Vito De Filippo, con la compagnia della card carburanti avvia il procedimento V.I.A per trivellare la concessione “Tempa la Petrosa». Centinaia di chilometri quadrati che comprendono anche i territori di Montalbano Jonico, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, Sant’Arcangelo, Senise, Tursi e Valsinni e dei comuni calabresi di Canna, Montegiordano, Nocara, Oriolo, Rocca Imperiale. Non Bastano 15 anni di petrolio per diventare la regione più povera d’Italia (Istat 2011), un Memorandum per raddoppiare le estrazioni (200.000 barili/g): la distruzione della Basilicata deve essere completa tanto è che ci stanno togliendo gli ospedali e i treni in cambio di misere royalties e le solite promesse di occupazione. Stiamo perdendo posti di lavoro in agricoltura e turismo, ci sono già danni alle economie locali e alle città della frutta, deprezzamento immediato degli immobili per danni all’immagine, inquinamento delle acque del Pertusillo da idrocarburi e sostanze tossiche utilizzate per le perforazioni petrolifere ,inquinamento dell’aria da idrogeno solforato (h2S). Costi sanitari che nessuno mai quantizza, microsismi e subsidenze (abbassamento del suolo come accade già a Crotone e come è successo nel Polesine) che metteranno in pericolo i centri abitati, il centro nucleare Itrec, i centri vicino al mare o la diga di Senise. E smentiamo De Filippo, non siamo “Cassandre”: sono proprio questi i motivi che hanno già spinto la regione Veneto e l’Abruzzo a chiedere una moratoria delle trivellazioni petrolifere nel proprio territorio, forse perché, più di quanto De Filippo ami la Basilicata, loro amano realmente il loro territorio. Invitiamo i cittadini alla mobilitazione per difendere la propria salute e le proprie economie, i sindaci a convocare da subito consigli comunali aperti per opporsi ai procedimenti amministrativi della regione Basilicata e dei burocrati dei petrolieri, a chiedere insieme a tutti i comuni lucani una moratoria delle trivellazioni per salvare l’ultima terra di Basilicata.
lunedì 19 marzo 2012
Riceviamo e pubblichiamo No Scorie Trisaia: “Total vuole trivellare la costa jonica, il basso Sinni e il senisese”
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