venerdì 11 novembre 2011
Simone (Dc): “Con il dopo Berlusconi salviamo il bipolarismo”
“Ormai l’era politica di Silvio Berlusconi è finita e si pone l’esigenza di capire che fine farà il sistema politico italiano con l’uscita di scena del suo massimo rappresentante della Seconda Repubblica”. A dichiararlo è il consigliere comunale di Policoro della Dc, Cosimo Simone, componente della segreteria regionale. “Credo –aggiunge- che non bisogna buttare a mare il bambino con tutta l’acqua sporca e salvare ciò che di buono è stato fatto in questi anni. Primo fra tutti il sistema politico bipolare perché dal dopo Tangentopoli l’Italia ha avuto quell’alternanza che è mancata per quasi 50 anni. Ogni tentativo di ritorno al passato è sbagliato su quelle basi. Viceversa credo che l’idea di Berlusconi quando scese in campo nel 1994 per aggregare tutti i moderati sia la migliore idea-eredità che ci lascia e noi cattolici dobbiamo lavorare per questa unità. Appena abbandonerà definitivamente il campo, a mio avviso tutte le forze moderate e cattoliche dell’Italia debbano costruire un soggetto politico che si rifaccia al Ppe, nostro punto di riferimento, e costituisca l’alternativa al Pse e alle forze di Sinistra più in generale. Questo schema deve vedere da un lato noi della Dc, il Terzo Polo e parte del centro-destra senza la Lega, dall’altro la sinistra-centro del Pd, Idv, Sel con una distinzione ben marcata di programmi e di storia tra le due componenti legittimate a vicenda a governare, come accade in tutte le democrazie moderne e mature. Questa differenza però non può prescindere anche a livello locale da una netta separazione, che oggi non c’è o c’è solo in parte, tra la componente moderata e quella socialista. In Regione le due ideologie si sono fuse in un blocco che ha asfissiato l’economia lucana, mortificato l’intelligenza di tanti giovani che per emergere sono emigrati per non piegarsi alle logiche politiche, e ridotto la società lucana ad essere una delle più povere d’Europa proprio perché le due ricette di società sono diverse e alternative, e la loro fusione ha creato un big bang al negativo: la politica ha occupato spazi di libertà privata rendendoci tutti dipendenti da essa. Ora con la fine di un’epoca ne inizia un’altra, la Terza Repubblica, nella quale far tesoro degli errori e zavorre del passato e ripartire da una sana, logica, giusta e naturale divisione tra social-democrazia e liberl-democrazia. Berlusconi è passato ma i problemi sono rimasti e si affrontano all’interno di coalizioni omogenee e non spurie con veti incrociati e il “tiriamo a campare””.
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