Pino Aprile: “Il Mezzogiorno risolleverà l’Italia”
POLICORO – Il giornalista scrittore Pino Aprile ha presentato nell’auditorium del liceo scientifico “E. Fermi” del centro jonico sabato 24 marzo il suo ultimo libro: “Giù al Sud”, davanti ad una platea ampia di ragazzi molti dei quali prossimi alle maturità. “L’ultima generazione ha poco di Sud rispetto alle passate perché vive in un mondo senza spazio e senza tempo. La vertiginosa esplosione dei mezzi di comunicazione e soprattutto della tecnologia fa vivere i giovani in una sorta di mondo virtuale e contemporaneità che di fatto ha abolito le differenze, e i genitori che un volta partivano alla ricerca di un lavoro con la valigia di cartone oggi non riescono a capire i loro figli, i quali vivino in una dimensione più moderna. Tutto ciò ha eliminato dalla discussione sul meridionalismo il concetto di riscatto sociale. E infatti coloro i quali oggi emigrano al Nord per trovare lavoro, non si accontentano più di lavorare in fabbrica ma sono più esigenti proprio perché il mondo della comunicazione ha allargato i loro orizzonti. Però sarà proprio il Sud a risollevare le sorti dell’Italia. Quel Sud dove ci sono più problemi e dunque dove c’è più voglia di emergere riequilibrerà un’Italia oggi troppo sbilanciata”, prendendo come termine di paragone di questo suo ragionamento lo scandalo della mancata ferrovia nella città di Matera. Poi un cenno alle nostre radici storiche: “Paradossalmente la nostra Nazione era più unita nel 1861 rispetto ad oggi. A generare le differenze di oggi è stata la Rivoluzione industriale vista come una grande occasione di sviluppo del Nord di cui il Mezzogiorno invece non ha saputo cogliere le potenzialità. Però questo svantaggio lo può colmare solo il Sud: chi ha bisogno deve rincorrere. Sono personalmente contrario alla divisione dell’Italia perché la storia ci insegna come le divisioni portano alla costruzione di frontiere e steccati ideologici di cui l’Italia non ha bisogno. Il gap infrastrutturale che oggi c’è tra Nord e Sud può essere colmato solo da una società e generazione di pari, come quella che stiamo vivendo, e non ci sono più lamentale. Nemmeno quella di una classe politica meridionale che ha gestito sì un potere delegato, ma su cui oggi non ha più scusanti: l’elettorato è più maturo di scegliere”. L’appuntamento culturale è stato voluto dal dirigente scolastico Rocco Rondinelli e dalla Prof.ssa Vittoria Leone.
Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)
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