La delicatezza delle questioni ambientali impone agli uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata interventi di chiarimento sui temi sollevati dalla Ola la scorsa settimana a proposito di attività minerarie nella zona Itrec esprimendo, al tempo stesso, l’auspicio per il futuro che l’organizzazione ambientalista prima di lanciare allarmi o accuse alle persone provveda a documentarsi. In particolare si evidenzia come la nota travisi il procedimento valutativo di screening per una elusione procedurale della VIA, limitandosi a riportare la dizione formale prevista dalla norma per l'esito favorevole di tale procedimento ("giudizio favorevole di non assoggettabilità alla procedura di VIA"), ma mostrando di ignorare totalmente l'intero iter procedimentale del procedimento valutativo di screening che prevede:
- la pubblicazione dell'avviso di deposito dell'istanza (come per il procedimento di VIA)
- la partecipazione attiva al procedimento da parte di cittadini, Associazioni ed Enti mediante la presentazione di osservazioni (come per il procedimento di VIA)
- l'istruttoria dell'Ufficio per l'esame tecnico della documentazione di progetto e delle eventuali osservazioni pervenute (come per il procedimento di VIA)
- le prescrizioni che vengono poste quali condizioni per l'efficacia del giudizio reso (come per il procedimento di VIA).
Tutte le fasi di evidenza e analisi del procedimento, insomma, sono garantite esattamente come per la Via. E a proposito dell’evidenza della procedura e della possibilità di partecipazione dei cittadini, gli uffici regionali sottolineano come le "centinaia di osservazioni e contestazioni già inviate alla Regione" fanno parte di una perversa modalità posta in essere da qualche tempo (qualcuno ha inserito su Internet un fac-simile precompilato indicando che chiunque lo condividesse poteva stamparlo, sottoscriverlo e inviarlo anche solo a mezzo fax alla Regione), ignorando (o facendo finta di dimenticare) che la procedura non è un referendum e che quindi non conta il numero delle firme o delle copie pervenute bensì il contenuto tecnico e circostanziato delle osservazioni proposte (ovviamente anche se proposte da una singola persona). Tali invii seriali, invece, finiscono con l’incidere negativamente sulle procedure di controllo e valutazione, poiché ciascuna nota pervenuta deve essere ugualmente stampata, catalogata e valutata, con dispendio di energie e, quindi, risorse pubbliche, salvo rendersi conto che si tratta di contenuti perfettamente identici. Inoltre va sottolineato che contrariamente a quanto asserito dalla Ola la Valutazione Ambientale è cosa ben diversa dalla autorizzazione, procedura, quest’ultima, in capo al Ministero competente.
Per quanto attiene invece alle due autorizzazioni rilasciate dall’Ufficio Foreste, vi è da dire che le stesse sono dovute per la presenza del Vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267 del 1923, e riguardano interventi di ripristino dei pozzi Pisticci 11 e San Bernardo 1 finalizzato a riportare le aree pozzo allo stato originario dei luoghi.
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