POLICORO – L’associazione
culturale Oltre del centro jonico, che ha tra i fondatori il consigliere comunale
del Partito democratico (Pd) Franco Labriola, nella serata del 16 aprile
all’interno di un locale del rione Casalini ha organizzato un incontro a più
voci su uno dei temi caldi del confronto-scontro politico locale: “I rifiuti da
problema ambientale a risorsa. Le criticità del sistema Basilicata, la
normativa vigente e le buone pratiche”. Ospite d’eccezione Walter Ganapini,
membro dell’Agenzia Europa Ambiente e uno medi massimi esperti in materia: “Ci
sono diverse norme che regolano questa materia, però il nostro riferimento
dovrebbe essere L’Unione Europea (Ue). Mi spiego meglio: se noi prendiamo il
rifiuto in percentuale 100, una parte di esso andrebbe trattato sotto il
profilo della prevenzione-quantità riprogettando imballaggi, merci e sacchetti
biodegradabili. In secondo luogo con un’ attività di sensibilizzazione in
associazioni, scuole, famiglie possiamo raggiungere il 65% di raccolta dei
rifiuti porta a porta con punte fino all’80%. Il residuo andrebbe poi
sottoposto a trattamento meccanico biologico, che non è altro che un capannone
coperto con all’interno delle bio-celle le quali in 27/28 giorni sono in grado
di fermentare questi rifiuti trasformandoli così in risorsa. Con questi
passaggi si riduce al minimo lo smaltimento in discarica con un ritorno
economico del cittadino che pagherebbe nella peggiore delle ipotesi 40 euro a
tonnellata. L’Italia è piena di capannoni abbandonati, se riuscissimo a
sfruttarne qualcuno faremmo cosa gradita per elevare la qualità della vita. In
alcune regioni, tra cui il Veneto, sono stati fatti in avanti in questa
direzione. Da noi invece…”. Se quello che ha detto Ganapini poteva suonare come
musica per le orecchie degli ambientalisti e per il momento utopia nel Sud
Italia, qualche buona notizia per gli abitanti di Policoro è arrivata da Livia
Lauria (Pdl) e Giovanni Lippo (Trenta-centro destra), rispettivamente assessore
e consigliere comunale delegato, i quali ci hanno spiegato che la ditta che
smaltisce i rifiuti, la Tradeco, sarebbe arrivata al capolinea a Policoro
avendo riscontrato, grazie anche al monitoraggio di una persona terza, delle
inadempienze nella gestione del servizio in loco. Si va dunque verso una
risoluzione consensuale o per inadempimento. Nelle more di un possibile secondo
bando, i due amministratori hanno garantito il massimo impegno
dell’Amministrazione comunale nel tenere pulita la città, meglio di quanto non
lo sia oggi. Presente al dibattito anche il primo cittadino Rocco Leone, il
quale ha sottolineato la complessità del settore e di come la Basilicata sia in
ritardo nella raccolta differenziata sia perché mancano centri di stoccaggio e
sia perché la stessa differenziata non la fa nessuno. Ha poi aggiunto che il
livello di eccellenza si potrà raggiungere solo con centri di selezione. Labriola
ha parlato invece della necessità di trattare con cura soprattutto i rifiuti
speciali e di rivoluzione culturale nella mente dei cittadini sull’importanza
del rispetto dell’ambiente. Tra le buone pratiche di riciclo, soprattutto della
plastica, ha citato il caso Matera, dove ci sono state testimonianze dirette
durante il confronto, dal quale è emerso anche in qualche relazione il no ai
termovalorizzatori ed inceneritori ed eliminare le discariche, rifiuti zero,
con il riciclo degli stessi trasformandoli in fertilizzanti per l’agricoltura.
Tra i vari interventi anche quello della Dott.ssa Laurenzana, Francesco
Mitidieri e Ivano Farina.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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