mercoledì 7 marzo 2012

Dopo la card benzina arriva anche il bonus acqua?




POLICORO – Una delle risorse più importanti della regione Basilicata, l’acqua, è stata al centro di una manifestazione pubblica venerdì 2 maggio in piazza Eraclea: “Il nostro petrolio è l’acqua” organizzata da tre associazioni: Ola, Ehpa e Comitato acqua pubblica Mt. Antonio Bavusi, dell’Ola, ha spiegato: “Le trivellazioni sono un grande rischio per il nostro bacino idrico. Ci sono stati tanti permessi per esplorare il sottosuolo e successive concessioni regionali per le estrazioni petrolifere di idrocarburi e gas che hanno messo a serio rischio la salubrità dell’acqua. Nella diga del Pertusillo si registrano sedimenti di metallo pesanti ed idrocarburi che attraverso le falde acquifere rientrano nei fiumi e dighe. Da quello che ci risulta poi ci sono altri permessi pronti ad essere rilasciati che stanno facendo della nostra regione una gruviera”. La pensa alla stessa maniera la geologa dell’università di Basilicata, Albina Colella, la quale ha puntato l’indice sui controlli superficiali da parte degli organismi pubblici deputati al monitoraggio. La rappresentante dell’Ehpa ha sostenuto l’anomalia lucana: “dove controllore e controllato sono la stessa persona e questo va ad alterare i risultati delle analisi dei campioni delle nostre acque. Noi ad esempio abbiamo dati diversi da quelli dell’Arpab e dai quali si evince che le acque del Pertusillo hanno alte quantità di metalli inquinanti. Pertanto la nostra proposta è quella di un ente terzo, esterno, cui deve essere commissionato il controllo della risorsa acqua”. Infine Carmela La Padula, a nome del Comitato acqua pubblica della provincia di Matera, ha lanciato pubblicamente la campagna do obbedienza civile all’ultimo referendum sulla gestione pubblica dell’acqua: “Chiediamo che il Governo faccia rispettare la volontà popolare di tenere in mano pubblica non solo la gestione dell’acqua ma anche quella di altri servizi essenziali per la sopravvivenza dell’essere umano. Ad oggi purtroppo non è così e lo riscontriamo al pagamento della bolletta dell’acqua dove al cittadino lucano dovrebbe essere applicata una decurtazione del 5% ed invece viene ancora inviata la vecchia tariffa ante-referendum con la remunerazione del capitale investito facendo gonfiare i profitti delle aziende come Acquedotto lucano nel caso della Basilicata. La riteniamo una grande ingiustizia, come ci ha confermato lo stesso ministro Clini, e per questo costituiremo nei Comuni della provincia dei comitati municipali dove i cittadini potranno compilare un modulo per richiedere che venga restituito loro il maltolto dal 21 luglio 2011, giorno in cui il referendum è diventato effettivo, e sulle prossime fatture delle utenze dell’acqua”. Nel centro jonico il loro riferimento è Felice Santarcangelo nella richiesta di questa sorta di bonus acqua come quello della card della benzina.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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