POLICORO – Quattro anni fa sembrava un caso di malasanità di cui sono piene le nostre cronache regionali e nazionali, ma ora il calvario giudiziario di un medico dell’ospedale civile papa “Giovanni Paolo II”, E.V., all’epoca dei fatti in servizio presso il Pronto Soccorso del nosocomio jonico, è finito. Infatti il Gup (Giudice per l’udienza preliminare) del tribunale di Matera, Dott.ssa Rosa Bia, lo ha prosciolto nei giorni scorsi dall’accusa di omicidio colposo. Era il 24 novembre del 2005 il giorno in cui un cittadino di Colobraro (Mt), D.P., dopo aver sentito dolori lancinanti si presentava presso il più vicino ospedale dal suo paese, Policoro appunto, dove in servizio c’era il medico E.V., il quale lo aveva rispedito a casa dopo averlo visitato con la seguente diagnosi: fecaloma. Il giorno dopo l’uomo del basso materano si recava nuovamente al Pronto Soccorso dove di turno c’era lo stesso professionista che questa volta lo ricoverava a scopo cautelativo per peritonite diffusa. Purtroppo dopo poco meno di un mese, il 19 dicembre, D.P. spirava e i familiari denunciarono il medico per omicidio colposo. A distanza di quattro anni e otto udienze, durante le quali sono state effettuate numerose perizie medico legali, l’ imputato è stato scagionato dall’accusa e il processo è arrivato alla sua normale conclusione, alla fine del quale E.V tira un sospiro di sollievo e il suo legale di fiducia, Avv. Filippo Vinci, non ha voluto commentare a caldo la buona notizia per il suo assistito, ma durante l’ultima udienza ha sostenuto: “l’innocenza del mio cliente conferma che il comportamento professionale medico fu corretto ed adeguato al caso clinico, che il suo comportamento professionale fu diligente e prudente e non ebbe nessun nesso causale con la morte del paziente, il quale è deceduto per motivi estranei a quelli addebitabili al mio assistito come ha sostenuto lo stesso Gup accogliendo la nostra tesi difensiva”. Si chiude così una triste vicenda giudiziaria sulla quale in questi anni non sono mancate polemiche e sospetti.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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