POLICORO – Con l’approvazione dell’atto di indirizzo da parte del Consiglio provinciale lunedì 19 marzo ha preso il via l’iter per la nascita del Distretto turistico di tutta la Provincia di Matera, che si affianca al già operativo Distretto agroalimentare, quello del salotto e il rurale. Purtroppo le esperienze passate di questi ultimi tre non sono state entusiasmanti per risollevare le sorti economiche dei settori di riferimento. Così abbiamo chiesto al tour operator Franco Garofalo di Welcome Lucania nonché presidente dell’associazione Lucania Doc, che raggruppa imprese turistiche, un giudizio su questo ennesimo contenitore.
1) Il Distretto del turismo a cosa dovrebbe servire seconde te?
“Il Distretto turistico della Provincia di Matera dovrebbe essere un organismo con un' ampia compagine privata che insieme al pubblico possa delineare le politiche di salvaguardia
dell'ambiente del territorio e strategie operative per la promozione del territorio”.
2) E' lo strumento giusto per lanciare o rilanciare il turismo in Lucania?
“Dipende dalle politiche strategiche della nostra Regione che, vista la piccola dimensione, e un’offerta turistica variegata fra i diversi territori e pertanto potrebbe creare un mercato turistico di tutto rispetto se riempiamo di contenuti gli strumenti messi a disposizione come il Distretto turistico. Lo scenario del turismo internazionale è molto cambiato nell'ultimo decennio ed è soggetto a trasformazioni e cambiamenti continui determinati dalla globalizzazione. Per essere competitivi sul mercato ci dobbiamo sforzare tutti a lavorare per il territorio”.
3) Non rischia di diventare un doppione dell'Apt?
“Spero che non ci siano sovrapposizioni ad altri enti e che invece operi in partnership con Apt Basilicata, Camera di Commercio e che operi per l'affermazione e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche come "destination developer" di strategie di sviluppo. In pratica alla valorizzazione dell’ unicità del territorio ma non all'omologazione o standardizzazione del territorio-prodotto. Affrontare su un tavolo tecnico permanente tutte le problematiche che da anni hanno mortificato l'entusiasmo e la capacità degli imprenditori del settore, penso al Piano dei lidi, alla salvaguardia della pineta, all’ospitalità turistica: insomma una compagine pubblico-privata che sia operativa e sopratutto delinei le strategie. Così io intendo il Distretto”.
4) Dovrebbe gestire fondi o avere solo un ruolo consultivo?
“E’ chiaro che se vogliamo dargli una funzione operativa il Distretto deve essere reso autonomo con dotazione finanziaria. Si tratta ancora una volta di una scelta politica se davvero credere nel settore turistico come volano dell'economia di questa regione. Gli investimenti da parte dell'imprenditoria turistica lucana devono essere presi in seria considerazione da parte della politica regionale perché così facendo dimostra che il Metapontino-Basso Sinni sarà il futuro economico della nostra regione; basti pensare agli investimenti dei progetti PIOT, anche se mortificati in dotazione finanziaria da parte della Regione”.
5) Nel Consiglio provinciale si è parlato anche di infrastrutture. A che punto siamo in Basilicata?
“E' imprenscindibile che il futuro turistico e la destagionalizzazione turistica del nostro territorio dipenderanno dalla infrastrutturazione. Aeroporti di Puglia ha contribuito notevolmente a far crescere le presenze e ha fatto scaturire interessi da parte di tour operator e compagnie aeree sul nostro territorio, ben patrimonializzato in strutture e qualità delle stesse. Una delle priorità sarà l'apertura della Pista Mattei e renderla aeroporto con l'allungamento della pista di altri 200 metri, per poter far atterrare aerei di 150 posti, soprattutto per i voli charter. Patrimonializzare la società di gestione Lucania Fly che attivi politiche e strategie di marketing su imitazione di Aeroporti di Puglia, uno dei pochi esempi a livello nazionale dove una società pubblica è stata efficiente nel giro di pochi anni tanto da far diventare Bari il 5° aeroporto in Italia (come numero di passeggeri) e Brindisi fra i primi 10”.
Gabriele Elia
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