sabato 21 agosto 2010

«Aumento immorale»

P O L I C O R O. La Giunta municipale ha aumentato gli stipendi ai dirigenti ed è scoppiata la polemica appena la delibera, del 21 aprile scorso, è divenuta “pubblica”.
“Gli aumenti dell’indennità fissa concessi dal sindaco Nicola Lopatriello e dalla Giunta ai dirigenti del Comune sono immorali, in un momento di grave difficoltà per i conti del Paese”. E’ quanto ha dichiarato Ottavio Frammartino, della segreteria regionale del Prc. Che ha rincarato la dose: “Lopatriello, il sindaco venuto dalle case popolari, come ama definirsi, è un Robin Hood all’incontrario. Mentre il suo Governo blocca gli stipendi dei docenti e dei dipendenti pubblici e sostiene la Fiat nella richiesta di risparmi sui miseri 1200 euro guadagnati dagli operai, lui aumenta gli stipendi dei suoi dirigenti di 10.000 euro annui portando i loro salari da 6000 euro mensili a 7000”. Insomma, il Prc ne ha fatto una questione di rispetto delle difficoltà dei lavoratori: “Uno schiaffo ai tanti che non riescono ad arrivare a fine mese, ai giovani precari che quando trovano lavoro guadagnano cifre al di sotto dell’aumento di cui sopra, ai commercianti e artigiani della città che vivono sulla propria pelle gli effetti devastanti della crisi”. Per Frammartino, infine, “tali aumenti sono ingiustificati perchè non sono legati ai risultati di gestione. Un vero e proprio regalo. Tanto non paga lui (Lopatriello, ndr). Aumenti anche illegittimi nella parte in cui si riconoscono gli arretrati, quasi a significare che ormai all'indecenza non c'è più limite”. Come ha motivato, invece, la decisione la Giunta municipale? Così, in delibera: “Vista la richiesta dei dirigenti del 3° e del 2° settore al sindaco di adeguamento dei propri compensi; ritenuto che tale richiesta sia sufficientemente motivata, soprattutto alla luce delle indennità, sicuramente superiori, attribuite ai dirigenti dei Comuni limitrofi (Scanzano J., Pisticci) e della precarietà del contratto stipulato a termine e, quindi, senza le tutele del contratto a tempo indeterminato; considerato che agli attuali dirigenti non sono liquidate altre indennità come quelle per gli incarichi professionali interni o per il recupero dei tributi; ritenuto opportuno adeguare il compenso “una tantum” rapportandolo, con decorrenza dall’inizio dell’anno in corso, ad una somma pari al doppio del minimo contrattuale dell’indennità di posizione, delibera di accogliere la citata richiesta di adeguamento dei compensi per adeguarlo agli altri enti del circondario”.
Filippo Mele
fonte La Gazzetta di Basilicata

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