Nel Municipio di Policoro si sono svolte, dal 5 al 7 marzo, le elezioni per il rinnovo delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) funzione pubblica. A cinque anni di distanza dalle precedenti, la prima sigla sindacale si conferma la Uil (Unione italiana lavoratori) avendo ottenuto il 57% dei consensi che dà diritto alla elezione di tre sindacalisti su un totale di 5 in rappresentanza di tutti i dipendenti di ruolo dell’Ente (85). Per il sindacato maggiormente rappresentativo, la Uil, i più suffragati sono stati: Imma D’Alessandro, Nicola Latronico e Adele Mitidieri; per la Cisl (Confederazione italiana sindacati lavoratori) Giuseppe Lanzillo; mentre per la Cgil (Confederazione generale italiana lavoratori) Domenico Guarino. Questi sono i delegati al tavolo concertativo con la controparte politica. Il componente della segreteria provinciale della Uil, Antonio Labriola, esprime la sua soddisfazione per gli ottimi risultati ottenuti dal suo sindacato di appartenenza: “Mi congratulo con tutti i candidati, eletti e non, per l’ottimo lavoro svolto e sono convinto che tutti si adopereranno al massimo delle loro forze per rappresentare al meglio i dipendenti del Comune di Policoro attraverso il mandato sindacale che hanno ottenuto. Per quanto riguarda la Uil il risultato è molto positivo e la riconferma a primo sindacato del Comune di Policoro testimonia il nostro impegno e l’incisività della nostra azione sindacale all’interno dell’Ente in difesa dei diritti dei lavoratori, dei servizi e del settore pubblico, spesso bistrattato e mortificato da norme e circolari. Un risultato che dà ragione alle battaglie che abbiamo messo in campo per difendere la dignità dei lavoratori e il 57% dei voti ottenuti ci dà un’ulteriore fiducia nel continuare sulla strada intrapresa, prendendoci le nostre responsabilità e siamo orgogliosi di come il nostro impegno sia stato ricambiato dai colleghi. Non ci siamo mai demoralizzati nemmeno quando abbiamo condotto delle rivendicazioni sindacali da soli, perché eravamo convinti delle nostre ragioni come i fatti poi hanno certificato. Continueremo sempre a privilegiare il dialogo con gli altri sindacati e la concertazione senza strumentalizzazioni e con proposte. Tra queste vorrei evidenziare il nostro impegno, quando si insedierà la nuova Amministrazione comunale (si vota il 6 maggio ndr), per una riorganizzazione dei servizi che il Comune eroga per raggiungere quegli standard di efficienza, efficacia ed imparzialità della Pubblica amministrazione come sancito dall’articolo 97 della Costituzione. Più nel dettaglio come Uil riteniamo che, di fronte ai vincoli del Patto di stabilità interno che vieta le assunzioni, i servizi vadano ottimizzati senza disperdere capacità e competenze umane che ci sono nell’Ente. In alcuni settori c’è personale in esubero, mentre quello del servizio sociale vada ristrutturato. L’ufficio tecnico necessita di una rimodulazione e altri servizi vanno accorpati alla luce di alcuni pensionamenti, e altri dipendenti pronti ad andare in quiescenza. E per bilanciare ci batteremo affinché agli 11 dipendenti, oggi assunti part-time, venga loro convertito il contratto di lavoro a full-time”. Infine per quanto riguarda la possibilità di esternalizzare alcuni servizi, sempre per carenza di organico, Labriola conclude: “Non abbiamo preclusioni per questa soluzione a patto che si dimostri come i costi pubblici siano superiori alle entrate. Sul trasporto scolastico per esempio siamo favorevoli alla “privatizzazione” sia perché mancano gli autisti, siamo costretti ad attingere da una graduatoria esterna, e sia per la gestione complessiva del servizio che porta il bilancio comunale ad avere una maggiore uscita rispetto alle esigue entrate. Su quello invece paventato in passato della riscossione dei tributi, siamo aperti al confronto anche se abbiamo delle perplessità perché il Comune ha un ufficio preposto per questo servizio e le professionalità adatte per stanare gli evasori delle imposte locali e per la fase propedeutica dell’accertamento dei tributi. Chi ci smentisce deve dimostrare, conti alla mano, che una possibile esternalizzazione porti più benefici alle casse comunali e dia risposte più celeri e concrete ai cittadini. Se ciò avvenisse non ci sottrarremmo alle nostre responsabilità”.
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