martedì 22 maggio 2012
Policoro, Leone domina su Marrese
Rocco Leone, 59 anni, pediatra di fama regionale, è il nuovo sindaco della città di Policoro.
É lui il vincitore del ballottaggio a cui sono stati chiamati ad esprimersi i cittadini con il voto di ieri e l'altro ieri. Coordinatore cittadino del Pdl, il neo primo cittadino si è affermato contro Gianluca Marrese del Pd che era sostenuto da una coalizione di centrosinistra. Questi i risultati: 4712 voti pari al 52,39 per cento a Leone, contro i 4282 voti pari al 47,61 per cento ottenuti da Marrese. Una vittoria con 430 voti di scarto. Per Marrese, a cui non resta altro che fare l'opposizione, è una sconfitta bruciante. non c'è dubbio. Aveva lavorato da molto tempo per cercare di ottenere la vittoria. La sua individuazione quale capolista era scaturita dalla vittoria delle primarie lo scorso 18 marzo contro Fabiano Montesano e Franco Labriola, che lo affiancheranno tra i banchi della minoranza. Leone, è il grande vincitore. La sua è stata una campagna elettorale perfetta. Anzi di più. La sua candidatura nasce tredici mesi fa, quando è uscito dalla giunta Lopatriello dopo aver fatto tre anni il vicesindaco di cui tre mesi da sindaco facente funzione. Già da allora Leone ha iniziato la sua corsa per divenire sindaco. L'interruzione anticipata della legislatura gli ha offerto la possibilità con un anno di anticipo e lui insieme al partito ed a tanti giovani e volti nuovi della politica l'ha saputa cogliere e sfruttare a pieno. Lui è uno che non ama stare fermo, per cui lo spoglio di ieri l'ha seguito in compagnia degli amici in giro per i quattro plessi scolastici in cui si è votato. Da subito è partito in avanti e l'aria che si respirava era completamente a suo favore. Marrese, invece, al suo comitato non si è visto, avendo preferito attendere lo spoglio a casa, in compagnia dell'amico, Roberto Speranza. Non ci è voluto molto per capire che era sconfitta certa. Prima il distacco era di cento voti, poi è aumentato a trecento, poi quasi a cinquecento. Nel comitato elettorale del centrosinistra i musi lunghi erano visibili in quantità industriale. L'aria era pesantissima. Il tabellone elettronico su cui venivano proiettati i dati che man mano giungevano dalle 14 sezioni segnavano e rimarcavano un divario ormai incolmabile. Ad un certo punto tutti si iniziavano ad interrogare sulle ragioni di una sconfitta a cui non avevano mai pensato fino al giorno prima. Leone, invece, era raggiante, tanta, tantissima gente lo fermava per strada per dargli gli auguri. Con lui incontriamo il sindaco di Tursi, l'avvocato Nuccio Labriola. Intanto, i clacson iniziano a suonare. É festa. Marrese intanto si fa vivo al suo comitato per salutare e ringraziare i suo tanti sostenitori. Una sola battuta «Onore a Leone, vorrà dire che noi faremo gli interessi dei cittadini, lavorando dai banchi della minoranza e facendo opposizione». Ma si vede che è amareggiato e che cerca di darsi forza. Leone, invece, si concede volentieri ai nostri microfoni: «L'anno scorso me ne andai dalla giunta Lopatriello, il quale fu poco galante nei miei confronti, ma non fui cacciato chiedevo solo un cambio di passo che non vedevo. Voglio ora far crescere questa comunità. La politica è un pizzico di egoismo con tanto altruismo. Voglio dare un contributo di crescita insieme ai miei amici. Voglio diventare insieme ai miei ragazzi il punto di riferimento di una politica diversa in questa regione in cui a politica la si fa accora con il voto di scambio». A quando la giunta? Chiediamo. «In due giorni» ha risposto il sindaco. E poi ancora, perché hanno scelto lei e non Marrese? «Forse perché sono più credibile».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Pierantonio Lutrelli
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