POLICORO – Solo sette giorni fa F.G., residente nella città jonica in contrada Madonnella, sembrava ad un passo dal lasciare la vita terrena per un tentativo di suicidio. Le sue condizioni erano apparse inizialmente disperate, ma il pronto intervento del personale sanitario del locale nosocomio “Giovanni Paolo II” e l’operazione del Prof. Sassone gli ridava qualche chance in più di vita. Che oggi, nel momento in cui scriviamo, diventano certezze. F.G., classe ’53, è uscito dal reparto di rianimazione, dov’è stato in prognosi riservata per 72 ore, ed è ritornato nel reparto di Chirurgia dove non correrebbe nessun rischio di perdere la vita. Si conclude con un lieto fine una vicenda che non poco ha turbato la comunità jonica per la sua dinamica e motivazione. Da una rapida ricostruzione dei fatti pare che l’uomo si voleva suicidare per l’allungamento del periodo lavorativo inserito nel decreto “Salva Italia” del Governo Monti, che lo avrebbe penalizzato oltremisura prima di andare in quiescenza. Tale decisione covava nel suo stato d’animo già da qualche giorno, tanto da aspettare che in casa non ci fosse nessuno prima di spararsi all’addome, avendo pianificato di godersi l’esistenza dopo una vita di lavoro che rischia di andare in fumo per colpa del risanamento dei conti pubblici e delle manovre economiche degli ultimi tempi. All’origine del gesto estremo anche una situazione sul posto di lavoro non proprio stabile per un calo di ordinativi alla cooperativa di cui è socio/lavoratore specializzata nella costruzione di prefabbricati.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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