Il sogno di ogni donna è sempre stato quello di sposare il principe azzurro; magari in un castello da mille e una notte in una giornata indimenticabile. E lo stesso dicasi per gli uomini. Ma nel castello benedettino di Policoro, risalente al 1100 dopo Cristo, da poche settimane è operativa anche un’agenzia matrimoniale, “Venere”, affiliata ad un noto marchio internazionale. Sul manifesto diffuso in città ci sono decine di ragazze di tutti i tipi. Dato il delicato momento che sta attraversando la nazione in tema di gossip e fanciulle di facili costumi, siamo andati a curiosare. All’interno abbiamo trovato il titolare, con vaga somiglianza a Richard Gere, Nicola D’Angoia, residente nel centro jonico da anni e già operativo nel campo economico. Il quale mette subito le cose in chiaro: “Questa è l’autorizzazione della Questura di Matera. Il nostro marchio è conosciuto dappertutto e le persone inserite nella banca dati sono persone serie e perbene. Hanno solo avuto la difficoltà di non aver trovato ancora l’anima gemella, e in una società dove si sono persi i rapporti interpersonali e dove tutto è virtuale gli incontri sono sempre più rari. A maggior ragione in una regione come la nostra con pochi residenti dove già dopo le 20:00 c’è il coprifuoco. A parte i soliti locali spazi di incontro e confronto ce ne sono pochi. E vogliamo aiutare a vincere la solitudine offrendo questo servizio innovativo da noi, ma presente da anni in altre realtà d’Italia”. Come? “Innanzitutto riceviamo su appuntamento per garantire la privacy. L’utente ci dice che tipo di partner vuole e noi inseriamo nella nostra banca dati l’idealtipo di persona che ci viene richiesta. Nel giro di pochi minuti il cervellone elettronico ci fornisce dei nomi e delle foto, proiettabili anche su schermo Tv. Se tra queste persone c’è qualcuno che fa al caso suo formiamo inizialmente il numero di telefono, l’email o ci si scrive una lettera: questo è il primo step. Se dopo il primo approccio inizia ad esserci un buon feeling, si passa all’incontro materiale vero e proprio o a metà strada o nella città residente dell’utente o in quello del potenziale partner. Tengo a precisare che in tutte le fasi della conoscenza l’agenzia svolge un ruolo di supervisore e non lascia la coppia da sola. Così se anche dopo l’incontro a quattrocchi, in luogo aperto al pubblico (pub, caffetteria, ristorante ndr), nasce qualcosa abbiamo raggiunto il nostro obiettivo; altrimenti si ricomincia daccapo con un’altra persona. Preciso che l’utente nel momento in cui si rivolge da noi oltre a compilare una modulistica, sottoscrive una sorta di “polizza”, il nostro compenso, che può variare da sei ad un anno. Dopo il quale se gli incontri non hanno sortito effetti si riparte daccapo sottoscrivendo però una seconda “polizza” se sono trascorsi più di dodici mesi”. Per chi è esterofilo “Venere” tra le 900 ragazze ne ha anche molte straniere: “Per l’utente, facciamo un esempio, che si reca a Mosca –continua D’Angoia- per non lasciarlo in balia di un posto che non conosce ci sono delle persone, sempre dell’agenzia, che lo accompagnano dal partner e dopo il soggiorno lo riaccompagnano fino al luogo del mezzo usato per il ritorno in patria”. Dopo Potenza, Policoro è la seconda città lucana ad avere un’agenzia matrimoniale a cui si possono rivolgere persone dai 18 ai 60 anni, e serve soprattutto a vincere pregiudizi di un retaggio culturale che spesso condiziona la vita dei piccoli centri, e a far fare il giusto salto di qualità rendendo i paesani cittadini del mondo.
Gabriele Elia
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