POLICORO – Mentre gli 007 del fisco cercano di scovare gli evasori fiscali che girano in enormi yacht, o che pagano 0,50 a metro quadro di concessione al Demanio in cambio di lauti guadagni nei servizi legati al turismo: ombrelloni e sedie a sdraio, ristoranti e pizzerie, gelaterie e souvenirs, i cui prezzi in qualche caso arrivano alle stelle senza nemmeno dimostrare il valore con la classica ricevuta/scontrino fiscale; c’è anche chi affianca gli ispettori fiscali sull’andamento e la qualità dei servizi in riva allo Jonio dove non si registrerebbero raggiri eclatanti. Così Adiconsum e Cittadinanzattiva hanno presentato sabato sera all’interno del Blues in Town in piazza Segni il vademecum “Basilicata Ok”, un protocollo di intesa stipulato con altre associazioni di categoria di tutela dei consumatori, otto, e i rappresentanti degli imprenditori: Api, Confindustria, Confcommercio, associazione Turismo doc e Confesercenti: “Si tratta –spiega Angelo Festa- di un monitoraggio sulle nostre spiagge per verificare la trasparenza delle prestazioni degli addetti ai lavori. Finora abbiamo riscontrato alcune lamentele circa i prezzi: 1 euro ad esempio per mezzo litro di acqua; poi c’è la mancata esposizione dei prezzi in alcuni lidi per il pranzo o la cena, i cosiddetti menù turistici; la scarsa professionalità dei dipendenti nel rapporto con gli avventori. Questi sono stati finora i punti critici da noi raccolti”. Nel protocollo di intesa, la cui scadenza è prevista per il 15 settembre, sarebbe previsto anche: “in caso di controversia –continua il segretario regionale di Adiconsum- tra operatore turistico e consumatore una conciliazione bonaria paritetica in cui è previsto un rappresentante degli imprenditori e uno dei consumatori. In questo modo cerchiamo di difendere i diritti dei consumatori/cittadini dai pericoli dell’aumento indiscriminato dei prezzi”. Nel loro stand durate la serata di sabato hanno distribuito anche l’ opuscolo “Basilicata Ok” che contiene informazioni utili su dove trascorrere le vacanze senza essere “spennati”. Inoltre ci sarebbero carenze anche di bagni pubblici, alcuni dei quali non puliti con frequenza, spiagge libere e docce e bar chiusi a metà giugno. Insomma una fotografia non proprio chiara del settore nella fascia Metapontina. Ma le associazioni dei consumatori hanno fatto di più: durante vari appuntamenti hanno distribuito un questionario agli utenti sull’indice di gradimento dei servizi turistici i cui dati saranno diffusi in un secondo momento. “Un anno fa riuscimmo a farlo compilare –conclude Festa- a trecento turisti, e quest’anno invece contiamo di arrivare a 1000 in modo tale che per la prossima stagione il quadro sarà ancora più oggettivo e mi auguro più roseo”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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