lunedì 4 febbraio 2013

Campagna elettorale. Gd “Non più spettatori”


Il pericolo che la campagna elettorale si trasformi in una sorta di talk show, in cui la comunicazione prevale sulle questioni di merito ed in cui gli italiani ancor prima che come cittadini ed elettori vengano trattati come spettatori, è troppo alto per essere sottovalutato. “Così come sapientemente sta già facendo Bersani, -osservano i Giovani democratici- bisogna assolutamente evitare di inseguire modelli che, se garantiscono qualche punto in più nei sondaggi, non favoriscono di certo la svolta di cui il Paese ha bisogno. Proprio per queste ragioni abbiamo deciso di immergerci con forza in questa campagna elettorale con la campagna “NON + SPETTATORI”. Lavoreremo con lo stesso spirito che ha spinto il nostro partito a fare le primarie, prima per il candidato premier, poi per i parlamentari, ovvero con la volontà di evitare che si sviluppi l’idea che l’impegno politico sia qualcosa di elitario e non popolare. I temi, le riforme su cui concentreremo la nostra attenzione, sono quelle che guardano alle giovani generazioni ma servono all’Italia, che sono necessarie per il Paese ma sono meridionaliste per definizione:
-          Sviluppo sostenibile: crediamo che sia assolutamente sprecato destinare decine di milioni di euro per una misura come il bonus idrocarburi,che è profondamente iniqua, da gli stessi soldi a chi guadagna 20000euro al mese ed a chi non ha reddito,  e che agevola ulteriormente le compagnie petrolifere inducendo all’ulteriore consumo di carburante. Gli stessi importi potrebbero essere utilizzati insieme con ulteriori royalties, per interventi di efficienza energetica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo tale da generare occupazione e alimentare seriamente l’economia lucana.
-          Il lavoro e l’occupazione, soprattutto quella giovanile, sono le vere emergenze a cui ogni forza politica dovrebbe guardare. La proposta della garanzia europea che mira ad evitare che i giovani restino inoccupati per più di 4 mesi è l’impegno che insieme con i GD nazionali chiediamo al nostro partito
-          La questione dei diritti in un Paese civile non può più stare in secondo piano rispetto alle questioni economiche. Noi non ci accontentiamo.
-          Solidarietà ed occupazione nella società del domani devono stare insieme. Difendere il servizio civile nazionale è per noi una priorità.
-          La scuola deve essere al centro dell’agenda del prossimo governo. Il cambiamento vero passa da qui. Le esperienze positive che pure ci sono anche nella nostra regione vanno messe a sistema. I piccoli Erasmus promossi dalla provincia di Potenza sono sicuramente un esempio positivo da esportare. Come dice il nostro segretario l’Italia giusta si fa a scuola”.


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