POLICORO - Un defribillatore per l'Isis
“Pitagora” di Policoro. A chiederlo all'Azienda sanitaria materana, è stato il
dirigente scolastico Angelo Castronuovo «La scomparsa del
calciatore Piermario Morosini, che tanto ha scosso l'opinione pubblica, induce
a considerare la problematica inerente alla rapidità dei soccorsi in caso di
arresto cardiaco improvviso. -spiega il dirigente in una nota- La morte
cardiaca improvvisa colpisce ogni anno 60mila persone di tutte le fasce di età e circa 1.000 giovani sotto i
35 anni e rappresenta il 90-95% delle cause di morte improvvisa tra gli
sportivi. La storia di Piermario Morosini merita attenzione, ma soprattutto ci
porta a raccontare una storia che ha toccato tutti e che può offrire importanti
spunti di riflessione, su un aspetto della vita che interessa poche persone ma
coinvolge l'intera comunità». Il dirigente ha poi fatto riferimento a un
provvedimento legislativo: «Dal marzo 2011 un decreto dei ministeri della
Salute e dell'Economia stabilisce i criteri e le modalità per la diffusione dei
defibrillatori semiautomatici e promuove la realizzazione di programmi regionali
a tale scopo. Una legge c'e' ma in sostanza non impone nessun obbligo per la
presenza dei defibrillatori semiautomatici nei luoghi pubblici e lascia le
iniziative alle regioni. Un ambiente scolastico
dove sono presenti oltre 600 alunni e circa 100 dipendenti
(docenti e personale Ata) ha sicuramente bisogno di un livello di sicurezza e
di strumentazione idonei a garantire un intervento immediato ed efficace per
salvare una vita». E’ noto che questa apparecchiatura, ormai molto semplificata
e poco ingombrante, possa contribuire in modo non indifferente a salvare una
vita in caso di crisi cardiaca. Infatti, l’impulso elettrico di questo
apparecchio, aiuta il cuore a ripartire in caso di aritmia improvvisa o
traumatica.
Fonte
Il
Quotidiano della Basilicata
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