lunedì 21 novembre 2011

Vertenza asilo nido. Liuzzi: “Siamo aperti ad ogni istanza compatibilmente con il progetto pedagogico”

POLICORO – Mentre sindacati, cooperativa sociale che si è aggiudicata l’appalto per la gestione triennale dell’asilo nido “Linus”, e Amministrazione comunale cercano di trovare “la quadra”, per usare un termine politico quando manca un accordo, sul diritto al lavoro delle maestre della scuola d’infanzia, ecco che dopo le polemiche dei giorni scorsi, iniziate in concomitanza con l’apertura della struttura di via Colombo, Carla Liuzzi della Genesis mette le cose in chiaro: “La nostra cooperativa ha presentato un progetto educativo diverso dalla precedente. Nel senso che mentre prima c’era un frazionamento delle ore per ogni maestra, ora non è più così perché noi riteniamo che la diversificazione delle ore sia controproducente per la crescita del bambino, che prima aveva a che fare durate la giornata con molte maestre. Noi invece crediamo che il bambino sia seguito meglio in un progetto più organico senza questo frazionamento. Questo è il problema di massima per il quale si è verificato l’esubero delle maestre, le quali protestano per la mancata, ad oggi, riassunzione. Noi ci siamo accollati il personale della precedente gestione (Albero Azzurro ndr) mentre a dire il vero altre maestre hanno preferito accettare il nostro progetto senza protestare pur non essendo state assunte. Ad oggi il servizio consta di 7 unità: quattro maestre, due ausiliarie e una cuoca a fronte di circa 27/30 bambini iscritti finora. Pertanto se le iscrizioni dovessero aumentare, visto che l’anno è iniziato il 14 novembre, ci faremo carico anche delle altre maestranze se non tutte almeno di qualcuna delle quattro rimaste ad oggi disoccupate. Inizialmente le previsioni ottimistiche nostre erano di 45 iscrizioni, e se questo parametro fosse stato rispettato non avremmo avuto nessun problema a richiamare tutte le maestre ed inserirle nel nuovo progetto pedagogico. Tuttavia non siamo chiuse al dialogo e al confronto, quando esso è civile e non sfocia in proteste strumentali, e siamo in contatto sia con l’Amministrazione comunale che con i sindacati per trovare una soluzione che sia la meno indolore possibile senza interferenza nelle scelte di politica aziendale della cooperativa, alla quale spetta l’ultima parola sulla vertenza poiché abbiamo a che fare con un bilancio composto di entrate e di uscite e dobbiamo garantire l’equilibrio economico-finanziario”.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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