POLICORO – Due anni fa veniva
riaperto, dopo il bando pubblico della Provincia di Matera, il museo
naturalistico sito in via Mascagni, zona Idrovora, a pochi metri della riserva
protetta del Bosco Pantano all’interno del quale è presente l’oasi del Wwf.
L’avviso pubblico se l’ho aggiudicò la Lega navale italiana. Al proprio interno
si potevano ammirare la fauna e la flora di quel bosco che a detta degli
ambientalisti è un'autentica rarità affacciata sul mar Jonio che merita di essere
visitata. Una foresta planiziaria cresciuta durante i secoli nel clima caldo
umido delle paludi e degli acquitrini litoranei che una volta ricopriva le coste
del Mediterraneo. Si estende per circa 500 ettari nella zona detta il
"Pantano" alla foce del fiume Sinni. Raro esempio di bosco igrofilo
parzialmente allagato di inverno quando splendidi iris spuntano dall'acqua
formando un tappeto giallo dai toni dorati nei punti illuminati dal sole.
L'area è di grande interesse naturalistico e scientifico. Riconosciuto da una
direttiva europea Sito di importanza comunitaria, il bosco è dal 1999 una
Riserva naturale. Al suo interno, il Wwf, su 21 ettari, ha dato vita all'
"Oasi naturale Policoro Herakleia" che dispone di un ospedale
veterinario per il recupero di animali feriti o a rischio e di una foresteria
per accogliere visitatori e scolaresche. Tiro con l'arco, canoa, sono solo
alcune delle attività sportive che al suo interno si possono praticare. Molto
interessante è inoltre il museo naturalistico inaugurato qualche anno fa dalla
provincia di Matera all'interno dell'area per raccontare e valorizzare nonchè
conservare questa meraviglia che madre natura ha donato a questo spicchio di
Basilicata del mar Jonio. Purtroppo però dopo un breve periodo di fruibilità al
pubblico il museo è chiuso arenatosi in chissà quali pastoie burocratiche o
impedimenti vari che ne hanno decretato la chiusura. La speranza è quella che
con l’arrivo della prossima primavera si possa sbloccare la procedura e
riconsegnare al vasto pubblico degli amanti della natura una delle rari bellezze
ambientali della Lucania.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento