POLICORO –La vicenda legata alla riorganizzazione dell’ospedale di Policoro, voluta dal direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera (Asm), Vito Gaudiano, è entrata nel vivo spostandosi, dopo la protesta messa in campo dal comitato dei cittadini, anche sul versante politico-istituzionale locale. Lo scorso 18 febbraio,Gaudiano ha invitato per iscritto i sindaci di Policoro, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Nova Siri, Rotondella, Colobraro, Tursi, Valsinnni e San Giorgio Lucano, a partecipare a un incontro, fissato per il 2 marzo a Matera alle ore 12 presso la Direzione generale, per discutere della “riorganizzazione dell’ospedale di Policoro”. Ma l’avvocato Giuseppe Labriola, sindaco di Tursi, non ci sta e ieri ha scritto ai colleghi convocati dal dg dell’Asm una lettera di disappunto: “Stimatissimi sindaci –citiamo testualmente– in riferimento all’incontro fissato dal direttore generale della Asm, Vito Gaudiano, fissato per il prossimo 2 marzo, per la “riorganizzazione dell’ospedale di Policoro”, mi permetto di comunicarvi la mia non partecipazione a tale incontro a salvaguardia della mia dignità di sindaco e soprattutto dei miei cittadini. Non possiamo essere compulsati quando tante decisioni in negativo per il nosocomio di Policoro sono già state prese dall’indicato direttore generale e nel momento in cui, finalmente, l’assessore regionale alla Sanità ha congelato, in attesa dell’approvazione del Piano sanitario, qualsiasi presa di posizione in merito. Il sindaco di Policoro –prosegue Labriola– convochi, con urgenza, un tavolo di corretta e non politicizzata discussione, con la partecipazione non solo dei sindaci, ma dell’assessore regionale e del direttore generale per concordare, insieme, i concreti interventi strutturali dell’ospedale di Policoro nell’esclusivo interesse –conclude il sindaco della città di Pierro- del nostro territorio che non può essere penalizzato in favore di quello materano». L’assessore Martorano, a cui fa riferimento Labriola apprezzandone l’iniziativa, ha proposto, infatti, una delibera di giunta con la quale, fino all’adozione del Piano della salute che dovrà ridisegnare l’organizzazione della rete sanitaria, ospedaliera e territoriale della Basilicata, nell’ottica dell’efficienza e della razionalizzazione del sistema, il blocco degli incarichi primariali (strutture complesse e strutture semplici), il blocco di convenzioni e consulenze, il blocco degli accreditamenti delle strutture sanitarie private, il blocco di qualsiasi modifica organizzativa e strutturale all’interno dei presidi sanitari, ospedalieri e territoriali. Tutto questo al fine di evitare di precostituire situazioni organizzative che metterebbero a rischio, una volta approvato, l’attuazione del Piano regionale della Salute.
Mentre Labriola plaude all’iniziativa di Martorano, censura l’operato di Gaudiano che invece di attendere le nuove indicazioni del Piano, procede, a detta di molti, in maniera determinata a un costante e inesorabile ridimensionamento dell’offerta sanitaria nell’area del Metapontino.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento