Il pericolo che la campagna
elettorale si trasformi in una sorta di talk show, in cui la comunicazione
prevale sulle questioni di merito ed in cui gli italiani ancor prima che come
cittadini ed elettori vengano trattati come spettatori, è troppo alto per
essere sottovalutato. “Così come sapientemente sta già facendo Bersani, -osservano
i Giovani democratici- bisogna assolutamente evitare di inseguire modelli che,
se garantiscono qualche punto in più nei sondaggi, non favoriscono di certo la
svolta di cui il Paese ha bisogno. Proprio per queste ragioni abbiamo deciso di
immergerci con forza in questa campagna elettorale con la campagna “NON +
SPETTATORI”. Lavoreremo con lo stesso spirito che ha spinto il nostro partito a
fare le primarie, prima per il candidato premier, poi per i parlamentari,
ovvero con la volontà di evitare che si sviluppi l’idea che l’impegno politico
sia qualcosa di elitario e non popolare. I temi, le riforme su cui
concentreremo la nostra attenzione, sono quelle che guardano alle giovani
generazioni ma servono all’Italia, che sono necessarie per il Paese ma sono
meridionaliste per definizione:
-
Sviluppo sostenibile: crediamo che sia
assolutamente sprecato destinare decine di milioni di euro per una misura come
il bonus idrocarburi,che è profondamente iniqua, da gli stessi soldi a chi
guadagna 20000euro al mese ed a chi non ha reddito, e che agevola ulteriormente le compagnie
petrolifere inducendo all’ulteriore consumo di carburante. Gli stessi importi
potrebbero essere utilizzati insieme con ulteriori royalties, per interventi di
efficienza energetica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili in
modo tale da generare occupazione e alimentare seriamente l’economia lucana.
-
Il lavoro e l’occupazione, soprattutto
quella giovanile, sono le vere emergenze a cui ogni forza
politica dovrebbe guardare. La proposta della garanzia europea che mira ad
evitare che i giovani restino inoccupati per più di 4 mesi è l’impegno che
insieme con i GD nazionali chiediamo al nostro partito
-
La questione dei diritti in un Paese
civile non può più stare in secondo piano rispetto alle questioni economiche.
Noi non ci accontentiamo.
-
Solidarietà ed occupazione nella società
del domani devono stare insieme. Difendere il servizio civile nazionale è per
noi una priorità.
-
La scuola deve essere al centro
dell’agenda del prossimo governo. Il cambiamento vero passa da qui. Le
esperienze positive che pure ci sono anche nella nostra regione vanno messe a
sistema. I piccoli Erasmus promossi dalla provincia di Potenza sono sicuramente
un esempio positivo da esportare. Come dice il nostro segretario l’Italia
giusta si fa a scuola”.
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