POLICORO - Un esemplare di tartaruga Chelonia Mydas
(tartaruga verde) è stato pescato
accidentalmente nelle acque antistanti il Circolo Velico Lucano, dal pescatore
locale Salvatore Scarcia ed è ora affidato al Centro di Recupero Tartarughe
Marine di Policoro. L'esemplare è stato
ritrovato nella rete durante una battuta di pesca dal pescatore che ha
immediatamente avvisato e consegnato l'esemplare ai responsabili del centro. La
tartaruga, che pesa 5 Kg, lunga 33 cm e larga 30 cm, è stata subito visitata
dal veterinario Giacomo Vitelli per essere sottoposta a tutte le indagini
necessarie a valutarne le condizioni di salute e per le attività di ricerca. Il
ritrovamento questo esemplare è un evento piuttosto raro nel Mediterraneo, in
quanto sembrano infatti preferire le acque più fredde del nordeuropea. In
genere presentano un colore verde-bruno con disegni e marmorizzazioni degli
scudi e possono raggiungere 150 Kg di peso e un metro di lunghezza. "Questo
ritrovamento commenta Sigismondo Mangialardi, responsabile del Marine Turtle
Rescue Centre- è la prova di quanto sia utile il lavoro fatto in questi anni
dal CRTM di Policoro, che è divenuto un punto di riferimento delle marinerie di
porto e dei pescatori dello Jonio, ormai parte attiva della strategia di
recupero e conservazione delle tartarughe marine. Qualsiasi strategia si voglia
mettere in atto nel nostro Paese per la conservazione delle tartarughe marine,
non può non tener conto dell'apporto e del coinvolgimento di tutti gli attori
del territorio, e dei pescatori in primis, oltre che degli enti di ricerca e
delle associazioni". L'esemplare di Chelonia Mydas è la 114esima tartaruga
marina recuperata dal CRTM di Policoro. Considerando anche gli esemplari
ritrovati morti sono in totale 210 le tartarughe marine censite dal Centro.
Nell’ultimo mese sono giunti altri 4 esemplari di tartaruga della specie
Caretta Caretta, rimasti intrappolati
all’interno delle vasche dell’Ilva di Taranto e recuperate dall’immediato
soccorso dei Vigili del Fuoco aziendali presenti all’interno dell’impianto
siderurgico presentando lievi problemi respiratori. Importante è stato l’aiuto
dato dal Comandante Giuseppe Principale, dal Capo squadra Leonardo Schena e da
tutti i Vigili del fuoco che hanno fermato la lavorazione del ferro, svuotando
le vasche e recuperando le tartarughe. Ora tre esemplari sono situati
all’interno del Centro di Recupero in apposite vasche e in locale climatizzato
per proseguire le cure. “La divulgazione e l’importanza dei recuperi ha come obiettivo avvicinare e sensibilizzare
i ragazzi al mondo delle tartarughe marine, animali a rischio di estinzione. La
proposta didattica parte dal coinvolgimento diretto degli studenti attraverso
un percorso di conoscenza della biologia utile per comprendere le problematiche
di conservazione di questa specie, analizzando le relazioni sociali,
l’alimentazione, la riproduzione, gli spostamenti, l’ecologia e le condizioni
ambientali in cui le tartarughe vivono”, conclude lo stesso Mangialardi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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