POLICORO – Era già stato nel centro jonico qualche anno fa per
raccogliere le firme finalizzate all’abolizione delle Province. Questa volta
l’ex Pubblico ministero di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, è ritornato nella
serata di venerdì 1 febbraio presso la sala convegni di Padre Minozzi per
presentare la lista: “Rivoluzione civile per Ingroia”. Con lui l’assessore
regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone (Idv), la quale non ha mancato di
far rilevare alla platea come in uno degli ultimi decreti del Governo Monti,
prima della “sfiducia” dal parte del Pdl, non c’è, a suo dire, un solo
centesimo per gli alluvionati del Metapontino; mentre viceversa sono stati
stanziati fondi per la stessa calamità in altre regioni d’Italia. Il bersaglio
privilegiato di “Rivoluzione Civile”, aggregazione di cui fanno parte: Idv,
Prc, Verdi e associazioni varie, è quasi sempre Monti. Anche Di Pietro l’accusa
di aver aumentato le tasse e causato disoccupati ed esodati: “Monti era stato
chiamato per mettere in campo –osserva Di Pietro- una politica economica di
austerity. E lo ha fatto. Solo che secondo noi lo ha fatto male non andando ad
incidere laddove c’era veramente da tagliare ma ha tolto ai ceti meno abbienti.
Ad esempio con tanta gente che non può mangiare sono necessari gli aerei che
sono stati acquistati?”. Di Pietro ha aggiunto che “Rivoluzione Civile” può
allearsi con il Pd dopo le elezioni, come lo siamo ad alcune elezioni
amministrative di febbraio e maggio, a patto che si chiuda definitivamente la
porta all’aggregazione di Monti: “Dovevamo creare un’alleanza con il Pd e poi
noi e Sel, proprio come la foto di Vasto, solo che quando Bersani ha deciso di
appoggiare Monti qualcosa si è rotto. Possiamo riprendere il cammino a
condizioni chiare e senza doppi giochi”. “Rivoluzione Civile” è un
rassembramento che vuole rappresentare una fetta di società civile,
disoccupati, esodati, ceti meno abbienti, che nel Palazzo non trova nessun
interlocutore. Infine Di Pietro ha preannunciato un rilancio del suo partito,
Italia dei Valori (Idv), con un congresso nazionale ad urne chiuse.
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