giovedì 8 marzo 2012

Come l’uomo può cambiare la storia. Presentata la “Mostra della Sussidiarietà”




POLICORO – Che i cittadini italiani siano, come diceva Enzo Biagi, un popolo di brava gente trova conferma nella mostra itinerante: “150 di Sussidiarietà” presentata da movimenti e associazioni che hanno nel mondo cattolico il loro riferimento sabato 3 marzo nella sala convegni di Padre Minozzi. Partita dalla Lucania attraverserà altre regioni dello Stivale. Così l’ha descritta il primo relatore, Enzo Lapenta, della Compagnia delle opere, sezione di Basilicata: “La sussidiarietà per noi è la libertà degli individui, e laddove non riesce a manifestarsi per problemi oggettivi o soggetti dell’essere umano si dovrebbe intervenire in maniera orizzontale attraverso il mondo delle associazioni o altri agenti educativi come la scuola, la famiglia. Siamo contrari all’intervento pubblico e dunque alla sussidiarietà verticale. In poche parole dove non arriva il singolo dovrebbe intervenire il privato (associazione) e solo come extrema ratio il pubblico e dunque lo Stato. Noi ad esempio come Compagnia delle opere nella discussione in atto sulla riforma dello Statuto regionale abbiamo chiesto in un’audizione che tale principio venga inserito nel nuovo Statuto perché serve, secondo noi, a valorizzare la persona, a responsabilizzarla e a sviluppare la propria libertà come si può constatare visionando la stessa mostra dove sussidiarietà e solidarietà sono due facce della stessa medaglia”. Giuseppe Suriano si è invece soffermato sulle grandi risorse che l’uomo ha, che se messe in pratica possono davvero cambiare il mondo anche senza avere tra le mani il cosiddetto potere politico/economico. Infine lo storico Giovanni Piccierro ha parlato della mostra come di una presa di coscienza per autodeterminarsi ed essere costruttori di una storia dove i protagonisti sono gli uomini liberi che si impegnano per rispondere ai bisogni concreti quotidiani, il tutto nel solco della tradizione cristiana: la guida di ogni cattolico nel suo pensiero e azione. Sono intervenuti anche Giulio Sarli, presidente cittadino delle Acli di Policoro, e Andrea Borraccia a nome dell’associazione “Scuola di Atene”. In platea c’era anche Mons. Francesco Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, accompagnato dal sacerdote della parrocchia San Francesco della città jonica Don Antonio Mauri.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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