venerdì 3 dicembre 2010

Turismo lucano ancora sconosciuto. Lapini: “La rete è il miglior passaparola”




POLICORO – “Basilicata che bello!”. Quello che doveva essere lo slogan promozionale della regione in realtà è solo un passaparola tutto lucano. Oltre i confini non siamo ancora conosciuti. E’ il concetto espresso dal giovane Tommaso Lapini, che in nome e per conto di Lastminute.com, uno dei priù grandi tour operator del mondo, ha tenuto una lezione martedì 23 agli addetti ai lavori del settore turistico all’interno del corso di formazione continua intensivo e di alta qualità che si sta tenendo alla Enfor, ente di formazione, del centro jonico: “Tourism Management”, finanziato dalla Regione Basilicata, in collaborazione con Franco Garofalo ideatore del marchio “Welcome Lucania”. In particolar modo nella sua lectio magistralis sul turismo, Lapini ha spiegato l’importanza della rete come mezzo per la promozione del territorio e delle sue strutture ricettive: “A mio avviso la Basilicata è una regione fuori dai grandi circuiti turistici che contano perché non ha capito le potenzialità di internet. Ad esempio l’85% di cittadini stranieri prenota la vacanza on-line dopo aver visitato il nostro sito, sul quale però le strutture ricettive lucane sono appena 7/8. A dire il vero tutta l’Italia non è al passo coi tempi avendo solo 5000 strutture censite a fronte come dicevo prima di un alto numero di prenotazioni via internet di utenti stranieri, che di fatto ha bypassato anche le classiche agenzie viaggi, i quali scelgono soprattutto mete estere. Infatti il nostro portale dal 1998 al 2004 fungeva da agenzia viaggi virtuale solo per i vacanzieri dell’ultima ora che volevano risparmiare senza perdere la possibilità di godersi un week end ad esempio in tranquillità. Dopo aver capito la velocità del passaparola in tempo reale e l’irradiazione di messaggi e informazioni diretto attraverso internet, dal 2004 siamo diventati tour operator con un bacino d’utenza vasto a livello internazionale. In Italia però paghiamo il gap di operatori turistici ancorati ancora troppo ai tradizionali canali di promozione che non aprono la regione all’esterno. Ma il guaio peggiore sta nel fatto che l’iscrizione a lastminute.com o ad altri siti è gratuita senza fee di ingresso. La nostra commissione arriva solo dopo la prenotazione della vacanza. Dunque chiunque può inserire sul nostro sito la propria attività e, di conseguenza, la propria realtà territoriale”. Garofalo, invece, tra i promotori dell’attività formativa per il secondo anno di fila osserva: “il corso di formazione mira proprio a far fare un salto culturale ai nostri operatori turistici. In un mercato sempre più ampio ci sono più spazi, ma di conseguenza si è tutti più agguerriti nell’intercettare fette di mercato e di vacanzieri. Ecco perché non possiamo permetterci il lusso di stare fermi al palo e vederci passare sopra la testa aerei carichi di turisti con varie destinazioni; quando noi stessi possiamo offrire lo stesso pacchetto, magari anche a prezzi più contenuti, di altre località. Se non allarghiamo gli orizzonti gli sforzi fatti in questi anni, e che il settore farà al termine del ciclo dei Piot (Pacchetti integrati dell’offerta turistica), saranno tutti vani”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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