mercoledì 3 aprile 2013

Pasquetta con luci e ombre sul lungomare. Soliti problemi in vista di un’estate senza pianificazione turistica


POLICORO – Ci voleva il Lunedì dell’Angelo per svegliare le coscienze dei cittadini sul bene più prezioso che ha Policoro: il mare. Purtroppo solo di questi periodi la Duna centrale riacquista quella centralità turistica che in tutto l’anno si porta dietro a malapena per due/tre mesi coincidenti con quelli estivi, nulla più. Rispetto ad un anno fa però c’è stata meno gente per la tradizionale gita fuori porta, la pasquetta. Le condizioni meteo hanno tenuto e a dispetto delle previsioni non è piovuto, almeno fino alle 18:00. Come ogni anno ci sono note dolenti e qualche barlume di ottimismo. Le prime, purtroppo, sono superiori alle seconde. La parola crisi è usata e abusata, e spesso fa anche comodo per nascondersi dietro la mancanza di motivazioni da parte di tutti gli attori principali del settore: imprenditori e istituzioni. La sensazione, parlando con gli stessi impresari del divertimento, è quella che tutti procedono atomisticamente, ognuno per i fatti propri. Per farla breve il sistema turistico Policoro non c’è. Dal basso difficilmente nasceranno proposte accettate da tutti. Troppe rivalità, troppo inimicizie, ci si guarda in cagnesco e ognuno procede per ordine sparso. Ecco perche il piatto della bilancia pende più dal lato delle note dolenti. All’Oro Hotel di via Lido il week end di Pasqua ha registrato 180 presenze provenienti per lo più dalla vicina Puglia: “Sono –spiega il direttore Rocco Larocca- persone che si muovono non perché incuriositi di visitare la nostra zona, ma utenti che girano in un circuito di amicizie creato da noi stessi con promozioni e offerte valide quasi tutto l’anno. La promozione del territorio e politiche di marketing latitano ma questa non è una novità. Per l’estate abbiamo un buon numero di prenotazioni, ma figlie del criterio di cui sopra: nostre amicizie”. Infatti a pochi metri di distanza all’hotel Residence Heraclea, stesso target,  il dato è molto diverso. Una cinquantina di presenze. “Se la Pasqua –ammette un dipendente della reception- fosse stata tra una/due settimane il dato sarebbe stato più incoraggiante. Per l’estate è impossibile fare previsioni perché ormai la vacanza non la si pianifica più. Si certa il pacchetto prezzo qualità all’ultimo minuto”. Sul lungomare la fotografia è la stessa, a tinte fosche: tra i lidi fissi c’è addirittura chi non ha aperto. Meno male che ci ha pensato La Capannina di Antonio Mastrosimone, il quale da noi avvicinato non ha mancato di darci una buona notizia: “Per quello che mi riguarda l’estate è iniziata ufficialmente oggi. Siamo stati aperti anche a Pasqua e onestamente ci sono stati clienti che hanno prenotato e coloro i quali hanno pranzato o cenato qui”. A pochi metri anche l’Heraclea di Faraco, aperto d’inverno durante il week end, non ha tradito le attese. Al centro della rotonda di via Lido il ristorante “Summer Time” di Michele Schillizzi e consorte Giuliana Vitarelli dopo il rodaggio di un anno fa non si sono fatti pregare due volte ad aprire i battenti: “Grazie a Dio –commentano- i tavoli sono quasi tutti pieni. Qualcuno è stato riservato per chi all’ultimo minuto vuole pranzare da noi. Speriamo sia di buon auspicio per l’estate 2013. Non mancano le difficoltà avendo dovuto contenere i prezzi del menù: 15:00-20:00”. Al Policoro Village Antonio Lavieri, fresco di un nuovo ammodernamento all’interno del camping, ci dice: “I trasporti da e verso Policoro sono scadenti con i nostri clienti che devono muoversi per forza con l’automobile. Qualcuno c’è da noi ma lavoriamo quasi gratis con prezzi che a malapena coprono i costi. Lo facciamo per aprire la nostra nuova struttura (secondo anno ndr) all’esterno con l’auspicio che qualcuno ritorni per l’estate”. L’Aquarius di Torremozza, scuola velica, inaugura ufficialmente la stagione mercoledì 3 aprile e fino a giugno ci sono prenotazioni di scuole e ragazzi come ci ha riferito il direttore della struttura Mimmo Calbi. Al Circolo velico lucano, lungomare centrale e stessa offerta turistica, la stagione è partita un mese fa, ma in sordina. L’anno scorso a parità di periodo c’erano più campi scuola. A regime però i numeri sono destinati ad aumentare. Fortunatamente ci sono i pugliesi che hanno comprato la seconda casa nella Policoro 2, zona Lido, a fare numero e portare in loco parenti e amici. La cementificazione è servita a qualcosa, altrimenti saremmo ancora all’anno zero, quello che una volta si chiamava il turismo dei “cutisti”. Si cresce con il freno a mano pur avendo una prateria di fronte. Per il momento non ci sono grandi idee. Ecco luci e ombre di un settore che non decolla dal basso. Perché allora non provare con una pianificazione politica dall’alto?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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