sabato 4 dicembre 2010
Lopatriello: “l’ospedale di Policoro non si tocca”
Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, a seguito di indiscrezioni trapelate nelle ultime ore su una missiva inviata dal parlamentare dell’Italia dei Valori (Idv), Leoluca Orlando, all’assessore regionale alla Sanità sui motivi della protesta presso l’ospedale di Tinchi interviene: “C’è il tentativo da parte dell’Idv tramite tutta la filiera: il consigliere regionale Nicola Benedetto, Felice Belisario e Leoluca Orlando, questi ultimi parlamentari, di rabbonire il comitato pro-ospedale di Tinchi spostando reparti importanti del nosocomio di Policoro “Giovanni Paolo II” in quel di Tinchi, territorio dove forte è il radicamento di Nicola Benedetto. Siccome l’indiscrezione è fondata, metto subito le cose in chiaro. Se qualcuno tocca l’ospedale di Policoro sono pronto alle sassaiole, ad occupare la 106 jonica e fomentare una protesta ancora più forte rispetto a Tinchi. Policoro è il terzo polo sanitario regionale e tale deve rimanere. Ogni altro indirizzo politico-sanitario mi vedrà sempre contrario e pronto a scendere in piazza in maniera forte e decisa come ho fatto in altre circostanze. C’è un piano sanitario regionale e quello deve essere applicato. Io non entro nel merito della protesta della frazione di Pisticci; però Policoro ha un’utenza addirittura superiore rispetto a Matera, servendo non solo il territorio jonico lucano che rappresenta il 50% dell’intera provincia materana compreso l’entroterra, ma anche la Calabria le cui comunità hanno più volte rimarcato la volontà di essere annesse alla nostra regione. Pertanto non è nemmeno lontanamente possibile depotenziare l’ospedale della città e chiunque lo voglia fare avrà contro l’intera area. Infatti da qualche settimana è sorto un comitato spontaneo di cittadini, ai quali ho dato anch’io l’appoggio, proprio per monitorare ogni tentativo di ridimesionamento dei servizi alla persona e ho altresì già messo al corrente l’assessore Martorano delle mie intenzioni. Se proprio vogliono calmare le acque a Tinchi aprissero altri reparti, ma senza mettere contro i territori che già hanno pagato dazio del taglio di risorse nel nuovo piano sanitario. Lasciamo lavorare in pace il Direttore generale dell’Asm di Matera, Vito Gaudiano, e l’assessore Martorano senza condizionamenti di sorta”.
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