POLICORO - Gianluca Marrese, 38 anni a giugno, impiegato presso l'Azienda sanitaria di Matera, (in servizio all'Ospedale di Policoro), componente della segreteria regionale del Partito democratico, è il candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative al Comune di Policoro.
È lui il vincitore delle Primarie di coalizione, con 1060 voti ottenuti, a cui hanno partecipato altri due esponenti del Pd, Fabiano Montesano attestatosi secondo con 1011 e Franco Labriola arrivato terzo con 854 preferenze. Gli elettori sono stati 2986 tra cui 155 stranieri (90 comunitari e 65 extracomunitari) e 35 sedicenni. Curioso il fatto che lo scrutinio terminato ben oltre le tre di notte di lunedì, abbia registrato 22 schede bianche e 50 nulle. Ossia 72 elettori che si sono recati a votare e nonostante abbiano pagato un euro di contributo, non hanno inteso lasciare alcuna preferenza nell'urna. Lo spoglio ha visto un colpo di scena clamoroso e se vogliamo quasi inaspettato.
Montesano era in testa dopo le prime due sezioni scrutinate (la 3 e la 2) con 684 voti contro i 614 di Marrese. Labriola era terzo a soli 527. Poi il colpo di scena con lo spoglio della terza sezione (la numero 1, in cui hanno votato anche tutti gli stranieri ed i sedicenni) che ha visto Marrese prendere 446 voti e sbaragliare la concorrenza. I suoi sostenitori ormai sfiduciati si sono rianimati a notte fonda. Archiviata la competizione il giorno dopo è stato quello dell'analisi del voto e dei possibili scenari futuri. Non sono mancati strascichi polemici. Tra questi anche quello che riguarda il sostegno di Antonio Di Sanza e di gran parte dei componenti di “Policoro democratica”, la costola del Pd in cui si sono rifugiati pochi mesi fa i disanziani proprio perché in rotta di collisione con il partito locale e l'ex gruppo consiliare comunale guidato proprio da Marrese, allo stesso Marrese.
Un sostegno definito “innaturale” da molti, i quali in questo accordo politico vedrebbero la mano del segretario regionale, Roberto Speranza, grande amico del vincitore delle Primarie che si sarebbe fatto garante di far nominare, a breve, Di Sanza (primo dei non eletti del Pd alle regionali 2010 nel materano) attualmente presidente della Commissione regionale, Lucani all'Estero, commissario del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto. Innaturale, anche considerando il fatto che durante la legislatura uscente, quando Di Sanza insieme a Nuccio Vetere uscirono dal gruppo del Pd, fu proprio Marrese ad adoperarsi presso la Commissione di garanzia del Pd per ottenerne l'espulsione. Da allora molte cose sono cambiate. La politica, si sa, è mutevole. Un nuovo asse dunque vede Marrese e Di Sanza con Montesano e Labriola un po' defilati. Intanto giungono di rito le dichiarazioni dei protagonisti. "Le primarie - ha detto Montesano - hanno dimostrato che il Partito democratico è un grande partito popolare e di massa. Al vincitore l'amico Gianluca Marrese, vanno i miei migliori auguri per il prestigioso incarico ricevuto dal responso delle urne. Vincere è possibile ed i dati ultimi lo hanno dimostrato. Ringrazio i tanti elettori che mi hanno onorato della loro fiducia che noi metteremo a disposizione della casa comune del centrosinistra, fermo restando che - ha concluso - dobbiamo tutti essere coinvolti nelle scelte programmatiche da condividere con tutte le anime del partito". Labriola è un po' più pungente. Il suo è stato un risultato sorprendente ottenuto pressochè da solista ed in silenzio. "Quello conquistato è frutto del mio solo impegno - ha esordito orgoglioso - ho chiesto al mio amico fraterno Vincenzo Santochirico di non venire qui nei giorni precedenti il voto. Il mio sarà un impegno leale, ma vincolato sul confronto del programma da condividere". Labriola ha inoltre lamentato di aver visto impegnati alle primarie cittadini palesemente avversari del centrosinistra. Il difficile per Marrese che punta inevitabilmente all'unità, inizia ora: dovrà fare le liste e non mortificare chi con pochi voti meno di lui si è visto sfumare l'occasione della vita.
Fonte Il Quotidiano della Basilicata
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