POLICORO - «Uno dei momenti più
emozionanti l'abbiamo vissuto la sera della premiazione del corso di fumetto. La
piazzetta piena e almeno 200 dei bambini delle elementari allievi fumettisti, che
facevano un tifo da stadio sotto il palco. Quando abbiamo annunciato uno dei singoli
premiati, un bambino si è messo a saltare come un forsennato. Pensavamo fosse
il vincitore. Invece lui, quando è stato invitato a salire sul palco, ha urlato
di gioia: non sono io, è un mio amico! Ecco, vorrei che fosse questa l'icona
della prima edizione di Balloon». E’il commento del direttore organizzativo del
primo festival del Fumetto, Cosimo Minonni. «Da molto tempo non partecipavo a
una manifestazione traboccante tanto entusiasmo. -ha commentato Silver, il creatore
di Lupo Alberto- Negli organizzatori, nei ragazzi del corso di formazione,
negli espositori, nella gente. Anche fra noi fumettisti ospiti s'era
creata una complicità
divertita e molto partecipata. Sono stato veramente bene e sono orgoglioso di
essere il padrino della manifestazione. Ho già parlato con il direttore
artistico della prossima edizione». «Manifestazioni come questa sono decisive
per la crescita della Basilicata, e non solo culturalmente. -ha dichiara il lucano
Giuseppe Palumbo, uno dei più apprezzati fumettisti italiani e disegnatore fra gli
altri di Diabolik- Molto ben pensata, anche nel dare spazio ai fumettisti
lucani. Le idee ci sono, i talenti anche, e dunque avanti tutta. Sarò al fianco
di Enzo e Cosimo nel far crescere Balloon». «C'era tante gente che pareva la
festa patronale. -si stupisce Domenico Viola, tutor del corso di formazione,
anima tecnica e tuttofare di Balloon- Ma con una differenza sostanziale: invece
di bancarelle del mercato, c'erano bancarelle piene di libri e fumetti. E non c'erano
giostre o dolci o altre attrazioni; la gente è venuta proprio per ciò che
veniva proposto. E alla fine le bancarelle erano praticamente vuote. Molte
richieste di libri e fumetti da parte dei visitatori non sono state soddisfatte
perché era tutto esaurito. E la gente non era solo di Policoro e dintorni.
Moltissimi sono venuti da comuni lontani, e dalla Calabria, dalla Puglia, dalla
Campania». Anche la tartaruga, simbolo di Balloon, disegnata da Clod, dopo la
festa è più felice. «Per forza, adesso ha un nome. -annuncia Clod- Glielo hanno
dato i bambini. Lo abbiamo scelto Mastantuono, Padre Gorla ed io fra le circa 500
proposte che hanno fatto per iscritto i bambini. Ma ci ha provato anche qualche
adulto. Chi avrebbe scritto Ercolina sennò? La tartaruga si chiama Lenticchia.
A scriverlo sono stati due bambini che sono stati premiati con un abbonamento a
Il Giornalino». Per il futuro come sarà Balloon? «La seconda edizione svilupperà
i temi accennati in questo numero zero. –annuncia il direttore artistico Enzo Perriello-
Ospiti di primissimo livello e affermati, il meglio che c'è in giro; insieme a giovani
alle prime armi, lucani e non solo; tanti libri e fumetti; presentazioni con
autori ed editori,mostre, laboratori, e tante novità che sono già in cantiere».
Fonte
Il
Quotidiano della Basilicata
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