lunedì 7 marzo 2011

Viola alla corte di Zeman. L’ex allenatore del Policoro calcio segue gli allenamenti del boemo in C1

Una vita spesa per il calcio: prima come giocatore e poi come allenatore. Pino Viola da qualche mese non è più il trainer della locale squadra del Policoro calcio, ma non ha abbandonato la sua passione di sempre che gli ha dato i primi “soldi” solo a partire dal 2006/07 a Francavilla sul Sinni. Per il resto volontariato e impegno sociale per la causa di Policoro, la sua città, e i giovani. Ma nonostante l’ultima amarezza continua a studiare calcio. E così ora segue gli allenamenti del Foggia di Zeman, squadra che milita nella Lega Pro B (ex C1 girone meridionale). Come mai ha scelto Zeman?: “Perché è un grande. Lui valorizza molto i giovani e ora che lo vedo lavorare da vicino confermo che la sua mentalità la trasmette in toto ai suoi allievi: lavoro, lavoro, lavoro. Anche sotto l’aspetto tattico è un maestro. E’ vero che le sue squadre in difesa sono vulnerabili, ma il calcio che insegna è unico. Potevo scegliere altre realtà, anche lucane, ma ho scelto lui perché lavora per i giovani proprio come faccio io”. Questa esperienza sta temprando ancora di più colui che fino a qualche mese fa era chiamato mister dai suoi giocatori: “Non rinnego nulla. L’unico sbaglio che ho fatto è quello di essermi fidato di alcune persone che hanno anteposto i loro interessi a quelli del calcio a Policoro. Con i giocatori che avevo ho fatto il massimo e soldi ce n’erano pochi. Poi sono andato via io e i soldi sono usciti…Comunque è acqua passata. Lo sbaglio più grosso credo sia stato la fusione tra il Borussia Pleiade (squadra che ha allenato ndr) e il Policoro 2000. Avevamo due modi diversi di intendere il calcio. Con i primi c’era più entusiasmo, e lo si vedeva la domenica andando allo stadio e anche nelle trasferte; con i secondi l’organizzazione societaria ma fino alla fusione, poi tutto è ritornato alla normalità nel grigiore più assoluto: allo stadio gli spettatori sono pochi e in trasferta nessuno segue il team. Sono tutti scappati via. Io per esempio sono stato esonerato senza sapere ancora il perché e credo di essere stato addirittura boicottato, forse perché venivo dal Borussia”. Per l’anno prossimo Viola non crede ad un ritorno al passato: “Finita la seconda esperienza del Borussia, ad oggi non vedo i presupposti di una scissione in città per un ritorno alle due squadre. Imprenditori seri che si vogliono lanciare in quest’avventura non n’è vedo in giro. Ovviamente spero di essere smentito: ma non per un mio tornaconto personale, ma per far crescere, e io ci credo, un vivaio di calciatori nostrani. Zeman docet”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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