La seconda giornata della riunione annuale della Commissione dei lucani all’estero ha visto la presenza del responsabile di Sviluppo Basilicata, Raffaele Ricciuti, e del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Carrano, che hanno tracciato uno spaccato della situazione attuale della regione per quanto concerne priorità, aspettative e reali possibilità di occupazione in Basilicata e, quindi, le concrete occasioni per porre in sintonia le capacità imprenditoriali dei lucani emigrati con il sistema produttivo della terra di origine.
Sviluppo economico e strategia di impresa al centro del dibattito, dunque, concluso dall’assessore regionale alle Attività produttive, Erminio Restaino. “Anche dal quadro delineato da Ricciuti e Carrano – ha sottolineato Restaino – emerge un contesto di indubbia ed inconfutabile difficoltà ad operare che non riguarda certamente solo la Basilicata , ma che è a più ampia evidenza ed riconducibile ad una crisi mondiale e globalizzata. L’uscita dall’impasse – ha continuato Restaino – sarà lunga, senz’altro possibile, purtroppo senza lavoro, ma selettiva. Selettiva nel senso che – ha spiegato – i territori che saranno in grado di incrociare l’innovazione potranno superare le difficoltà e ritornare in una condizione ottimale, ovviando ai risultati poco felici di una politica delle multinazionali che ha penalizzato anche realtà industriali lucane, singoli stabilimenti, pure in grado di mantenere la concorrenza sul mercato”.
“Altro passaggio importante – ha sostenuto Restaino – è la ‘semplificazione’. La Pubblica amministrazione – ha precisato – non può essere di disturbo alla imprenditoria, semplificando, appunto, i troppi passaggi burocratici che pongono freni alla esplicitazione dell’attività produttiva nei vari settori. La possibilità reale – ha sottolineato – è l'innovazione, e seguendo questo canovaccio la Regione Basilicata ha deciso di investire notevoli risorse per quelle aziende che sposano una politica strategica che pone l’innovazione, vedi la componentistica energetica, al centro della loro azione sui mercati. Imprescindibile – ha aggiunto l’assessore – la creazione di reti di impresa, vero strumento di crescita e di competitività, sciogliendo, nel contempo, il nodo cruciale del corretto ed equo rapporto tra imprese e sistema bancario”.
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