POLICORO – La lista civica “Trenta”, alleata del Pdl in
Municipio, nei giorni scorsi ha annunciato di avere le mani libere per il voto
relativo al rinnovo del Parlamento. Ora anche l’altra lista civica, sempre
alleata del Pdl, “Impegno Comune” decide di non schierarsi. Per bocca del suo
portavoce, Paolo Castelluccio (omonimo e cugino del consigliere regionale del
Pdl), dice: “Non daremo alcuna indicazione di voto ai nostri sostenitori per le
politiche del prossimo 24 e 25 febbraio. Ciascuno di noi farà valutazioni e
scelte personali. Ma questo non ci esime dal fare un’analisi seria e
onesta sull’operato e sulla gestione politica del centro destra in Basilicata e
a chi ha gestito il Pdl da 20 anni a questa parte e non è mai riuscito a creare
un’alternativa credibile al centro sinistra. Una buona opposizione riesce ad
ottenere anche un buon governo, ecco perché nel fallimento generale delle
politiche di gestione della nostra regione, chi ha fatto opposizione ha ancora
più responsabilità di chi ha governato. E se chi ci ha condotto allo sfacelo
che è sotto gli occhi di tutti non ha avuto il coraggio di mettersi in
gioco o di farsi da parte, vuol dire che siamo di fronte ad una classe politica
arrogante. Ricca di acqua e petrolio (concorriamo al 20% del fabbisogno
nazionale) eppure tra le regioni più povere d’Italia; esportatrice della
migliore agricoltura d’Italia (settore che versa oggi in condizioni
preoccupanti); priva di infrastrutture decorose e quindi isolata dai circuiti
commerciali e turistici più interessanti e produttivi; incapace di trattenere
intelligenze giovani, portatrici di quei valori di innovazione e crescita senza
i quali non c’è futuro, che invece abbandonano le nostre città senza farvi più
ritorno. Questo il risultato consegnato
da classi dirigenti “incapaci e miopi, avide solo di interessi e potere. Paghiamo
sulla nostra pelle una mala gestione che è un dato incontrovertibile, eppure
gli ultimi sondaggi danno il centro sinistra in vantaggio di dieci punti
percentuali rispetto al centro destra. E ci chiediamo quindi cosa abbia fatto
questo centro destra che non ha mai reso possibile una sana alternanza, non ha
mai portato a conoscenza dei cittadini, seriamente, le mancanze e le scelte
disastrose del governo regionale. Forse è convenuto a loro per una spartizione
concordata del potere non andare mai al governo? La destra si è accontentata
quindi di essere consociativa a questa sinistra invece di fare battaglie serie
per la crescita delle nostre comunità? Parlo di battaglie serie non
dell’elemosina della card carburanti, che tra l’altro poteva essere indirizzata
a settori e per scopi precisi, e che non può bastare al popolo lucano, popolo che
ha una dignità. Chi decide la percentuale di royalties, chi estrae o chi
concede la possibilità di estrarre? Perché noi abbiamo chiesto solo l’8% e il
centro destra non ha mai fatto una battaglia vera su questo? Vogliamo che le
nostre ricchezze restino sui territori e siano distribuite con criterio. Basta
promesse venti giorni prima delle elezioni, la gente non ha più l’anello al
naso e ve ne accorgerete”.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
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