POLICORO – La lista scelta civica per Monti al Senato e l’Udc alla
Camera con Antonello Ripoli candidato per la prima al Senato e Palmiro Sacco,
commissario regionale del partito di Casini, alla Camera si sono presentati,
insieme ad altri candidati tra cui Tito Di Maggio, domenica sera 10 febbraio
presso l’Oro Hotel di via Lido nel centro jonico. Insieme a loro anche Gaetano
Fierro, Lindo Monaco e Domenico Cammisa rispettivamente referente regionale
della corrente liberal dell’Udc, commissario provinciale Udc di Matera e
referente materano dei liberal. Sotto attacco soprattutto il partito regione,
il Pd. Secondo gli intervenuti il centro sinistra in Lucania governa speculando
sul bisogno dei cittadini senza un piano di sviluppo ma alimentando il consenso
con sperpero di denaro pubblico nell’assistenza e nella clientela, facendo un
riferimento esplicito soprattutto ai soldi delle royalties del petrolio. Non
sono mancati attacchi diretti anche alle truppe di dipendenti della pubblica
amministrazione, tra cui quelli dei Consorzi di bonifica, che non solo votano
per il partito regione ma anche per le primarie nonostante la situazione
debitoria in cui versano gli enti consortili e la crisi atavica del settore
primario dell’economia regionale. Sul fronte turismo il ragionamento è stato
pressappoco lo stesso del comparto agricolo: poco sviluppo e tutta assistenza e
clientela. Un passaggio anche sulla contrapposizione tra aree, il materano e il
potentino, sulla questione cancellazione di una provincia dove, secondo i
relatori, il centro-sinistra non ha saputo prendere una netta e chiara posizione
favorendo lo smembramento della Lucania riprendendo nei fatti il vecchio
disegno della Fondazione Agnelli. Non sono stati teneri nemmeno nei confronti
del Governatore De Filippo relegato al quarto posto nella lista del Pd alla
Camera: “…questa è la considerazione che ha il partito regionale –è stato detto
nei vari interventi- del presidente della Regione Basilicata e dei suoi
abitanti”. Insomma secondo l’area Monti vengono prima gli interessi del
partito, il Pd, e poi quegli dei suoi abitanti: “Basti vedere –hanno
continuato- il trattamento riservato ai candidati delle primarie relegati in
posizione border line per far posto a persone gradite a Bersani provenienti da
oltre i confini regionali”. Non sono mancati, anche se in maniera più velati, attacchi
anche al centro-destra alleato al Nord con la Lega e nel Mezzogiorno con Grande
Sud, una contraddizione secondo loro, per non parlare poi della credibilità
persa dall’Italia durante il Governo Berlusconi e delle solite promesse
pre-elezioni del fondatore del Pdl a cui Monti ha dovuto riparare. E per
continuare su questa strada, la Lista Monti con i suoi alleati (Udc, Fli,
Italia Futura e società civile) chiede agli elettori di non abbandonare il
lavoro del Premier uscente sulla base della sua serietà, senso di realtà e
prestigio internazionale di cui gode. Inoltre Lindo Monaco ha aggiunto che
votare per l’Udc significa fare una scelta politica valoriale di persone e
candidati che non hanno doppi fini se non quello di rappresentare i territori
con la dignità che meritano non facendosi richiamare dalle sirene di poltrone
comode ma lontane dalla gente.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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