POLICORO - L’ultimo Consiglio comunale del 2009 si è riunito nella serata del 22 dicembre scorso sotto la presidenza di Otello Marsano. L’ordine del giorno (Odg) più importante riguardava la revoca del servizio relativo alla comunicazione istituzionale affidato, previo bando, all’emittente radiofonica Br2 su richiesta della minoranza di centro-sinistra. A relazionare Antonio Di Sanza, che aveva chiesto prima del dibattito di far sentire agli astanti un Cd contenente offese, attacchi a politici e persone comuni e parole scandalose, la cui istanza però non è stata accolta perché contraria al regolamento dei lavori. Comunque Di Sanza si è riservato di organizzare nei prossimi giorni una conferenza stampa su questo argomento. Nel suo intervento il consigliere di minoranza del Pd ha spiegato che la richiesta di revoca nasceva dal fatto che non ci sia pluralismo nella comunicazione istituzionale e par condicio tra tutte le forze politiche rappresentate nella massima assise comunale, oltre a foraggiare con i soldi pubblici una radio che a suo dire sarebbe diseducativa. Antonio Nigro, invece, ha parlato di servizio utile quello della comunicazione istituzionale solo che anch’egli ha sottolineato la mancanza di spazi per la minoranza sollecitando un riequilibrio tra le forze politiche. Domenico Bianco (Pdl), invece, si è soffermato sul discernimento tra la comunicazione istituzionale e le opinioni personali dello speaker che sono libere e passibili di denuncia da chi si sente offeso; l’assessore Luisa Lasaponara (Pdl) di radio che promuove il territorio; mentre Fabiano Montesano (Pd) di una radio il cui conduttore non direbbe la verità sui fatti che accadono incentrando la programmazione sui personalismi tirando in ballo anche familiari. Sulla stessa scia Beatrice Di Brizio (Pd), aggiungendo come si faccia poca politica e troppo spettacolo minando così anche la credibilità della stessa liberà informazione, il cui diritto costituzionale naturale è garantito a tutti, con poco confronto tra maggioranza e opposizione. Gianluca Marrese (Pd) ha criticato non il servizio pubblico della comunicazione istituzionale, ma il modo di fare comunicazione in generale di Br2 focalizzata tutta sugli attacchi personali e calunnie e sulla stessa falsariga anche l’intervento dell’altro consigliere di minoranza, Antonio Santoro. Per la maggioranza sono intervenuti anche: Suriano, Spano, Lauria, Simone, Ferrara, Ripoli, sostenendo tutti l’utilità della comunicazione istituzionale, invitando i consiglieri di opposizione a non confonderla con quella personale di chi interviene durante le trasmissioni radiofoniche aggiungendo inoltre, Ripoli, di essere stato anch’egli “attaccato” in passato quando è stato presidente del Consiglio comunale. Infine il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ha affermato come il servizio radiofonico sia molto apprezzato dai radioascoltatori proprio perché utile alla cittadinanza sull’attività dell’Ente, spot di eventi culturali, bandi, in ossequio al principio della trasparenza e di come l’emittente radiofonica se lo sia aggiudicato rispondendo ad un avviso pubblico; e il cui proprietario dell’emittente ha una linea editoriale autonoma non condizionabile da nessuno. La richiesta della minoranza pertanto non è stata accolta. Viceversa all’unanimità è passato il secondo punto all’Odg riguardante l’acquisizione a patrimonio pubblico per successiva demolizione di un terreno al foglio di mappa 12 particella 1491 (ex particella 1). Infine sono state discusse due interrogazioni. Sulla prima, il consigliere Antonio Di Sanza ha chiesto all’Amministrazione comunale a quanto ammontano i canoni di locazione dei conduttori di locali comunali ubicati in piazza Roma da riscuotere e di provvedere immediatamente alla riscossione. Il sindaco ha risposto che l’importo è di 39400,00 e di avere dal mese di novembre inviato gli atti di diffida ai locatari pena di decadenza e successiva intimazione a lasciare i locali in caso di inadempienza. Sulla seconda interrogazione, sempre lo stesso Di Sanza, ha interrogato il primo cittadino sulla mancata assegnazione di alcuni locali, quattro, all’interno del borgo “Casalini” e di come quell’area non sia un incubatore di attività artistiche e culturali com’era nelle previsioni del piano di recupero del progetto Pit Metapontino; sollecitando la maggioranza ad assegnare i locali a chi vuole utilizzarli come attrattore culturale andando così incontro anche alla domanda di lavoro; di redigere un regolamento per l’utilizzo dei locali comunali e anche qui di riscuotere i canoni non pagati dai conduttori. Nicola Lopatriello ha risposto che su 22 locali 16 sono stati assegnati, anche se uno ha rinunciato, e gli altri sono in dotazione al Comune per eventi culturali; i locali non utilizzati determinano una decadenza così come i canoni non pagati, e di come un regolamento ancora non ci sia. L’interrogante si è ritenuto insoddisfatto della seconda risposta.
mercoledì 23 dicembre 2009
Resoconto dei lavori del Consiglio comunale del 22 dicembre
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