POLICORO – Vigili sceriffi gireranno per la città jonica. La procedura
per l’acquisto di armi e munizioni è stata avviata per un totale di 10 mila
euro. La decisione dell’Amministrazione scaturisce, presumibilmente, da alcuni
fatti di cronaca nera, riconducibili a fenomeni di microcriminalità, che hanno
turbato la quiete pubblica cittadina: furti in appartamenti, uno anche in pieno
giorno presso l’ufficio postale, qualche rissa, soprattutto l’estate, scippi e
comunque a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini gli
agenti della Polizia locale, come d’altronde: Carabinieri, Polizia, Guardia di
finanza e vigilanza privata avranno in dotazione la pistola d’ordinanza. La
prevenzione non è mai troppa e dunque meglio l’intervento prima che curare o
piangere poi. Sicuramente è una decisione politica coraggiosa e unica per
Comuni di non grandi dimensioni come Policoro, 16500 abitanti circa.
L’importante però è non drammatizzare e dare la stura a chi, legittimamente, sostiene
che in Basilicata ci sia la mafia. In città, quelle con numeri più imponenti di
Policoro, la “sperimentazione” serve a garantire e preservare il cittadino da
qualsiasi atto delinquenziale, da quello apparentemente più innocuo e quello
più cruento. Pertanto la prevenzione non è mai troppa. Anche se due
interrogativi sorgono: il primo la formazione del personale, poiché in passato,
almeno in quello recente, i Vigili urbani non hanno mai girato con la fondina e
usare la pistola non è un gioco: numerosi sono i casi di esponenti delle forze
dell’ordine che sono sotto inchiesta o già processati accusati di eccesso di
legittima difesa, il reato tipico di chi ha la pistola facile, forse spinto
anche dai giustizieri delle fiction televisive che imperversano sulle varie
reti televisive in prima serata. Altro problema da non sottovalutare: dove
saranno custodite le armi?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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