POLICORO – Il 19 febbraio si è
tenuto un incontro presso la sala consiliare del Municipio del centro jonico
dal tema: “Le nostre economie devono uscire dall’isolamento” incentrato sulla
necessità di uno scalo aereo tra il Metapontino e la Sibaritide. Una
delegazione di calabresi guidati da Luigi Pisani aderenti al Codis3 (Comitato
per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide) e tra i promotori del
convegno ha sostenuto: “Siamo stati traditi dalla Calabria e abbandonati a noi
stessi in un contesto – quello della Sibaritide - dove concetti chiave come
sviluppo e progresso sono solo parole vuote di significato. E’ questo lo stato
d’animo con il quale un consistente gruppo di operatori economici della fascia
jonica cosentina ha deciso di emigrare verso lidi potenzialmente più
accoglienti. Così come sta già succedendo per la sanità, con l’Alto Jonio
cosentino che guarda verso nord, anche sul versante delle infrastrutture la
linea sembra la stessa”. Dopo aver intascato il no secco della Regione Calabria
sul progetto del nuovo aeroporto che sarebbe dovuto e potuto nascere a Sibari,
la delegazione ha deciso infatti di mettere a disposizione di altri la propria
idea. Ed è così che i primi reali interlocutori si sono mostrati i cittadini
della vicina Basilicata. “L’incontro di Policoro –continua la delegazione- è il
punto di partenza di una pianificazione interregionale su vasta scala che mira
ad inquadrare in che direzione economica il territorio vuole andare. Ci siamo
posti sotto la lente cosa realmente vogliono i territori della Sibaritide e
della Siritide, che devono essere considerati in un'ottica ormai unitaria per
mirare ad una crescita considerevole. Come Sibaritide siamo il “traino” del Pil
della Calabria, ma siamo poco considerati dal Governo regionale. E allora non
resta che guardare verso nord, verso la Basilicata, che soffre di problematiche
simili. L’aeroporto è da inquadrarsi come un luogo di servizi che sta al centro
di un progetto molto più largo che vede l'area calabro-lucana quale
"contenitore" di tutta una serie di opportunità di sviluppo che vanno
al di là del solo settore turistico, allargando le vedute verso un'idea globale
che offra opportunità diverse ad un territorio che vuole evolversi. Differente
dal parallelo progetto dell’aeroporto a Pisticci, quello della
Sibaritide-Siritide mirerebbe a valorizzare di più la fascia jonica
lucano-calabrese. Tutto ciò in un’ottica più larga alla luce dell’ormai
finanziata Roseto – Sibari, che diventerà a 4 corsie e permetterà di
raggiungere Nova Siri in breve tempo. E poi c’è la Sibari – Firmo che collega
all’A3: l’aeroporto si riaggancia all’interno di questo disegno che
collegherebbe le fasce indicate dal Tirreno allo Jonio. La struttura sarebbe
inoltre di supporto e di volano per il neo distretto turistico
Appulo-Lucano -Calabrese nato pochi mesi fa dalla volontà
delle tre regioni che si affacciano sul golfo di Taranto”.
Gabriele Elia
(il Quotidiano della Basilicata)
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