due governatori ma sembra che
le agende di entrambi fossero già piene. L’unico rappresentante istituzionale locale
presente a prendere la parola è stato quindi il presidente del consiglio
comunale di Policoro, Gianluca Modarello che ha manifestato il suo personale
parere positivo nei confronti della risorsa vento, risorsa di energia pulita e
con grandi potenzialità in termini di crescita, di occupazione ed anche di turismo.
Quindi la discussione si è concentrata su temi d’interesse nazionale. Simone
Togni, presidente dell’Anev ha coordinato e introdotto il convegno,
sottolineando come in questo periodo il settore eolico sia carente di un quadro
normativo certo, a causa del ritardo nel recepimento del decreto legislativo
sulle rinnovabili e come le istituzioni stiano trascurando le prospettive di
sviluppo di questo comparto. Dal 2008 la Uil sigla periodicamente un protocollo
con Anev, ma negli anni la situazione è purtroppo mutata. Fino al 2010 quando
si parlava di eolico, lo si celebrava come eccezione e controtendenza rispetto alla
crisi economica generale del Paese. Le rinnovabili rappresentavano l’unico
settore in crescita e con buone prospettive occupazionali. Oggi non è più
così». Ha commentato Paolo Carcassi, segretario confederale della Uil.
«L’Italia contrariamente al resto dell’Europa e del Mondo, non ha colto un aspetto
fondamentale, ovvero che
produrre energia significa
essere protagonisti dello scacchiere internazionale,
significa indipendenza e
significa creare posti di lavoro. E’ necessario valorizzare l’operato degli imprenditori
dell’eolico che hanno un ruolo fondamentale nell’avvio di questo sviluppo». Massimo
Derchi, amministratore
delegato di Erg ha così
espresso le sue posizioni: «Siamo in attesa da un anno di un quadro regolatorio
che dia all’imprenditore certezze laddove si investano dei capitali. Solo in un
contesto di stabilità della normativa sarà possibile realizzare progetti in
Italia che, non dimentichiamolo, necessitano di manodopera sia nella fase di costruzione
che nella gestione. Il decreto ministeriale sulle rinnovabili deve uscire per
consentire finalmente alle imprese di fare progetti a lungo termine». Ultimo
intervento in scaletta quello di Chiara Vergine, Responsabile dell’Ufficio
Connessioni di Terna che ha quindi spiegato la loro strategia per gli anni a
venire. «Abbiamo come obiettivo uno sviluppo della rete tale da rimuovere le congestioni,
utilizzando anche soluzioni innovative come i sistemi di accumulo, e garantire
la connessione alla rete migliorando il coordinamento tra gestore e enti preposti
all’autorizzazione».
Fonte
Il
Quotidiano della Basilicata
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