lunedì 7 marzo 2011
Comitato permanente per i danni post alluvione
POLICORO - I sindaci e gli amministratori della fascia jonica dallo scorso 2 marzo sono, a Policoro, in coordinamento permanente dopo l’alluvione che si è abbattuto nei giorni scorsi causando danni ancora da quantificare al settore primario dell’economia regionale. “In questi giorni –spiegano i componenti del comitato- si aggiungeranno altri colleghi e anche le maggiori sigle sindacali hanno dato la loro disponibilità ad intraprendere una piattaforma di rivendicazioni per il settore già di per sé martoriato dalle tante calamità nazionali e da una più generale crisi che l’accompagna ormai da anni. Finora non sono state mantenute tutte le promesse e da qui, dopo l’ultimo evento calamitoso, ci siamo autoconvocati in seduta permanente per sollecitare tutti gli Enti pubblici che hanno competenza in materia a darsi delle priorità nella risoluzione dei problemi: primo fra tutti le opere urgenti di bonifica idraulica e manutenzione degli argini e alvei fluviali. Infatti sono innumerevoli le aziende danneggiate e i relativi frutti di stagione, tanto da essere incapaci di generare reddito nel momento in cui, dopo mesi di sacrifici, si doveva raccogliere la coltura primaverile. Noi, in qualità di amministratori, le aziende agricole e le associazioni di categoria ci mettiamo a disposizione per un supporto tecnico-logistico sia con proposte immediate che di aiuto per la quantificazione dei danni in quest’area della Lucania. E per giorno otto alle 17:00 è previsto un incontro nel Comune di Policoro per manifestare le nostre esigenze”. Poi Saverio Carbone, assessore all’Agricoltura del Comune di Policoro, ha aggiunto: “Condivido perfettamente la disamina fatta nei giorni scorsi dal Sen. Cosimo Latronico sulla necessità di assicurare soccorso alle popolazioni coinvolte, ma non è più rinviabile, da parte della Regione Basilicata, un piano organico che metta in sicurezza le parti più vulnerabili del territorio a cominciare dai fiumi che continuano ad esondare, per continuare poi con le infrastrutture stradali che necessitano di un monitoraggio e di una manutenzione programmata. Proprio la cura del territorio è un'opera che non può essere trascurata nè ricordata all'indomani di emergenze, ma va calendarizzata come una primaria priorità in tutte le azioni di programmazione in una regione dal delicato assetto idrogeologico. I parlamentari assicurino iniziative sul Governo per i profili di competenza nazionale e sollecitino le autorità regionali ad assumersi l'onere di un governo attento del territorio e delle sue criticità come presupposto di ogni azione di sviluppo”.
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