venerdì 31 dicembre 2010

Al lucano Antonio Mandolfo il “Premio Bontà 2011”





POLICORO – Un recente censimento ha rilevato che sono oltre un milione i lucani fuori i confini regionali. Molti di essi si sono distinti in vari ambiti della società civile: imprenditoria, istituzioni, sport. A questo elenco però mancava il grande cuore della solidarietà. Ed è quello che ci ha messo Antonio Mandolfo nella sua attività di volontariato in Veneto, sua regione di adozione e fredda nell’ accogliere i meridionali. Ma il lucano Mandolfo è riuscito a vincere tutti i pregiudizi ricevendo il 18 dicembre scorso l’ambito: “Premio internazionale della bontà”, tra tutti coloro che si sono distinti nel campo sociale e della generosità. Nella sua giovane vita (è nato nel 1970) si è sempre dedicato ai più sfortunati tanto da svolgere attualmente il ruolo di presidente del “Piccolo Coro” di Santa Cecilia di Adria (Rovigo), un’orchestra di voci bianche formato attualmente da 47 bambini, le cui attività hanno subito un’accelerazione sotto la sua direzione diventando il punto di riferimento nel campo umanitario. “Ho sempre creduto –osserva- in questo settore e mi sono impegnato in prima persona cercando di raggiungere a tutti i costi obiettivi e sfide sempre più difficili”. Durante la “Giornata del cuore” del 18 dicembre a Roma, nella chiesa di Sant’Ignazio, il suo senso civico ha toccato la sensibilità degli organizzatori e attraverso la sua partecipazione a questo evento di portata internazionale, dedicato a tutte le vittime delle stragi in Italia, gli è stata consegnata la targa ricordo in qualità di rappresentante del “Piccolo Coro”. Tante le personalità di spicco del mondo civile, militare e religioso presenti nella Capitale, con la collaborazione della Presidenza della Repubblica, tra cui: i cardinali Angelo Comastri e Francesco Marchisano, la scrittrice Agnese Moro, figlia del compianto Aldo Moro, alti ufficiali della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato e l’ambasciatore Albert Edward Ismail Yelda, capo del protocollo del ministero degli Affari Esteri del governo iracheno, già vincitore del Premio della Bontà 2009. Grande emozione ha suscitato l’intervento di Vincent Tummino e Lee Ielpi (due vigili del Fuoco di New York che furono chiamati ad operare nei minuti immediatamente successivi l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, ora rispettivamente Presidente di International Columbia Association e Associazione delle Famiglie dell’11 Settembre), nonché i due vincitori del premio 2010, ossia Suor Elvira Petrozzi, fondatrice della “Comunità Cenacolo”, che grazie alla sua tenacia è riuscita a creare 57 case accoglienza in tutto il mondo per il recupero dei tossicodipendenti e bambini abbandonati e il Dott. Eugenio Mercuri, medico ricercatore, che con la sua abnegazione e con l’aiuto del suo staff continua la ricerca per salvare i bambini malati di “spina bifida. “E’ stato sicuramente un onore per me partecipare ed ottenere un riconoscimento così importante dinnanzi a personalità di questo calibro” continua Antonio Mandolfo, “ed è stato umanamente gratificante vedere quanto la nostra partecipazione sia stata apprezzata soprattutto perché il nostro lavoro è finalizzato ad opere di volontariato. Sono orgoglioso di rappresentare la mia amata terra che mi ha insegnato ad essere umile e nello stesso tempo testardo nel raggiungimento di obiettivi a favore dei più bisognosi”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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