POLICORO – Basilicata piccola ma
bella. A dirlo non sono i 585 mila campanilisti cittadini lucani, ma i soloni
dell’associazione laureati della prestigiosa università Luiss di Roma nel 2°
convegno regionale: “Turismo e mobilità nel Sud Italia” tenutosi sabato sera 20
aprile presso il Marinagri Resort di Policoro. Il presidente della cittadella
sull’acqua, Enzo Vitale, ha fatto gli onori di casa: “150 milioni di euro investiti
in questa struttura e altrettanti ne investimento per completarla. Il turismo è
la strada principale per uscire dalla crisi e speriamo che in Basilicata si
incominci a fare un turismo diverso da quello fatto finora”. L’assessore
comunale al ramo, Massimiliano Padula, (Trenta- centro destra), nel portare i
saluti dall’Amministrazione ha dichiarato che i soggetti attuatori delle scelte
del settore devono avere obiettivi condivisi e tutti devono essere coinvolti
nelle scelte strategiche se si vuole vincere la sfida del turismo come
locomotiva trainante per lo sviluppo non solo della Basilicata ma di tutta la
nazione. Il dibattito poi è entrato nel vivo con le relazioni di Giovanni
Matarazzo di Confindustria regionale, il quale ha messo sotto la lente di ingrandimento
alcune criticità del settore: carenza di infrastrutture ferroviarie, sia quella
ordinaria che l’alta velocità e la mancanza di un aeroporto regionale. Secondo
elemento negativo: il ritardo nell’allocazione di risorse pubbliche negli
investimenti turistici da parte della politica. Tra le virtù del turismo
nostrano, sempre secondo l’imprenditore: ambiente incontaminato, l’affascinante
storia e cultura e partire dal macroattrattore dei Sassi di Matera, lo spirito
di accoglienza del popolo lucano e l’enogastronomia di qualità oltre alla
differenziazione mare-monti dell’offerta turistica nostrana. Infine come
impegno dell’associazione di categoria ha aggiunto un legame sempre più
stringente, attraverso il contratto rete impresa, tra Basilicata, Puglia e
Calabria per rendere più competitivo il territorio costiero e le imprese. Tra
il parterre degli invitati anche Cristiano Re della Fondazione Enrico Mattei:
“In Basilicata mancano politiche di promozione turistica, essendo sconosciuta
non solo agli stranieri ma anche agli stessi italiani. Il modello vincente è
quello audio-visivo delle fiction come The Passion e Basilicata Coast to Coast
tanto per fare alcuni esempi. In Sicilia stanno veicolando il messaggio
turistico attraverso i film del Commissario Montalbano”. A prendere poi la
parola Domenico De Paola, imprenditore già manager della società aeroporti di
Puglia: “Il turismo necessita di interventi rapidi, a maggior ragione in questi
periodi difficili, e la mia proposta è quella di accentrare le politiche
decisionali nazionali per recuperare i ritardi e gli errori del passato. Considero
strategico investire nell’intermodalità ferroviaria/stradale per facilitare gli
spostamenti che devono essere mirati in base alle esigenze dei flussi
turistici. Ci sono per esempio gli orientali che vogliono spendere? Ebbene
bisogna indirizzarli la dove possono acquistare ciò che desiderano nella
maniera più semplice possibile, magari creando anche dei parcheggi solo per
loro”. Il dott. Bruschini dell’Enit (Agenzia nazionale del turismo) ha invece
puntato l’indice sul feedback (ritorno) di alcune politiche di marketing del
territorio che non sono state, in Basilicata, sempre vincenti. Patrizia
Minardi, dell’ufficio regionale autorità di gestione dei fondi comunitari, ha parlato
di nuova programmazione 2014/2020 che per il Sud Italia prevede 21 miliardi di
euro da parte dell’Unione europea e per quanto riguarda la Basilicata per
ottimizzare queste risorse ci sarebbe bisogno di una filiera tra tutte le
misure: turismo, agricoltura, incentivi alle imprese per non disperdere
contributi pubblici inaugurando dunque un nuovo metodo di gestione. Turismo,
infrastrutture e modernizzazione sia dell’apparato produttivo che della
Pubblica Amministrazione sono uno dei pilastri dei prossimi sette anni lucani.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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